Il 26 novembre 2021 ci lasciava il Dr. Andreas Noack, in circostanze alquanto misteriose. Noack fu un medico, chimico e ricercatore tedesco noto, in primis, per aver aiutato i manifestanti feriti durante le proteste contro le restrizioni del governo tedesco, e, in secondo luogo, per le sue dichiarazioni e scoperte scientifiche sul reale contenuto dei vaccini per il Covid19. Il Dr. Noack ha dimostrato durante le sue dirette su YouTube che i vaccini contengono ossido e idrossido di grafene, una sostanza dalle incredibili caratteristiche ma anche particolarmente dannosa per l’organismo.
Ecco alcune delle parole del chimico:
“L’idrossido di grafene è stato trovato in tutti i vaccini studiati. L’ossido di grafene forma strutture nel flusso sanguigno larghe circa 50 nm e spesse 0,1 nm. Sono molto sottili ma molto forti. Agiscono come piccole lame di rasoio nel flusso sanguigno che possono tagliare i vasi sanguigni. Non si decompongono. Una volta nel flusso sanguigno rimarranno lì per sempre (a meno che la persona non faccia una trasfusione di sangue per rimuoverli). Il loro effetto sui vasi sanguigni è cumulativo. Più a lungo rimangono nel flusso sanguigno, più danni saranno fatti ai vasi sanguigni nel tempo. Questo crea problemi di emorragia in tutto il corpo.”
Ufficialmente Noack sarebbe deceduto a seguito di un infarto in ospedale, nonostante le prime affermazioni della moglie riferissero di un’aggressione da parte di agenti delle forze dell’ordine. Il fatto è sospetto, dal momento che il 20 novembre 2020, durante una diretta sul suo canale YouTube, venne arrestato sotto, lo sguardo incredulo degli altri utenti connessi, da una squadra di SWAT che fece irruzione nella sua abitazione.
Come nel caso di Noack, anche la recente scomparsa del farmacologo italiano, Domenico Biscardi, appare ambigua. Il ricercatore, sin dall’inizio della pandemia, si è impegnato per la divulgazione delle sue scoperte scientifiche fatte in collaborazione con équipes internazionali, come gli spagnoli di Quinta Columna. Dalle ricerche emergerebbe non solo che il Covid19 non è mai stato isolato (come sostenuto anche dal Dr. Stefano Scoglio e dal Dr. Fabio Franchi), ma anche il contenuto dei vaccini e gli scopi di questi ultimi. In sostanza, come affermato da Noack, i sieri sperimentali conterrebbero ossido di grafene e dei Quantum Dots, ovvero, nanostrutture semiconduttori le cui applicazioni sono potenzialmente infinite.
Biscardi, come Noak, ricevette una visita da parte dei NAS pochi giorni prima della scomparsa, senza, tuttavia, essere arrestato però. I sospetti sul presunto omicidio sono aumentati a seguito del suo ultimo audio in cui, conversando con un’amica, avrebbe dichiarato che avrebbe voluto “morire da eroe” e che “sta crollando tutto” riferendosi chiaramente alla narrativa pandemica e le vaccinazioni. Altri sospettano, come per il dr. Noack, che sia stato messo sotto un programma di protezione, vista la rapidità con cui si è voluto concludere il caso: infatti, dalla morte al funerale non sono trascorse più di 24 ore – e senza l’effettuarsi dell’autopsia.
Un’altra scomparsa che ha lasciato tutti sconcertati è quella di Thomas Jendges, amministratore delegato di una clinica della città di Chemnitz (Germania). Secondo le ricostruzioni, Jendges, si sarebbe lanciato dal tetto della clinica morendo sul colpo, analogamente alla vicenda legata a David Rossi.
Thomas Jendsen avrebbe lasciato una lettera d’addio dove spiegherebbe di essersi suicidato perché stanco di mentire sulla sicurezza dei vaccini. La lettera reciterebbe: “Non posso più convivere con le bugie a cittadini e pazienti, che i vaccini sarebbero innocui, è un #Genocidio”. Tuttavia, sia il sindaco che la polizia hanno negato dell’esistenza della suddetta lettera.
Da non dimenticare è il caso del Dr. Giuseppe De Donno, l’ex primario di pneumologia dell’ospedale Carlo Poma e fautore della terapia anti Covid-19 con il plasma iperimmune. De Donno, a differenza di Noack e Biscardi, non fece nessuna clamorosa scoperta riguardante i vaccini. Nonostante ciò, fu il primo a proporre una cura efficace per il trattamento della Sars-Cov2, terapia già utilizzata in passato per altre patologie. Alcuni sostengono che nell’ultimo periodo il dottore fosse stato sottoposto ad un livello di stress che lo ha spinto al suicido. Tuttavia, questa versione pare non convincere né i familiari né la procura di Mantova che, per accertarsi non si tratti di omicidio, ha aperto un’indagine ancora in corso.
La lista di scienziati deceduti in strane circostanze in seguito alle loro dichiarazioni e o scoperte, purtroppo, è ancora molto lunga. Basti ricordare Kary B. Mullis, chimico vincitore del Premio Nobel per la caduta dell’LSD, negatore del cambiamento climatico, credente nell’astrologia, surfista, ampiamente rispettato e ugualmente criticato per le sue opinioni controverse. Considerato un “genio selvaggio” dai colleghi ricercatori, Mullis ha condiviso un Nobel nel 1993 per lo sviluppo di una tecnica chiamata “Reazione a Catena della Polimerasi”, o PCR, che ha permesso agli scienziati di creare milioni di copie di una singola molecola di DNA. È ad oggi considerata come una delle più importanti invenzioni scientifiche del XX secolo; una scoperta che, tra innumerevoli altre applicazioni e ricerche, ha dato agli scienziati la possibilità di studiare il DNA di un mammut congelato di 40.000 anni fa e ha aiutato gli investigatori a prelevare piccole quantità di DNA per identificare o scagionare sospetti criminali. Mullis è morto il 7 agosto 2019 nella sua casa a Newport Beach, in California, a casa per insufficienza cardiaca e respiratoria – così ha dichiarato sua moglie Nancy Cosgrove Mullis. Per quanto acclamata fosse la sua tecnica, Mullis fu molto criticato per le sue teorie, in particolare per il suo suggerimento che l’HIV non causasse l’AIDS, definendo tale postulato come “un errore infernale”. Quest’affermazione gli costò una certa credibilità tra i suoi colleghi scientifici, così come la sua convinzione che il riscaldamento globale fosse una bufala e che il danno dell’ozono fosse un’illusione. Precisiamo che mori a 74 anni, ma è curioso che sia morto poco prima che la sua invenzione venisse utilizzata per sostenere la narrativa pandemica iniziata alla fine dello stesso anno.
Stanley Meyer è l’inventore di una auto alimentata ad acqua che non ha mai visto una commercializzazione e che non ha mai avuto riconoscimenti ufficiali. L’inventore è morto improvvisamente mentre cenava in un ristorante, urlando, in fin di vita tra le braccia del fratello: “Mi hanno avvelenato, mi hanno ucciso”. È una storia strana e controversa che però lascia seri dubbi. Il rapporto sulla sua morte parla di “aneurisma cerebrale”, mentre il fratello ed i suoi sostenitori sono convinti che sia stato realmente ucciso per fare sparire il suo progetto. Una constatazione dei fatti suggerisce che, stranamente, gli inventori di nuove tecnologie di alimentazione dei motori per auto non siano stati bene accolti dalla comunità scientifica e dai grandi colossi industriali, ma che addirittura siano stati maltrattati ed osteggiati per fermare i loro studi e progetti.
Insomma, la storia è piena zeppa di casi in cui scienziati di tutto rispetto sono deceduti misteriosamente dopo aver reso pubbliche le loro scoperte rivoluzionarie, come la cura per il cancro, motori ad acqua, ed energie libere e pulite. È evidente ormai che chi si avvicina troppo al progresso rischi a di andarsene prematuramente, poiché le loro menti geniali hanno messo a repentaglio le fondamenta su cui si basa il sistema corrotto in cui viviamo. Speriamo che, uomini come loro, portino avanti con coraggio la battaglia per la verità, affinché si possa fondare una società migliore.
Di Fred Marenghi
Fonti:
video tradotto con sottotitoli in inglese 25 novembre 2021: https://www.bitchute.com/video/X9oMvf6dbhCi/
Video della polizia tedesca che fa un raid SWAT a casa di Noack nel 2020: https://www.bitchute.com/video/3lN5juj79a1A/
https://www.secondopianonews.it/attualita/2022/01/12/la-strana-morte-del-dottor-biscardi-aveva-scoperto-sostanze-nocive-nei-vaccini.html
http://cafe.nfshost.com/?p=4961
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