tTom Luongo è un amico. Ormai lo consideriamo tale. Da quello che pensavamo dovesse essere una semplice chiacchierata, nascerà un podcast che Tom Luongo posterà sul suo blog.
Tom Luongo potrebbe diventare la nostra voce negli Stati Uniti.
Conoscete tutti il suo carattere veemente e passionale. Tom ha competenze tecniche, ma anche cuore. Spesso ripete di essere italiano e di provare reale dolore nel vedere una terra così bella e ricca in mano a una banda di aguzzini che la vogliono spogliare di tutto.
Tom Luongo ci ha contattati perché voleva sapere che cosa pensavamo della rielezione di Mattarella e delle eventuali conseguenze. Voleva avere l’opinione di un italiano. E l’ha avuta. Marco Rocco, nostro assiduo contributore, ha parlato del ruolo del Presidente della Repubblica e di come potrà evolversi la situazione.
Niente di buono all’orizzonte. Il bottino? Le case e i risparmi degli italiani, che grazie alla manipolazione subita si considerano poveri, mentre sono tra i più ricchi non solo d’Europa, ma del mondo. E grazie a questa manipolazione si procederà al sacco di una delle nazioni più fiorenti del globo terracqueo.
Secondo Tom i globalisti sono alla fine della loro corsa. Gli Stati Uniti si sono quasi completamente liberati dal loro giogo e secondo lui questo si può notare dal comportamento della FED e dalla debolezza della BCE.
La forte inflazione potrebbe portarsi via l’Unione Europea che non ha i mezzi per contrastare questo immenso attacco e non può che capitombolare.
Che ne sarà dell’Italia? Verrà divorata dagli avvoltoi franco-tedeschi prima del crollo dell’impalcatura europea?
In Italia non esiste un’alternativa politica valida (per ora) all’infuori dei partiti presenti in Parlamento, che però hanno la totale disaffezione da parte dei cittadini.
Le possibilità per Tom sono due:
- La nascita di un nuovo partito politico in grado di sfidare lo status quo;
- una sommossa popolare che defenestri l’attuale potere.
Noi non abbiamo nessuna intenzione di fomentare odio o violenza. Ci limitiamo a riferire quello che abbiamo sentito da un autorevole analista.
Anche perché queste non sono altro che ipotesi. In un mondo in cui tutto muta dal giorno alla notte e posizioni sicure prima, sono del tutto instabili dopo, non si possono fare previsioni a lungo termine o se le si fanno queste potranno avere un margine molto alto di errore.
Solo un intervento esterno da parte degli Stati Uniti potrà ribaltare la situazione. Per ora con Biden in sella questo sembra improbabile. Siamo però convinti che gli Stati Uniti non possano permettersi di perdere un alleato prezioso come l’Italia.
La situazione è traballante e nonostante nel nostro Paese abbia vinto la linea dello status quo, questo non significa che le cose non possano cambiare repentinamente. Anche perché Davos ha mostrato di non avere il pieno controllo della situazione, non riuscendo a mandare Draghi al Quirinale, ha dovuto deviare su Mattarella.
Sicuramente Davos riproverà a proporre Draghi prima delle elezioni del 2023. Sicuramente.. ormai le mosse del nostro nemico sono prevedibili, molto prevedibili. Questo faccia riflettere tutti su ciò che sta accadendo.
Se possiamo leggerne la prevedibilità, che cosa significa?
Non fatevi illusioni, non sarà facile.
Tutt’altro stiamo entrando nella fase critica del conflitto, quando i nemici non accettano il risultato delle loro azioni e capiscono che manca loro poco.
Quindi, attenzione ai colpi di coda. Possono far male. Molto male.
Non appena possibile pubblicheremo il link che vi permetterà di ascoltare il podcast.
Ringraziamo Tom Luongo per la fiducia nei nostri confronti.
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l’Alessandrino