Alla fine agli argentini è ancora andata bene: hanno fatto default, vivono alla giornata ma almeno sono vivi. Evidentemente i nazisti, che ripararono là facendo danni enormi decenni dopo, sono oggi sufficientemente lontani per fare danno nel lungo termine.
In Italia invece, uno dei 4 paesi che aderirono con partecipazione enorme, soprattutto delle elites, al piano nazista (Germania, Italia, Francia, Austria) di 80 anni fa, gli italiani attuali rischiano di essere sostituiti etnicamente pur di non far cadere l’euro.
E’ così. L’Italia infatti, coi debiti INPS impliciti, col suo enorme debito statale che diventa arma di ricatto nelle mani della BCE, stando nell’euro – euro che toglie crescita e anzi trasforma la crescita in deflazione, sempre che l’inflazione globale non deragli i piani, come accade oggi – è già al default. Default, che ci sarà quando sarà arrivato il momento giusto, base esigenze franco-tedesche (non esigenze italiane).
La chiave per capire il default italiano in arrivo sono i BTP: con un debito statale italiano che veleggia attorno a 2800 miliardi di euro, dirigendosi a grandi passi vero i 3000, significa che la salita dei tassi BTP degli scorsi giorni suona a morto per la Penisola: l’aumento dei tassi decennali da 1,3% a 1,7% significa un aumento a termine del 30-40% degli interessi pagati.
Ossia, su 3000 miliardi fate il conto quanto valga.
E con un’inflazione galoppante sebbene celata, ad arte, da chi è interessato a che continui il trend implosivo italico: è notizia degli scorsi giorni che l’ISTAT avrebbe ammesso di non considerare il mercato libero energia e gas nelle sue rilevazioni, sebbene tale mercato libero sia ormai preponderante. Oltre ad essere tale mercato quello che è salito di più, tra tutti i panieri. Appunto, un classico esempio di tarocco inflattivo, stile Argentina, che ha registrato aumenti di svariate volte il prezzo negli ultimi 12 mesi (LINK).
Per far implodere il Paese, ma “dolcemente”, senza che i votanti se ne accorgano (…).
E qui torniamo al titolo: il BTP sta “crackando“, ossia crolla sotto livelli tecnici importantissimi, facendo esplodere a termine il costo sul debito. E senza porre fine alla crescita del debito.
Esiste infatti un momento, che penso sia stato già superato, in cui parte l’effetto valanga: il debito che non ferma la sua salita ed anzi si impenna, assieme ai tassi di interesse. E, notate, anche in presenza di un cambio euro/dollaro che affonda la crescita del PIL.
Infatti fino ad oggi il dollaro è stato forte, molto forte, rendendo comunque interessanti le merci EU sebbene a pena di alta inflazione e rallentamenti nei trasporti marittimi (che hanno effetti inflattivi simili all’inflazione, ndr). Ora che gli indici dei prezzi italiani in particolare sono in salita verticale – e dunque stanno entrando in circolo nell’economia dei Paesi EU, con grande inerzia futura (…) -, grazie alla presenza nella cabina di regia di una dilettante come M.me Lagarde* (un soggetto certamente “affidabile” per il sistema euro, che ebbe a far carriera per sostituire D. Strauss Kahn all’FMI, vi ricordate?), ecco che il dollaro riprende ad indebolirsi verso l’euro. Dunque l’Italia in particolare, avrà un doppio maglio, sul muso: inflazione alta, costo del debito in salita e pure in prospettiva riduzione dell’export quando i prezzi gonfiati dall’inflazione saranno entrati in circolo, questione di pochi mesi.
Ossia, va a pochissimo che l’Italia sarà costretta a controlli di capitale, default pilotato, arrivando anche – non mi stupirei – a vietare l’accesso alle banche da parte cittadini per prelevare i risparmi, magari con la scusa del Green Pass eterrno, ecc. Ossia, come con la troika in Grecia.
Notate il trend: si è rotto al ribasso innescando aspettative i di ulteriori crolli futuri… Draghi è andato al potere nel febbraio 2021, guardate che è successo da quando è al governo…
Sono due anni che vi avvertiamo che la parabola sarebbe stata quella sopra indicata, inevitabile, questione di matematica, non di opinioni.
Ma agli italiani piace vivere su una nuvola, evidentemente. E complici i negazionisti inflattivi e le sirene della MMT, teoria economica che però che chiaramente NON funziona senza valuta sovrana. Ma chiaramente chi vive di MMT, e/o CCF (questi ultimi dovevano essere usati per restare nell’euro, ndr), preferisce non dirvelo, a pena di passare per fesso.
Facciamola semplice: o l’Italia esce dall’euro e, a pena di qualche anno di turbolenza, rinasce.
O crolla non solo economicamente, ma soprattutto socialmente ed eticamente.
Si, perché il debito più grande italiano, da servire ogni santo giorno, è quello dell’INPS, ossia delle pensioni statali.
Dunque, stando nell’euro si può pensare di sopravvivere solo eliminando pensioni, ossia pensionati; ossia a breve dissenso causa l’inflazione galoppante (anche se celata, stile Argentina), ovvero sostituendo etnicamente gli italiani ad esempio con neri immigrati SENZA CONTEZZA DEI LORO DIRITTI E SENZA CREDITI INPS.
Tradotto: l’euro può pensare di sopravvivere in EU solo grazie a sacrifici inenarrabili dell’Italia, l’unico paese in grado di deragliare l’euro in forza del proprio enorme debito, implicito (INPS) ed esplicito (debito statale).
Ossia, facendola facile, solo eliminando i pensionati in eccesso, e sono tanti, in totale sono quasi 20 milioni (con circa 22 milioni di pensioni, ma con un numero di lavoratori attivi inferiore, ndr), l’Italia può stare in piedi, ossia salvando l’euro.
Punto.
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La domanda che a breve dovrete farvi è questa: siete pronti a barattare la pensione di vostra madre e padre (pensionati) con la permanenza nell’euro? Permanenza che per altro toglie crescita economica alla periferia, deindustrializzandola, a favore del centro dell’Impero. Ossia futuro ai giovani…
Sta(rà) a voi.
Sappiate che il piano sarà necessariamente quello sopra, non c’è scampo. Tempo qualche mese e lo capirete da soli.
Solo due righe di commento per capire, nel caso ipotetico, come possa essere possibile nel caso eliminare pensioni (ossia pensionati).
E qui mi limito a farvi una domanda: siete sicuri che il vaccino non testato inoculato al 90% degli italiani non c’entri nulla, nelle more del piano di cui sopra? Sicuri sicuri?
Infatti un’iniezione selettiva ha, appunto, selettività massima, per eventuali effetti mirati. Effetti ignoti per definizione, visto che il vaccino COVID non è testato in forma canonica dall’EMA.
E qui ci vengono in aiuto le tecniche delle grandi guerre del passato, che oggi non ci sono più e quindi fanno accumulare un eccesso di persone deboli ed improduttive in seno alle società occidentali, da sfoltire in termini storici, quanto meno in teoria (…). Molto spesso quando si dovevano usare armi che andavano celate prima dell’utilizzo, si usavano spesso le cd. armi binarie. Ossia che diventavano pericolose solo aggiungendo un elemento ad un altro, da soli i due elementi erano/sono se non innocui, poco invasivi.
Siamo sicuri ad esempio che il vaccino COVID non sia un elemento binario? Con un secondo elemento là da venire? Chissà…
Il dubbio serpeggia, in attesa del secondo atto della spy story sul perché si continui a vaccinare gente in Italia, obbligando a restrizioni, sebbene non ci sia più alcun motivo sanitario se non nei titoli dei giornali.
Prova ne è che tutto il mondo si appresta a riaprire, post-COVID, in Italia invece si aumentano le restrizioni, forse in vista di una limitazione di libertà causa default?).
“Wait and see”
MD
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* Purtroppo è sotto gli occhi di tutti la debacle in termini di risultati raggiunti da parte della BCE sotto M.me Lagarde, certamente ordini di grandezza inferiori rispetto ai risultati della gestione di Mario Draghi. Ci si riferisce anche ai commenti di Isabel Schnabel, Executive Board della BCE, “Looking through higher energy prices? Monetary policy and the green transition”, 8.Jan.2022, al LINK, in cui è stato proposto un ragionamento che ha dell’incredibile a giustificazione dei prezzi elevati dell’energia per favorire la transizione verde – e dunque giustificando anche l’inflazione risultante, come se gli aumenti dei prezzi energetici in EU fossero voluti, ndr -. Fra qualche mese tale ratio pro aumento dei prezzi energetici sdoganato dalla BCE diretta da M.me Lagarde rischia di essere alla base del fracasso dell’area euro (…). In tale contesto la gestione di M.me Lagarde rischia di diventare assolutamente fallimentare.