Viviamo giorni così pregni di avvenimenti di portata storica che rischiamo di non accorgersene.
Il 4 febbraio 2022 verrà ricordato nei secoli futuri come il giorno in cui, per la prima volta in un paese occidentale, l’Italia, la Società dei Diritti è stata giuridicamente trasformata nella Società dei Permessi.
Con il decreto n. 5 del 4 febbraio 2022, art.1 comma 1, infatti ‘La certificazione verde Covid-19 ha validità a far data dalla medesima somministrazione senza necessità di ulteriori richiami’.
Sembrerebbe una cosa buona, la fine dell’incubo vaccinatorio, ma invece è l’opposto perché il Green Pass, da questo momento, non sarà più collegato all’emergenza sanitaria (che scade il 31 marzo) e continuerà a esistere per sempre.
È così conclamato che non serviva a proteggere la nostra salute ma solo a imporre uno strumento decisivo per lo sviluppo della nuova Società dei Permessi.
In questo giorno storico abbiamo assistito alla certificazione formale che, in Italia, i diritti fondamentali dei cittadini, sospesi per l’emergenza sanitaria, non saranno mai più ripristinati.
Sono stati in pochi ad accorgersene, qualche voce isolata come il fine giurista Carlo Taormina, per il quale si tratta di ‘un fatto eversivo’ dove ‘la privazione dei diritti inviolabili del cittadino’ configura un vero e proprio ‘attentato alla costituzione’ (qui) . Ma tanto nessuno interverrà, ci conferma Taormina, soprattutto la Corte Costituzionale.
Il filosofo Giorgio Agamben in una audizione al Senato (qui) e poco altro.
Il resto del mondo sta ancora resistendo perché, per ora, siamo gli unici ad aver introdotto un sistema di permessi così articolato e invasivo. L’Italia è infatti il laboratorio del mondo e molto dell’evoluzione futura dipenderà da cosa accadrà qui. Ma il tentativo è mondiale, come ci rassicurano i Golpisti di Davos.
Come funzionerà la nuova Società dei Permessi, il Mondo Nuovo che tanto attendevamo, operativo fin da adesso?
È molto semplice: chi ha una Tessera Verde valida può accedere a una serie di servizi personalizzati, chi non ce l’ha no.
Chi si fosse mai chiesto cosa c’entrasse l’aggettivo ‘verde’ con un passaporto pandemico (magari aveva pensato che c’entrasse con il Nuovo Mondo Green di Greta) ha ora la risposta: non c’entra niente.
Il ‘Green’ non ha alcuna valenza ambientale e sanitaria, è semplicemente il Verde di un semaforo, se si accende si può passare, se rimane spento no.
Con la Tessera Verde si potrà ad esempio prendere autobus e treni. Chi non ce l’ha non potrà farlo.
Qualcuno si era stupito che, nella formulazione originaria del decreto del 7 gennaio 2022 n.1, fosse prevista una norma davvero bizzarra: chi è privo della Tessera Verde può sì recarsi nei supermercati ma comprare solo i beni essenziali. Ci si era già immaginati commessi che dicevano sì o no all’acquisto, a seconda dei casi. Per ora tale particolarità è stata tolta ma è assolutamente naturale che prima o poi venga reintrodotta.
Infatti non sono i commessi alla cassa che decidono il da farsi ma è la Tessera Verde stessa a fare tutto il lavoro. Essendo nominativa lì sono scritti i ‘nostri’ Permessi, le cose che noi possiamo fare e quelle che non possiamo fare, ad personam.
Chi ha il diabete non potrà acquistare dolci, chi ha male al fegato non potrà acquistare whisky, ma si potrà pagare alle casse automatiche solo passando il Green Pass con la massima semplicità. Gli articoli proibiti resteranno nel carrello. Il Grande Fratello pensa a noi e tutela la nostra salute con tutto l’amore di cui è capace.
In termini informatici si usa dire che la Tessera Verde, così come la moneta elettronica, è ‘programmabile’. Essendo nominativa è programmabile anche su di noi, sulle nostre specifiche caratteristiche.
Se non si accende il ‘nostro’ semaforo verde non potremo più vendere né comprare un certo prodotto, non potremo andare in un certo albergo magari perché l’ultima volta non abbiamo pagato, non potremo più prendere mezzi pubblici comunali perché abbiamo una contravvenzione in sospeso e così via. È davvero curioso che sia ancora permesso a chi non ha la Tessera Verde di prendere impunemente un ascensore e sarà necessario, al più presto, varare agevolazioni fiscali perché tutti gli ascensori siano messi a norma e dotati di apposito impianto semaforico per impedire, a chi non ha diritto, di usufruire di tale servizio. I furbetti dell’ascensore, gli opportunisti che se ne approfittano, per dirla alla Brunetta, saranno finalmente ridotti all’ordine.
Ma la sua valenza è ancora più ampia. Può riguardare i contenziosi giudiziari, le infrazioni stradali, la libertà di espressione, la nostra sensibilità ambientale, insomma qualunque cosa. Sarà messo a punto una sorta di punteggio che definirà il nostro status sociale, cioè il livello generico di permessi di cui potete usufruire, ma anche plafond per singoli acquisti, di carne o di liquori o di sigarette. Non ci sarà concesso ovviamente di esagerare negli acquisti con alto tenore tenore di anidride carbonica e il tutto sarà tarato su di noi.
La Tessera Verde è anche il sogno di ogni Ministero delle Finanze. Se per comprare un caffè bisogna esibirla (e controllare il QR con l’apposita app altrimenti potrebbe essere falsa) l’Agenzia delle Entrate sa, in tempo reale, quanti clienti sono entrati in quel bar. Quei negozianti che vedevano con favore le restrizioni pandemiche potranno così gioirne.
Non dobbiamo pensare che vi siano obbligatoriamente categorie di persone a essere discriminate, siano essi ebrei o no-vax.
La Tessera è nostra, e a noi e solo a noi saranno concessi i Permessi a cui avremo eventualmente diritto.
Se siete un VIP naturalmente si userà un occhio di riguardo. Chi ha seguito il Festival di San Remo avrà notato la dichiarazione del Direttore di Rai Uno in conferenza stampa:
“La selezione degli artisti sul palco non può distinguere vaccinati e no Vax: si tratta di dati sensibili che la RAI non può chiedere”.
Come ha detto Paolo Becchi in un cinguettio: ‘Non si può chiedere ai cantanti se sono vaccinati o meno per questioni di privacy ma si possono rompere i coglioni a 60 milioni di italiani per sapere se lo sono’.
Le regole saranno sempre più ad hoc, sia per gli eventi sia per la persona e i VIP avranno delle Tessere Verdi con cui potranno fare più cose del popolino.
A ognuno la sua Tessera Verde, sua e di nessun altro, e con quella potrà fare quello che gli è concesso.
La Tessera Verde è tua per sempre.
È solo lo sviluppo dell’informatica che permette di fare tutto ciò. Non abbiamo dubbi che nazisti e comunisti sarebbero stati entusiasti di usare il Green Pass ma è solo la Piattaforma informatica attuale che permette di gestire il processo agevolmente.
Questo è il Mondo Nuovo.
Bisogna anche sottolineare che l’imponente attrezzatura informatica per ottenere questo strabiliante risultato non è gestita dal Ministero della Salute (a riprova che la salute non c’entrava nulla) ma dalla Sogei, Società Generale d’Informatica S.P.A. di proprietà al 100% del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Essa si basa sulla Piattaforma della Tessera Sanitaria ma ha richiesto un interfacciamento di molti database tutt’altro che semplice. È stata approntata in tempi record (a riprova che era stata sviluppata da tempo) e ha mostrato performance tecnicamente molto buone (e quindi era già stata anche testata).
Faceva parte del piano anche l’app Immuni, che doveva tracciare in tempo reale gli spostamenti di tutta la popolazione, ma che è miseramente fallita, non per l’opposizione del popolo, ma per la sua scarsa informatizzazione.
Chi dovesse pensare che questa stupefacente infrastruttura, adesso che esiste e funziona, possa essere smantellata solo perché la pandemia sta volgendo al termine dimostra un livello di ingenuità disarmante.
L’infrastruttura che vincola le nostre azioni, adesso che esiste, non se ne andrà mai più. Sarebbe come voler abolire l’automobile o la bomba atomica. Solo uno sprovveduto può sognarlo. La bomba atomica, perché di bomba atomica si tratta, c’è e ce la dobbiamo tenere. Bisognerà imparare a gestirla o quantomeno a porci il problema.
La Tessera Verde è il sogno di ogni regime perché permette di passare da un mondo basato sulla Sorveglianza, in cui tutti eravamo sì spiati e monitorati ma conservavamo la possibilità di ‘fare’, a un mondo basato sul Controllo, in cui non possiamo più ‘fare’.
Per questo la data del 4 febbraio 2022 è così importante: è la nascita ufficiale del Mondo Nuovo basato sul Controllo, da cui non si può tornare indietro.
È bastato un decreto legge per fare tutto ciò.
La fine della civiltà giudaico cristiana, la fine del mondo nato dalla rivoluzione francese, della uguaglianza tra i cittadini, l’abolizione della Costituzione, dei diritti inalienabili dell’uomo, tutto ciò è morto senza che neppure il Parlamento Italiano sia stato consultato. E quando il decreto legge sarà inevitabilmente approvato basterà porre la fiducia per evitare ogni discussione.
Chi l’avrebbe mai detto?
In realtà non c’è poi molto da stupirsi. È il completamento del processo iniziato una quarantina di anni fa, quando fu posta fine alla sovranità monetaria dell’Italia con una semplice ‘lettera’ che l’allora Ministro del Tesoro Beniamino Andreatta scrisse all’allora Governatore della Banca d’Italia Azeglio Ciampi.
Il processo iniziato il 12 febbraio 1981 è formalmente terminato il 5 febbraio 2022, due date da tenere a memoria.
Chi voglia maggiori ragguagli su come funzionerà il Mondo Nuovo del Grande Reset può leggersi Maurizio Agostini, L’Assassinio della Storia – Il tramonto del pensiero giudaico cristiano’.
Link originale: https://storiasegreta.com/2022/02/06/dalla-societa-dei-diritti-a-quella-dei-permessi/