Non so se vi capita ogni tanto di mettere via ,buttare via ,riordinare ed eliminare dopo un’attenta selezione di ciò che davvero ci serve.
Qualcuno di noi è forse salito in soffitta e tra le mille cose si è soffermato sui vecchi testi di scuola .
Su quelle pagine ingiallite abbiamo forse visto pezzi del 900.
Ecco il Novecento ,un secolo che avremmo classificato come di peculiari cambiamenti, lotte, scontri ideologici, dominati da grandi personaggi, grandi oratori pieni di inquietanti ombre malefiche, prestigiatori della menzogna promossi a crudeli dittatori, fermi attuatori di barbarie nella più tacita complicità di una buona parte di popolo.
Si pensava che quelle pagine nere di storia rimanessero “le pagine nere della storia”. Noi convinti che si fosse tutti coscienti di come, per gradi, nel terrore si arrivi al consenso , ad una sindrome di Stoccolma in cui, in maniera perversa, la vittima guarda il proprio rapitore con sguardo benevolo-
Si pensava, forse, di essere stati testimoni e parte integrante di un’evoluzione sociale in cui ognuno di noi avesse una consapevolezza profonda dei diritti umani difesi, riconosciuti, affermati con il sangue di qualche uomo o donna per un mondo migliore di uomini e donne. Si pensava, forse, che niente di nuovo avrebbe di nuovo generato un disordine mondiale a livello sociale, umano, politico, economico, spirituale, energetico.
In passato, dal Führer a Stalin, le masse furono ingegneristicamente ammaestrate con un meccanismo punitivo e premiante, rese beatamente complici ed esecutrici, ipnotizzate da pochi SLOGAN enfatizzanti una mancanza, una paura a cui somministrare subito una conseguenza positiva.
La furia selvaggia distruttiva travestita da benevolenza e “bene comune” è la stessa che ritroviamo ora –
Il vaccino, una sicurezza, una salvezza, un’atto eroico.
“Se non ti vaccini muori” “I figli non sono vostri” Ecco!
Un effetto sedativo dato dal terrore, incessante, costante, ricalcato.
Sentiamo questo rumore, questo caos! Eccola! Arriva chiassosa e trionfante l’appartenenza al mondo dei buoni, di quelli in regola, politicamente corretti, felicemente manipolati, straordinariamente alienati che si estrinseca come bene descrive Pirandello in “Uno ,nessuno, centomila” in una figura di uomo che non possiede un proprio “Centro”, un’identità, una saggezza animica, spirituale , un equilibrio, ma deve riconoscersi in uno schema definito da potenti e vivere le infinite personalità e ruoli che lo status sociale gli mette a disposizione benedicendolo , proteggendolo dal pericoloso esercizio della libertà ,placando quella mancanza interiore di senso della vita.
Nella disumanizzante bramosia dell’essere in regola e allineati il vaccino si fa rito e l’hub vaccinale diviene il tabernacolo in una nuova religione.
NOI ABBIAMO DETTO NO. NOI ABBIAMO DETTO NO E ABBIAMO DETTO “NOI”
Alcuni non hanno prestato il fianco a questa graduale, ma ben annunciata, a chi ha saputo decifrarne il SEMEION demoniaco, sopraffazione che ha trovato facile vittoria nel gioco del terrore che ha sbriciolato giorno dopo giorno il pensiero critico.
In questo processo di produzione del Male, in questo istituirsi di un sistema punitivo tecnocratico, in cui il linguaggio ha subito una terribile sovversione in crudele splendore mediatico.
Nella Negazione, prigionia, terrore, tirannia, nell’abominio di tutto ciò che dovrebbe nutrire e difendere l’essere umano nello spirito e nel corpo in alcuni di noi si è generata una RESILIENZA , un’autocoscienza che rivendica e pretende dal sistema LA VERITA’, che predica l’importanza dell’essere autentici, collaborativi riconoscendosi un compito, una missione che va oltre il valore della propria esistenza terrena ,va oltre l’essere vaccinato o non vaccinato.
“Le potenze spirituali vegliano sempre sull’umanità, ma il velo che da esse ci separa si squarcia solo nei momenti sublimi, e solo per pochi eletti”
Shure’ “I grandi Iniziati”
In questo ci siamo uniti e riconosciuti. Sotto l’incalzare degli eventi , del caos ci siamo riuniti per una lotta ostinatamente pacifica, per lasciare ai figli e ai figli dei nostri figli un mondo migliore .
Nel caos ci siamo interrogati, abbiamo accolto fonti non corrotte di informazione, abbiamo studiato e cercato di capire. Questo è un atteggiamento che richiama ad una coscienza matriarcale del “capire” per “concepire”.. concepire anche ciò che inizialmente può sembrare irrealizzabile, un flusso di idee complementari, la consapevolezza dei propri mezzi, talenti, fini.
Vi è un’altissima componente femminile in queste comunità.
LA SPINTA AD AGIRE E’ CIO’ CHE FA DI NOI ESSERI “UMANI”.
Le persone si sono avvicinate in un processo con una forza esplosiva in varie città offrendo un apporto pratico e spirituale secondo la propria professione o talento, donando il proprio tempo e partecipazione.
La sofferenza stessa fa parte di questo agire, lo sforzo fa parte di questo agire, un’immensa gioia fa parte di questo agire.
Si è instaurato un nuovo dialogo sociale non più mediato dalle congiunture e strumenti del sistema.
Si sta creando l’innervazione di una nuova struttura sociale dove il contributo è innanzitutto spirituale, in linea con l’essenza di ognuno a servizio di altri.
Questo è lo stato nascente di una nuova comunità che si poggia sulla fratellanza, sul coraggio, sulla forza del creare-
IL CORAGGIO SEMPRE!
Un viaggio verso un ancoraggio ad un nuovo mondo per cancellare le nostre impronte dal sistema che si sta avviando verso la quarta rivoluzione industriale ben descritta in maniera trionfale, assertiva, benevola da Schwab che vuole portarci in una realtà virtuale aumentata. Dobbiamo operare per stracciare gli algoritmi, che manipoleranno le nostre menti, il nostro DNA, la vita nel suo significato più profondo, violata da un’intelligenza artificiale, la quale millanta un progresso per l’Uomo al centro del processo sociale, mentre, in realtà, lavora alla sua più totale disumanizzazione e all’eternità di un potere di pochi sul pianeta.
Non si fermeranno, ma non ci fermeremo nemmeno noi!
L’incontro con chi si trova in uno stesso stato d’animo mette in moto un processo di scambio su vari piani e da individuale diventa collettivo. Questo è un concetto che va oltre il mero concetto di vaccino .
E’ ben più ampio e inclusivo.
PROGETTO DI UNA NUOVA RETE A PARMA .
Condivido qui un’introduzione ad una delle nostre riunioni .
Il progetto nasce da una necessità manifestata, palesata più o meno inconsapevolmente di uscire dal virtuale dei social e dalla tossicità di una società inquinata.
Uscire da quell’equivoco che ci ha fatto pensare al mondo virtuale come rifugio, ma che in realtà era un’arena.
Ci stiamo opponendo in maniera pacifica a una tirannia reiterata ben infilata in ogni piccola azione e diritto umano nel quotidiano.
Un invasore invisibile. Siamo qui non solo per disobbedire, ma per creare.
La società di prima, anche se crollasse oggi il fantastico impianto del green pass, non la vogliamo più.
Questo momento apocalittico ci ha uniti e ci ha divisi, ci ha dato un’opportunità ed ha generato lo stato nascente di una nuova comunità.
Solo il pensarlo ci arricchisce interiormente.
Il dolore che ognuno di noi prova è gestibile e trasformabile in qualcosa di più forte e benevolo ritrovandosi nell’empatia e fratellanza.
Si è creata un’eggregora positiva fortemente contrapposta a quella negativa generata nel terrore seminato da questi ingegneri sociali.
Riuscite a ricordare un momento in cui eravate fortemente motivati verso qualcosa?
Ognuno di noi ha un compito, una missione, che è giusto risuoni con la propria essenza.
Ciò che si è generato in poco tempo in questi gruppi segue un flusso di emozioni e pensieri positivi.
È solo l’inizio, ma si è già quindi creato un cambiamento insieme, abbiamo necessità di creare, parlare e gioire.
La nostra filosofia unisce fuori dalle chat, dai social, là nel respiro nella vita vera.
TORNARE A VIVERE, LA VITA E’ UN DONO INVIOLABILE, NON MERCIFICABILE
ALCUNI DEI PROGETTI ATTUABILI E IN FASE DI ATTUAZIONE
-Incontri e d’iniziative sul luogo(tornare a legarsi l luogo in maniera organica ,alla terra)
-Tavoli di confronto per strategie che fronteggino le normative incostituzionali imposte;
– Mutuo sostegno tra noi con scambio delle proprie competenze con creazione di piccoli gruppi operativi e di approfondimento;
-Momenti di leggerezza (musica, arte, cucina, lettura, feste);
– Individuazione di posti e spazi nelle varie aree per incontri ed eventi;
-Censimento delle attività amiche;
– Istruzione, formazione, momenti ludici per i nostri bimbi e ragazzi;
-Sport per adulti e ragazzi;
– Possibilità di un‘economia alternativa;
-Linea alimentare (Produttori e fornitori dei vari gruppi);
-Linea servizi (censimento dei vari professionisti dei vari gruppi);
-Generazione di opportunità di lavoro;
-Linea energia;
-Linea educazione, scuola, arte, cultura, musica;
-Supporto anziani e famigliari di anziani e disabili;
-Linea Informazione e analisi attualità.
Queste e tante altre iniziative e progetti sono la direzione che da poco più di un mese stiamo prendendo a Parma con questo progetto che si basa esclusivamente sulla conoscenza di persona, la condivisione di valori e strategie in cui le chat non sono il luogo dove incontrarsi, ma una semplice comodità per comunicare. Dove nessuno si erige a leader, dove tutti portano sé stessi: la mente, le mani, il cuore creando così un’armonica sincronicità.
Danyel C.
L’immagine di copertina è stata regolarmente acquistata dal sito shutterstok ed è di proprietà di Danyel C.