E’ un impegno e un onore farne parte, perdersi magari in una sera nebbiosa della provincia di Pavia, oppure attraversare la bassa ritornando a casa dopo un bellissimo incontro con gli iscritti.
Noi e gli avvocati del Sindacato d’Azione visitiamo diverse comunità che ci contattano e parliamo con molti gruppi che hanno bisogno di supporto.
https://www.sindacatoazione.it/
Quello che più mi colpisce di questi incontri è l’attenzione nei confronti delle parole degli avvocati o degli attivisti che parlano al pubblico.
I loro occhi, ecco cosa trovo incredibile. I loro sguardi. La loro assoluta concentrazione. La volontà ferma e assidua di dover a tutti i costi superare questo problema, che viene concepito come una questione di vita o di morte.
Molti sono disposti a fare qualcosa. A mettersi in gioco. E questo cambia la loro visione del mondo.
La loro consapevolezza costantemente in crescita è ciò che renderà molte di queste persone la classe dirigente della nuova Italia. Il loro attivismo li sta mutando, profondamente. Nessuno di loro vuole ritornare al 2019, al mondo di prima. Nessuno di loro avrebbe immaginato che avrebbe ricoperto un ruolo così importante nella resistenza. Anche perché le nostre vite prima di questa “pandemia” erano intorpidite e leziose. Ci confondevamo bene tra le fila di quel gregge che tra il 2020 e il 2021 avremmo abbandonato. Ed eccoci qui riuniti in un ristorante chiuso o in una sala privata a dialogare, ad ascoltarci, a conoscerci. Senza però quell’ipocrisia e quella capziosità che contraddistinguono le serate in cui non c’è niente da dire e dove un aperitivo vale più della nostra stessa vita.
Una nuova dimensione umana si sta delineando.
Il Sindacato d’Azione non è, come ho già detto in un altro articolo, il classico sindacato. Non ci sono sindacalisti. Non vi faremo avere 10 euro in più nella busta paga. Non lotteremo con i “padroni” ai tavoli delle trattative. Non faremo il Modello 730. Il Sindacato d’Azione nasce con l’intento di difendere il lavoro in ogni modo, senza se e senza ma, e soprattutto di proteggere la dignità umana contro gli abusi di un potere soverchiante e illegittimo.
A differenza di coloro che pedissequamente hanno ascoltato e seguito i diktat del governo che pretendono di tornare a quel mondo cadaverico, noi siamo già proiettati in una nuova società. Nessuno sa ancora come sarà questa nuova società. Ma soltanto analizzando i nuclei attivi di questa resistenza possiamo già vedere alcune caratteristiche che saranno presenti nel nuovo tessuto sociale. Non sarà un bel mondo per i questurini, per i kapò, per i fanatici. Sarà un mondo di solidarietà e generosità. Ma soprattutto sarà un mondo più giusto. Un mondo meritocratico.
Come faccio a saperlo? Lo so perché il nuovo mondo nascerà in contrasto con questo che ora stiamo vivendo e che abbiamo vissuto prima del 2020. Utilizzo termini che voi considerate ingenui, quali solidarietà, generosità, giustizia. Non c’è nessuna ingenuità. C’è consapevolezza di essere vissuti al centro di un inganno abnorme e spropositato. Menzogna, ipocrisia, cattiveria, discriminazione. O moriamo o cambiamo registro. Sapete, credo profondamente nell’essere umano e nella sua capacità di scegliere tra il Bene e il Male. Di riconoscere il Male e di superarlo attraverso il Bene.
Mi direte: “Ma ora il male è dappertutto. Le persone si sono rivelate per quello che realmente sono”. Sono d’accordo. E’ un pendolo. E questo pendolo ora sta toccando un estremo, pronto a virare completamente e raggiungere l’altro estremo. Il moto di un pendolo può insegnare molto.
A volte mentre sono seduto davanti a tutte quelle persone che ci ascoltano mi domando: “Guarda quante persone.. guarda quante anime che si stanno incontrando.. guarda che situazione stiamo affrontando. Guarda come ci sentiamo fratelli e sorelle senza nemmeno conoscerci e come saremo disposti a fare di tutto per chi è accanto a noi, nonostante non sappiamo chi sia.
Chi sono questi volti? Quale storia si nasconde dietro alle loro espressioni in parte preoccupate e in parte curiose?”
Queste persone sono quel germoglio che produrrà il nuovo. Loro stanno nascendo. E la nascita è un processo doloroso. La madre quando partorisce prova un grande dolore. Ma sa che quel dolore è necessario affinché qualcosa di meraviglioso venga alla luce.
C’è dolore in ogni aspetto della vita. La vita stessa è dolore. C’è dolore per la nascita di una stella, così come per la nascita di un essere umano. Accettiamo questo dolore. Perché forse è ciò che abbiamo di più caro. Forse è l’unica cosa autentica che ci appartiene.
Ecco la nostra argilla. E allora che cosa aspettiamo a scolpire il nostro dolore e trasformarlo in bellezza?
Questi incontri solitamente si sviluppano in modalità di dialogo. Gli avvocati prendono posto davanti al pubblico e accolgono le domande del pubblico.
Il ruolo del Sindacato d’Azione non è dare speranza, ma una volontà di resistenza dura.
Dobbiamo prima di tutto essere chiari con noi stessi. Chi siamo? Cosa vogliamo?
Non vogliamo speculare sulla sofferenza altrui, come molti altri fanno.
Il Sindacato d’Azione nasce con l’intento di dialogare con i diversi gruppi e le diverse organizzazioni che sono sorte in questo strambo momento della storia.
Da parte del Sindacato d’Azione troverete sempre onestà intellettuale e trasparenza.
In Emilia Romagna il Sindacato d’Azione sta gradualmente acquisendo influenza e non solo a livello regionale, ma su un piano nazionale.
Il Sindacato d’Azione, che nasce a Parma, è composto da attivisti e da legali, che insieme vogliono rispondere a tutti quei quesiti che mettono le persone in uno stato d’ansia e sofferenza, tormento, dolore e frustrazione. Il Sindacato d’Azione è un’associazione di mutuo soccorso, come potevano esistere cento anni fa, composta da persone che hanno veramente a cuore la comunità.
l’Alessandrino e Franco Tessitore