Come vedete ci siamo tolti dal giogo dei commenti/analisi sulle guerre militari in Europa. Preferiamo analizzare l’aspetto che SEMPRE precede la guerra calda: la guerra economica.
Sappiamo infatti che, per progressiva corruzione interna – la storia ci insegna -, ossia per degenerazione della classe dirigente che punta progressivamente a mettere il proprio guadagno davanti agli interessi del Paese, alla fine si finisce in situazioni socio-economiche senza uscita: dove il debito si accumula, le politiche monetarie non funzionano e dunque si deve passare a ben altri rimedi.
Le guerre nascono così, per un sovrapporsi di furti da parte dei governanti e delle elites cooptate. Poi quando il sistema del furto strutturale diventa insostenibile per uno Stato che si vuole definire tale senza una rivoluzione, c’è la guerra calda (far pagare il 70%+ di tasse alle PMI per mantenere intonse le rendite dei soliti noti è una forma di furto strutturale, ndr).
Spesso passando per una dittatura di fatto (…)(vi dice qualcosa?).
Oggi non si fa eccezione. Ma con alcune discriminanti importati.
Le guerre infatti assorbono sempre, se perduranti. ricchezza anche dalle elites al potere; elites che quindi cercano di trafugare all’estero le loro ricchezze. Il problema è che spesso tali ricchezze sono immobili, dunque oltre certi enormi patrimoni si è vincolati ad una certa area economica (…).
Oggi in particolare siamo innanzi ad una quasi rivoluzione del popolo soprattutto in EU, area economica che ha visto progressivamente scendere il proprio benessere; mentre le oligarchie locali, anche italiane visto che scriviamo in Italiano, hanno accumulato enormi ed anzi smisurate ricchezze. Dunque, chi tira le fila teme le guerre calde, visto che alla fine si ritorceranno anche contro di loro: lo vedete nelle borse, il salvadanaio delle elites, che non scendono, sostenute da mille e più artifizi (non scendono “per ora”).
In realtà questa volta le elites transnazionali hanno architettato, complice la tecnologia, un nuovo brillante artifizio: stante che è chiaro che l’accumulo eccessivo di enormi ricchezze, come nella Belle Epoque, sta distruggendo il sistema creando il dissenso, ecco che si agisce anche sulla eliminazione del dissenso. Secondo due direttrici, una nuova ed una vecchia.
Quella vecchia: taroccare le elezioni. Lo avete visto in molti paesi, in primis il Venezuela. E poi avete visto cosa è successo a Trump, in uno stato – gli USA – che usava come strumento di voto i sistemi usati anche a Caracas. Succede da secoli, prima le elezioni manco esistevano, faccio notare.
Per l’Italia, potete pensare a cosa accadde nelle elezioni del 2006, dove nottetempo ci fu lo stesso preciso identico comportamento nella conta dei voti che poi avete rivisto nel 2020, con Trump.
Ci siamo capiti.
Lo direttrice nuova per eliminare il dissenso è invece eliminare i dissenzienti. Ossia, parimenti ad una riduzione di democrazia, fare in modo di eliminare selettivamente chi può protestare, soprattutto se in grado di vantare crediti ossia diritti dal sistema in grado di mandare al default economico il Paese.
In tale contesto, a fianco del tarocco democratico elettorale (e del tarocco inflattivo, nei numeri dell’ISTAT ad esempio, per nascondere i fatto che con un’inflazione elevata il PIL, che è REALE, non cresce, vero Draghi? ndr) ecco il vaccino COVID, una peculiarità di questo millennio.
Della serie, per eliminare il dissenso ci vuole selettività: da qui la necessità nel caso di “colpire” specificatamente chi può lamentarsi, essendo fuori dal sistema “che conta” (…). Lasciamo ai posteri la valutazione dei metodi di vaccinazione COVID che abbiamo visto negli scorsi mesi, assai oscuri (anche come siero non testato canonicamente dall’EMA, ndr); ricordo infatti che nella stragrande maggioranza dei casi si deve prenotare il proprio vaccino COVID e quando si arriva al punto vaccinale trovate pronta la vostra siringa, con il vaccino personale per ognuno. Una primizia a dir poco.
Qui mi fermo sull’argomento specifico, per ovvie ragioni; passando dunque all’ineluttabilità del crollo economico dell’Italia, crollo prossimo, assieme alla fine dell’euro (…)
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Abbiamo visto nel grafico sopra che dal 2015 i tassi Italiani hanno seguito i tassi USA e NON quelli francesi o tedeschi. Strano comportamento per un paese che fa/farebbe parte dell’euro…
Aspetto anzi molto interessante, in quanto ci sono diverse considerazioni da fare.
In blu, USA. In rosso, Italia. In verde, Francia. In nero/grigio, Germania
Prima considerazione: la FED ha annunciato sostanziali aumenti di tassi nei prossimi 12-18 mesi. Dunque, visto che i tassi USA seguono quelli italiani e viceversa, i tassi del BTP esploderanno.
Per un paese come l’Italia con 2700+ miliardi di euro di debito e l’impossibilità, stando nell’euro, di modificare i tassi e le policies finanziarie oltre che monetarie, senza possibilità di muoversi su assi strategici esterni (ad esempio ri-andando in Libya) significa che si è destinati alla miseria e al crack di fatto.
A maggior ragione considerando che l’Italia presenta un numero di pensioni pagate dallo Stato circa uguale alle persone che lavorano, rapporto circa 1:1, oggi (fra qualche mese le pensioni da pagare, senza “opportuni” correttivi, saranno molte di più delle persone impiegate, causa inflazione dirompente in arrivo e blocco della manifattura/filiere, vedasi oltre).
Ossia a breve si avranno tassi elevati, a fronte di un debito davvero enorme, per cui verrà letteralmente bloccata l’economia italiana; con conseguente esplosione della disoccupazione, complice l’aumento di un ordine di grandezza circa delle materie prime ad esempio energetiche, aumento materializzatosi nel giro di solo un anno, circa.
In tale contesto verrebbe da dire che l’Italia dovrebbe abbandonare l’euro appena possibile, per abbracciare una sua moneta ed una strategia nazionale propria, altro che EU! O anche , se volete, andando verso il dollaro, che in rappresentanza degli USA ha bisogno di svalutarsi progressivamente, come faceva la lira. L’opposto del marco tedesco, che come strategia monetaria tende invece a fare il contrario (se ci si doveva “sposare” in qualche forma con una moneta terza, si è scelta la sponda sbagliata dell’Atlantico, …).
Quindi, primo take-out: l’Italia se doveva aderire ad una moneta, meglio sarebbe stato l’Italia fosse andata con gli USA e non assieme a Francia e Germania, dunque svalutando progressivamente…
Proseguiamo nelle nostre considerazioni.
Oggi l’EU, se l’Italia salta, finisce-. A meno, appunto, di eliminare il dissenso, specificatamente in Italia. E qui avremmo forse/in teoria chiuso il cerchio con il numero relativamente elevato di danni collaterali/effetti secondari deleteri da vaccino COVID quanto meno rispetto ad altri paesi EU. Chissà..
L’Italia infatti è, oggi, altra considerazione, un paese preminentemente vecchio come età media; dunque gli anziani che non producono, consumano solo, sembrano in eccesso se si vuole sperare di ri-innescare la crescita economica. In carenza di disponibilità di cibo ad esempio, là da venire, alla fine si rischia di essere obbligati ad agire anche in maniera inconsulta…
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Ma restiamo all’aspetto monetario: chiaramente l’EU deve fare DI TUTTO per tenere in vita se stessa e soprattutto l’Euro, strumento coloniale che permettete progressivamente di assorbire ricchezza dai paesi periferici verso il centro dell’Impero (…).
Dunque, stante che la sfida agli USA è fallita, stante che Washington ha reagito imponendo inflazione all’Occidente, ossia anche bloccando l’export con i blocchi doganali in entrata ai porti per le merci in arrivo dall’estero, ovvero anche dall’EU, ecco che a Parigi e Berlino – alleate come durante Vichy – non resta altro che rivalersi su target accessibili, (da depredare) dentro l’Unione Europea.
Sull’Italia prima di tutto, da sempre ricchissima ed oggi solo relativamente protetta dagli USA di Biden (di fatto filo-francese, ndr), come invece lo fu “totalmente” per oltre 70 anni.
Ecco quindi che, ci possiamo scommettere:
-> l’aumento dei tassi del BTP corrisponderà ad una richiesta di maggior austerità da parte di Bruxelles, a termine. Specificatamente all’Italia (proprio ieri C. Lagarde ha annunciato che, causa salita inflattiva, gli acquisti di obbligazioni EU saranno ridotti, eh eh, …).
Confische di massa per gli italiani in vista, come nuove tasse, sono pronto a scommetterci.
Di pari passo, se tale nostra previsione si dimostrerà materiale, non escludo – anzi! – che diventerà auspicabile lato EU che si elimini almeno un po’ di dissenso, in Italia (e nel caso, per mano italiana naturalmente). Anche grazie a vaccini che possano servire allo scopo? Beh, per alcuni soggetti sono praticamente certo che tali effetti secondari/deleteri del siero COVID non sarebbero che benvenuti, che dite? (…) (sigh).
Sopra tutto, le oligarchie, soprattutto italiane: visto che se non si trova una soluzione, le loro ricchezze sono a rischio…. non state forse vedendo tutti gli oligarchi italiani spingere per vaccinare “tutti a tutti i costi”? Anche attuando misure antidemocratiche/suppostamente anticostituzionali, allo scopo, ad es. over-50 ecc.?
Pensateci…
Che poi tali oligarchi siano stati vaccinati con placebo, come successo per i VIP romani, in una inchiesta puntualmente cancellata da ogni radar dei media (LINK), beh, a noi sembra non solo più che probabile, ma addirittura lapalissiano.
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In ultimo una considerazione strategica diciamo “laterale“.
Visto che dal 2015 l’Italia ha iniziato a seguire gli USA come tassi, sembra vieppiù giustificato pensare che forse, con Trump, ossia con Conte al Governo, ovvero con il famoso ordine presidenziale USA di Trump in cui era stato deciso che ci sarebbe stato un aiuto speciale per l’Italia per uscire dalla crisi (…), ci fosse più di una intenzione di far uscire l’Italia dall’euro ai tempi per via politica, durante il secondo mandato trumpiano (poi – non casualmente – abortito, ndr).
TRUMP APPROVA PER LEGGE UN PIANO DI AIUTI ALL’ITALIA STILE PIANO MARSHALL: “MA NESSUNO NE PARLA!!!!”
Intendo, con la dollarizzazione del debito italiano, emettendo BTP di dollari, come doveva avvenire a valle del pronunciamento di Conte all’EUrogruppo nel 2020 che mandò in panico le cancellerie euro-dominanti, “altrimenti facciamo da soli“.
Se questa teoria si rivelasse vera, evidentemente bisognava evitare – lato EU – che tale evento si concretizzasse, a tutti i costi. Guarda caso, in Italia si evita oggi di discutere di certi argomenti, che sono da evitare come con la peste. Intendo, lo Spygate italiano, di cui oggi non si vuole commentare, quasi fosse vietato/non fosse mai esistito. Forse tirando in ballo anche speculazioni su ipotetici scontri a fuoco a Francoforte in relazione al controllo dei sistemi elettronici di conta dei voti USA della “notte anti-Trump” idealmente coordinati dall’EU (chissà se mai verrà fuori qualcosa…).
Parlo della stessa EU che guarda caso aveva interesse ad evitare come la peste che la fine dell’EUro avvenisse per via politica/economica su impulso USA; ossia facendo uscire l’Italia dall’euro (ricordo che anche Salvini, una volta caduto Conte, ha confermato che proprio Conte era l’uomo di Trump, ndr).
Infatti, come nemesi, oggi ricaviamo che l’Euro comunque finirà. Ma grazie ad una guerra calda in Ucraina.
Guerra che – come leggiamo tra le righe ogni giorno sui media – è indirettamente fomentata guarda caso dagli USA.
(Se non l’avete ancora capito, tale guerra a Kiev e dintorni servirà per distruggere l’Euro….)
In tale contesto, prima o poi faremo i conti anche coi falsi sovranisti, che per loro interessi personali hanno preferito rinunciare agli indirizzi politici per cui si erano impegnati, preferendo il loro arricchimento momentaneo all’uscita dall’euro per via democratica (oggi se ne uscirà per via bellica, a continuare così…).
Sappiate che tali politici/boairdi italiani perderanno tutto, come purtroppo – per colpa di tali scellerati falsi sovranisti – succederà anche alla stragrande maggioranza degli italiani.
Buona Pasqua.
MD