UMANOFOBIA
Il concetto di immeritevolezza all’esistenza; dalle classi dirigenti al popolo.
Il grande vantaggio di possedere ogni risorsa del pianeta dopo averla depredata con la menzogna, inganno e senza alcuna pietà, di sfruttare tutte le concessioni e le materie prime del pianeta, di incassare interessi ingiusti e di emettere moneta a debito (il nostro) da svariati decenni ha messo i Padroni Universali (come li definiva Giulietto Chiesa), in una posizione di assoluta superiorità e distanza rispetto al popolo che viene visto come una mandria, un gregge da spremere all’infinito, da spingere verso la divisione e la lotta interna, da permeare di evoluzionismo neoliberista; salvo poi accusarlo di egoismo e inoculargli in testa un senso di presenza indesiderata, inutilità, danno al sistema.
Ma chi sono costoro?
Sono coloro per i quali il concetto di uguaglianza viene di fatto a scomparire nella struttura della piramide sociale. Chi si trova ad un livello superiore, o molto superiore, tende a perdere il senso di uguaglianza che lo lega a un altro essere vivente; si sente oltre la giustizia umana e al giudizio, e ritiene di poter passare la punta dell’ombrellino, sbaragliando la fila di formiche per ferirle e vederle contorcersi per poi morire, come la dama di “Fantasticheria” di Giuseppe Verga.
“Vi siete mai trovata, dopo una pioggia di autunno, a sbaragliare un esercito di formiche, tracciando sbadatamente il nome del vostro ultimo ballerino sulla sabbia del viale? Qualcuna di quelle povere bestioline sarà rimasta attaccata alla ghiera del vostro ombrellino, torcendosi di spasimo; ma tutte le altre, dopo cinque minuti di pànico e di viavai, saranno tornate ad aggrapparsi disperatamente al loro monticello bruno. – Voi non ci tornereste davvero, e nemmen io; – ma per poter comprendere siffatta caparbietà, che è per certi aspetti eroica, bisogna farci piccini anche noi, chiudere tutto l’orizzonte fra due zolle, e guardare col microscopio le piccole cause che fanno battere i piccoli cuori. Volete metterci un occhio anche voi, a cotesta lente? Voi che guardate la vita dall’altro lato del cannocchiale? Lo spettacolo vi parrà strano, e perciò forse vi divertirà”.
I fatti dicono che i veri centri di potere mondiali, quelli dove il denaro si genera automaticamente dal nulla, che controllano il pianeta dopo averlo depredato, ovvero nobiltà e finanza (che spesso coincidono nelle stesse figure), odiano gli esseri umani. E’ assolutamente vero e dimostrabile.
Molto pregnante la dichiarazione del deceduto principe Filippo di Edimburgo/Mountbatten/Battemberg, si dice storicamente filo-nazista (di famiglia tedesca:) e presidente onorario del WWF che disse:
“Se dovessi reincarnarmi vorrei essere un virus letale per eliminare la sovrappopolazione, la crescita dell’uomo è la più grave minaccia per il Pianeta“.
Questa non è una dichiarazione di un signore alticcio in avanti con gli anni, è la manifestazione del principio eugenico connaturato nel sommo potere, che finge il bene del pianeta e dei suoi abitanti togliendo loro anche la dignità di esistere, utilizzandoli come forza lavoro fino all’esaurimento delle forze per poi liberarsene il più possibile in fretta; lo dicono i Fabiani da almeno un secolo.
La società Fabiana è una setta esoterica con fortissimi agganci con il potere politico. Ecco alcuni nomi degli esponenti italiani che ne fanno parte: Romano Prodi, Mario Draghi. Carlo Cottarelli, Mario Monti, Massimo D’Alema, Matteo Renzi, Giuseppe Conte, Emma Bonino. Roberto Speranza, Gianni Letta.
Fonte: Video sul libro – La Fabian Society e la pandemia dello scrittore Davide Rossi. (sotto il link)
Nel video è possibile ascoltare un intervento dello scrittore e drammaturgo George Bernard Shaw nel quale dice espressamente:
Non so mai come rendere la mia opinione chiara, perché io rigetto ogni tipo di punizione e non voglio punire nessuno, ma c’è un numero straordinario di persone che voglio uccidere.
Non in maniera crudele o per vendetta personale. Dovrebbe essere evidente a tutti voi, ne conoscete almeno una dozzina di queste persone che non hanno uno scopo a questo mondo, che creano più problemi che valore, e quindi io credo che sarebbe una cosa buona far presentare tutti davanti ad una commissione eletta regolarmente, ogni 5 anni… o ogni 7 anni. Metterlo semplicemente lì davanti e chiedergli: signore o signora, ora potrebbe essere così gentile da poter giustificare la sua esistenza? Se non puoi giustificare la tua esistenza, se stai dando peso alla società civile, se non produci quanto consumi, allora chiaramente non possiamo usare la grande organizzazione della nostra società per mantenerti in vita perché la tua vita non porta beneficio a noi e non può essere di grande uso neanche a te.
Chi credono di essere? Dei? Semidei? Spietati e superiori, testimoni e complici in una previsione predittiva di Disumanesimo Prossimo Venturo, nel quale si attuano le teorie malthusiane nella loro peggior interpretazione (sempre che se ne possa parlare bene anche solo in astratto).
Il malthusianesimo è una dottrina economica, ispirata al pensiero di T.R. Malthus, che individua nell’incremento demografico la causa di povertà e fame. Per evitare la distruzione delle risorse energetiche non rinnovabili e la catastrofe dell’ecosistema, Malthus auspica la diffusione di pratiche dirette a frenare l’aumento naturale della popolazione con mezzi anticoncezionali.
(Fonte Treccani)
Riporto alcuni passi del suo “pensiero”:
“La popolazione, se non è controllata, cresce in proporzione geometrica. I mezzi di sussistenza crescono solo in proporzione aritmetica”.
“Chi non ha soldi non ha diritto all’esistenza, e soprattutto non ha il diritto di procreare. Dato però che il rapporto sessuale senza volontà di procreare è peccato, i poveri non hanno neppure il diritto di abbandonarsi ai propri istinti sessuali.”
“Per quanto possa sembrare crudele nel caso singolo, la povertà assistita deve essere considerata una vergogna.”
Non viene in mente 1984 di Orwell? Data ipotetica oppure centenario della società fabiana? E Orwell, per quanto lucido e indipendente era a sua volta un fabiano. Fu previsione o predizione? O descrizione di un piano centenario?
Ma come si fa a ipnotizzare il mondo intero? Attraverso la proprietà di tutti i canali di informazione e la gestione delle sovvenzioni statali che sono indirizzate ormai solo alle testate sistemiche, crocchette di un branco di cani affamati e rabbiosi.
Dietro ogni notizia c’è un messaggio subliminale profondo, come se si volesse convincere i capi di bestiame della necessità della loro macellazione spontanea. E’ un attacco continuo alla dignità umana, dal mangiare insetti, all’andare in bicicletta o in qualche insicuro trabiccolo elettrico, l’inquinamento (ma chi irrora i cieli infestando l’aria, l’acqua e la terra senza un apparente motivo?), il giochino della scarsità di risorse, l’allarme continuo sulle catastrofi ambientali ad opera del genere umano (io no ad esempio, e voi?), instilla nelle menti e nei cuori, chirurgicamente, il pensiero che il genere umano meriti l’estinzione.
Mi avvilisce ascoltare persone buone e generose, rispettose delle regole e della vita, riproporre a pappagallo questo concetto anti-vita, significa che sei intimamente convinto di essere un peso per il pianeta, ma non è un pensiero tuo, sei posseduto da un pensiero che viene da molto lontano.
A me pare che questo potere non provi per l’Umano alcuna pietà, come noi non la proviamo quando schiacciamo una mosca, anzi, diamo una spiegazione curiosa a quella morte: mi disturbava.
Questi uomini (o qualsiasi cosa siano) non si riferiscono ai nostri valori universali, non hanno rispetto, non provano pietà, ritengono di avere il potere sul materiale e sull’immateriale, ivi compreso quello di vita o di morte. Ai loro occhi siamo un allevamento che loro gestiscono per elezione, per diritto divino o universale.
Sono così potenti da inondare le menti di senso di colpa esistenziale al genere umano. Meritiamo l’estinzione. E perché? Qual colpa abbiamo nell’essere stati indottrinati ad un unico genere di vita, pian piano disumanizzati e privati di noia e di stupore, e di attesa. Quel vuoto esistenziale che è tipico dell’umano e che richiederebbe semplicemente di essere ascoltato in silenzio è stato colmato dal soddisfacimento materiale di un capriccio inutile.
Si è venduto il subito. Nella soddisfazione del subito l’ansia sparisce. Una cosa molto simile alla resa al siero genico.
Se ti vendi alla prima offerta di pace interiore che ti sollevi dall’ansia non ti opponi a nessuna vessazione ti fai strappare le penne (come nella storia della Gallina di Stalin) e poi corri sanguinante a beccare qualche chicco di grano.
Sono pessimista in merito all’arrivo di un liberatore. Non credo arriverà.
Attendiamo un contropotere che sbaragli questi padroni universali? Non arriverà…
Tutto questo immenso teatro, a mio parere, è semplicemente una demolizione controllata dove buoni e cattivi hanno un accordo superiore perché non dimentichiamo che nell’indifferenza generale e senza alcuna opposizione, hanno “sierizzato” quasi totalmente l’Europa e si stanno spartendo i profitti.
Il nostro Stato Italiano, l’Europa stessa, il mondo intero sono una enorme finzione giuridica messa in piedi per far credere che esistano identità, strutture e Stati ai quale riconoscersi e appartenere, supportate dai pilastri della “giustizia” e della comunicazione; e dove la politica, chirurgicamente delegittimata, non ha più alcun valore.
Impossibile? Chi avrebbe la forza di strutturare questo e come? Con la forza del debito degli Stati nei confronti dei grandi banchieri che emettono, senza averne il diritto, moneta a debito. Il nostro naturalmente.
Io penso che non si torni indietro. Loro saranno sempre più lontani, ricchi e potenti e il popolo dovrà sputare sangue per sopravvivere, e disumanizzarsi sempre di più fino a perdersi in un paradigma disidentitario massificante, nichilista e antiumano.
La lotta di classe è più forte che mai, e le classi in campo sono due: noi e loro. E noi inseguiamo la loro Agenda senza alcuna possibilità di affrontare il vero problema di questa società: la ridistribuzione delle risorse.
Se esiste una soluzione è la creazione di una base interconnessa che si distribuisce in modo orizzontale ricostruendo quei rapporti che il sistema ha distrutto in decenni di neoliberismo e nell’isolamento mentale e fisico di questa psicopandemia.
Prepariamoci ad una battaglia ancora più dura con coloro che resisteranno e coloro che arriveranno perché il sipario è sempre più trasparente.
Gilbert
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