L’Occidente soffre di antimeritocrazia, una anti-virtù esiziale dove l’Italia resta leader planetario: a confronto di persone come Putin e Xi, due persone cresciute nella meritocrazia interna ad uso dei loro rispettivi Paesi, i leader anglo-europei attuali scompaiono, con la notevole eccezione svizzera (…).
Alla fine il problema Occidentale – ed Europeo in particolare – sta tutto in queste poche righe: non premiando il merito per sistema si seleziona una classe dirigente di incapaci che, alla fin fine, riportano il continente ai periodi più bui del passato; quelli delle aristocrazie che si imparentava fra loro, facendo carne di porco delle masse. Essendo costoro – i governanti attuali incapaci – solennemente degli incapaci in senso valoriale per la società diciamo moderna ed inclusiva, sottolineo (…).
Oggi in EU certamente, ma direi in tutto il mondo occidentale, al potere ci sono le neoaristocrazie, che sono diventate di nuovo relativamente ricche facendo letteralmente il sacco degli interessi diffusi dei vari paesi, soprattutto EUropei: non è un caso che il COVID e la crisi energetica ci siano solo, di fatto, in EU. Dunque, si rifanno le stesse “cose” del passato, solo con più tecnologia. Questione di (poco) tempo e tutti capiremo.
Per aiutarvi : quante guerre nel passato sono state dovute alle cd. fregole dei governanti e aristocratici al seguito? La guerra dei 30 anni ad esempio…. Fino al 1800, praticamente tutte, in Europa! Oggi pèrò, in tempi di possibile selezione vaccinale/tecnologica, il rischio diventa esponenziale: ad esempio si rischia che selettivamente e sistematicamente dette aristocrazie incapaci eliminino coloro che possono un essere un problema PER LORO STESSI in seno alle loro stesse società.
Ovvero puntando quella parte delle masse che possono essere più preparate e competenti di loro, dei neoaristocratici che si imparentano tra simili di rango e si auto-rigenerano riducendo il loro rispettivo intelletto divenuto in-diverificato. Ossia gente potente per lignaggio e patrimonio, non per capacità; che si cimenta all’unisono per evitare di venire loro stessi – i nuovi feudatari – travolti.
Da qui diparte – appunto – anche l’anti-meritocrazia portata all’eccesso, due facce della stessa medaglia.
Discorso eccessivo? Non penso, diciamo fastidioso, quello si. Ma che valuteremo assieme, col tempo.
Sta di fatto che il nazismo rappresentò per definizione il super uomo, l’uomo eletto, in contrapposizione con il concetto dei “uebermenschen” da sottomettere se non da eliminare; selezione classista coltivata per secoli oltre Gottardo. (Semplicemente, tutto questo non fa per me, lo ammetto…).
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Curiosamente, rileviamo per altro che – ultimamente, in una spirale di piccole finestre di Overton – si parla sempre più apertamente anche sui media di impossessarsi della proprietà diffusa delle famiglie, una classe di soggetti che per adesso non si difende.
“Non avrai nulla e sarai felice”, mentre oggi la classe media ha molto; dunque immagino che qualcuno debba subire a breve delle confische, nelle more del cd. grande reset,…
Video ufficiale del World Economic Forum di Davos (LINK)
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Ma torniamo alle pesantissime parole del generale Bertolini su cosa sta accendo in Ucraina, apparse oggi su ilsussidiario.net, parole che citiamo (per non incorrere nella censura dei social/ISP; grassetto aggiunto):
“Putin quello che doveva fare lo ha fatto: sospendendo l’attacco in corso ha di fatto smilitarizzato la zona e quindi i civili dovrebbero poter uscire”. Allora perché non escono? A questo punto il dubbio è che siano trattenuti forzatamente dai miliziani del battaglione Azov, di cui è ancora poco chiaro l’autentico ruolo in questa guerra: “Ovviamente i civili per loro rappresentano una garanzia, perché, se li lasciassero uscire, avrebbero solo due opzioni: arrendersi o combattere fino all’ultimo”.
Su cosa vogliano ottenere i nazisti dichiarati di Azov:
“Il comandante della milizia Azov ha fatto un appello perché sia permesso loro, se si arrendono, di poter andare in un paese terzo, cioè non in Russia, ma nemmeno in Ucraina. È una cosa impossibile, perché non fa parte della logica di questa guerra. Per chiudere questa faccenda hanno due opzioni: o combattere fino alla morte o arrendersi. La resa è un comportamento previsto dalle leggi di guerra, chi si arrende ha delle tutele che gli vengono garantite.”
Sui civili trattenuti da Azov nell’acciaieria a Mariupol:
“Infatti li trattengono perché sono una forma di garanzia. Se i civili se ne vanno, i russi fanno presto ad aver ragione di loro. Ma non è un comportamento da soldato: se sono soldati, devono far uscire i civili.”
Su chi comanda Azov:
“Quello che sappiamo è che se non fanno parte dell’esercito regolare sono milizie che prendono ordini da Zelensky. Dal gennaio 2015 la milizia Azov è sotto il controllo del ministero degli Interni con compiti militari e di polizia. Lo stesso Zelensky ha ribadito più volte che combattono per lui, esaltandone i successi.“
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E’ chiaro dunque che, in base a quanto affermato dal già comandante del Comando operativo di vertice interforze e della Brigata Folgore in numerosi teatri di guerra, dalla Somalia al Kosovo e all’Afghanistan, i militari di Azov non sarebbero da approssimare a soldati, ma forse più a semplici carnefici ed assassini.
Di più, Bertolini afferma che ci siano prove che sia Zelensky a comandarli direttamente, le milizie di Azov (…).
Tale ultima affermazione sembra più che giustificata: la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, MVSN, l’equivalente di Azov, fu “inventata” da Mussolini che ne assunse di fatto il ruolo di leader. Ricordo infatti che Mussolini tenne per tutto il ventennio l’interim agli Interni, per comandare le sue polizie, come sembrerebbe fare per altro Zelensky (anche Hitler fece lo stesso con le SS, una sua milizia di fatto, sebbene formalmente comandata da Himmler, ndr).
Ricordo anche che i Carabinieri non furono mai considerati affidabili dai fascisti, in quanto “indipendenti”. Tanto che quanto il nord Italia, con la R.S.I. divenne lo stato fantoccio nazi-tedesco l’Arma venne sciolta, solo per sopravvivere a sud di Roma grazie al padre di Carlo Alberto Dalla Chiesa.
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Tornando ad Azov, le parole del generale Bertolini gettano una luce più che sinistra sui veri artefici delle efferatezze che abbiamo visto riportate dai media occidentali in questi giorni, costantemente accomunate dai media in italiano – pur senza vere prove nella massima parte dei casi – alle gesta dei russi.
Ovvero, sembra elevatissimo il rischio di svegliarsi un giorno e scoprire che forse le cose non sono proprio come le ha raccontate la TV; ma sono invece più vicine alla visione di Bertolini (che per altro nel caso in specie, sulla Azovstahl assediata, riporta solo i FATTI sebbene visti da un esperto assoluto del settore).
A meno che nei sotterranei dell’Acciaieria ci siano cose indicibili, che so, alti gradi militari USA e/o politici francesi? Chissà…
Sia come sia, deve essere chiaro che, a maggior ragione dopo questa brillante mossa di dichiarare il cessate il fuoco all’acciaieria (schierando al contorno i migliori cecchini russi, ndr), Putin ha già vinto la guerra militare in Ucraina, come da attese. Manca solo l’eventuale “sorpresa”. Che se se venisse, magari “dai sotterranei”, rischia di far vincere alla Russia anche la guerra mediatica… (…). tempo al tempo… (novembre 2022 è vicino)
Di più noi non aggiungiamo, tenendoci al nostro ruolo di osservatore equilibrato degli eventi, sulla base di fatti e non delle sempre troppe parole.
Non possiamo dunque che concludere con il famoso aforisma di Churchill, vieppiù moderno in Italia. Anche – e soprattutto – ai nostri giorni…
MD