Il Segretario di Stato Sergey Lavrov ha scoperchiato il vaso di Pandora. Infatti, mentre i media si sono concentrati su una opinione di Lavrov sull’ebraismo supposto nazista di Zelensky (“Secondo me Hitler era fascista”, ha detto il diplomatico di lungo corso moscovita; visione per altro conforme a quella già presentata su questo sito da Vera Sharav*, il cui video dopo 5 mesi di permanenza è stato censurato recentemente da Youtube, LINK, che coincidenza, tempificata,…..), il sistema che tifa EU sta cercando di far passare in secondo piano le bombe atomiche ufficiali – come segretario d Stato – sganciate da Lavrov nell’intervista del canale dell’amico Silvio Berlusconi in Italia (INTERVISTA AL LINK).
Evidentemente, verrebbe da dire, grazie a tale intervista senza censure l’Italia verrà salvata dalla recrudescenza della guerra del gas in corso.
Si sa infatti che la Russia entrò in Libya ai tempi ancora con Gheddafi Rais, con la mediazione del fu Cavaliere quando era premier. Da allora la presenza esterna russa, in Libya, non ha fatto che aumentare. Ma solo per il tramite di servizi commerciali chiamati Wagner in Russia, come sono chiamati Blackwater in USA ed UK.
Quello che Lavrov specifica senza tema di smentita, oltre a ricordare che Wagner è stata chiamata dai governi regolarmente eletti libici, è che gli è stato detto in forma ufficiale che l’EU ed in particolare la Francia considerano l’Artica come “cosa sua”. Ovvero aree da colonizzare. Ovvero depredare.
Avete capito?
“Una gigantesca impresa di confisca degli archivi fu dunque avviata nel 1809 in tutta Europa. Decine di funzionari, uomini di lettere, gendarmi, operai furono mobilitati. Il racconto di un’impresa titanica, forse la più folle tentata da Napoleone: quella della costruzione di un Archivio del Mondo. Un grande sogno che nasceva dalla consapevolezza che chi possiede gli archivi, possiede la Storia. E chi possiede la Storia, controlla la visione del futuro.“
–>Questo per dire quanto strutturalmente coloniale sia la Francia…<–
Dunque, avete capito che – come Italia – appoggiarsi alla Francia per restare in EU significa che tutti voi che mi leggete, cari concittadini, verrete depredati dei vostri averi avere per mandarli in Francia, a sorreggere il folle welfare d’Oltralpe, ormai insostenibile?
Ossia, nel caso lo dovrete pagare voi, tale welfare…
In fondo è più o meno lo stesso che fece Napoleone, quando conquistando l’Italia si impossessò delle ricchezze locali aumentando a dismisura le tasse: non potevi pagare? Dunque pagavi natura, coi (tuoi) beni privati.
La storia è destinata a ripetersi, se non si mandano a casa politici romani cooptatati prima di tutto alla Francia, solo in subordine all’EU. Sopra vi rinfreschiamo la memoria, con l’esempio della Francia, anzi lo Stato Francese, che già nel 2017 studiava una imposta patrimoniale monstre atta a confiscare le case delle famiglie non francesi ma italiane, quando non fossero state in gradi di pagare le tasse locali. Se non ci credete, ecco il LINK.
Il motivo della protervia francese a danno degli italiani è semplice da capire: tra i grandi paesi Europei, Germania, Gran Bretagna e appunto Francia, Parigi è l’unica entità statale che confina con la Penisola Italiana. Oltre ad essere il paese più odiato in Africa per la sua politica costantemente e violentemente coloniale, da sempre. Se avete in amico in Africa, un africano intendo, chiedetegli…
Gli italiani hanno poco tempi per reagire, capendo chi è la radice primaria del loro crollo d benessere dal 2008 in avanti (risolini Sarkozy-Merkel docet).
MD
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* L’intervista a Vera Sharav è comunque disponibile di seguito, su Rumble: