Sgombriamo il campo da equivoci: questo post non ha nulla a che vedere con quanto succede in Ucraina.
Si, lo so, gli Azov sono nazisti come ideologia. Anzi, lo stato ucraino ha smesso di festeggiare il 9 maggio, la festa della vittoria contro i nazisti – in URSS prima e Russia dopo -, proprio a partire dal 2014, ossia dai fatti di Maidan. Ovvero, da quando i di fatto filo-nazisti sono andati al potere a Kiev.
Chiaramente non è un caso, quanto sopra. Ma quello che vogliamo stigmatizzare in questo intervento è qualcosa di molto più generale e direi anzi superiore, come messaggio. Ossia che il nazismo NON può avere spazio nè in Occidente nè nel mondo libero, per quello di deleterio che ha rappresentato per i valori umani civili e democratici.
Lasciamo perdere l’Olocausto, argomento che tutti conosciamo nelle persecuzioni, che indubbiamente ci furono, riconosciute per altro anche dai più robusti negazionisti (sui numeri dell’Olocausto, il presente non è il contesto per approfondire, ndr).
Quello che ci preme sottolineare in realtà è qualcosa di diverso.
Il cd. nazismo è/è stato, dati alla mano, il condensato di tutte le più elementari degenerazioni umane, anzi direi quasi transumane. Le stesse degenerazioni che rischiamo di ri-vedere – riflesse – ad es. nella folle corsa ad un vaccino generalizzato; vaccino che rischia – vista l’incompleta sperimentazione sulla sicurezza, ossia non standard, fatto riconosciuto dalla stessa EMA per il vaccino COVID, elemento fattuale e non contestabile – di causare danni enormi agli inoculati e di riflesso alla società civile tutta, a termine.
Nel contesto, non dobbiamo dimenticare il tragico caso del piano nazista cd. “Aktion T4“, su cui meditare; dove i nazi-germanici uccidevano la loro stessa gente, quella debole, gli anziani, coloro che “vivevano un’esistenza indegna di essere vissuta“ , secondo il loro metro di giudizio.
Giuro, è così: immaginate, l’indomani arrivare un ufficiale pubblico fuori da casa vostra, il quale decide – a norma di legge – che voi state vivendo un’esistenza troppo derelitta, che non vale la pena vivere, un’esistenza indegna di essere vissuta. Dunque – immaginate -che vi prendano con la forza e vi iniettino una sostanza che di lì a breve vi farà morire, magari senza troppe sofferenze. Mentre voi, con il poco che avete, siete contenti di vivere (ma i nazisti la pensano diversamente….).
Beme, sappiate che questo è quanto succedeva nella Germania nazista, appunto, per legge, con il piano eugenetico “Aktion T4“.
Questo manifesto del 1938 recita: «60.000 Reichsmark è ciò che questa persona con malattie ereditarie costa alla comunità durante la sua vita. Camerata, questo è anche il tuo denaro. Leggi Neues Volk, il mensile dell’ufficio per la politica razziale del NSDAP».Interessante per altro specificare bene le giustificazioni materiali di tale folle progetto di selezione umana, operata dal nazismo: ogni persona in assistenza costava troppo al sistema, secondo i manifesti nazisti dell’epoca, addirittura svariate migliaia di marchi all’anno (!). [ – German government and Deutsches Historisches Museum (see United States Holocaust Memorial Museum, public domain]
Dunque, per le ragioni di cui sopra, all’immagine, tali e tanti soggetti tedeschi andavano eliminati (…).
Per il bene dello Stato, in una sublimazione super-hegeleiana.
In parallelo, come compensazione, c’era la propaganda sull’utopia del superuomo, da selezionare, quello ariano, Che andava di pari passo con quella dell’Ubermenschen, i sotto-uomini, che se non erano da eliminare andavano usati come sottoproletari, per estrarre valore da loro stessi, ossia lavoro a basso costo. E nel caso consumi diciamo dedicati….
Spero capiate che il nazismo, fin qui riassunto per sommi capi, è stata davvero un’utopia diabolica.
Che per giunta perpetrava gli interessi delle elites cooptate, eliminando anche le piccole imprenditorie ad esempio, a favore delle grandi, casomai quelle piccole volessero un giorno spodestare le ricchezze ed i potentati vecchi di secoli (…).
La svastica, l’olocausto, le Waffen SS, i campi di sterminio (dove si estraeva lavoro e solo dopo, alla fine, quando la vita non valeva più la pena di essere vissuta, finivi a fare le docce, con l’inganno, infatti era la camera a gas, utile ad eliminare gli inutili) erano solo un orpello in un’architettura materialista molto più grande, che sublimava il potere “dei pochi” a danno “dei molti”.
Normale evoluzione del feudalesimo europeo, se ci pensate, il nazismo…
Ben notando come le persone sterminate col gas poi venivano bruciate, nulla andava perduto, si sa, i nazisti erano risparmiosi…
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Ricordo bene le parole di Inge Feltrinelli, in cui lei stessa spiegava che – da ebrea tedesca – che tutti “sapevano” in Germania, la borghesia sapeva, ma faceva finta di non sapere. Anche se dai forni crematori arrivavano sulle città una specie di neve ed un puzzo tremendo, che erano i morti in larga parte ebrei bruciati nei forni. Per convenienza, ossia per soldi, i tedeschi accettavano questo, mentendo a se’ stessi, perchè Hitler gli aveva promesso benessere, a patto di “qualche” eccesso…
La Germania e l’Austria accettarono in media tale patto diabolico (salvo poi dover pagare per la nemesi, a fine guerra, vedasi oltre).
Ditemi voi, per benessere, ossia per soldi e potere, si può arrivare a tanto?
Che poi il nazismo sia intrinsecamente colonialista, beh, resta una mera variazione sul tema. Se vogliamo nemmeno quella più gravida di conseguenze negative (se non altro, prima che si arrivi a considerare la necessità di sterilizzare/selezionare/annientare – dicesi selezione etnica o sterminio deliberato, se non fomentato… – un intero popolo esterno all’antico o moderno cd. Reich, per sottrargli le sue risorse, la sua terra, i suoi monumenti, i suoi palazzi, le sue ricchezze, ndr)
Io a cotanta degenerazione dico un rotondo NO. E qui tiro in ballo le parole di Ernest Hemingway, ferito in Europa durante la guerra. Secondo cui il mondo civile deve tantissimo all’Armata Rossa. In veste Antinazista.
Il motivo? Alla fine della WWII i russi furono gli unici a voler davvero eradicare il nazismo. In effetti dei nazisti messi nei campi di concentramento russi – in larga parte gente che, dall’alto dell’ideale nazista, in guerra si macchiò di peccati smisurati – non ne sopravvissero molti. Direi quasi nessuno (e fin qui non ho voluto considerare il mostro Mengele e le sue nefandezze, con gli esperimenti sui bambini nei campi di sterminio ad esempio; o la talidomide, che fu a pieno titolo l’ultima strage nazista, di infanti, sebbene postergata, ndr),
Gli USA invece, più che gli anglo, in un estremo tentativo di creare un gap prima di tutto con gli avversarsi imperiali inglesi, poi con l’URSS, non si fecero problemi ad arruolare dei criminali appunto nazisti i veste anti-Stalin, salvandoli.
Senza accorgersi che, di lì a 50 anni, tali maledetti soggetti avrebbero impestato la cultura americana con degli ideali, con dei sistemi, con dei metodi, che non le erano propri. Oggi tali sistemi sono diventati, sigh, globali…
Da qui la degenerazione nazista negli States avvenuta nei decenni successivi, a partire da una solida base teutonica derivante, negli USA, dall’immigrazione tedesca dei secoli precedenti. Ma su cui germinò il seme del male assoluto, quello nazista “importato”.
Chi scrive per altro non è nemmeno ebreo, ci tengo a dirlo, ma semplicemente umano. E, se volete aggiungere, cristiano.
Ben conscio che, per altro, il nazismo non si fece problemi a contaminare la Chiesa, corrompendola. La politica USA, corrompendola. Le elites globali, corrompendole…
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Per estensione, permettetemi solo una chiosa, anzi un monito a vigilare.
Vediamo oggi intere società obbligate di fatto, per coloro che non hanno sufficienti risparmi, a farsi vaccinare per non perdere il lavoro come fonte di sostentamento; inoculandosi una sostanza di cui non si sa quasi nulla, non ci sono i test pubblicati completamente, non è chiaro cosa ci sia dentro le fiale, i test di sicurezza medica non sono stati eseguiti in modo standard dall’EMA, la sperimentazione non è terminata…
I posteri ci diranno sugli effetti reali di tale inoculazione di massa (…).
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“Ogni essere umano che ami la libertà deve più ringraziamenti all’Armata Rossa di quanti ne possa pronunciare in tutta la sua vita.” (Ernest Hemingway.)
Con questo non vi diciamo – e ci mancherebbe altro – che si dovrebbe andare casa per casa a disintegrare il retaggio nazista, assolutamente no.
Precisiamo invece che bisogna avere il coraggio – oggi, nel caso – di esporsi per negare ogni possibilità di una deriva encore nazista, deriva che sembra purtroppo serpeggiare nel mondo moderno. Ed essere pronti a combatterlo, il nazismo, se necessario.
In tale contesto andrebbero valutate con attenzione le parole prima di tutto di Vera Sharav, quando ci diceva che molti ebrei (importanti) erano e sono nazisti, negli ideali. Curiosamente tale affermazione, da noi dovutamente registrata, ha fatto il paio con le recenti parole del segretario di stato russo Lavrov, secondo cui Hitler sarebbe stato ebreo, addirittura ashkenazita secondo ricerche pubblicate dal Corriere della Sera in un suo articolo (e qui si aprirebbe un portone quasi mai esplorato, sul fatto che nei lager finissero soprattutto un certo tipo di ebrei, generalmente i semiti; mentre molti ebrei d’alto rango furono protetti se non furono addirittura alleati, nei fatti, di Hitler).
Qui ci fermiamo. Senza prendere le parti di nessuno nella guerra in Ucraina.
Limitiamoci giusto a considerare che, quando Putin afferma che il nazismo va eradicato non solo dall’Europa ma possibilmente dal mondo libero, non può che avere il nostro apprezzamento e supporto, quale mondo civile che noi riteniamo di rappresentare.
Ricordando le parole di Ernest Hemingway.
MD
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