Sgombro prima di tutto il campo sui conflitti di interesse di chi scrive: ammetto di avere interesse a che i prezzi di energia e gas stiano alti. Ovvero, ci perdo se scendono.
L’interesse personale non toglie però che non sia scemo: infatti i prezzi a questi livelli massacreranno non solo l’economia, ma la società, fino al crack socio-economico (l’economia fino a relativamente poco tempo fa era una branchia della sociologia, ndr).
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Rispondo con questo pezzo alla preghiera di un amico, che mi ha chiesto una piccola relazione sul metodo di formazione del prezzo in Europa per elettricità e gas, visto che a molti sembra incredibile quanto sta accadendo, vedasi di seguito.
Oltre al metodo di formazione del prezzo di power & gas in borsa in EUropa, analizzeremo le correlazioni con la valutazione delle energie rinnovabili; inquadrando bachi strutturali del sistema; ossia la correlazione – collegato a quanto sopra – con l’impulso EU affinchè tali energie – naturalmente e strutturalmente marginali – diventino preponderanti (e carissime): una vera FOLLIA, per come il sistema è stato ingegnerizzato (ossia, evidentemente, come capirete sotto, si arriverà al crack del sistema socio-economico EUropeo, ndr).
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Il System Marginal Price usato per “prezzare” nelle borse EU elettricità e gas
Sostanzialmente le energie rinnovabili, che costano zero o quasi – dopo l’investimento iniziale – vengono invece remunerate al prezzo massimo di borsa, ossia sulla base della generazione più cara. Chiamasi System Marginal Price (SMP), che spiegheremo di seguito.
In buona sostanza, dunque, si remunera l’energia rinnovabile allo stesso prezzo del gas, scarso, ad es. oggi, quello figlio della guerra “voluta” con la Russia più che la guerra “in Ucraina” (in realtà i prezzi record del gas furono a gennaio, PRIMA della guerra, ndr).
Chi paga tali diciamo extra prezzi?
Tutti voi, a casa vostra, con le bollette. Non la mia famiglia, ben inteso, visto che, sapendo cosa stava arrivando, abbiamo tante di quelle rinnovabili sul tetto, in svariati paesi, che fortunatamente me ne posso letteralmente “fregare” degli aumenti (chiamasi asimmetria informativa, che per altro era stata spiegata urbi et orbi su questo sito; peccato che la risposta più ricorrente che abbiamo ottenuto è stato qualcosa di assimilabile a, “tu ce l’hai con Salvini….” , per dire, della lungimiranza e della potenza della “pancia” italica…).
Ma, come si forma il prezzo in borsa di elettricità e gas?
Per capire la follia del rinnovabile oggi in Italia bisogna capire quale è il metodo di formazione di prezzo dell’energia in EUROPA, elettricità e gas, usato nelle borse (sia gas che l’elettricità usano il sistema del SMP, ndr).
Si fa così: da una parte gli operatori che hanno bisogno di energia fisica dalla borsa, inseriscono la domanda in MW di cui hanno bisogno, in ogni ora. Tale domanda viene sommata, come MW. Alla fine si ottiene un certo numero di MW, diciamo 10’000 MW di domanda in una data ora.
Parimenti i produttori inseriscono il valore duale di offerta, inteso come coppia (potenza; prezzo), in ogni ora, a cui sono disposti ad offrire. Ovvero, io produttore offro ad esempio 2’000 MW a 120 €/MWh; un altro produttore offre nella stessa ora 5’000 MW a 140 €/MWh. Un terzo produttore offre 4’000 MW a 200 €/MWh. Un quarto produttore offre 1’500 MW a 250 €/MWh.
Le rinnovabili, notate bene, non vengono offerte col prezzo, ossia prendono il System Marginal Price. Dunque, se ci sono 1’000 MW di rinnovabili disponibili, nell’ora sopra citata, esempio sopra, vengono offerte senza prezzo, visto che prenderanno comunque il prezzo massimo nell’ora (!).
Dunque, ipotizziamo che nell’ora citata la domanda da soddisfare sia – come sopra – 10’000 MW.
Le offerte di elettricità nella stessa ora vanno invece ordinate in ordine di prezzo, dal più basso al più alto. Dunque:
– 1’000 MW a prezzo zero (ossia senza prezzo), sono le rinnovabili, vanno messe per prime;
– 2’000 MW aprezzo 120 €/MWh, cumulata 3’000MW offerti (1000+2000);
– 5’000 MW a 140 €/MWh, cumulata 8’000MW offerti (1000+2000+5000);
– 4’000 MW a 200 €/MWh, cumulata 12’000MW offerti (1000+2000+5000+4000);
– 1’500 MW a 250 €/MWh, cumulata 13’500MW offerti (1000+2000+5000+4000+1500).
Visto che la domanda è 10’000 MW, il blocco di potenza allo stesso prezzo che farà il prezzo è quello dove la potenza offerta diventa superiore alla domanda.
Ossia, nel caso sopra, il prezzo che viene fissato nella borsa è, per tale ora, 200 €/MWh.
Chi ha offerto lo slot di prezzo più alto a 250 €/MWh, oltre che una parte dell’offerta dell’operatore che ha offerto a 200 €/MWh (2’000 MW), non viene accettata.
Questo è il System Marginal Price (SMP).
NOTATE: I RECORD DI PREZZI DI GAS E ELETTRICITÀ IN EUROPA FURONO FATTI PRIMA DELLA GUERRA IN UCRAINA, A GENNAIO 2022 (dunque NON è colpa di Putin, per i prezzi alti, ndr)=…
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Ora, alcune considerazioni sul SMP…
- prima di tutto, con il SMP il prezzo viene fissato in borsa al prezzo PIU’ ALTO, ossia l’offerta più cara fa prezzo, una sorta di asta al rialzo;
- le energie rinnovabili offerte in borsa, pur costando zero, vengono dunque valutate SEMPRE al prezzo SMP, per regola di borsa, ossia al prezzo fatto dall’offerta di energia NON rinnovabile più cara.
Come capite, un sistema siffatto, in presenza di carenza indotta da eventi esterni (…)(vedasi guerra in Ucraina, ma non solo, ndr), porta per definizione al crack di sistema a termine, inevitabile; ossia fa esplodere i prezzi. Come sta precisamente accadendo oggi. A maggior ragione in casi di crisi sistemica, encore, oggi.
Tradotto: tale metodo di formazione del prezzo è prono a portare al rialzo dei prezzi, in modo direi esplosivo. E dunque conduce alla fin fine o ad una nazionalizzazione del sistema; o ad un crack del paese per prezzi impossibili, mandandolo in miseria intendo (sembra che oggi l’Europa voglia far finire la gente/clienti finali, soprattutto se piccoli, in miseria, vedremo poi in Europa chi ci guadagnerà da questo enorme caos)(…)-
Lo scandalo più grande sta prima di tutto nelle rinnovabili, che non ha alcun senso vengano prezzate al prezzo massimo di borsa, ossia ai prezzi della produzione NON rinnovabile più cara, ben inteso.
Sappiamo – va rammentato – che le oligocrazie EU già ai tempi della Troika in Grecia avevano categoricamentee escluso da qualsiasi forma di ritorsione – ossia di extra tassa/contributi di solidarietà, in terra ellenica – l’energia verde prodotta in Grecia, visto che era di proprietà in gran parte straniera, EUropea per la precisione (si, la troika in Grecia già ai tempi tolse le pensioni alla povera gente, ma non tolse le sovvenzioni miliardarie alle rinnovabili, ndr).
Infatti, volendo fare una misura semplice-semplice oggi, a costo zero a livello implementativo, per aiutare la gente EUropea a pagare le bollette, basterebbe aggiungere una piccola postilla al sistema di borsa/del sistema attuale; ossia scrivendo qualcosa del genere, due commi:
“1. tutta l’energia da fonte rinnovabile va offerta in borsa;”
“2. la remunerazione dell’energia rinnovabile non potrà superare in ogni ora un determinato “prezzo prefissato”. Ogni sovrapprezzo rispetto al prezzo di fissazione di borsa, ottenuto dalle fonti rinnovabili, verrà trattenuto e versato in un conto speciale usato per calmierare le bollette energetiche nazionali“.
Naturalmente, tale “prezzo prefissato” sarebbe inferiore a quello del SMP attuale, riflettendo una remunerazione massima coerente con un guadagno ragionevole per gli operatori; di fatto inserendo una sorta di “cap” ai prezzi pazzi attuali (della serie, quando c’è una emergenza mortale devono pagare tutti, non solo qualcuno).
Notate la semplicità della norma, di implementazione immediata, solo a volerlo (…). Che avrebbe il pregio di calcolare analiticamente di quanto le rinnovabili stanno facendo OGGI salire i prezzi di borsa dell’energia, il calcolo sarebbe semplicissimo, almeno la gente saprebbe il vero costo delle energie rinnovabili,
Come capite, il provvedimento sarebbe tanto facile e lineare a volerlo introdurre, che se non lo si fa vuol implementare – a Roma – significa che la gente che paga le bollette deve letteralmente morire (…). Mentre chi detiene le rinnovabili si arricchisce e soprattutto si arricchirà a dismisura (No Good! Occhio che a breve qualcun dirà: “Questo non è mercato, questa sembra più una truffa”, ndr).
La seconda parte del problema è invece il SMP stesso, di seguito analizzato.
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Della serie, al mondo di petrolio ce n’è tantissimo ed a relativamente basso prezzo: ma l’EU sembra non volerlo, forse costa troppo poco?
Perchè il prezzo attuale del petrolio è aumentato di pochissimo, come media storica, rispetto a elettricità e gas?
Semplicissimo: perchè il petrolio usa un metodo di formazione del prezzo diverso da elettricità e gas in EUropa, ossia un sistema che nei fatti NON è una specie di asta al rialzo, come il SMP.
Mi spiego meglio: il petrolio usa il metodo del Pay as Bid (PaB), precisamente come in borsa delle azioni; dove ogni operatore offre un volume ed un prezzo, ossia per un determinato quantitativo di petrolio. Gli operatori in acquisto comprano le disponibilità proprio come si fa in borsa. Ad es., se un fesso offre ad un prezzo basso il proprio petrolio, per una data quantità, “si prende” il prezzo che offre. Se un altro offerente, dopo, ad es. offre un volume ad un prezzo assai più elevato, se è troppo alto forse non troverà mai nessun acquirente. Dunque, visto che – trasponendo il caso all’elettricità – il power quando lo produci e non lo consumi, lo devi dissipare, ossia vale zero, si capisce che i produttori avrebbero – col PaB – maggiore interesse a far scendere i prezzi pur di venire “comprati”.
Anche qui, solo a volerlo, per calmierare i prezzi di power e gas, basterebbe introdurre un sistema di prezzo PaB.
Voi direte: difficile operativamente, il sistema è settato in modo diverso.
Errore, dico io, anzi “non proprio“: infatti le borse cd. di aggiustamento elettrico, in cui gli operatori aggiustano i volumi prodotti e venduti nei mercati infragiornalieri dell’elettricità, funzionano nell’ultimo stadio, come Pay as Bid, si chiama mercato dello sbilanciamento.
Dunque a volerlo è possibile correggere il sistema.
Se non lo si fa significa che, o il Cingolani di turno non capisce la sostanza delle cose (detto ormai anche “Congolani”, dopo i viaggi in Congo con il collega Di Maio per trovare gas, regalategli un mappamondo per favore, ndr).
O più facilmente non lo si vuole fare, intervenire intendo, preferendo far morire la popolazione e le PMI coi prezzi pazzi per salvare qualche politico che magari ha investito in rinnovabili, credetemi che ce ne sono più di quanti ne possiate immaginare (non dico nulla sugli interessi delle lobby del rinnovabile, lobby EUropee, per inciso).
Ah, dimenticavo, anche per il gas si usa il SMP (e visto che il prezzo marginale dell’elettricità viene fatto di norma dal gas, per il maggior numero di ore, con il metodo spiegato sopra [SMP], significa che parlare di gas e di elettricità è la stessa cosa, ndr).
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E gli scandaletti, in tale sistema apparentemente folle, ci sono?
In realtà, è vero, ci sarebbero anche gli scandaletti a guardar bene bene. Piccole cose – però – rispetto al mare magnum di quanto sopra esposto, baco di dimensioni ormai sistemiche…
Posso solo fare accenni generici e diciamo ipotetici, nel contesto, tanto per fare comprendere l’essenza (capitemi, ndr).
Si narra ad esempio, stile “c’era una volta” – visto che è trattasi di esempio perfettamente ipotetico e diciamo “surreale” – in un ridente paese mediterraneo, qualche anno fa, roba andata avanti per anni, di un grandissimo operatore che aveva acquisito quasi tutto il volume di acquisto in una certa zona elettrica, ossia quasi tutti i clienti, ovvero quasi tutta la domanda (i prezzi si fanno per zone sulla produzione; mentre in vendita/acquisto c’è un prezzo unico unico valido per tutto il paese, il prezzo nazionale in vendita, che è diciamo la media pesata di tutti i prezzi di sistema delle varie zone trattati sulla borsa principale, il discorso vale di fatto in tutta EUropa, ndr)(…).
Tale operatore, che magari era presente come gruppo sia in vendita ai clienti finali che in produzione di elettricità nella zona elettrica data, si narra fosse uso aumentare la domanda dei propri clienti ad arte, oltre la domanda reale, cosa facile visto che i suoi clienti rappresentavano la stragrande maggioranza del consumo zonale. Dunque con tale trucco il prezzo di SMP mediamente saliva più del dovuto in borsa, a fronte di una domanda che in realtà non esisteva, con relativa extra remunerazione dei produttori base prezzo di borsa (a pegno di maggiori prezzi pagati dai consumatori che compravano in borsa, ndr).
Poi la sezione generazione dello stesso operatore andava nei mercati di aggiustamento a dire – funziona così! – per ridurre/bilanciare la produzione in eccesso data dalla domanda sovrastimata, “caro sistema, quanto mi paghi per abbassare la produzione, visto che la domanda reale di elettricità è inferiore?” Il gestore del sistema elettrico locale, che misura la domanda reale e non quella dichiarata dagli operatori, chiaramente non dico nulla di quale paese visto che trattasi di esempio assolutamente ipotetico (anche perchè potrebbe essere – diciamo così – davvero caso generalizzato), che faceva? Pagava! Ossia l’operatore di generazione veniva pagato per ridurre la potenza in tale ora… Ossia per un comando su un computer…
Doppia follia, forse?
E dove trovava, di grazia, i soldi, il gestore di rete locale, per pagare tale riduzione di potenza/generazione? Semplice, “paga Pantalone”: infatti imputava il costo su una posta generale di sistema chiamata “costo di sbilanciamento“, che viene pagato da tutti, tutti i mesi, anche oggi, da tutti i consumatori al kWh, anche i più piccoli, una sorta di onere di sistema.
Risultato:
nel caso in specie – perfettamente ipotetico, si noti bene, “solo per farvi capire” – c’era qualcuno che pagava costi non dovuti, le tante signore Maria e le pizzerie Marechiaro/A la Playa del caso, del paese in oggetto. E qualcuno, qualche grosso operatore, che invece incassava proventi diciamo dubbi….
Faccio notare, tornando al pratico, che ci sono stati per altro provvedimenti di autorità EUropee – … – che hanno scritto, negli anni passati, nero su bianco, che effettivamente i prezzi di borsa erano in qualche modo manipolati (…). Dunque forse un reale problema esiste, a volerlo vedere.
Ma, visto anche il peso degli attori in gioco, il sistema ha salvato se stesso. Ovvero l’EU ha guardato – come è abituata a fare con i propri grandi interessi soprattutto nord EUropei – da un’altra parte. Evidentemente l’interesse a far salire i prezzi delle energie rinnovabili era già allora troppo elevato, quasi fosse stato un vero e proprio piano a termine (trattasi dello stesso interesse che oggi rischia di disintegrare la società – ossia la società umana – EUropea, ndr).
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Ariviamo all’oggi…
Dopo una serie di mancati interventi di correzione delle storture nei mercati energetici EU, il sistema sta letteralmente esplodendo, causa prezzi impossibili. Ovvero, oggi, anzi nei prossimi mesi, vedrete aziende chiudere – soprattutto nel sud Europa – in quanto la produzione manifatturiera, a questi prezzi dell’energia ad esempio (ma anche di altre commodities) conduce ad un prezzo finale del manufatto superiore a quanto il mercato sia disponibile a pagare, a meno sia qualcosa di cui non può davvero fare a meno (ad es. cibo ed acqua, ndr).
Ossia i prezzi attuali non solo manderanno in default molte famiglie e PMI, ma addirittura creeranno dei potentati economici che forse indebitamente ci stanno guadagnando enormemente da questa immane follia.
Il problema, appunto, è che la gente morirà di stenti a continuare così, con questi prezzi (della serie, o mangia o si scalda, ndr).
Dunque, visto che l’EU non interviene, ad esempio, modificando i metodi di formazione del prezzo e/o limitando il prezzo massimo degli operatori rinnovabili, significa che la ruota è truccata. Direi a livello EUropeo.
Ovvero, c’è una strategia in atto per tale fine, non ci vuole Agatha Christie per dedurlo…
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Ma chi ci guadagna da cotanta follia energetica, in EU?
Naturalmente chi ha molta produzione a prezzo fisso, ovvero molte rinnovabili: costoro guadagnano di fatto dalla di fatto corruzione sistemica del metodo di formazione del prezzo che porta a prezzi pazzi, un sistema implosivo basato sul binomio, 1.System Marginal Price e 2.prezzi alle rinnovabili prezzati al valore più alto dell’offerta, ossia al prezzo relativo al costo del gas più caro.
Dunque, chi ci guadagna moltissimo, oggi, sulle spalle del sistema, è soprattutto chi ha grandi produttori di energie ad es. nucleari a propria disposizione, energie che sono a prezzo fisso, ossia ad un costo che è ormai circa un decimo o meno dei prezzi della generazione a gas (ne parlammo in tempi non sospetti, QUI).
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All in All, possiamo solo riassumere quanto sopra in una breve considerazione:
va bene arricchirsi e creare sistemi economici anche un po’ corrotti, per far fluire denaro più da una parte che dall’altra.
Ma se poi si raggiunge un parossismo che porterà – direi inevitabilmente – a situazioni in cui si rischia di mandare in default non solo l’economia ma anche la società, è nostro compito dire basta e fermarci.
Questo è.
Ben sapendo che in certi paesi come la Francia (o anche la Svizzera) il prezzo per l’energia elettrica ad es. domestica – ma non solo – resta OGGI una frazione dei prezzi che si hanno in altri paesi EU. E questo solo perchè, a esempio nel caso della Francia, il primo operatore/generatore (nucleare) è statale e se ne frega degli aumenti, visto che il suo primo obiettivo, da operatore di proprietà statale, NON è fare profitti ma fornire un servizio.
Alla faccia del mercato “costi quel che costi“, imposto invece ai peones EU.
Va da se che, con tale sproporzione di costi energetici tra Francia e, ad esempio, Spagna ed Italia, è solo questione di tempo prima che le aziende energy intensive italiane o spagnole vengano acquisite dalle loro omologhe d’oltralpe, che beneficiano – contro i principi di mercato, ma grazie ad un indirizzo sociale del fornitore – di prezzi al di sotto di quelli che potrebbero essere offerti massimizzando il margine.
O che Spagna ed Italia si deindustrializzino (forse così viene spiegata l’intransigenza francese, che spinge di fatto ad una guerra energetica alla Russia).
Ecco perchè l’EU attuale non ha più alcun senso, quanto meno per i popoli.
MD