Abbiamo osservato da un anno a questa parte una incredibile moria di atleti. O anche tanti atleti che – ne conosco diversi – dopo il vaccino si sono dovuti fermare nelle loro attività sportive, in quanto è stato scoperto un problema cardiaco.
La propaganda mediatica ha fatto il resto, incoronando il solito Burioni come re: quando parlava di miocarditi benigne, visto che le miocarditi sono tra le conseguenze più classiche del vaccino/siero COVID.
Sappiate ad esempio che le miocarditi non sono mai benigne. Primo, di norma NON si rilevano, se non in casi sporadici/quando è troppo tardi, ovvero dopo un evento avverso. Ossia post- ricovero da infarto o simile. Poi, si suddividono, da bibliografia, in acute o fulminanti. Quelle fulminanti o ti uccidono o ti costringono a controlli periodici ricorrenti (…). Quelle acute, ossia quelle simili agli effetti post siero COVID, hanno una caratteristica speciale: base bibliografia, nel 50% dei casi circa, sono mortali in circa 10 anni.
Fonte del grafico:
"Long-Term Outcome of Fulminant Myocarditis as Compared with Acute (Nonfulminant) Myocarditis", NEJM, Robert E. McCarthy, M.D. et al.https://t.co/ip6hb4cSS0— mittdolcino.com (@mittdolcino) November 10, 2021
Capite che, se le statistiche hanno un valore, c’è quanto meno da temere il peggio per gli effetti da siero COVID, se avrà davvero ricorrenti effetti in termini di miocardite indotta, come da bugiardino, per quanto riguarda le miocarditi, killer silente per eccellenza.
Novak Djokovic ha scelto di non farsi “sierare” anti-COVID, ha combattuto. Ha vinto. Pochi giorni fa anche la sua vittoria tennistica numero mille.
Nadal invece proprio due mesi fa ha iniziato ad avere sintomi strani: non il solito male al piede, ma problemi di respirazione, dolori al petto (…).
Diciamolo una buona volta: che i problemi con i sieri COVID esistano e tra gli sportivi siano diventati pervasivi, sebbene quasi nessuno ne parli sui media in italiano, è palese. A cercare bene le notizie ci sono.
Sembra quasi ci sia un ordine di scuderia dei media occidentali per NON parlare di questi problemi, danni collaterali, quasi a volere che tutta la popolazione (o quasi) si vaccini/sieri con i preparati suppostamente anti COVID.
Che poi ormai si ammalino più i vaccinati che i non vaccinati, è il segreto di Pulcinella, dall’anno scorso in Scozia ormai è un dato pubblico, vedasi sotto.
Si sottolinea: questo sito NON è anti-vaccini, anzi i contributori sono tutti vaccinati anche per la pertosse in età adulta in alcuni casi. Ma non lo sono, di norma, oggi, per il COVID. Il motivo è semplice: si chiama rischio talidomide.
La talidomide fu quel principio attivo, elaborato in Germania da Otto Ambors (mentre era schierato in seno alle forze naziste, ndr) che causò la nascita dei bambini focomelici negli anni ’60 e ’70 dello scorso secolo. Infatti nel caso in esame non si era capito che, alle donne a cui veniva somministrato, se gravide, causava la focomelia.
Il motivo era una incompleta sperimentazione, che da lì in avanti, per i danni fatti, venne standardizzata e resa più pervasiva, per evitare danni. Come era prima del COVID.
Appunto, oggi con il Siero COVID si sono cancellati 50 anni di esperienze e, nei test di sicurezza dei vaccini, si è tornati ai tempi della talidomide: infatti l’EMA riconosce bellamente sul proprio sito che i tempi di test di sicurezza sono stati ridotti di circa 7 volte, 7 (fate il conto, dai documenti ufficiali!).
Dunque, riteniamo che NON ci si siano le condizioni per noi per iniettarci il siero COVID, chiaro e semplice.
Che poi, sia la talidomide che il principio attivo del vaccino Pfizer siano made in Germany, beh, resta una mera casualità, anche uno scherzo del destino se volete (la strage dei focomelici, ai tempi, venne chiamata “l’ultima strage nazista”, vista la genesi nazista del principio attivo, appunto nazista, sebbene il principio attivo fosse stato usato dopo la guerra, ndr).
Resta un dato di fatto: Djokovic, non vaccinato, continua a vincere, a Roma vittoria numero 1000. Nadal invece, ad esempio, si ferma, per strani sintomi, compatibili con il quadro clinico sopra descritto, speriamo di no. A corollario decine, centinaia, migliaia di casi di effetti avversi sugli sportivi, che nemmeno i media riescono a nascondere completamente.
Con diversi soggetti, tanti sportivi, che si sono dovuti “fermare” dal fare sport, cercate in rete.
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Restiamo infatti completamente, profondamente scettici sui vaccini/sieri COVID, almeno fin a quando non saranno pubblicati gli atti integrali dei test fatti Pfizer sui sieri COVID, ad oggi appunto non pubblicati integralmente, un caso direi unico per un medicamento di così ampia portata medica e mediatica. Ossia fino a quando le fasi di test CANONICHE/STANDARD, ad esempio EMA, non saranno completate.
Chiaramente l’obbligo vaccinale, come obbligo di fatto per lavorare, unicuum italico, con la diciamo neutralità dei giudici (almeno fino ad oggi, vedremo più avanti se/quando le morti si moltiplicheranno), riteniamo – vista la bassissima mortalità del COVID – siano semplicemente la prova che la radice fascista/nazista in Italia non è mai stata eradicata (…).
“It’s depopulation, baby”?
In tutto questo enorme marasma rimaniamo in attesa di verificare eventuali effetti avversi del vaccino, ad es. in presenza di forti campi magnetici, cfr. i 5G, visto che il grafene che è stato rilevato nei vaccini dal prof. Campos, in Spagna (LINK), se associato a campi elettromagnetici dell’ordine di ca. 10GHz o superiori, rischierebbe in teoria di fare danni inenarrabili a gente che ce l’ha nel corpo – azzardiamo, con sintomi emorragici stile Marburg ad esempio (…) -.
Vigileremo.
MD
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Immagine: tratta dal sito di Novak Djokovic, https://novakdjokovic.com/en/