Questa sera, sul ns. canale Twitter, in collaborazione con Rivoluzione Copernicana (@AFTERCOPERNICUS).
Invitati:
– Giuseppe Esposito, ex VP COPASIR, esperto di sicurezza internazionale https://t.co/Ia5qpZCpk7
– Musso @Musso___
– Mittdolcino @mittdolcino https://t.co/nsnlsjGISR— mittdolcino.com (@mittdolcino) May 23, 2022
Per collegarvi, seguite al LINK
H. 21 – Lunedì 23 maggio 2022 – Al canale Twitter
Una piccola introduzione
Esistono problemi enormi all’Orizzonte, chiariti – se non fosse ancora chiaro – senza mezzi termini dal nuovo inquilino del ministero delle finanze tedesco, Christian Lindner, un cd. “falco” (tendenzialmente pro- austerità e rialzo dei tassi, ndr), negli scorsi giorni: “bisogna rientrare del debito“.
Nonostante crisi varie, COVID, post- COVID, depressione e recessione in arrivo ecc.
Dirimente direi…
Parimenti Christine Lagarde – dalla BCE – ha chiarito che i tassi negativi spariranno presumibilmente da settembre prossimo, non fosse altro che una recessione comunque sarebbe uno strumento utile visto che affievolirebbe ogni eventuale richiesta di incremento dei salari, rendendo tali richieste di fatto ingiustificate. Ossia scongiurando l’esplosione a tutto tondo dell’inflazione, anche con forme di accaparramento.
Dunque lasciando a scoperto il fianco dell’acquisto sul mercato dei BTP italiani, da qui a qualche mese…
*****
Dunque, che si vada incontro ad un periodo di enormi turbolenze anche sociali è cosa praticamente certa.
Se a questo si aggiunge la probabile richiesta di rientro del debito lato EU, ormai annunciata, ovvero maggiori tasse per la famiglie, a fronte di una di fatto depressione socio-economica interna (->PIL in calo, inflazione in salita, salari stagnanti, disoccupazione tendenzialmente in salita causa recessione, …) la faccenda rischia di diventare addirittura esplosiva (ben ricordando che la riforma del catasto non fa parte dei requisiti del PNRR, come erroneamente riportato dai media negli scorsi giorni).
In tale contesto, l’innesco per una deflagrazione a tutto tondo può derivare dall’interesse eventuale, da parte di paesi stranieri vicinali, ad impossessarsi di interi pezzi della filiera produttiva nazionale?
Ovvero cercare una privatizzazione forzata dei beni delle famiglie, con la scusa di ripagare il debito in euro?
Questi sono gli argomenti che questa sera cercheremo di sviscerare.
Per maggiore comprensione, andrebbe forse aggiunto che l’Italia fuori dalla moneta unica avrebbe la possibilità di sopravvivere a questo enorme tsunami in arrivo, alcuni lo chiamano anche iceberg. Se non agevolmente – nulla è facile di questi tempi – quanto meno con una certa probabilità di successo. Ad esempio ristabilendo le vecchie filiere industriali pensato nel periodo post- bellico e sacrificate sull’altare dell’euro.
Ma soprattutto verificando i rapporti strategici con il partner USA, ben sapendo che Washington oggi avrebbe più che mai bisogno di supporto esterno, anche in vista delle prossime sfide con l’EU (non ho scritto dentro l’euro (il rapporto con gli USA resta dirimente, soprattutto in periodi pre-bellici, ndr).
Di questo vorremmo parlare questa sera, durante il podcast. Con un particolare accento sulle mire di paesi teoricamente vicinali più che vicini all’Italia, con il fine in gran parte occultato ai più di approfittare di detta debolezza della Penisola, anche via euro, ma non solo (…)(prima o poi bisognerà iniziare a discutere anche delle competenze apicali che da troppo tempo mancano in Italia, anche e soprattutto a Roma).
L’incontro con Giuseppe Esposito, per tanti anni vice presidente COPASIR nonchè rappresentante della sicurezza istituzionale italiana di lungo corso, un vero esperto che ha prestato servizio durante periodi assolutamente “caldi” dell’esistenza repubblicana italiana, con il contributo di @musso_, di Atlantico Quotidiano e di @mittdolcino, ossia del nostro/ostro sito, cercherà di dare ai lettori un contributo di chiarezza utile per inquadrare la pericolosa situazione attuale.
Cercando se possibile qualche “via di fuga“, da una debacle italica che in Europa sembra fin troppo scontata (…).
Buon ascolto
Redazione MD