Nel video qui sopra, che fa parte di una più ampia serie di documentari “The Great Reset”, Rebel News mette in evidenza le origini del World Economic Forum 1 (WEF), il suo fondatore Klaus Schwab e altri attori chiave, e il ruolo centrale del WEF in The Great Reset , che promette (leggi: minaccia) di capovolgere la società e la vita come la conosciamo in modi difficili da immaginare.
In sintesi, il Great Reset comporta la demolizione e la revisione radicale di diversi pilastri interconnessi della civiltà: tecnologia, società, economia, ambiente e geopolitica. Anche il cibo e la salute rientrano in queste categorie. Attraverso il controllo di questi pilastri fondamentali, il WEF ed i suoi alleati globalisti vogliono prendere il controllo di tutte le nazioni del mondo e centralizzare tutto il potere e la ricchezza.
Il Piano del WEF
Come notato da Rebel News, il WEF è un’organizzazione che trae profitto dalla carestia e dalle malattie; usa le tragedie e la paura per promuovere la propria agenda – “in modo da dettare ciò che mangiamo, ciò che possediamo, ciò che pensiamo, sotto le spoglie di un ‘futuro sostenibile'”.
Secondo il WEF, il capitalismo è morto e non possiamo più permettere il libero mercato. Invece, abbiamo bisogno di una governance dall’alto verso il basso, un Nuovo Ordine Mondiale, che possa garantire una distribuzione “equa e giusta” delle risorse in diminuzione, tra cui energia e cibo. Quello che stanno veramente dicendo, tuttavia, è che persone che presto saranno inutili stanno divorando le “loro” risorse. Ci vedono – voi e me – come una minaccia esistenziale al loro stile di vita lussuoso.
Quindi, il loro piano decennale è quello di prendere il controllo di tutto, trasferire tutta la ricchezza e la proprietà privata nelle proprie mani e controllare centralmente chi ottiene cosa e quando. È importante rendersi conto che questa cabala guidata dal WEF crede nei principi transumanisti e tecnocratici.
Che cos’è la tecnocrazia?
La tecnocrazia è al suo interno un sistema economico, non politico. Tuttavia, è del tutto innaturale e quindi richiede anche mezzi innaturali per farlo andare avanti. Piuttosto che essere basata su meccanismi di prezzo comuni come domanda e offerta o libero commercio, l’economia della tecnocrazia si basa sulle risorse energetiche, che poi determinano i tipi di prodotti che vengono prodotti, acquistati, venduti e consumati.
Il sistema tecnocratico richiede un’ampia sorveglianza e tecnologie basate sull’intelligenza artificiale per tenere tutti sotto controllo.
In sostanza, l’energia sostituisce il concetto di denaro come merce. Già questo è abbastanza strano, ma c’è di più. La tecnocrazia, emersa negli anni ’30 durante il culmine della Grande Depressione, concepita da scienziati e ingegneri, richiede anche l’ingegneria sociale per funzionare.
Se le persone sono autorizzate a fare ciò che vogliono, la domanda dei consumatori alla fine guiderà il commercio, ma questo non succederà in un’economia tecnocratica, dove i consumatori devono essere indirizzati a consumare ciò che il sistema ha bisogno che consumino e, affinché ciò accada, devono subire più o meno il lavaggio del cervello. Di conseguenza, il sistema tecnocratico richiede un’ampia sorveglianza e tecnologie basate sull’intelligenza artificiale per tenere tutti sotto controllo.
Capire la mente dei tecnocrati
Come lo stesso Schwab ha dichiarato in molte occasioni, vogliono una società in cui gli esseri umani siano fusi con le macchine e l’intelligenza artificiale (AI). Attendono con impazienza di raggiungere l’estrema longevità, se non l’immortalità attraverso mezzi tecnologici.
Non danno alcun valore a idee spirituali come la sopravvivenza dell’anima. Non credono nella coscienza. Se lo facessero, non crederebbero che la coscienza possa essere semplicemente caricata in un corpo sintetico. Credono che, attraverso la tecnologia e l’intelligenza artificiale, saranno in grado di sostituire Dio e l’ordine naturale con forme di vita riprogettate di loro creazione, inclusa un’umanità riprogettata.
In realtà credono di essere migliori, più evoluti rispetto al resto di noi, e questa superiorità dà loro il diritto di decidere il destino dell’umanità. Rifiutano anche la nozione di libero arbitrio. 2 Una volta che avrete compreso questa mentalità di base, sarà più facile capire perché non abbiano remore a privare l’umanità della libertà e della capacità di fare delle scelte per se stessa. Come notato da Tessa Lena in “ The Mind of a Technocrat: What Drives Them? “:
“Per un tecnocrate, un essere umano è una macchina imperfetta, un umile sacco di carne azionato da un software, prodotto dal cervello. La comprensione della vita da parte del tecnocrate si basa su una visione molto primitiva e lineare; non afferra il mistero spirituale…
La forza che guida la mente di un tecnocrate è il prepotente bisogno emotivo di controllo totale, combinato con la sfiducia verso gli altri esseri umani in generale. Sembrano cercare di compensare la loro povertà emotiva. (In altre parole, non c’è motivo di ammirare i loro successi poiché i loro successi si basano sul furto del diritto al libero arbitrio di altre persone.)
Il desiderio dei tecnocrati di controllare completamente l’ambiente circostante è guidato dall’ansia. Semplicemente non sopportano la sensazione di incertezza che deriva dal consentire ad altre persone di compiere delle scelte soggettive. Non si fidano che il prossimo faccia la cosa giusta, proprio come un genitore molto nevrotico non si fida della capacità di suo figlio di scegliere saggiamente senza supervisione.
Il loro desiderio di controllo è intensamente nevrotico. Sono seduti sugli spilli, per così dire – e per smorzare la loro ansia, ricorrono al tentativo di attuare le loro ambizioni di controllo …
I tecnocrati potranno pensare di essere la crème de la crème. Probabilmente pensano che la loro visione sia positiva per il mondo. Ma indipendentemente dal fatto che credano di essere buoni o cattivi, la loro sete di controllo totale è un’espressione patologica e ansiosa. Non sopportano di dipendere dal libero arbitrio di altre persone, e quindi aspirano a schiacciarlo, il che non è esistenzialmente giusto”.
La riunione annuale a Davos
Ogni anno, il WEF tiene un incontro a Davos, in Svizzera. Migliaia di leaders globali arrivano sui loro jet privati per decidere il modo migliore per impedire alla classe operaia di guidare auto a benzina, riscaldare le loro case e mangiare carne. Qualcuno crede ancora che una “élite” di miliardari possa rendere la vita “equa e giusta” per tutti?
I partecipanti includono dirigenti aziendali, banchieri e finanzieri, capi di stato, ministri delle finanze e del commercio, banchieri centrali, responsabili politici, capi di organizzazioni internazionali come il Fondo monetario internazionale (FMI), la Banca mondiale, l’Organizzazione mondiale del commercio, la Banca per Regolamenti internazionali, le Nazioni Unite e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).
Sono invitati anche molti accademici, economisti, politologi, giornalisti, élite culturali e celebrità.
L’incontro di quest’anno si è svolto dal 22 al 26 maggio. 3 Il primo giorno, i partecipanti hanno potuto vivere un’esperienza immersiva nel metaverso col proprio avatar digitale. In sostanza, è qui che vogliono portare le masse dell’umanità, in una realtà digitale in cui il godimento delle risorse non implica l’uso effettivo delle risorse del mondo reale. Ad esempio, invece di acquistare vestiti per il vostro corpo biologico, spenderete valuta digitale per un guardaroba per il vostro avatar digitale.
Il giorno 2 ha incluso una discussione su come le aziende manifatturiere possono accelerare l’implementazione dell’automazione. L’idea è di sostituire la maggior parte della forza lavoro umana con robotica e intelligenza artificiale. Come ci si potrebbe aspettare, ciò renderà superflue e “inutili” grandi porzioni dell’umanità. Cosa fare con tutti loro? Il professor Yuval Noah Harari, un consulente di Schwab, ha dichiarato di ritenere che la risposta sarà una combinazione di “droga e videogiochi”. 4
Lo sviluppo sostenibile è tecnocrazia
Molti dei termini di cui abbiamo sentito sempre più parlare negli ultimi anni si riferiscono alla tecnocrazia con un nome diverso. Gli esempi includono lo sviluppo sostenibile, l’Agenda 21, l’Agenda 2030, la Nuova Agenda Urbana, l’economia verde, il New Deal verde e il movimento per il cambiamento climatico in generale.
Si riferiscono tutti e fanno parte della tecnocrazia e dell’economia basata sulle risorse. Altri termini che sono sinonimo di tecnocrazia includono The Great Reset, 6 la Quarta Rivoluzione Industriale 7 e lo slogan Build Back Better. 8 Anche l’accordo di Parigi sul clima è parte integrante dell’agenda tecnocratica.
L’obiettivo comune di tutti questi movimenti e programmi è quello di appropriarsi di tutte le risorse del mondo – la proprietà di esse – a favore di un piccolo gruppo d’élite globale che ha il know-how per programmare i sistemi informatici che alla fine detteranno la vita di tutti . È davvero l’ultima forma di totalitarismo.
Quando parlano di “ridistribuzione della ricchezza”, ciò a cui si riferiscono in realtà è la ridistribuzione delle risorse da noi a loro. Il WEF ha annunciato pubblicamente che entro il 2030 “non possederai nulla”. Tutto ciò di cui avrete bisogno lo affitterete – da loro – e i fattori decisivi per ciò che potrete affittare includeranno cose come i vostri crediti di carbonio e il punteggio di credito sociale.
Saranno finiti i giorni in cui potremo lavorare e spendere a piacimento il nostro stipendio. No, la valuta digitale sarà programmabile, quindi l’emittente può decidere quando e per cosa spenderla, in base ai dati della vostra identità digitale. Tutto questo sarà automatizzato e gestito dall’IA, ovviamente, quindi non ci sarà nessuno con cui lamentarsi.
In cosa consiste la rivoluzione verde
Mentre “diventare green” suona e sembra la cosa giusta da fare, sta diventando imperativo per le persone capire in cosa consiste veramente l’agenda green. Per quanto scioccante possa sembrare, l’agenda verde è stata inventata, fabbricata, dal Club di Roma (un think tank scientifico alleato del WEF) per giustificare un’agenda di spopolamento. 9
La necessità di controllare la popolazione è descritta nel libro del 1972, “I Limiti della Crescita”, 10 che avverte che “se i modelli di consumo e la crescita della popolazione nel mondo continuassero agli stessi alti ritmi attuali, la terra raggiungerebbe i suoi limiti entro un secolo.”
Poi, nel libro del 1991, “La Prima Rivoluzione Globale”, 11 il Club di Roma ha sostenuto che le politiche di spopolamento potrebbero ottenere un ampio sostegno se potessero essere collegate a una lotta esistenziale contro un nemico comune. Un estratto da “La Prima Rivoluzione Globale” recita: 12
“Nella ricerca di un nemico comune contro il quale possiamo unirci, ci è venuta l’idea che l’inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, la carenza d’acqua, la carestia e simili, sarebbero serviti allo scopo”.
Quindi, in parole povere, il risultato previsto di “diventare green” è lo spopolamento. Questa intenzione sta finalmente diventando visibile se si considerano le implicazioni dell’eliminazione della produzione di petrolio e gas senza disporre di alternative praticabili, che è ciò che Biden e altri leader globali stanno facendo.
Non solo abbiamo bisogno di petrolio per produrre fertilizzanti, ma non abbiamo nemmeno attrezzature agricole che possano funzionare con energia solare o eolica. Quindi, la produzione di cibo sostanzialmente è destinata a fermarsi. Anche le macchine edili pesanti non possono funzionare con queste fonti di energia alternative, ciò provocherà anche lo stop dell’attività di costruzione di infrastrutture e di case.
Per molti, sembra che questi leader globali agiscano per ignoranza, ma è del tutto possibile che le loro azioni siano intenzionali. È solo che nessuno vuole considerare che l’intenzione sia quella di danneggiare il maggior numero di persone possibile, di liberare effettivamente il pianeta da persone che presto saranno “inutili”.
Può essere piuttosto agghiacciante rendersi conto che la narrativa sulla minaccia del cambiamento climatico è stata elaborata alla fine degli anni ’80 al solo scopo di poter attuare un’agenda globale di spopolamento senza suscitare un’eccessiva resistenza. Ma lo spopolamento e l’eugenetica sono al centro di ciò che il WEF e i suoi alleati stanno cercando di ottenere.
Il WEF ammette addirittura di utilizzare il “piano di emergenza planetaria” del Club di Roma per fornire “una nuova bussola alle nazioni” da seguire. 13 Quindi, il WEF e le sue nazioni alleate stanno seguendo un piano che ha lo spopolamento come risultato finale previsto.
Fase 2 del Great Reset: la Guerra
Come ho discusso in ” Fase 2 del Great Reset: War “, anche i tamburi di guerra sono parte integrante del piano del Great Reset. Come mai? Perché la guerra accelererà il collasso economico necessario prima che le nazioni possano “ricostruire meglio”. 14 Il conflitto tra Russia e Ucraina sta contribuendo a catalizzare il Great Reset in diversi modi.
Tanto per cominciare, le catene di approvvigionamento di ogni tipo vengono interrotte a un livello ed un ritmo senza precedenti a causa della guerra tra Russia e Ucraina. Anche la carenza di carburante e l’inflazione stanno decollando. Le tensioni geopolitiche possono anche innescare la stagflazione, una situazione economica in cui i tassi di inflazione e disoccupazione sono elevati mentre la crescita economica rallenta. 15
È un dilemma precario per la politica economica, perché le strategie che aiutano a ridurre l’inflazione possono anche peggiorare la disoccupazione; la stagflazione è un incubo economico”. 16
Il risultato finale è una maggiore dipendenza dai sussidi governativi, e questo è un chiaro obiettivo del Great Reset. Il reddito di base universale è una strategia pianificata che creerà dipendenza. Garantirà inoltre che saremo tutti ugualmente poveri e incapaci di minacciare il loro monopolio sul potere e sulla ricchezza.
La povertà universale è davvero ciò che intendono quando parlano di rendere il mondo “equo e giusto”. Nessuno avrà niente. Tutti saranno ugualmente poveri e dipendenti, senza speranza di poter mai salire nella classe tecnocratica dell’ “élite”.
La guerra in Ucraina sta anche riducendo la dipendenza dell’Europa dall’energia russa, rafforzando così l’urgenza degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Di pari passo con The Great Reset, i responsabili politici di tutto il mondo stanno usando le sanzioni contro il settore energetico russo per accelerare la transizione verso l’energia “verde”, lo scopo della quale la quale è quella di cui ho appena discusso.
La decisione della Russia di bloccare le esportazioni di fertilizzanti e colture alimentari in risposta all’abbandono della piattaforma dal sistema Swift creerà anche carenza di cibo, e anche questo gioca proprio nel piano del Great Reset. Negli ultimi anni, siamo stati esortati da uomini di facciata del Great Reset come Bill Gates a smettere di mangiare carne vera e passare invece alla carne sintetica coltivata in laboratorio.
Rendere le persone dipendenti da alimenti sintetici brevettati andrà a beneficio dei globalisti in più di un modo. Le persone si ammaleranno e quindi dipenderanno maggiormente dagli aiuti del governo. Dipenderanno dal cibo prodotto dai monopoli e quindi saranno più facili da controllare. E, nel tempo, man mano che le persone dimenticheranno come coltivare e allevare, la capacità di controllare la popolazione globale aumenterà.
Oltre a tutto questo, i media stanno agitando le acque con la paura del vaiolo delle scimmie, giusto in tempo per dare l’ultima spinta a cedere la sovranità nazionale all’Organizzazione Mondiale della Sanità , anch’essa alleata del WEF.
Ora, la cabala globalista sta spingendo affinché l’OMS “incapace” diventi l’unico decisore nelle pandemie, cosa che l’OMS potrebbe dichiarare a suo piacimento, sulla base delle proprie definizioni. Siamo a un bivio molto pericoloso.
Dobbiamo ricordare, però, che decidere il destino del mondo non spetta a Schwab e alla cricca di Davos. È compito nostro. Se non resistiamo ai loro piani, avremo scelto noi di accettare la loro versione del futuro.
Fonti e riferimenti
- 1 TNI.org Storia del WEF
- 2 The Guardian 14 settembre 2018
- 3 Programma del WEF 2022
- 4 YouTube 13 aprile 2022
- 5 Washington Examiner, 23 maggio 2022
- 6 Technocracy.news 25 giugno 2020
- 7 Gov.uk La Quarta Rivoluzione Industriale
- 8 UN.org 22 aprile 2020
- 9, 12 Unlimited Hangout 20 febbraio 2021
- 10 Club di Roma, I Limiti della Crescita
- 11 Club di Roma, La Prima Rivoluzione Globale
- 13 Weforum.org 13 gennaio 2020
- 14 Winter Oak 9 marzo 2022
- 15, 16 The Conversation 10 marzo 2022
- 17 Cidrap 4 febbraio 2010
Fonte: https://expose-news.com/2022/06/06/the-great-reset-snakes/
Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet (Google Image), oltre che – in generale – i contenuti, per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun contrassegno del copyright) e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.