Ci eravamo ripromessi di dare un aggiornamento sul costo di ricarica di un’auto elettrica.
Facciamo notare per altro che oggi è chiarissimo come l’energia prodotta da benzina o diesel sia molto ma ma molto meno costosa di utilizzare la rete elettrica ad esempio privata, sotto casa.
Bisogna solo usare i riferimento corretti. Per calcolare la sostenibilità strutturale dell’auto elettrica, come costi.
Prima di tutto sotto, la tabella delle conversioni.
Tabella MISE: specifichiamo che NON abbiamo verificato se i dati ivi contenuti siano corretti, li prendiamo per buoni; sebbene sia dovuto chiare che non ci stupiremmo che qualche dato fosse sbagliato, visto il bassissimo livello che la politica romana oggi esprime a livello governativo, soprattutto a livello tecnico.
Usiamo sempre gli stessi parametri, semplicisticamente un’auto piccola, diesel vs. elettrico (per un’auto media le cose non cambiano di molto)
Anche facendo il calcolo a livello energetico, ossia di energia contenuta nel medio energetico usato dal mezzo di locomozione, un’auto elettrica piccola che consuma, come sopra, 16.45 kWh per 100 km (Opel Corsa-e, dati del costruttore), che utilizza elettricità prodotta da un parco elettrico ipotizzato a gas CCGT come prezzo marginale, dunque che fa il picco ossia il prezzo marginale nella maggior parte delle ore col gas (CCGT ipotizzando una efficienza media reale del parco produttivo a gas CCGT media, al netto delle rampe, attorno al 47%), significa che per 100 km si devono bruciare ca. 34-35 kWh di gas in termini di energia equivalente (16.45 kWh/47%).
Ben sapendo per altro che il calcolo proposto sovrastima l’efficienza media del parco elettrico italiano sia CCGT che medio nazionale (…).
Il motore auto diesel invece, per fare 100 km, sempre per una piccola auto (nel nostro caso, VW Polo 1.4 TDI, dati del costruttore), consuma a livello di energia interna espressa in KWh, in riferimento ai 3.6 litri di gasolio per 100 km di cui sopra, un equivalente di 36 kWh (vedasi tabella del ministero dell’economia, MISE).
->Semplicemente, oggi prendendo i costo dell’energia elettrica di casa vostra proposta aggiornata da ENEL, alla luce dei prezzi attuali, ossia 800 euro/MW, scontata a 600 eur/MWh si ottiene circa 10 euro/100 Km.
E questo senza considerare il costo per cambiare l’auto in elettrica, il costo di installare una propria stazione di ricarica, il disagio delle ricariche lunghissime rispetto al ciclo termico ecc.
Se si fossero presi in considerazione invece i prezzi aggiornati nelle ultime settimane, record su record, ossia forward anno 2023 sola energia a 500 Eur/MWh (ossia tutto incluso qualcosa di simile a 700 EUR/MWh) i prezzi sarebbero sensibilmente più alti.
Per il Diesel, utilizzando i soliti parametri sopra, si ottiene, base costo diesel, 1851 E/litro. Per stare dalla parte della ragione consideriamo il prezzo anche più alto, 2 euro/litro.
->A tale prezzo del gasolio (maggiorato) il costo di percorrenza di un piccolo diesel è 7,2 euro/100 km.
E tutto questo senza considerare i disagi dell’elettrico, ad es. durata della ricarica, spesso oltre mezz’ora, e futura indisponibilità annunciata di elettricità. A parte i costi, elevatissimi, di sostituzione auto.
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In tale cotesto, dire oggi che l’elettrico è “ecologico” e profittevole, quando la maggior parte dell’energia è di fonte fossile, ovvero la maggior parte delle ore fanno prezzo sulla base dei combustibili fossili/gas, significa non aver capito assolutamente nulla nè di termodinamica nè di economia (…).
Ricordiamo quanto sopra in Svizzera
Tale aspettò è vieppiù evidente se si considerano nel computo dei costi comparati anche quelli di sostituzione forzata dell’auto termica con una elettrica (base normativa EU, di fatto, obbligo surrettizio dato da limiti di utilizzo in città imposti per legge ad esempio; stile obbligo di fatto a vaccinarsi anti-COVID con un vaccino non testato in modo canonico dall’EMA ma necessario per poter lavorare, il metodo [EU] è lo stesso). Oltre alla necessità di dover remunerare le enormi infrastrutture di ricarica, tutte da costruire e da far pagare agli utenti; ad esempio, l’impianto domiciliare di ricarica sotto casa, che costa svariate migliaia di euro (…)
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La ragione della frenesia EU per l’auto elettrica ve la ricordiamo, di seguito.
L’EU, avendo perso la WWII, è stata esclusa da Yalta; ovvero è stata esclusa dal petrolio: forse così facendo, oggi, con l’auto elettrica di fatto imposta per legge, l’EU sta semplicemente cercando di emanciparsi dagli USA (con la forzatura dell’auto elettrica, lato EU, ndr). USA che comandano l’oro nero. E che dunque grazie al petrolio riescono ad indirizzare i corsi del dollaro, via petroldollaro, affossando i prepotenti sogni di dominio che da sempre contraddistinguono l’Europa ex/sempre coloniale (…).
Di fatto possiamo considerare l’auto elettrica la pietra angolare del Reset là da venire. Reset che, per pervasività degli intenti e delle innovazioni imposte (anche, nel caso, se senza senso economico/d’uso, ndr), è prettamente EUropeo, non a caso.
Inutile aggiungere altro: con le tecnologie attuali di produzione elettrica, dati alla mano, l’auto elettrica resta una emerita fesseria termodinamica, anche a livello di costi.
MD
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Image: da bollettino svizzero UPSA/AGVS sulle auto elettriche