Andiamo direttamente a bomba.
Perchè questa è, sì, una vera bomba, per i significati che implica ! Il sito del WEF infatti è infatti gestito da gente che pesa anche le virgole, immaginate i contenuti….
Semplicemente accedendo alla sezione “Strategic Intelligence“, abbiamo inserito il nome di qualche paese, per curiosità (potete accedervi QUI).
A parte la curiosità e l’apprezzamento per la profondità delle analisi by WEF, la sorpresa è arrivata quando, dopo Italia, Germania, Svizzera, USA, abbiamo inserito nella ricerca la Francia.
Sorpresa delle sorprese: mentre tutti gli altri Paesi si riferivano al solo paese richiamato, per la Francia compare sia la Francia che, …., fingete stupore, L’ITALIA!
Altro dettaglio puntiglioso è che non compare Roma nell’immagine, ma Firenze, “la città della Rosa Rossa“. Vedere da voi le foto che collegano nella realtà i vari elementi della Sindrome di Stendhal, colpisce al cuore.
Ben sapendo che Firenze in fondo rappresenta anche il confine nord della linea gotica; ossia la linea i cui nonni di Klaus Schwab (e mezzo WEF) difesero coi denti nella seconda guerra mondiale, ricordo che ponte Vecchio era adorato da Hitler tanto che fu l’unico ponte che ordinò di non far saltare per aria, veramente magnanimo (“salvò” anche numerosi dipinti dalla ipotetica distruzione bellica: li porto in Germania in collezioni considerate “sicure”, tanto che ancora oggi sono oggetto di spasmodica ricerca…).
Visto che il WEF come radice, lo ricordo, annovera, famigliarmente, un numero impressionate di soggetti con attinenze che furono naziste (…).
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Cosa possiamo ricavare da quanto sopra?
Giusto alcune considerazioni basilari.
Come premessa, che l’Italia sia in pericolo, ossia ambita da tutti, beh, è fatto noto da secoli (Itaia paese ricchissimo, checchè ve ne dica la TV o Draghi, ndr). Come il fatto che, oggi, la Penisola, tutta intera, sia infiltrata come non succedeva dal Medioevo da soggetti con interessi stranieri. Ovvero, che il livello politico romano sia infimo , chiaro a tutti.
La prima considerazione da fare è che la Francia, ben sapendo che da sempre ambisce allargarsi all’Italia (“la piovra che stringe, col tempo…”), forse questa volta pensa davvero di farcela. Peccato che gli italiani MAI si sentiranno francesi. Ed anzi, soprattutto chi li conosce, i vicinali, sono prontissimi a sporcarsi le mani per difendere l’eredità di Pietro Micca et al.
La seconda considerazione è che effettivamente Firenze resta intrinsecamente un simbolo: massonico puro direi, ben più di Torino, oggi. Di quelle fratellanze tanto in voga nel triangolo Parigi-Bruxelles-Worms. Ovvero, ai nostri giorni, l’EU franco-tedesca vieppiù erede di Vichy. Quindi nulla da stupirsi se qualcuno, a nord del Gottardo, avesse velleità di allargamento della sua influenza su parti dell’Italia (a maggior ragione visto che le banche francesi sono piene di BTP, come erano piene di bond greci nel 2010, ndr) .
La terza considerazione, storica, è che effettivamente il Trattato del Quirinale sembra la brutta copia del Trattato di Fontainebleau del 1807. Che fu l’escamotage con cui la Francia invase la Spagna, adducendo motivi militari per far entrare e transitare il suo esercito in terra iberica. Poi ci fu il tradimento e la conquista di fatto del Paese, altro che transito. Ne abbiamo parlato QUI.
L’ultima considerazione, che abbiamo condiviso con gli amici d’oltreoceano – trovando conforto -, è che l’Italia resta cruciale, soprattutto nelle more della sfida EU-USA, in fieri (lasciate perdere la Cina vs. Occidente, che viene dopo, ndr). Dunque, ogni cedimento in termini di spazi ed ingerenza, anche solo parziale, a partecipanti naturali dell’asse dominante in EU sarebbe, a termine, una minaccia per gli interessi USA.
Sembra che in USA lo abbiano capito.
Resta il fatto che consideriamo inaccettabile ed incredibile che nessuno in Italia, soprattutto a livello istituzionale, si sia accorto di tale ingombrante dettaglio sul sito del WEF. Ossia dell’organo che sembrerebbe meglio rappresentare l’implementazione del piano fu nazista se/quando la Germania avesse vinto la seconda guerra mondiale.
Noi infatti – oggi – possiamo parlare inglese ed italiano molto bene proprio perchè la Germania perse non una ma due guerre mondiali; oltre ad aver battezzato – dall’eroina in avanti – vergognosi “traguardi” nello sviluppo umano. Passando ad es. per la Gestapo divenuta Stasi, in politica, ovvero per la talidomide, l’Olocausto ed il il piano Aktion T4 (tutte vicende tristemente legate da un filo nero, annodato con le rune).
MD