Rabobank è una delle banche storicamente più stabili in EUropa: olandese, rappresenta gli interessi degli agricoltori dei Paesi Bassi. Ha anche un ufficio studi assai reputato, un’istituzione seria e seguitissima per la puntualità ed indipendenza delle sue analisi. Chi è nel settore sa cosa intendo.
Ieri finalmente anche Rabobank ha ceduto, confermando la peggiore delle malattie economiche per l’EU: la rara depressione inflattiva è arrivata tra noi (con crollo della moneta).
Leggevo nei mesi scorso l’equivalente di ristoratori reinventati economisti (ieri furono anche i giornalisti diventati esperti virologi, gli stessi oggi trasformati in grandi esperti di trading gas, ndr) confondere la stagflazione con la depressione. Nel paese dei privilegi di casta e di parte, del trasformismo più becero e dell’improvvisazione, (…), non c’è nulla da stupirsi, Banfield docet.
Non è infatti la stessa cosa, stagflazione e depressione per aggiunta inflattiva, purtroppo.
La depressione è una prolungata recessione che dura anni e porta ad una riduzione del PIL di almeno il 10%. E’ condita da fallimenti bancari ed aziendali e non risponde alle misure sui tassi, di fatto. La stagflazione invece, dove la crescita economica va in stallo ma di norma non è mortale sebbene in presenza di inflazione, è tutt’altra cosa. Lascio a voi riprendere le basi, in autonomia.
In pratica, con la depressione si ha gente non solo disoccupata, ma che non sa cosa fare dalla mattina alla sera, per mangiare, scaldarsi, vivere…
Fu depressione quella del 1929, crisi che venne risolta solo con la seconda guerra mondiale negli USA (passando dal 1937, dove un tentativo di normalizzazione di policy economica e di tassi da parte di Roosevelt fallì miseramente, ndr).
Ma quella del 1929 era depressione senza inflazione, dunque relativamente benigna; ossia siamo oggi invece nella peggiore delle ipotesi: depressione inflattiva.
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Qui non si salva nessuno, nemmeno i grandi capitali.
Una cosa simile successe nel Maine, dopo la dichiarazione indipendenza USA, costretta dagli inglesi a condizioni economiche estreme che impedivano i commerci esterni, ovvero impoverimento crasso. Ma, là, gli USA avevano le materie prime…
Qui, l’EU è senza materie prime, dunque la prognosi sembra più infausta ancora, fatale direi (certamente per l’Euro, a termine, ndr).
La stessa tecnica venne usata, circa, durante la guerra civile USA contro i i sudisti, cfr. tecnica dell’Anaconda, per bloccare – stritolandoli – i rapporti economici marittimi ovvero strangolando l’economia sudista.
Oggi a pensarci bene la tecnica è simile: alti prezzi causa follie politiche da demenziale transizione energetica in EU, auto imposto blocco dell’import di materie prime russe, in parallelo agli USA che rendono difficile esportare negli States le merci EUropee.
Forse il Reset in EU, a partire dall’Italia (il “primo premio” a ‘sto giro…), viene da dire sia visto da qualcuno in loco come una necessità, per riequilibrare/rendere competitiva una di fatto EU altrimenti perdente, causa fondamentali. Dunque spingendo per una riduzione drastica del consumo di risorse, ovvero anche di consumatori (soprattutto se pensionati/soggetti non produttivi?). Il fatto che COVID, follia vaccinale annessa, ed inizio della debacle economica da alti prezzi energetici PRECEDENTE alla guerra in Ucraina sembrino così intimamente correlati non solo in termini di consequenzialità – ma soprattutto di perseveranza -, forse non è casuale (…).
La depressione inflattiva in Italia, questo inverno, sta diventando mainstream
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La colpa di cotanto disastro, voluto? (in primis, dall’Europa?)
Facile derivare la risposta: la prima imputata sembra essere proprio la folle politica EU, figlia dell’asse franco-germanico ereditato dal nazismo di Vichy.
Ossia la “necessità impellente” dei franco-tedeschi di potersi spendere in guerre ed avventure geostrategiche nel mondo, di fatto sfidando USA e Russia; ossia gli stessi che gli/ci diedero una sonora lezione nella WWII.
Qui siamo.
Aggiunga un altro pezzo del puzzle:
prima che l'80% delle imprese "saltino" vanno in CIG.
E chi paga la CIG?
L'INPS
->Dunque l'INPS , oltre alla CIG dovrà pagare le pensioni e pure senza ricevere contributi
Resta da calcolare quanti percettori di pensione andranno sacrificati…— mittdolcino.com (@mittdolcino) September 6, 2022
Senza celebrare troppo la previsione più terribilmente azzeccata del periodo, in quanto infausta, vi invito ad andare a riprendere gli appunti su cosa comporta la depressione inflattiva. Se avete tempo ringraziate anche coloro che per mesi – se non per anni – l’ hanno negata, impedendovi di organizzare una linea di difesa efficace.
MD