Non è passato nemmeno un giorno dall’elezione nazionale che ha portato Fratelli d’Italia al vertice e parte l’attacco all’Italia: il BTP in crollo verticale, che converge con la sterlina, in termini di tassi decennali. Un attacco duplice, dello stesso tipo del 1992-94. Era l’ attacco alla sterlina ed alla lira. Le menti sembrano le stesse.
Mi sono speso in quasi un’ora al telefono con gli USA per decifrare cosa sta accadendo, sotto traccia.
Nel 2014 in Italia ci fu la Tangentopoli II, mai dimenticarlo: chi la idealizzò evidentemente pensava a sostituire i residui della capacissima I. Repubblica Italiana con persone più diciamo controllabili.
Un mio ex collega, che poi direi si scoprì far parte degli apparati francesi in Italia, mi ripeteva “si mette una persona non all’altezza in un determinato ruolo, un posto chiave: così sei sicuro che verrà a chiederti come fare, ma prendendosi la responsabilità degli eventi“. Perfetto.
Spero capiate cosa intendo dire….
Siamo al cospetto di menti raffinatissime, oggi, sappiatelo. Della stessa risma di quelle enunciate dall’indimenticabile Giovanni Falcone, certamente (…).
Con in debito di 3000 mld € l’Italia non può essere salvata dalla BCE, se i tassi restano attorno al 5%…
Il grafico sopra ci dice che il “Fate Presto” è solo questione di qualche giorno…
Or dunque, Giorgia Meloni sta subendo un attacco concentrico, precisamente un attacco alle banche italiane, lo capirete a breve: come risultato il BTP sta letteralmente implodendo. Tutto voluto.
Peggio, i tassi italiani decennali stanno convergendo, guarda caso, verso quelli inglesi di pari durata: un attacco gemello a quello di Soros ad inizio anni ’90 dello scorso secolo, solo più coordinato.
Il movente: affossare il sistema creditizio dei due paesi, facendo convergere i tassi, due paesi di fatto nemici.
L’autore: qualcuno profondamente filo EU, ossia interessato ad evitare ad esempio fughe in avanti di Giorgia Meloni troppo sovraniste. Magari con una sponda anglo diciamo affiliata, ben sapendo che gli USA di Powell – più che di Biden – restano intoccabili oggi.
L’obiettivo: mettere in ginocchio l’Italia, che magari spera di uscire dall’Euro. Facendo saltare per aria il sistema creditizio ossia le Banche italiane.
Il clan: l’EU, non a caso prima Von der Leyen, poi il vertice politico francese ed a ruota il governo spagnolo hanno attaccato Giorgia Meloni prima che potesse toccare palla, che caso.
Chiaramente costoro ritengono che Giorgia Meloni si sarebbe spaventata da cotanta foga degli eventi ed avrebbe ceduto al volere del vincolo esterno. Forse vogliono fare a pezzi l’Italia, per tenere in piedi PArigi, Berlino, Bruxelles.
La situazione in fondo è facile da capire: vogliono la resa italiana, pro Euro.
Sergio Mattarella nel mentre prenderà tempo, per vaticinare un Draghi II a termine, a fronte “della scusa” dell’attacco speculativo all’Italia che richiede un governo all’altezza. Ossia di nuovo Draghi o chi per esso al governo, tutta gente pro euro.
Tutto come previsto, sotto molti versi.
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Ora, che può fare Giorgia Meloni?
Prima di tutto unire l’Italia, abbiamo qualche idea in riguardo ma non ne discuteremo qui. E con la maggioranza del centro destra si possono fare tante cose… basterebbe sapere con chi sta davvero Berlusconi!
In secundis, quello che l’Italia si troverà innanzi – a breve – è o una richiesta di aiuto alla BCE, che verrà concesso solo dietro compenso, come da recenti regole della banca di Francoforte. Ossia, ad esempio, la patrimoniale sui beni delle famiglie italiane, per restare nell’euro. O andare verso una svolta patriottica, per uscirne, ma costellata da scandali e attacchi mediatici al partito di Giorgia.
Siamo all’All In.
Infatti la BCE, con le recenti modifiche, può intervenire per addomesticare lo spread in EU in vari modi, ad esempio comportandosi come di fatto il MES: favori in cambio di impegni. Il disegno era già previsto da tempo, guarda caso Matteo Renzi proprio in queste ore se ne è andato puntualmente a Tokyo.
Giorgia Meloni dunque: o cede sovranità, ovvero confisca dei beni alle famiglie, a nome dell’EU e dell’euro, novello oro alla patria poi versato nelle case tedesche-francesi. O, nel caso di un rifiuto, Giorgia verrà tacciata di fascismo e le verranno addossate tutte le colpe. Più il caos annesso.
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La Trappola
Ovvero, Giorgia – COME TEMEVAMO – è stata usata dall’estero e dai collaboratori/traditori interni, nel senso che c’è un bel piano contro l’Italia e dunque anche contro di Lei. Appena insediata.
Fate attenzione, tutto il sistema bancario europeo a breve rischia di essere sotto attacco, come risposta lato USA a tale deriva molto focalizzata (…). Questo non se lo aspettavano però, ..
Il BTP saluta la vittoria del centrodestra in Italia:
tassi del decennale italiano al 4,5%, ci siamo…
(ricordate lo spread a 500? Risolini di Merkel e Sarkozy? Bene, i tassi del BTP a 10 anni ad agosto 2011, pre-arrivo di Mario Monti, erano solo 0.8% più alti di OGGI…) pic.twitter.com/6aXUHD5v4m— mittdolcino.com (@mittdolcino) September 26, 2022
Quello che Giorgia può fare è dunque:
– lasciare correre, mandando sul lastrico gli italiani, dando seguito al piano->in cambiò otterrà denaro e potere
– ribellarsi, ribaltando il tavolo EU->ovvero chiedere un referendum agli italiani se vogliono morire di euro o vogliono uscirne.
A breve la scelta sul tavolo sarà palese.
Chiaramente l’unica via d’uscita è appoggiarsi in tutto e per tutto agli USA, voltando bellamente le spalle all’EUropa che vuole morta la Penisola. Ribaltando il tavolo EU.
Ne sarà capace?
In fondo dove i conti possono essere stati sbagliati dagli autori del piano anti-Italia è che oggi non bisogna pensare troppo, bisogna agire. Dunque ribaltando il problema: l’EU infatti ha molto più da perdere da un’uscita dell’Italia dall’euro che l’Italia uscendone, oggi, con l’inflazione fuori controllo anche con l’euro.
A Parigi, Bruxelles e Berlino lo sanno benissimo, ma confidano nell’essere pavidi dentro di troppi italiani. O anche, bisognerà giocare al gioco “se il debito è piccolo il problema è tuo, se è grande è delle banche. Se è grandissimo, delle banche centrali”.
L’alternativa, come da piano EU, è trasformare Giorgia Meloni in un novello Duce mediatico da impallinare con le provocazioni e gli attacchi se non si piega, ovvero trasformandola in un soggetto che accetti il compito di mettere a ferro e fuoco gli italiani, per far cedere loro asset e sovranità. Pro euro.
Giorgia non deve avere paura, in questo. Sebbene un po’ di tattica sarà necessaria, ben sapendo che solo dopo le Midterm USA le cose potranno veramente cambiare. Ma forse potrebbero cambiare anche prima, a volerlo fortemente.
Di carte in mano Giorgia ne ha, e di buone. Ma saprà giocarle?
Giorgia, siamo con te, sappilo.
Nei prossimi giorni una parte della stampa USA verrà in aiuto di Giorgia.
MD
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Image: thanks to Jose Antonio at Italian Wikipedia. See LINK