Ma, appunto, Apple è una, noi siamo in tanti. E la circolazione delle informazioni è tutto. Chiaramente Twitter, come Facebook e Google, sono aziende strategiche, nel senso che fecero parte del seeding poi arrivato in borsa di apparati governativi statali, USA ma non solo (soprattutto su Google).
Dunque, Apple può anche togliere gli sponsor, ma Apple è una.
Quanti sono tutti gli altri, ossia noi, ovvero “we the people“? Tantissimi. E quante aziende nascenti oggi avranno la possibilità di sponsorizzare loro prodotti magari molto simili ad Apple in futuro, su Twitter, senza concorrenza?
Oggi siamo in un business coup internazionale, lo stesso sventato da Roosevelt e il gen. Smedley Butler tanti anni fa. Solo che le dimensioni sono enormemente maggiori.
Gli attori oggi sono la solita EUropa, via aziende apicali e famiglie potenti, che vuole colonizzare il mondo. Alleata con la Cina che a Yalta non c’era: non è infatti un segreto che Davos, per bocca del tedesco K. Schwab, è a letto con Pechino, solo una settimana fa sulla TV di Stato cinese, in diretta. Ma già si sapeva.
Pochi ricordano infatti che dal 2017 il primo investitore in Cina è la Germania. E che già da prima della WWII Berlino cercò l’alleanza con Pechino, non con Tokyo. Solo per trovarsi alleata dei giapponesi quasi per caso, post Nanchino, invasione giapponese causata dall’indebolimento del regime post imperiale cinese (cfr Chiang Ka Shek) grazie all’abile mossa americana sull’oro (…).
Lascia Twitter…. un altro cd. debunker che lascia…
La Russia invece vuole solo accordi di programma (come il North Stream), stando però fuori dallo schema Davos, ossia da progetti che non siano pan Russi: tipico nazionalismo russo, da apprezzare. Eppoi Mosca era a Yalta, Pechino e Berlino e Parigi no. Chiara la situazione macro.
L’obiettivo, palese, è spodestare gli USA dal dominio globale. USA che secondo Davos restano ammalati della malattia di sempre, per i nipoti dei feudatari: la sindrome di Adam Smith; ovvero come da diagnosi di Alexis de Toqueville gli USA non vogliono ingerenze ne monopoli, parlo della gente comune americana. Popolo che pensa in modo davvero imperiale, un po’ come i russi, non a caso; infatti – NON A CASO – entrambi sono Paesi ricchissimi di risorse.
Le risorse invece che mancano in EUropa (Italia esclusa) e Cina.
Chiaro che fa gola a qualcuno la possibilità di avere accesso a tutti gli assets della terra, privatizzandoli a forza, anzi espropriandoli alla classe media. Ossia ricreando un mondo neofeudale, parlo dei miliardari che alla fine del capitalismo – ossia oggi – non vogliono pagare il conto del loro arricchimento sulle spalle dei consumi di “we the people” durante decenni (dunque sono disposti anche a depopolare, ovvero a depopolare voi che potete lamentarvi, naturalmente…, ndr).
Ma tale folle progetto oltre-umano cozza con la democrazia.
Eh si, la vecchia e desueta democrazia, ai nostri giorni… Da qui l’attenzione dovuta e spasmodica ai tarocchi elettorali, un atto dovuto da parte di tutti noi “we the people”, che dite?
Qui viene fuori il ruolo di Twitter: uno strumento che fa circolare le informazioni senza filtri mette alla berlina tale folle piano. Tradotto: se tutto il mondo inizia a parlare e discutere di tale business coup internazionale, magari fatto anche di vaccini non testati in modo canonico dall’EMA/FDA ma obbligatori per lavorare e lockdown e restrizioni, la gente si ribella.
E dunque se la gente si ribella diventa impossibile trasformare il progetto Davos in un lager all’aperto per tutti, ovvero il “loro” piano fallisce….
L’informazione e lo scambio di opinioni senza filtri pre-organizzati blocca infatti il progetto neofeduale in corso, di fatto.
Ossia tale circolazione di consapevolezze causa rivoluzioni, come le primavere arabe, magari anche – non lo escludo – con qualche diciamo “facilitazione guerresca” in loco, puntuale (immaginate l’Italia, serva di mille padroni e con tante basi militari USA viste malissimo dall’EU, come sarebbe facile ribaltarla dal di dentro, …). Ma – appunto – questa volta la sommossa non capita in Libya o in Syria ma in Occidente!
Ecco perchè Elon Musk fa paura, con Twitter libero-freeTwitter!
Ecco perchè – forse (eh eh…) – chi era sponsorizzato da Davos per scrivere veline su Twitter, ossia dal business coup internazionale, ha ricevuto oggi l’ordine di andarsene da tale social. Ed ecco perchè tutti noi invece, di converso, dovremmo aiutare Elon a tenere in piedi la baracca che cinguetta.
Il nostro sito ha già dichiarato che, sebbene ci autofinanziamo di fatto, sottoscriveremo un abbonamento a Twitter.
Se questo è il prezzo della libertà, pensateci, il prezzo non è elevato. Anzi!
MD