Redazione: che le “scie chimiche” che si vedono sempre più frequentemente nei nostri cieli servano per rallentare il raffreddamento in atto del pianeta? Che sia un atto un tentativo di ridurre la popolazione a livelli compatibili con una nuova era glaciale, tramite terapie geniche sperimentali spacciate come vaccini?
Quanto dimostrato da Valentina Zharkova (da noi intervistata qui) è illuminante al riguardo..
Mentre ci godiamo il freddo invernale, le nostre bollette energetiche vanno alle stelle e ci chiediamo se avremo dei blackout, le nostre menti potrebbero rivolgersi alla pura stupidità dei governi che si sono succeduti, che non sono riusciti a garantire che le luci rimangano accese e le case rimangano riscaldate in inverno mentre abbondanti scorte di energia non sfruttata e a basso costo giacciono sotto i nostri piedi.
Non temete: un cavaliere bianco (o meglio una dama bianca) potrebbe essere in procinto venire in nostro soccorso nelle sembianze della professoressa Valentina Zharkova della Northumbria University. I campi di ricerca della professoressa sono la matematica applicata, la fisica del plasma, il riconoscimento di modelli matematici, la fisica solare-terrestre e l’attività solare. Quello che ha da dire potrebbe creare una crepa profonda nell’assurdità del Riscaldamento Globale, abbattendo allo stesso tempo il perseguimento delle “emissioni zero”.
Potete leggere qui il suo lavoro:
https://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/2008/2008.00439.pdf
Molti lettori avranno familiarità con il ciclo di 11 anni di attività solare durante la quale il numero e la dimensione delle macchie solari aumentano e diminuiscono.
https://www.swpc.noaa.gov/products/solar-cycle-progression
Il numero complessivo di macchie solari varia anche tra cicli solari successivi secondo uno schema regolare. Questo modello ha creato la successione di minimi solari storici come il Minimo di Maunder e il successivo Minimo di Dalton. Il minimo di Maunder e il minimo di Dalton si sono verificati durante il periodo noto come la piccola era glaciale, che durò all’incirca dal Medioevo alla fine del XIX secolo.
La professoressa Zharkova afferma che siamo appena entrati nel moderno grande minimo solare dei cicli solari 25-27.
Spiega che le macchie solari si verificano quasi sempre in coppia perché ogni punto è in realtà un polo magnetico locale. C’è un nord e uno sud in ogni coppia di punti che formano un campo magnetico 1.000 volte maggiore della forza magnetica di fondo solare complessiva. Tutte le macchie solari in un emisfero solare hanno la stessa configurazione magnetica. La forza magnetica delle macchie solari non è un arco che si sviluppa solo sopra la superficie, ma continua formando un cerchio all’interno della massa solare. Man mano che il ciclo di 11 anni avanza e il numero di macchie solari si riduce, esse tendono a spostarsi verso l’equatore solare.
Una caratteristica del ciclo solare di 11 anni è la dinamo solare, l’inversione della forza magnetica di fondo solare provocata dai campi magnetici locali delle macchie solari. In breve, il nord magnetico e il sud del sole si invertono così che la polarità del campo magnetico del sole è invertita alla fine del ciclo. Dopo due cicli, 22 anni, un ciclo magnetico è completo e il nord magnetico è tornato al nord solare.
La professoressa Zharkova ha scoperto che quando il nord magnetico si trova al polo sud solare è correlato all’aumento dell’attività vulcanica sulla Terra. Tenete a mente questo dato.
Il Grande Minimo Solare Moderno del 2020-2053 ridurrà le temperature globali a tal punto che la Terra entrerà in un’altra “piccola era glaciale”. Le calotte glaciali si estenderanno, i ghiacciai avanzeranno, il Tamigi ed i canali di Amsterdam geleranno in inverno e ci sarà un raffreddamento abbastanza significativo da avere un effetto negativo sulla produzione alimentare.
La temperatura ha già iniziato a diminuire da un picco nel giugno 2019. Abbiamo visto che entrambe le calotte polari si stanno espandendo e c’è stata la neve nel luglio 2019 sui Carpazi dell’Europa centrale, che non sono particolarmente alti, e ancora nell’agosto di quest’anno. Ad Amman, in Giordania, nel gennaio 2020 c’è stata una temperatura di meno 2℃ e nevicate, le prime in 150 anni. Lo spessore del ghiaccio marino artico è cresciuto dal 2018.
Se a questo aggiungiamo l’effetto sull’attività vulcanica terrestre dovuto all’inversione del polo magnetico solare, nell’atmosfera potrebbe concentrarsi abbastanza cenere vulcanica da aumentare l’albedo terrestre (riflettività) e contribuire ulteriormente al raffreddamento. Diventa possibile la neve a giugno nel nord del mondo e potrebbe anche esserci un anno senza estate, come accadde nel 1816 durante il Minimo di Dalton.
Siamo ancora nel ciclo solare 25, che è il più basso per l’attività delle macchie solari in 200 anni. È nel ciclo solare 26 che inizia verso il 2027 e che segna la fine del Massimo Solare Moderno che le cose diventeranno “interessanti”. La polarità inversa del campo magnetico del Sole si verificherà anche nel ciclo 26, quindi ci sarà un massimo di eruzioni vulcaniche tra il 2031 e il 2042. L’eruzione del Monte Pinatubo nel 1991, anch’essa durante un periodo di polarità solare meridionale, ha immesso nell’atmosfera una quantità di ceneri tale da ridurre le temperature globali in superficie di 0,5°.
Il prossimo fattore di cui parla la professoressa Zharkova è il moto inerziale solare. Avendo visto che nessuno dei cicli di Milankovitch (gli effetti collettivi dei cambiamenti nei movimenti della Terra sul suo clima nel corso di migliaia di anni) si adattava a ciò che osservava, trovò una corrispondenza con il ciclo di Hallstatt che ha una periodicità di circa 2.200 anni. Nel corso di un ciclo di Hallstatt la distanza tra il sole e la Terra varia. Per dirla in parole povere, ciò che accade è che i pianeti non ruotano attorno al centro del sole. Ruotano attorno a un centro di gravità combinato Terra-Sole chiamato varicentro.
La cosa sorprendente è che anche il sole, a causa delle influenze dei pianeti maggiori, ruota attorno a questo varicentro; quindi, durante la parte ascendente del ciclo di Hallstatt la Terra riceve progressivamente più energia solare e si riscalda. Questo sta accadendo dalla fine del Minimo di Maunder e attraverso il Minimo di Dalton e spiega il lieve riscaldamento osservato negli ultimi tempi. Attualmente siamo a circa 300-350 anni nel Ciclo Moderno di Hallstatt.
Una volta che l’imminente piccola era glaciale sarà finita, la Terra subirà nuovamente un riscaldamento, forse piuttosto rapido, a causa della continua salita del ciclo di Hallstatt. Questo dovrebbe portare ad alcune centinaia di anni che saranno molto simili al periodo caldo medievale prima che inizi a raffreddarsi ancora una volta.
E l’anidride carbonica non c’entra niente.
I protagonisti del Riscaldamento Globale si rifiutano di considerare la riduzione della distanza tra il sole e la Terra causato dal movimento inerziale solare, nonostante sia un fenomeno ben noto in astrofisica. E’ ovvio che non lo facciano, per ovvie ragioni. Inoltre, l’IPCC [l’ente internazionale che si occupa di cambiamenti climatici ndr] ignora il lavoro della professoressa Zharkova. Tuttavia, se ha ragione lo sapremo con certezza entro dieci anni, forse entro cinque. Il botto arriverà nel 2030.
La cattiva notizia è che non abbiamo molto tempo per prepararci e ci può essere poca fiducia che qualsiasi governo (…) che sarà probabilmente eletto nel prossimo futuro produrrà un piano energetico e di sicurezza alimentare soddisfacente per i prossimi 35 anni.
Quindi cominciate a fare provvista di legna per la stufa, comprate trappole per animali oltre che dei parka e dei mukluk rivestiti di pelliccia.
Potete leggere il resoconto del suo lavoro sul grande Minimo Solare qui .
Link: https://www.conservativewoman.co.uk/the-woman-who-could-cancel-net-zero/
Foto di WikiImages da Pixabay
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