Beh, stavo aspettando che qualcuno ricordasse quanto al titolo, ovvero l’immane sfida alla Chiesa di Benedetto XVI sferrata dall’EU. Silenzio assoluto.
Non è un segreto che molte élite anche e soprattutto nobiliari tra Belgio, Francia, Germania e Olanda siano animate da impulsi pedo-satanici, memento lo scandalo Dutroux in Belgio e Michel Focault, osannato a Parigi, mentre abbiamo scoperto proprio l’anno scorso che il filosofo pan europeista in Tunisia era uso a far sesso coi bambini sulle lapidi dei cimiteri.
Tale è, semberrebbe, il cuore pulsante, dell’intelligenzia EU.
In tale contesto sono felice che l’Italia, Toscana esclusa, lungo l’Arno, sia fuori dal grande giro di cotante nefandezze. È stato un sollievo vedere Giorgia Meloni pregare sui resti terreni dell’ultimo Papa secondo Malachia. Non intendo la presenza del Premier alla funzione, ma il suo viso, che diceva tutto quello che a me interessa (sapete che considero Giorgia Meloni “non attrezzata” per il ruolo, ma ciò non toglie che ci sia rispetto, peccato non poterla aiutarla di più).
Tornando al titolo, è pazzesco che nessun giornalista, la stragrande maggioranza venduti – la maggior parte – evidentemente, ricordi la richiesta di Benedetto all’EU di inserire in Costituzione Europea la comune radice cristiana europea.
“Del resto, questo è accaduto anche dal punto di vista formale, con l’approvazione della Costituzione europea, che nega ai popoli d’Europa il riconoscimento della loro profonda e antica identità.
Nessuna meraviglia, quindi, può destare il fatto che il Ministro della Salute britannico emani una direttiva che fa obbligo ai bambini di quattro anni di comprendere che padre e madre possano essere dello stesso sesso o che l’Università di Oxford rediga una versione del Nuovo Testamento in cui Gesù Cristo si deve rivolgere al Padre, chiamandolo anche Madre. Si sancisce, così, l’omologazione tra i sessi e si fa omaggio a quell’ideologia di genere – fortissimamente decantata e voluta da tutte le organizzazioni internazionali, prima fra tutte l’ONU – che impone politiche antinataliste, uso dell’aborto come sistema contraccettivo, pratiche di sterilizzazione (anche forzata) delle donne, sotto l’egida della cosiddetta salute riproduttiva.”
Un dato di fatto.
Pur senza andare a scomodare Carlo V o gli imperatori del Sacro Romano Impero di fatto sempre volenterosi di essere confermati nel loro ruolo terreno dalla Roma cristiana e papale, basta una sommaria lettura di un qualsiasi libro di storia delle scuole dell’obbligo.
Evidentemente, per negare lato EU l’evidenza storica e culturale doveva esserci un motivo più che importante.
Forse, dopo gli ultimi due folli anni, in cui si è tentato di far passare un progetto depopolativo per bene comune, visto che molti che contano sanno che il freddo in arrivo e le sfide geopolitiche in fieri ridurranno le risorse primarie disponibili, in EU soprattutto, abbiamo anche capito il motivo.
Ovvero quella radice profondamente pagana denunciata da un Papa che fece la fine di Albino Luciani, più o meno, Papa Ratti, Pio XI nell’enciclica “Mit brennender Sorge”, il nazismo che si nutriva di simboli di sangue con forti richiami babilonesi e dunque satanici, era già fra noi (la morte di Papa Ratti avvenne la notte prima della pronuncia di un infuocato discorso antinazista, discorso bruciato nottetempo dal suo successore; ossia da un Papa successorio che poi fece scappare con passaporto Vaticano in Sud America i gerarchi nazisti macchiatisi di crimini contro l’umanità, invece di giudicarli a Norimberga, ndr).
Nazismo chiaramente incistato nei gangli direttivi dell’EU, oggi, vedasi i rappresentanti apicali e le loro famiglie.
Non è un segreto che molti nipoti di eminenti nazisti sono oggi al vertice dell’EU, in primis Ursula von der Leyen. Ma non solo (…).
Immancabile dunque la lettura di Ariel Toaff, “Pasque di sangue”, che ha spiegato di fatto la nascita del satanismo in EUropa, avente come viatico essenze più che pagane, esoteriche, che apparivano del tutto estranee ad es. agli ebrei sefarditi presenti da sempre – e in pace – sotto le Alpi (…). Vi lascio approfondire da soli, il libro è meraviglioso, per capire.
Resta l’aspetto fondamentale: nessuno ha evidenziato la sfida dell’EU a Benedetto XVI nella sua battaglia alla lunga più grande, EU che non ha voluto essere cristiana nemmeno nella sua innegabile radice storica, con decisione presa dall’intelligenzia EU sopra citata. Spesso nobiliare, non a caso.
La sostituzione di Benedetto XVI, che aveva dunque dimostrato che non si sarebbe piegato ad imposizioni EUropee, diventava dunque impellente. Come poi è avvenuto, con l’arrivo del vescovo globalista di Buenos Aires, non a caso un gesuita, vescovo che sembra rimanere tale, appunto, vescovo (di Roma, ).
E con tutti i giornalisti, servi della busta paga, a far suonare la banda pro-EU, sempre e comunque, tanto da accettare di sacrificare anche i loro figli per un progetto che non gli appartiene, plebei anche loro, infatti tale progetto li vedrà messi da parte quanto prima. Nessuno serve per sempre.
Pazzesco quindi che dobbiamo essere noi, umili supplenti informativi, a ricordare tale antefatto, un vero macigno. Ma che nessuno convenientemente vuol vedere.
MD
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