Se passa l’offerta su Sparkle degli americani, i sogni di gloria francesi sfumano definitivamente. Infatti la compagine pro-Francia, che pensava di aver vinto con Biden al potere, in realtà non è mai stata così debole. Col PD in via di liquidazione e messaggi decisamente chiari a chi di dovere che oggi il registro è cambiato…
Ritengo che fra qualche tempo capiremo che in Italia oggi il comando delle operazioni atlantiche è in mano ai militari. Come fu con la fine di Tangentopoli, voluta dagli apparati militari USA per questioni strategiche. Ovvero da quel Reginald Bartholomew che prima di diventare ambasciatore inItalia fu colui che gesti’ lo smantellamento delle armi nucleari ex URSS, in America.
Avete capito bene, il plutonio in eccesso dell’URSS venne smaltito via USA, con un piano definito ed implementato dal soggetto sopra citato, per farvi capire l’importanza del personaggio. In realtà Bartholomew fece anche d’altro, ad es. coordinare la cessione di Nuovo Pignone a GE, con una collaborazione Italia-USA triangolata in UK che sarebbe durata 25 anni. Tutto questo in aggiunta ad aver invitato Justice Antonin Scalia a Milano a spiegare al team di Mani Pulite che la custodia cautelare in carcere era contraria ai principi della democrazia in USA (…).
Cosi fini’ Tangentopoli.
Evidentemente, allora come oggi, c’è un interesse strategico degli apparati militari USA per l’Italia, alla fin fine. Non va infatti dimenticato che la liquidazione della I. Repubblica avvenne con due importanti prodromi: il primo, il reiterato tentativo di mettere sotto impeachment Francesco Cossiga, che restava intoccabile per quello che sapeva sul sequestro Moro.
Il secondo prodromo fu l’eliminazione di Falcone e Borsellino, che nelle loro indagini, fianco a fianco con Rudolph Giuliani negli States, sapevano tanto e troppo di relazioni internazionali, diciamo così, tanto da poter fin anche dinamitare tentativi esterni di destabilizzazione italica (forse perché Falcone sapeva fin dai tempi di Buscetta da chi era – ed è – coordinata la mafia, ndr). Forse però per comprendere il secondo prodromo dovrei citare semplicemente la visita della Regina Elisabetta II a Capaci appena dopo la morte di Falcone, evidentemente il Britannia era già ormeggiato al largo dell’Italia (…).
E’ infatti follia pensare che la denuncia di Gladio da parte della capacissima politica italiana dei tempi sia avvenuta, nel 1990, senza coordinamento alcuno, con gli States. Il problema purtroppo per gli italiani fu l’inattesa sconfitta di Bush per una strana guerra in Kuwait, che si scoprì dopo venne di fatto innescata improvvisamente proprio da Londra (…).
Tutto questo per farvi capire l’importanza strategica in cui inquadrare i cavi Sparkle, fu Italcable, ovvero la prima Repubblica dove diparte molto di quello che oggi capita oggi all’Italia, sospesa tra atlantismo e vetero europeismo di radice nazista (mai dimenticare che l’unico Obergruppenfuhrer delle SS che tradì e che dunque non venne impiccato, arrendendosi, era il capo delle SS in Italia, Karl Wolf, con Villa sul lago di Garda, ai tempi di Vichy) (…).
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Oggi, giorno in cui vediamo un attacco hacker partito dalla Francia ma che fa danni veri soprattutto in Italia, la Francia resta un paese che ha disperato bisogno di spazio vitale, vedasi anche la sua industria langue.
Ed il suo welfare che resta folle, per quanto è stupidamente generoso.
Ossia la Francia tale welfare oggi non se lo può più permettere, visto che di fatto sta perdendo una per una tutte le colonie africane da cui sottraeva assets locali per un tozzo di pane, dopo la morte di Bouteflika in particolar modo. Dunque per sostenere un livello di welfare diventato impossibile da mantenere Parigi deve mettere le mani su asset stranieri.
Da qui i rischi per l’Italia post Trattato del Quirinale reso operativo, 3 giorni fa…. (Tutto torna?)
Non è come dicono i giornali italiani: l’attacco hacker è soprattutto in Italia!
(Partito dalla Francia)
Deve infatti essere chiaro che la rete Sparkle è cruciale anche per i rapporti strategici e dunque economici atlantici: infatti mettere le mani su tali dati lato EU rappresenterebbe la più bruciante sconfitta per gli USA dalla II. guerra mondiale per quanto sono immensamente importanti, una vera e propria miniera d’oro, i dati…. Ovvero, gli USA non possono rinunciare ai cavi Sparkle, costi quel che costi.
Da qui Petreaus, generale 5 stelle USA diventato poi capo della CIA e successivamente plenipotenziario della KKR per questioni economiche di difesa USA in finanza, che fa un’offera per chiudere i giochi con la rete ex Telecom Italia.
Fregando così Vivendi, azienda parte integrante del sistema francese all’estero (…), che ha messo soldi a valanga in Telecom Italia puntando alla rete, bloccando capitale e rischiando perdite miliardarie colossali. E dunque fallendo nel mettere le mani sulle preziosissime reti Sparkle.
Arriviamo all’oggi.
Appena qualche giorno dopo l’offerta di KKR per Sparkle ecco dunque un incredibile attacco hacker che, originato in Francia, fa danni enormi in Italia, vedremo in che termini di destabilizzazione nei prossimi giorni. Colpendo, guarda caso, proprio la rete TIM prossima a passare in mani USA (sembrerebbe con un socio operativo svizzero, vedremo, chissà che così – magari – finiranno anche gli attacchi a Credit Suisse grazie al portage svizzero della rete a favore degli americani, …).
Chiaramente di più non si può e non si deve dire. Anche perchè siamo agli albori della sfida USA – EU – Francia per guadagnarsi l’indirizzo strategico sull’Italia.
Nel contesto specifico, per il controllo dell’Italia, ieri come oggi il voto di Londra sarà cruciale. Ma forse l’Impero britannico, con 60 anni di ritardo, è destinato a vacillare prima, vedremo…
Nei prossimi giorni ne sapremo di più.
MD