I fatti non mentono mai.
L’euro, uno strumento neocoloniale in mano ai poteri veterocoloniali EUropei, stava per sparire, ai tempi. Grazie alla Grecia che stava per uscire dall’euro, con Varoufakis. E grazie ad un prestito russo di 5 mld USD per fare una nuova moneta.
Yannis venne salvato, naturalmente, quando emerse la tresca tra Putin e Angela Merkel, d’accordo per costringere Obama – con lo spauracchio della crisi globale in caso di rottura dell’euro, da parte di Atene – a barattare una crisi economica evitata in forza della fine della moneta unica in grado di gettare alle ortiche la rielezione obamiana, con il North Stream che cozzava e cozza con Mackinder (…).
Il risultato per la popolazione ellenica fu disastroso, parlo del tradimento di Putin pro North Stream, in Grecia: arrivo’ la troika, gli anziani greci si suicidarono economicamente, la mortalità infantile esplose. E questo, tutto questo per interessi materiali tedeschi e francesi, per soldi insomma… (cfr. Per mantenere l’euro a tutti i costi).
Interessante è infatti la parabola di Varoufakis, che avendo compreso la tresca pro North Stream tra Putin e Merkel, piegò obtorto collo la testa a patto di una fine onorevole. Varoufakis che ebbe salva la vita, vita agiata intendo, con soldi, consulenze e carriera post ordine di tradimento al suo stesso popolo. A cui non poté sottrarsi, pena anche la vita, temo.
In poche parole Mosca fu prima l’artefice della speranza greca di uscire dall’euro grazie al prestito di Putin. Finalmente Mosca fu l’artefice ultimo non solo del tradimento alla Grecia, portandola sul lastrico, tradimento di per se tutto sommato poco importante, ma della conseguente debacle socio-economica del popolo ellenico.
Infatti nel paese arrivo’ la troika (predecessore di Davos in termini di imposizioni nefaste per la popolazione, diretto dal tedeschissimo K. Schwab, ndr) , portando gli anziani al suicidio e facendo esplodere la mortalità infantile. Ancora oggi la Grecia non si è risollevata, è spettrale, Atene abbonda di negozi chiusi, il debito e’ impagabile ad aeternum. Al punto di dover obbligare lo stato ellenico a svendere tutti gli asset di valore per un tozzo di pane. Ad aziende più che EUropee, tedesche. Di più, addirittura asset strategici come gli aeroporti sono stati ceduti, per imposizione della troika, allo stato tedesco, ovvero all’azienda tedesca Fraport, controllata da Berlino.
Più di uno mi diceva, in passato, “i tedeschi sono cambiati”, ovvero non sono più gli stessi che hanno scatenato due guerre mondiali, non sono più quelli dell’Olocausto, non più quelli che inventarono la talidomide, la Gestapo, le SS, l’eroina… io mi limito ad osservare i fatti: nel 2012, con Varoufakis, gli stessi tedeschi di cui sopra non ebbero la minima remora a usare gli stessi metodi – come effetti socioeconomici – dei loro nonni per mettere alla fame un paese, Dio solo sa con quante vittime greche annesse… per tenere l’euro, solo per quello, faccio notare…
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Ora, invito gli italiani che ci leggono a considerare quanto rischioso possa essere, oggi, fidarsi non tanto di Berlino nell’euro, visto che ha già ampiamente dimostrato (ripetutamente) di considerare la moneta unica come uno strumento neocoloniale, con zero remore a mettere alla fame interi sistemi paese ostacolo ai loro progetti, per loro interessi. Ma piuttosto il rischio di fidarsi di Mosca, il cui interesse resta prima di tutto vendere il proprio gas in Europa (si è parlato ripetutamente di cointeressenze russo-lombarde per la vendita del gas russo in Italia, via Zugo, in Svizzera, ndr).
La sopravvivenza socio-economica di popolazioni intere non russe viene dopo, molto dopo. Anche se si tratta di fratelli ortodossi.
Va infatti stra-sottolineato che la Grecia di Varoufakis venne tradita da Putin, rinnegando il prestito di 5 miliardi di dollari per uscire dall’euro, ovvero portando la troika in Grecia. Come pensiamo che oggi, invece, Mosca possa essere interessata a salvare l’Italia, con questo track record?
Mosca infatti è a letto con Berlino (e Parigi) per fare il North Stream. E l’interesse a salvare l’Italia non esiste, nel contesto.
Per tale ragione invito gli astanti a non illudersi che Putin possa salvare l’Italia, direi tutt’altro, il contrario. La geopolitica del gas è questo: obbligare una controparte a comprare il proprio idrocarburo al posto di altri gas, possibilmente a prezzo più alto possibile. E, a guardare i fatti, Mosca non ha mosso un dito quando Gheddafi fu eliminato dai francesi. Ed anzi la Russia coltivo’ relazioni con l’Italia, più precisamente con Berlusconi, per farsi portare in Libya. Dove in realtà non fece nulla per difendere il Rais.
Che Putin avesse in serbo un piano, fin dall’inizio, con Angela Merkel, sua sottoposta come ex capocentro KGB di Dresda ai tempi della DDR? Per fare il North Stream?
Possibile, sebbene nessuno possa confermarlo, ad oggi. Ma i fatti parlano chiaro: ad es. la crisi del gas del 2022 in EU, causata dal mancato riempimento degli stoccaggi nordeuropei, crisi che mirava a far attivare il North Stream II in emergenza… avvenne di fatto con l’accordo (tacito) di Mosca.
Scrivo questo, si noti, con tutto il rispetto possibile per la Russia e per il suo popolo. Che però hanno loro interessi, da 100 anni e passi, che non necessariamente coincidono con gli interessi italiani, da cui anzi divergono. Ossia oggi Berlino, di concerto com Mosca, si trova ad un passo da cancellare Mackinder, che era britannico. E che per primo capì che una alleanza geoeconomica tra Russia e Germania era mortale per il progetto anglo fondato sul petrolio (da qui la svolta Green dell’EU, che nei progetti doveva, via North Stream, sostituire l’olio anglo con il gas, da usare per produrre elettricità in attesa del changeover verso le celle a combustibile più nucleare pulito a partire dal 2060 circa, ndr).
Voi direte, ma siamo in EUropa…
Si, la stessa EU che importava di nascosto gas russo a basso prezzo dal North Stream, costringendo invece l’Italia a comprare gas carissimo, 10 volte tanto almeno, al TTF. Infatti saltato per aria il North Stream, lo stesso giorno della elezione di Giorgia Meloni (!!!), il prezzo del gas in EU invece di salire come la fisica avrebbe voluto, è miracolosamente sceso, andando contro ogni logica.
A meno che il prezzo al TTF fosse manipolato al rialzo per letteralmente cd. “Fottere” l’Italia, strangolata da prezzi impossibili del gas.
Visto che l’Italia è il paese strategicamente più importante per gli interessi USA non solo nel mediterraneo, ma anche nel Medio Oriente (Aviano, Ghedi, Vicenza, Sigonella, Camp Darby, Gaeta, Niscemi, Trapani, Brindisi…), c’e enorme interesse a rompere il cordone ombelicale con gli USA. Per far tornare la Penisola – non protetta dall’ombrello USA – quello che sempre è stata negli scorsi 10 secoli: uno spezzatino, usato a mo’ di vacca da mungere dai poteri vetero coloniali europei.
I libri di storia vanno infatti letti. E non usati a mo’ di spessore sotto gli scaffali.
E’ nel vostro interesse meditare sui fatti, cari compatrioti.
MD
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