L’asse Atlantico e’ vivo e vegeto, questo è ciò che si evince. Dimostrazione sono le visite in serie di soggetti apicali a Roma e dintorni: Milley, poi l’alter ego EU, Von der Leyen, che però si è fermata forse non casualmente proprio sulla linea gotica. Ed anche lo stesso Haftar (cruciale per la Penisola, ndr). Anche Netaniahu, mai dimenticarlo…
Ieri, precisamente il giorno dopo il funerale di Silvio Berlusconi, in sordina, Elon Musk ha visitato l’Italia.
Tutti i gangli del potere italico sono stati visitati dal tycoon USA, quasi a rifiorire fasti passati. Ad esempio quando il maestro Richard Burton spostò, negli anni ‘60, la propria residenza in Italia…
In realtà Musk potrebbe essere molto più interessato alle TV di Berlusconi ad esempio, ad es. creando un conglomerato TV/internet/interattivo multinazionale, innovativo per il mondo moderno, una palestra Latina insomma.
In più, l’interesse di sponda per le reti dati sottomarine intercontinentali di TIM-Sparkle, ben sapendo che circa il 70% dei dati di a Israele passano attraverso tali reti sottomarine di TIM (l’asse di Camp David che ritorna, ndr).
Dunque l’interesse degli apparati di sicurezza USA (5Eyes+) per l’Italia sembra più che giustificato.
Da anni diciamo infatti che l’Italia era – ed è, avendo chi scrive lavorato per aziende del ministero della difesa francese, ndr – nel mirino dei Franco-tedeschi. Per conquistarla.
Meglio tardi che mai: gli USA, il nume tutelare dell’indipendenza dell’Italia dalla fine della WWII, hanno finalmente capito che se perdono l’Italia perdono l’Europa.
Dunque la visita di Milley a Crosetto, prima negli USA e poi a Roma, nel momento in cui l’asse filo EU costituito da Renzi, Forza Italia e Lega stava attentando al governo Meloni.
Successo quello che è successo (…) – manca ancora il macroevento romano (a breve)(…) – arriviamo ai fatti, quelli veri, odierni:
Musk arriva a Roma con un tempismo perfetto. Direi un segnale: proteggere gli asset strategici italiani. Dai francesi. Ossia dall’EU Franco-tedesca. Ovvero da Davos.
Enki-Musk insomma.
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Abbiamo infatti parlato dei cavi sottomarini di Sparkle, sotto scacco dei francesi di Vivendi, da tempo.
Stessa cosa, stessi attori, vale anche per la ex Mediaset, ora Media for Europe NV, integrata nel controllo di TV spagnole (Mediaset Espana) e con quote di controllo di TV tedesche (ProSieben). Un affare tutto sommato per Musk, visto che controllare l’ex Mediaset, il secondo canale informativo italiano, significa controllare l’Italia.
Partendo dal cuore. Ovvero dalla pancia, degli italiani. E forse anche degli spagnoli.
Il segnale è dunque eclatante: Musk, rappresentante business dell’apparato militare-industriale USA, sembrerebbe quasi venire a Roma per mettere sotto tutela gli apparati informativi i italiani…. Proprio il giorno dopo il funerale del tycoon italico, ben sapendo che come potere il fu Cavaliere era poca cosa rispetto all’uomo più ricco del mondo.
Vedremo.
Per intanto, se fossi una Legion d’Onore italiana, sinceramente, la restituirei.
Chi vuole sfidare l’onda si accomodi…
MD