È importante parlare le lingue. È importante avere una vasta cultura. È importante essere curiosi, non considerando verità quanto viene propagandato a ripetizione dai grandi media mainstream….
Il nostro sforzo dovrebbe essere quello di far crescere i figli attenti a tali valori, ovvero che crescano curiosi, fuori dagli schemi. Capaci di proprio intelletto. E molto critici, un bene fondamentale, soprattutto per chi sta fuori dall’Italia (visto che in Italia i cd. critici intelligenti vengono sistematicamente affossati fin da piccoli, fin dalla scuola dell’obbligo, ndr).
Solo dopo tale premessa si può comprendere appieno il nostro necrologio per Oscar Cabrera Adames, il giocatore di basket professionista cubano, attivo in Spagna, morto tre giorni fa di infarto, dopo aver denunciato che le sue magagne (poi fatali) sono iniziate dopo il siero COVID (vaccino imposto, di fatto, pena lo stop agonistico, ndr), post miocardite quasi fatale mentre giocava.
Tutto dettagliato nei suoi messaggi, nei vari social.
Dunque, Oscar Cabrera dixit, soggetto sano, forte, controllato dai medici, cade senza sensi, improvvisamente, mentre è in campo durante una partita. Miocardite. Ma si salva, la prima volta, sul campo. Purtroppo, dopo, continua a stare male.
Denunciando che tutto “è partito” dalla inoculazione del cd. siero COVID (medicamento non testato in modo canonico dall’EMA, stile talidomide per intenderci, ndr), “vaccinazione” di fatto obbligatoria per gli sportivi professionisti in EUropa, pena l’esclusione dalle competizioni. Dopo di cui, salvato sul campo di basket, è iniziato a stare male. Così scrive, sotto, leggete, noi citiamo solo…
E pur dopo 11 test medici da vivo – diceva Oscar – nei forse più importanti ospedali mondiali, in Spagna, paese tradizionalmente fortissimo in tema di medicina sportiva: nessuno ha saputo perché sia successo, la miocardite. Nessuno sa, anzi sapeva, correlare la sua patologia (miocardite) ad una causa. Ed anche ai suoi problemi successivi.
Seppe farlo lui, così disse, conoscendo il proprio corpo: tutto successe dopo il siero COVID, 2 dosi. Una vera e propria denuncia, via social, la sua! Leggetela!
Tre giorni fa è morto, di infarto (sfidiamo Google a metterci le sue parole in bocca, del fu Oscar, noi citiamo solo, vedasi immagine sopra, a meno che lo scopo sia censurare le parole di un morto, ndr).
Appunto, dopo aver denunciato che, secondo lui, la colpa era del siero. Leggete i suoi commenti, tutto chiarissimo.
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Fonte del grafico: “Long-Term Outcome of Fulminant Myocarditis as Compared with Acute (Nonfulminant) Myocarditis”, NEJM, Robert E. McCarthy, M.D. et al., New England Journal of Medicine
(https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/nejm200003093421003)
Tale tragico epilogo e’ per altro compatibile con l’analisi di McCarty et al., da cui il grafico di mortalità sopra è tratto, in un famosissimo paper del NEJM, citato, in cui viene enunciato che dopo 6 anni circa il 40% dei malati di miocardite acuta, muore.
Ben sapendo che la miocardite acuta di norma NON è rilevabile, essendo silente. Ovvero necessitando di analisi invasive, stile biopsia cardiaca. Che non si fa massivamente, per rapporto rischi / benefici (…). Dunque tale fatale incidenza sopra indicata, grafico, via test non fatti alla ricerca di silente/pregressa miocardite (…), potrebbe essere di molto sottostimata!
Questo per dire: quasi nessuno sa di essere malato di miocardite, solo i pochi con sintomi palesi e dunque testati di conseguenza vengono considerati e quindi trattati, visto che la miocardite è in larghissima parte asintomatica.
Dunque, seguendo la traccia data McCarthy, inquadrata nel caso suggerito da Oscar Cabrera, poi deceduto, c’è da domandarsi se tutti gli inoculati di siero COVID potrebbero essere a rischio, per estensione… Probabile direi!
Per approfondimenti, potete leggere la nostra analisi, di circa un anno fa (…).
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Premetto che nessuno nella nostra famiglia è vaccinato: Nessuno è stato obbligato a vaccinarsi, per fortuna.
Bene per gli inoculatori, vien da dire. Infatti non oso immaginare cosa avremmo potuto fare se qualcuno fosse stato vaccinato via coercizione e poi fosse morto, così…
Che si sappia: se qualcuno avesse intenzione di rifarlo, obbligatreo ad una inoculazione forzata di fatto, con cd. medicamenti sprovvisti di test di sicurezza canonici dell’EMA, correrebbe seri rischi, per quanto mi riguarda (…).
Un diciamo sopravvissuto dalla talidomide – come chi scrive – può pensarla solo in tale maniera.
Sta a chi è attaccato difendersi…
Be aware. Be ready. Be safe.
MD