Prigozhin vivo o morto non è importante, infatti non abbiamo prove certe della sua dipartita terrena. Prigozhin sparito invece è innegabile.
Cui prodest, la sparizione ? Anzi, chi ottiene danni dalla sua eclissi? Questa è la domanda che dovete farvi…
Nel mentre scopriamo che l’ambasciatore francese è stato cacciato dal Niger, ha 48 ore per andarsene. Ufficiale.
La situazione sembra dunque ragionevolmente chiara: EDF ottiene la maggior parte dell’uranio di cui necessita proprio dal Niger avendo le sue miniere in loco. Anche Endesa ha più o meno gli stessi problemi, ma gli spagnoli hanno poche centrali, non è una vera issue per Madrid , la Spagna al contrario della Francia ha tante fonti rinnovabili (…).
Solo in tali termini il nucleare diventerebbe in teoria un problema EUropeo, intendo un problema di più di un paese, sebbene la Francia abbia il 99,5% dei problemi e dunque abbia tutto l’interesse a definire il Niger come strategico per l’EU (una balla, il problema è solo per Parigi).
Anche perché se salta il Niger, salta il Franco CFA, che ha già bloccato l’export forzoso di oro e valuta verso Parigi, nelle more dello schema appunto CFA. Ovvero, se il Niger non contribuisce al franco coloniale tutti i paesi dell’area faranno la stesso.
Dunque, come capite, a parte l’enorme problema di EDF che senza Niger non è in grado di ottenere tutto l’uranio di cui necessita, il punto principale è che il Niger può diventare la scusa per defrancesizzare l’Africa.
Ovvero, la Francia è costretta ad intervenire in loco.
Tradotto: lato paese presto sotto attacco, per evitare/limitare futuri problemi bellici, ossia per evitare che la Francia si organizzi localmente, l’ambasciatore francese, che conosce il Niger, viene rispedito a casa.
(Ben sapendo che EDF ha di norma 1 anno di scorte di uranio: il tempo passa in fretta….)
Lasciamo perdere che l’Italia ha addestrato i golpisti dell’A.A.M.M. nigerina; lasciamo perdere che gli USA hanno regalato 3 C-130 Hercules al Niger negli ultimi anni; idem il fatto che il corrente neo-comandante delle FFAA nigerine sia stato addestrato in America, idem che Haftar sia cittadino USA. Dimentichiamo tutto questo.
Dunque, la domanda da farsi – oggi – è solo una, anche per capire l’affaire Prigozhin: cosa faranno i russi in loco, comunque pochi, quando – non se – i francesi interverranno in Niger?
Da lì sì capirà se c’è un accordo USA – Russia, defezione che lascerebbe/lascia i francotedeschi alleati di Pechino coi denti sull’asfalto.
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In parallelo, Jackson Hole…
In tale importantissima kermesse annuale di politica economica, avvenuta ieri, sono state enunciate posizioni ufficiali assolutamente allineate (come messaggio) al quadro geopolitico mondiale, in cui Davos – ebbene sì – sta perdendo. In un quadro economico in fortissimo deterioramento, leggiamo infatti due elementi cruciali, chiarissimi:
1. l’economia USA comunque cresce come PIL, più della salita media di lungo termine, parole di Powell a Jackson Hole
2. i tassi USA (ovvero quelli mondiali, ndr) resteranno alti perché l’inflazione resterà alta.
Per chi non avesse capito, ciò significa che i tassi di interesse elevati faranno fracassare le economie EU e cinese, fracassare, ripeto. Uccidendo ad esempio il real estate, con fallimenti al contorno. Ovvero con grandi salvataggi di stato, che però in presenza di inflazione e di strozzature nei commerci mondiali causeranno solo bassa crescita nei paesi che tanto esportano.
Parimenti i vari PNRR diventeranno sterili, in quanto non permetteranno il rientro dell’investimento in presenza di tassi alti, insomma saranno progetti in totale perdita, per lustri.
A tale contingenza si risponderà certamente, in EU e Cina, con deflazione salariale. Peccato che con l’inflazione elevata di mezzo alla fine deflazione fa sempre rima con rivoluzione interna, quando la gente non riesce ad arrivare a fine mese, tic tac tic tac….
A meno di vaccinare tutti in funzione selettiva, ad esempio uccidendo parte dei vaccinati (…) per recuperare risorse da chi le risorse le mangia soltanto, leggasi gli anziani. Discorso tanto più realista quante meno risorse si hanno. Ma pensandoci bene anche tale piega non farebbe altro che disintegrare i paesi che ci provassero, a termine. Almeno per un decennio …
Lo diciamo da tempo, il dado è tratto. Basta aspettare, senza farsi distrarre troppo dai vari generali Vannacci, che una volta avremmo chiamato forse generale Monticone.
E senza perdersi il fatto che la Lega lo vuole candidare, tutto come previsto, a tavolino (della serie, “Il Renzusconi non deve morire”, una trama degna di S. King, riadattata come tragica operetta però, infatti pagate voi che ci leggete).
MD