Abbiamo rilevato che proprio nelle scorse settimane è stato incredibilmente approvato un medicamento per il virus Ebola utilizzabile da tutti gli umani di età maggiore a 12 mesi. Stranissimo tempismo, che dite?
Parimenti lo stesso virus Ebola, parente del virus Marburg, un cd.filovirus di origine africana, ha una storia tutta sua: causa infatti febbri emorragiche per lo più mortali. La prima epidemia controllata e verificata di Marburg avvenne proprio a Marburg, in Germania, alla fine degli anni sessanta. Si disse che fu una infezione causata da virus contagianti scimmie ivi residenti, provenienti dall’Africa, presenti in loco per test o quant’altro (Marburg =città legatissima all’Ordine Teutonico poi sciolto nel 1807, sede dell’Istituto di microbiologia Max Planck, oltre che una delle pochissime città tedesche “con status speciale”, ndr).
Peccato che i due virus cd. Ebola/Marburg siano leggermente diversi, sebbene, lo sappiamo, ormai tale differenziazione/obsolescenza virale e/o vaccinale non fa più tanta differenza, quanto meno dopo che – vi ricordate spero – nel mondo moderno si è chiesto a qualche miliardo di persone di vaccinarsi per un virus mRNA COVID “vecchio”, ossia mutato nei mesi e negli anni, iniettando un supposto medicamento tecnicamente, almeno a livello teorico, non più valido per i nuovi ceppi (come ben sanno coloro che si vaccinano regolarmente contro l’influenza, il vaccino è diverso ogni anno! A meno di iniettare principi attivi tecnicamente sconosciuti negli effetti, ovvero intrinsecamente pericolosi soprattutto se non testati in modo canonico, come è guarda caso successo per il vaccino mRNA COVID, confermato dall’EMA sul suo sito per altro, ndr).
L’EMA conferma, documenti ufficiali, che i test di sicurezza per il vaccino mRNA COVID non stati effettuati in modo canonico (esponendo gli utenti a rischi simili a quelli della tragica talidomide, ndr)
Oggi Marburg è la sede produttiva, indovinate un po’, della Biontech, ossia l’azienda che produce e, sostanzialmente, ha inventato – con finanziamenti statli tedeschi, ossia con soldi pubblici, con ricerche a decorrere dal 2007 – il virus mRNA per il COVID per il mondo, visto che Pfizer è solo la distributrice commerciale.
Ora, il tempismo di tale introduzione sul mercato del medicamento per l’Ebola suona un po’ incredibile, oggi, un lampo nella notte, non trovate?
Come suonano strane – purtroppo – tante cose diciamo inusitate che osserviamo. Vedasi ad esempio l’ammonimento di Giorgia Meloni una settimana fa dal G20, out of the blue, a non parlare più di virus, lockdown e vaccini obbligati, spegnendo sul nascere polemiche in corso in rete, fomentate da pasdaran vaccinali pro vaccinazione mRNA COVID, non altri vaccini notate bene, proprio quelli.
O la sostituzione in corsa del direttore dell’ISS in rottura col passato, anche lì spegnendo innate tendenze pro emergenziali/vaccinali, pulsioni apparentemente capeggiate da un relativamente ristretto nucleo, forse un famoso giornalista italiano, in Italia, oltre che – parimenti forse – da un chiacchieratissimo medico mediatico, famoso per le sue gaffes (…), oltre che da un esercito di allineatissimi commentatori in rete.
Tutto questo, con la quasi immediata incredibile “conseguenza” sulle reti TV di stato, di quanto vedete sotto (video)(…), tanto per farvi capire che esiste uno scontro tra fazioni contrapposte, sotto traccia, .
Su TGRLazio va in onda questo:
“il long Covid è correlato all'assunzione del vaccino… chi è vaccinato può avere il long covid… il vaccino complica l'infezione.. chi non è vaccinato difficilmente soffre di long covid…."PAZZESCO.
Ascoltate! pic.twitter.com/IroRsBnkDs— mittdolcino.com (@mittdolcino) September 15, 2023
Che poi ci siano poli di ricerca interessati economicamente a “mandare avanti” certe “ricerche“, è indubbio, tutti i soggetti ben conosciuti, anche dalle cronache, a volte cronache specializzate ma non solo (…).
Una serie di articoli recentemente pubblicati, anche lì con tempismo eccelso, sembrano dare la stura a ipotetiche sebbene per ora teoriche conferme che mai avremmo voluto avere. O meglio, disegnando un “intervallo di confidenza” rispetto a cosa rischia di succedere nel (prossimo?) futuro, speriamo di no naturalmente.
Anche perchè, lo sappiamo, il vero problema di fondo, oggi, è che il caos socio-economico-geopolitico globale soprattutto nel mondo occidentale, specialmente quello che annega nei debiti e nell’eccesso di anziani (soprattutto l’Europa, leggasi, ndr), è enorme. Ed apparentemente irrisolvibile in modo pacifico. Dunque prono, da parte delle elites dominanti, ad accettare soluzioni diciamo radicali, per sopravvivere loro stesse ed i loro privilegi, come da sempre succede, basta aprire un libro di storia per verificarlo.
Questo sito – lo sapete – nega ogni complottismo.
Parimenti è però attento alle evoluzioni scientifiche e tecnologiche. E’ dunque d’obbligo proporre una lettura assolutamente scevra da partigianerie, ossia basata su documenti e ricerche scientifiche riconosciute, ossia non rinnegabili, ricerche da elaborare per le possibili applicazioni.
Tutti noi abbiamo infatti condannato chi voleva mandare al rogo Galileo Galilei, che ai tempi era la cd. maggioranza; ovvero detto in inglese, la conventional wisdom. Bene, sappiate che noi non ci comporteremo MAI come i detrattori, quasi assassini di Galileo Galilei.
Ovvero, questo sito, con preghiera di sano scetticismo, vi continuerà a proporre cosa ritiene possa essere di interesse generale, come l’articolo che segue, comparso su alcuni siti americani, in cui viene disegnato un futuro che forse potrebbe non essere lontano come in molti pensano.
L’importante è infatti informarsi, sapere, conoscere ed evitare complotti e complottismo; ovvero affrontare “il nuovo” con sano scetticismo iniziale, previa verifica dei fatti, già lo sapete, sono anni che vi ammoniamo.
Buona lettura
MD
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Un documento scientifico rivela che i segnali dei telefoni cellulari possono attivare il rilascio di carichi biologici dall’ossido di grafene biologici dall’ossido di grafene
fonte: al LINK
Un documento scientifico pubblicato su MaterialsToday Chemistry rivela che i segnali dei telefoni cellulari possono essere utilizzati per rilasciare carichi biologici o chimici dall’ossido di grafene introdotto nel corpo umano. L’articolo, pubblicato nel settembre del 2022, si intitola “Nanoterapia elettroresponsiva on-demand controllata a distanza basata su ossido di grafene modificato con ammina per la doppia somministrazione sinergica di farmaci“.
L’abstract dello studio rivela come un telefono cellulare possa emettere segnali per attivare una corrente a basso voltaggio che interagisce con le molecole di ossido di grafene (GO), causando un’efficiente somministrazione di carichi di farmaci:
Questo studio ha lo scopo di determinare il rilascio a bassa tensione di un doppio farmaco (aspirina e doxorubicina) dalla superficie del GO. Abbiamo dimostrato come sia possibile controllare il tasso di rilascio del farmaco a distanza, con un pratico telefono cellulare, con un rilascio passivo pari a zero nei momenti di inattività.
Grazie alla sua area superficiale estremamente elevata e alla complessa composizione della struttura, l’ossido di grafene risulta essere la molecola perfetta per il rilascio di carichi biologici o farmacologici all’interno del corpo. Dallo studio:
Questi vantaggi rendono il GO un materiale nanocomposito estremamente potenziale come vettore di farmaci nel campo della biomedicina e della biotecnologia, pur essendo combinato con una matrice polimerica o inorganica.
È importante notare che è sufficiente la presenza di una frequenza specifica di una corrente a bassa tensione per far sì che l’ossido di grafene rilasci il suo carico.
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I segnali delle torri cellulari 5G creano microcorrenti all’interno del corpo
Sappiamo già che i segnali 5G possono generare correnti elettriche all’interno del corpo umano, anche da una distanza significativa. Un importante articolo scritto dal Dr. Joseph Mercola e pubblicato su Children’s Health Defense rivela che le radiazioni dei segnali cellulari 5G provocano cambiamenti biologici e chimici misurabili all’interno del corpo umano. Dal suo articolo:
Il 5G si basa principalmente sulla larghezza di banda dell’onda millimetrica, nota per causare una dolorosa sensazione di bruciore. È stato anche collegato a problemi agli occhi e al cuore, alla soppressione delle funzioni immunitarie, a danni genetici e a problemi di fertilità.
La Federal Communications Commission (FCC) ammette che nessuno studio sulla sicurezza del 5G è stato condotto o finanziato dall’agenzia o dall’industria delle telecomunicazioni, e che non ne è previsto alcuno.
La FCC è stata catturata dall’industria delle telecomunicazioni, che a sua volta ha perfezionato le strategie di disinformazione impiegate dall’industria del tabacco prima di lei.
L’esposizione persistente a frequenze a microonde come quelle dei cellulari può causare disfunzioni mitocondriali e danni al DNA nucleare a causa dei radicali liberi prodotti dal perossinitrito.
L’esposizione eccessiva a cellulari e reti Wi-Fi è stata collegata a malattie croniche come aritmie cardiache, ansia, depressione, autismo, Alzheimer e infertilità.
Il sito web della Cellular Phone Task Force elenca numerosi avvertimenti di governi e agenzie di tutto il mondo che hanno lanciato l’allarme sulle radiazioni dei telefoni cellulari e sui loro effetti nocivi sulla biologia umana.
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Le radiazioni a microonde a radiofrequenza causano cambiamenti di tensione all’interno delle cellule del corpo, alterando i canali del calcio.
Inoltre, un’interessante ricerca guidata da Martin Pall, Ph.D., professore emerito di biochimica e scienze mediche di base presso la Washington State University, rivela che le radiazioni a microonde dei dispositivi mobili e dei router wireless causano cambiamenti di tensione all’interno delle cellule del corpo, attivando i cosiddetti “canali di calcio a rilascio di tensione” (VGCC), che si trovano nella membrana esterna delle cellule. È questa membrana che determina ciò che entra ed esce dalla cellula.
Si veda lo studio completo di Martin Pall, PhD, intitolato: Electromagnetic fields act via activation of voltage-gated calcium channels to produce beneficial or adverse effects. Lo studio spiega che:
Ventitré studi hanno dimostrato che i canali del calcio voltage-gated (VGCC) producono questi e altri effetti dei campi elettromagnetici… Inoltre, le proprietà voltage-gated di questi canali possono fornire meccanismi biofisicamente plausibili per gli effetti biologici dei campi elettromagnetici.
Dall’articolo del dr. Mercola sopra citato
Secondo le ricerche di Pall, le radiazioni a microonde a radiofrequenza, come quelle provenienti dal cellulare e dal router wireless, attivano i canali del calcio voltaggio-gettati (VGCC) situati nella membrana esterna delle cellule.
Secondo Pall, i VGCC sono 7,2 milioni di volte più sensibili alle radiazioni a microonde rispetto alle particelle cariche all’interno e all’esterno delle nostre cellule, il che significa che gli standard di sicurezza per questa esposizione sono sbagliati di 7,2 milioni.
Le radiazioni a microonde a bassa frequenza aprono le VGCC, consentendo così un afflusso anomalo di ioni calcio nella cellula, che a sua volta attiva l’ossido nitrico e il superossido, i quali reagiscono quasi istantaneamente per formare il perossinitrito, che a sua volta provoca i radicali liberi carbonati, una delle specie reattive dell’azoto più dannose che si conoscano e che si ritiene sia alla base di molte delle attuali malattie croniche.
Ciò significa che le radiazioni dei telefoni cellulari (e le radiazioni delle torri cellulari 5G) inducono effettivamente cambiamenti di tensione nel corpo umano e che questi cambiamenti di tensione hanno effetti biochimici molto reali, alcuni dei quali possono essere pericolosi per la salute umana (come la formazione di molecole di perossinitrito).
Secondo quanto riportato da Reuters, le autorità di regolamentazione francesi hanno intimato ad Apple di interrompere la vendita dei telefoni iPhone 12 a causa della presenza di radiazioni eccessive prodotte dai dispositivi. Lo smartphone di Apple supera il limite legale di radiazioni consentito. Questo telefono è venduto dal 2020.
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I segnali [a frequenza] G possono essere usati per far sì che l’ossido di grafene rilasci sostanze all’interno del corpo umano
Collegando i puntini su tutto questo, i segnali 5G possono essere utilizzati per generare una bassa tensione all’interno del corpo umano, facendo sì che le molecole di ossido di grafene rilascino carichi utili predeterminati all’interno del corpo. Tramite l’articolo pubblicato e linkato sopra:
In seguito all’applicazione di stimoli esterni, molti materiali sono in grado di rilasciare farmaci. Tuttavia, la maggior parte di essi necessita di cd. orpelli all’uopo predisposti, tranne la stimolazione elettrica. La somministrazione di farmaci elettrostimolati, indotta elettricamente, ha attirato l’attenzione per i costi ridotti, l’effetto indolore e la portabilità dell’apparecchiatura di controllo che la rendono gestibile per applicazioni personalizzate. In questo studio, abbiamo utilizzato l’OG come materiale elettrosensibile per veicolare farmaci in modo controllabile.
“È la prima volta che utilizziamo l’ASP e il DOX come farmaci modello che possono essere somministrati simultaneamente tramite tensione esterna”, si legge nel documento. La conclusione del documento aggiunge: (enfasi aggiunta)
In conclusione, abbiamo dimostrato che l’OG può essere utilizzato come agente di rilascio di un doppio farmaco e che il rilascio dei farmaci può essere controllato da una tensione esterna.
Per sfruttare l’effetto sinergico di ASP e DOX, abbiamo modificato l’OG e vi abbiamo applicato due farmaci. Il dispositivo telecomandato realizzato dal nostro laboratorio ha rilasciato efficacemente il farmaco antitumorale. Il processo di rilascio può essere facilmente attivato e disattivato con un telefono cellulare cambiando la tensione di polarizzazione.
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Ovvero, l’ossido di grafene può [DAVVERO] trasportare armi biologiche o chimiche come carico utile
Nel documento scientifico citato sopra, il carico utile era costituito da aspirina e da un comune farmaco antitumorale.
Tuttavia, il carico utile può essere costituito da qualsiasi sostanza di dimensioni sufficientemente piccole, comprese molecole idrofile e idrofobe. Dallo studio: “Abbiamo anche dimostrato come sia possibile somministrare farmaci idrofili (ASP) e idrofobici (DOX) utilizzando un’unica piattaforma di somministrazione“.
Ciò significa che potenti armi chimiche – teoricamente inclusi agenti nervini che sono fatali a nanogrammi di esposizione – potrebbero essere caricate in molecole di ossido di grafene che vengono messe in circolo surrettiziamente nel corpo attraverso interventi medici propagandati in modo aggressivo, come falsi vaccini o tamponi Covid.
In teoria, tali armi potrebbero essere assunte dalla popolazione anche attraverso vettori alimentari. Una volta nel corpo, una piccola quantità di perdita di carico utile può generare un certo livello di danno nervoso tra le vittime inoculate, ma la vera inoculazione del carico utile [sostanze, medicamenti o altro] non avverrà fino a quando un segnale 5G appropriato non verrà trasmesso in tutta la popolazione inoculata, utilizzando la “frequenza di rilascio” che genera la tensione necessaria per scatenare il carico utile.
In altre parole, un segnale di trasmissione 5G alla frequenza appropriata potrebbe far sì che le molecole di ossido di grafene rilascino istantaneamente i carichi utili nel corpo di coloro che sono stati precedentemente inoculati.
Ciò avverrebbe simultaneamente, in tutta la popolazione che si trova nel raggio d’azione delle frequenze di trasmissione che generano la tensione necessaria nel corpo.
Se il carico utile fosse ad es. un agente nervino, l’effetto reale sarebbe la morte improvvisa di ampie porzioni di popolazione nelle città in cui le trasmissioni 5G sono in grado di saturarle. Se il carico utile fosse costituito da nanoparticelle simili a virus, l’erogazione del carico utile potrebbe far sì che un’ampia porzione della popolazione appaia improvvisamente “infettata” da un virus pandemico che si sta diffondendo a una velocità inimmaginabile.
Questa tecnologia, in altre parole, potrebbe essere usata come un “interruttore di morte” per terminare la porzione di popolazione precedentemente inoculata con il GO portatore di payload.
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L’inchiostro nero stampato sulle capsule farmaceutiche è magnetico e può contenere ossido di grafene.
Durante la stesura di questo articolo sono venute alla mia attenzione alcune informazioni aggiuntive. L’inchiostro nero stampato sul lato delle capsule farmaceutiche è in realtà costituito da misteriosi puntini neri che sono magnetici. Un mio contatto esterno mi ha inviato un video, rappresentato nel seguente screenshot, che mostra capsule farmaceutiche immerse in acqua per diverse ore, dopo le quali l'”inchiostro” nero delle capsule si è trasformato in puntini neri che mostrano sorprendenti proprietà magnetiche. In questa foto, si possono vedere i granelli neri riunirsi in corrispondenza di un comune magnete tenuto contro il vetro:
Come rivela questo articolo di LiveScience.com, una nuova e sorprendente ricerca ha scoperto che il grafene può essere reso magnetico assemblando gli strati secondo uno specifico orientamento rotazionale. Questo dà origine al magnetismo, anche se gli elementi atomici sottostanti non sono altro che carbonio. Dall’articolo:
Il campo magnetico non è creato dal consueto spin degli elettroni all’interno dei singoli strati di grafene, ma deriva invece dal vortice collettivo degli elettroni in tutti e tre gli strati della struttura impilata di grafene, hanno riferito i ricercatori il 12 ottobre sulla rivista Nature Physics.
Il grafene viene utilizzato nell'”inchiostro” che viene stampato sul lato dei farmaci da prescrizione? Non lo sappiamo con certezza, ma il fatto che questo inchiostro sia chiaramente magnetico è allarmante.
Ben sapendo che l’ossido di grafene può anche trasmettere segnali a gigahertz a ricevitori vicini.
Inoltre, in alcune applicazioni particolari dei materiali di ossido di grafene (GO), le persone i cui corpi sono attivati dalle trasmissioni delle torri cellulari potrebbero a loro volta funzionare come “ripetitori” elettromagnetici, grazie alla capacità del GO di funzionare come trasmettitore.
Questa capacità è ben documentata in uno studio intitolato “Radio-frequency characteristics of graphene oxide”, pubblicato su Applied Physics Letters nel 2010. (https://doi.org/10.1063/1.3506468).
Tale studio spiega: (enfasi aggiunta)
Confermiamo che l’ossido di grafene, una struttura bidimensionale di carbonio su scala nanometrica, può essere un forte candidato per la realizzazione di interconnessioni ad alta efficienza”.
nella gamma delle radiofrequenze. In questo lavoro, studiamo le caratteristiche ad alta frequenza dell’ossido di grafene nell’intervallo 0,5-40 GHz. Le proprietà di trasmissione a radiofrequenza sono state estratte come parametri S per determinare la trasmissione ac intrinseca dei fogli di grafene, come la dipendenza della variazione di impedenza dalla frequenza. L’impedenza e la resistenza dei fogli di grafene diminuiscono drasticamente all’aumentare della frequenza. Questo risultato conferma che l’ossido di grafene ha un elevato potenziale per la trasmissione di segnali a intervalli di gigahertz.
I materiali in ossido di grafene, in altre parole, possono sia trasportare carichi utili che vengono consegnati tramite segnali telefonici remoti, sia trasmettere segnali ad altri ricevitori vicini.
In teoria, ciò potrebbe essere utilizzato per avviare una “reazione a catena” di segnali di ripetizione dei ripetitori 5G da una persona all’altra. In teoria, questo potrebbe estendere la trasmissione di un segnale “kill switch” ben oltre la portata iniziale delle torri cellulari 5G stesse.
Dalle conclusioni del documento pubblicato:
…[Prevediamo che il GO potrebbe essere utilizzato per le linee di trasmissione nell’elettronica di prossima generazione e potrebbe essere un candidato molto forte per l’elettronica a nanocarbonio.
Conclusioni
– L’ossido di grafene può trasportare carichi utili chimici o biologici.
– L’ossido di grafene che trasporta carichi utili può essere introdotto nel corpo attraverso vaccini o tamponi.
– Il rilascio di questi carichi utili può essere controllato da segnali esterni a torre cellulare che causano specifici cambiamenti di tensione nelle cellule umane.
– È già noto che alcuni cambiamenti di tensione si verificano con l’esposizione alle radiazioni delle torri cellulari, soprattutto con il 5G.
– I carichi utili all’ossido di grafene possono includere carichi utili “kill switch”, come agenti nervini o agenti infettivi.
– Il sistema di torri 5G può quindi funzionare come un sistema di infrastrutture per il rilascio di carichi chimici utili per ottenere una “uccisione di massa” delle popolazioni che sono state precedentemente inoculate con il carico utile GO.
– I vaccini Covid – che ormai è risaputo non hanno avuto nulla a che fare con l’arresto di alcuna pandemia (dato che anche la Casa Bianca e il CDC ammettono che non arrestano la trasmissione o le infezioni) – potrebbero essere stati teoricamente utilizzati per inoculare le persone con carichi utili di ossido di grafene che non sono ancora stati attivati.
Pertanto, è plausibile – ma non provato – che i vaccini + le torri cellulari 5G possano essere sfruttati come sistema d’arma di spopolamento per ottenere uno sterminio di massa quasi simultaneo di una grande percentuale della popolazione umana, semplicemente attivando il rilascio del carico utile GO con una specifica intensità e frequenza di trasmissione.
Dato che i governi occidentali del mondo stanno chiaramente tentando di sterminare le loro stesse popolazioni in questo momento [vedasi la nostra premessa, ndt], questa conclusione dovrebbe essere preoccupante per tutti coloro che desiderano sopravvivere all’agenda dello spopolamento globale.
Fonte:
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Fonti correlate:
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S2468519422002166
https://pubs.aip.org/aip/apl/article-abstract/97/19/193103/324025/Radio-frequency-characteristics-of-graphene-oxide?redirectedFrom=fulltext
https://www.livescience.com/graphene-hides-rare-magnetism.html
GOVERNMENTS AND ORGANIZATIONS THAT BAN OR WARN AGAINST WIRELESS TECHNOLOGY