Il generale Q. Brown, lo chiameremo così (…), è un personaggio davvero speciale.
Prima di tutto è di colore, per cui ha sentito sulla sua pelle il razzismo. Da italiano, per altro emigrato, ho avuto la fortuna di non patire situazioni di discriminazioni all’estero, va detto. Forse perchè dove ho viaggiato l’ho fatto da privilegiato, in UK con borsa di studio per merito, all’estero con posizioni manageriali, nel paese dove vivo con la famiglia non precisamente alla stregua di un emigrato arrivato con la valigia di cartone. Ma so – credetemi – cosa vuol dire essere considerato inferiore per questione di razza, lavorativamente, si, l’ho notato.
Non che mi sia scomposto, anzi. Certamente il generale Brown sa cosa intendo, più di me, visto che io sono stato caucasico tra i caucasici (…). Nella memoria di un comune amico, il grande Kobe Byant, anche lui quasi italiano, perito sappiamo come.
Resta che forse un italiano sa cogliere meglio di altri, tra gli europei, cosa significa emigrare. E il gen. Q. Brown conosce bene l’Italia, essendo stato il capo del fighter Wings F16, ad Aviano.
Oggi va a ricoprire un ruolo speciale, in un momento specialissimo: il capo delle FFAA USA ha un ruolo semipresidenziale ossia di garanzia, dopo le contestate elezioni del 2020. Infatti, come il Presidente, il Chief of Staff ormai dura quanto un mandato presidenziale, ad es con Milley. Ma non viene eletto da popolo.
Siamo certi che Q. Brown sia davvero la persona giusta al momento giusto.
Scrive questo il sito in italiano che, più di ogni altro, non ha mai cambiato di un millimetro la sua posizione a supporto degli USA di Donald J. Trump, lo dimostra il tweet fissato da anni sul nostro X-canale, ossia il giorno che capimmo che l’elezione USA del 2020 sarebbe (tristemente) andata come sappiamo.
Dunque, in buon ordine, fu nostro dovere tacerci, sapendo che la pazienza era d’obbligo.
Sappiamo per altro che oggi Biden sta mandando avanti la politica di Trump, con grande disgusto EUropeo. Politica trumpiana che in fondo si basava e si basa sul contrasto alle spinte “Germany based” mirate ad una emancipazione dell’EU franco-tedesca dagli States, sebbene si sia malamente persa una guerra mondiale.,
E, soprattutto, senza considerare che l’EU, e soprattutto la Germania, senza i consumi anglo perisce. E pure senza l’euro perisce, moneta sintetica che ha permesso agli imperi centrali ex coloniali in EUropa di trarre linfa dai paesi europeriferici, facendoli quasi collassare, una sorta di moderno neo-colonialismo interno.
Neocolonialismo mirato però al bersaglio grosso: emanciparsi dagli USA, partendo dal petrolio anche se ciò comporta disagi tremendi per le popolazioni che subiscono tali folli scelte cd. top down. Uno Zimmermann Telegram reloaded insomma, ma 3.0!
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https://twitter.com/mittdolcino/status/1355267681121931267
Da domani la politica estera USA rischia di cambiare, in modo pro-attivo.
Infatti il gen Milley ha costruito una tela molto ramificata, attivando cellule e attuando piani, che poi erano i piani di Trump, un grand-piano 3D.- Da domani sarà necessario sporcarsi le mani, lo sappiamo, soprattutto in Africa, nelle zone ambite dall’EU via Francia. E prima di tutto in Libya, a supporto dell’alleato italiano altrimenti condannato, paese cruciale sotto moltissimi versi (…), non solo al fine del ridimensionamento dell’EU franco-tedesca.
Ma soprattutto utile, l’Italia, all’integrazione nei piani del nuovo Patto di Camp David dell’Africa, visto che l’Italia è certamente il paese EUropeo che più sa dialogare il Continente Nero Africa ed il vicino medio oriente.-
A vantaggio dell’asse di Camp David, di cui orgogliosamente si fa parte.
Dunque, un caloroso “buon lavoro” al gen. Q. Brown, nel suo nuovo ruolo.
MD
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Image:
President Donald J. Trump and Vice President Mike Pence participate in the swearing-in ceremony for U.S. Air Force General Charles Q. Brown, as the new chief of staff of the U.S. Air Force, Tuesday, Aug. 4, 2020, in the Oval Office of the White House. (Official White House Photo by Shealah Craighead) | |
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