Una bellissima intervista di Lucia Goracci ha dato finalmente un volto ed una voce all’intelligentia di Tel Aviv, quella vera.
Pacatamente, l’ex capo dello Shin Bet, un militare, spiega il disastro fatto da Netaniahu. Esprimendo concetti chiave, ossia dando la colpa prima di tutto ad Israele, alla sua dirigenza, per non avere capito che se porti alla disperazione un popolo tu, vicino potente ed ingombrante, perdi sicurezza.
Addirittura paragonando i palestinesi a Sansone.
Il gen. Ayalon riassume tutto in un concetto tanto semplice quanto disarmante: L’ex capo del Shin Bet, potentissimo, servizi militari dice:
“Noi (ebrei) avremo sicurezza quando loro (palestinesi) avranno speranza”.
Parole sante., ne avevamo bisogno.
Addirittura aggiunge che bisognava liberare i 7000 palestinesi incarcerati a Tel Aviv e dintorni in cambio dei 100 circa israeliani ostaggi dei terroristi… davvero, lo ha detto!
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A questo punto, deriviamo, potrebbero emergere connivenze d’alto rango in Israele, per quanto tragicamente accaduto. Ricordando che quelli di Hamas sono terroristi, che vivono tra Dubai e Doha, nel lusso, pagati dal Qatar; lo stesso del Qatargate che foraggiava politici EU vicini a Soros, ossia a Davos. E che il Qatar è lo stesso che finanzio’ la Fratellanza Musulmana contro Mubarak, le rivolte in Libya contro Gheddafi e pure le cellule dell’ISIS.
Chiaramente i terroristi di Hamas vanno eradicati, militarmente, proprio come dice il generale, senza se e senza ma.
Necessario però – aggiungiamo – guardare anche alla genesi della provocazione ad Israele, da parte di Hamas, indotta da equilibri internazionali che sembrano “girare” attorno a circoli diciamo ex nazisti, basati in EU, ovvero attivati molto probabilmente per evitare che l’EU termini a breve giro, come invece dovrebbe… (…).
Ma tutti purtroppo guardano altrove….
(Sebbene il denaro qatarino derivi dal gas iraniano posseduto in comune con Tehran – popolo ariano, che mai condannò le gesta di Hitler, ndr -: con Doha i rapporti sono ottimi, che caso…).
Serva questa illuminante intervista di Lucia Goracci, bravissima, a chiarire i pesi da dare, per capire. Sgombrando il campo dal solito inconcludente, insulso, tecnicamente errato concetto volgare di antisemitismo imperante.
Inutile per noi aggiungere altro.
MD