Tomas de Torquemada fu l’inquisitore capo della Reina Cattolica Isabella I di Castilla, la donna più potente della storia.
Ricordiamo infatti che la Corona spagnola era divisa in due parti, Castilla e Aragon, fin dal 1100. Il matrimonio de los Reyes Catolicos determinò la nascita del Regno di Spagna, con l’unione di Isabel I e Fernando II d’Aragon.
Tale matrimonio diede vita al potere imperiale più importante d’Europa, nel 1469, a Valladolid.
Semplificando, la Corona di Castilla era la detentrice dei possedimenti spagnoli, ad esclusione di Barcelona, Maiorca e Valencia, spettante alla Corona aragonese, che deteneva anche il sud Italia e la Sardegna (quest’ultimo un regno, di fatto, da cui deriva come genesi il Regno dei Savoia, ossia dell’Italia, con la cessione dello stesso a seguito della guerra di successione spagnola di inizio 1700 alla famiglia dei Savoia nel 1723, stirpe la cui origine è propriamente da riferire agli Elvezi di lingua francese, essi stessi Lotharingi, con base ad Annecy più che a Chambery, ndr).
Tornando a Tomas de Torquemada, fu il celebre e temutissimo inquisitore della Corona, nominato da Isabel I, lui di Valladolid, dominicano, conosciuto come persecutore di stregoneria e streghe, quanto meno per come vi viene riportato dai libri di storia soprattutto italiani (per lo più piegati a varie ragion di Stato). Oggetto particolare delle sue “cure” furono principalmente le popolazioni di Spagna e colonie annesse.
L’unità di intenti con il Papato, nella figura del Papa Sisto IV, estese detta Inquisizione spagnola – vedremo oltre – ai territori dove vigeva la religione Cristiana.
Tutto ciò accadde, intendiamo le violenze inquisitrici, in unità di intenti con la sacra Corona spagnola che aveva cacciato l’Islam dall’Europa con la famosa Reconquista del territorio Spagnolo.
Ossia cacciando i mori, gli arabi, dalla penisola iberica, facendo diventare Madrid l’icona della difesa del cristianismo.
Una guerra – lo ricordo – partita dalle impervie Asturias nel 711, terra mai conquistata da alcuno che non fosse spagnolo, fino alla vittoria finale sotto Isabel I con la caduta della capitale nazari’ di Granada, indovinate, sempre nell’anno del Signore 1492.
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Le date sono cruciali…
Torquemada fu quindi la genesi dell’inquisizione estesa all’Europa cattolica, via bolla papale. Tale inquisizione seminò il terrore tra le genti.
La realtà su atti e fatti dell’Inquisizione spagnola è però un po’ diversa da come ve l’hanno raccontata a scuola, soprattutto italiana, luogo tanto bello quanto famoso per le falsità storiche rese verbo.
Infatti Torquemada, il torturatore per antonomasia, porto’ lui stesso evidenza di pratiche diciamo sataniste ante litteram avvenute proprio in Spagna, specificatamente nel falso caso del Santo Bambino de la Guardia, ucciso in modo rituale ad inizio 1500, con prove – ripeto – portate dallo stesso Torquemada.
Un delitto solo supposto, costituito dal mangiare un’ostia consacrata ed il cuore di un bambino cristiano, che era il bimbo a cui si deve il caso.
In realtà, ripetiamo, si trattò di un falso, quanto meno in Spagna dove gli ebrei ashkenaziti dediti a tali rituali erano rarissimi (vedasi oltre).
Si, perché quello che non viene ben specificato dagli storiografi italiani è che l’inquisizione Spagnola nacque come persecuzione di ebrei ed islamici, non necessariamente delle streghe. E fu concentrata non tanto sui sospettati di omicidi rituali quanto puntò a scoprire chi, islamico o giudeo, cercava di nascondersi – facendosi passare per spagnolo – durante le ultime fasi della ineluttabile, totale riconquista della Spagna.
Torquemada infatti perseguiva i convertiti al cristianesimo per convenienza, i famosi marranos, in vista della fine della Reconquista.
La Corona e la nobiltà iberiche erano per altro felici di tale “evoluzione” in quanto molti nobili possidenti spagnoli erano di fatto ebrei e arabi convertiti in modo celato, per convenienza: una loro dipartita li avrebbe obbligati a lasciare indietro le terre, a vantaggio di chi restava.
Sta di fatto che Torquemada fu funzionale a tale fine, fino alla riconquista di Granada, nel 1492.
In tale occasione, che coincise di fatto con le sue dimissioni, si giunse al risultato voluto per il tramite dell’Inquisizione stessa: cacciare gli ebrei sefarditi dalla Spagna.
L’Editto di Granada avvenne proprio nel 1492, obbligando gli ebrei ad una pubblica conversione o più propriamente ad abbandonare il Regno, con la Castilla ormai unita all’Aragon con il matrimonio tra Isabel I di Castilla e Fernando II d’Aragona.
Interessante per altro sapere che, per scovare gli ebrei, si impose ad inizio 1500 tra la nobiltà di Madrid il vezzo ed anzi l’obbligo morale di usare il doppio cognome, di madre e di padre, visto che l’ebraismo si trasmette per parte di madre, esponendo pubblicamente così gli eventuali marranos.
Tutto questo con buona pace della sinistra ad esempio italiana che, visto che non studia, oggi illude se stessa ed i propri votanti che il doppio cognome rappresenti una vittoria dell’uguaglianza per le donne (il popolo di Collodi non viene fatto studiare, apposta, dunque non sa controbattere a tali fesserie: un “non dialogo” tra abissali ignoranti insomma…)(ndr).
Resta che la Spagna era famosa – e temuta ai tempi, in Europa continentale – per la convivenza pacifica e dunque proficua e laboriosa tra cristiani, mori e giudei. Fatto che determinava grande effervescenza culturale, scientifica ed economica nei territori del Regno.
Da qui l’interesse centro-europeo ad indebolire il capolavoro di Isabel I, Reina Catolica.
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Ma sono i dettagli a fare la differenza….
Ebbene, se vi sembra chiara la storia, fino a qui, al netto delle nefandezze storiche insegnate agli italiani, dovete sapere prima di tutto che lo stesso Torquemada era un convertito ebreo, visto che i suoi antenati erano ebrei. Ossia era lui stesso un cd. “converso”, di fatto ebreo come quelli che torturava, non sappiamo se sefardita o ashkenazita, si veda oltre.
Parimenti , i ritualismi satanici riportati dal Torquemada per giustificare l’Inquisizione spagnola e poi europea, inquisizione che avrebbe portato alla cacciata degli ebrei del 1492 a seguito della Reconquista finale di Granada e dell’Alahmbra, sembrerebbero in tutto e per tutto simili ai rituali ashkenaziti riportati da Ariel Toaff in “Pasque di Sangue”, libro fondamentale per inquadrare l’anello di congiunzione dell’evoluzione (o involuzione) avvenuta in Europa a partire dalla caduta del Regno di Carlo Magno, con le famose infiltrazioni khazare tra Germania , Francia, Belgio e Lussemburgo (la famosa Lotharingia, dove sta Acquisgrana, ndr).
Infiltrazioni che portarono gli stessi riti di origine ashkenazita secondo Ariel Toaff, anche a sud delle Alpi ad esempio, nell’Italia settentrionale. Cacciando gli ebrei sefarditi locali dalle aree in cui tali crudi rituali in odore di satanismo, al seguito delle migrazioni ashkenazite, via via andavano sedimentandosi (…).
La fusione di detti riti con derive cristiane, in specifici luoghi spesso fluviali europei, dette infatti la stura al satanismo che conosciamo oggi (…), basato su omicidi rituali di bambini (…).
Forse non casualmente proprio a cavallo del 1500, a partire dal 1480, ci fu la nascita del protestantesimo, prima con Zwingli a Zurigo che – semplificando – al contrario di Lutero non dava preminenza allo Stato sulla Chiesa (…). Deriva anti-cattolica che culminò con la disfida della dieta di Worms, in Lotharingia, 1521, dove Lutero presento’ le sue idee riformatrici protestanti nella terra dei nobili ex Lotharingi. O secondo alcuni, anti-cristiane, materializzando così la negazione del cattolicesimo, un atto satanico dunque.
Tanto che Lutero venne fatto fuggire, salvandolo da morte certa, e nascosto nel Castello di Wartburg per circa un anno, dopo la scomunica, protetto dagli Juncker (cavalieri) locali.
Se aggiungiamo che Cristobal Colon alias Cristoforo Colombo, ufficialmente tumulato a Siviglia (praticamente non si sa dove siano le sue spoglie, proprio come Napoleone, ndr), avrebbe conquistato di lì a poco l’America, con ori annessi – indovinate un po’ – proprio a partire dal 1492, comprenderete come il fulcro degli eventi che portarono alla modernità occidentale traggono linfa dalla stessa data, appunto quella della scoperta dell’America.
Se poi integriamo con il fatto che Cristobal Colon era ebreo e gli Spagnoli lo considerano appunto ebreo-spagnolo, si chiude pure il cerchio.
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E qui dobbiamo cercare di unire i puntini…
Voi direte, ma Davos cosa c’entra? E qui dobbiamo davvero cercare di unire i puntini.
Se infatti la Corona spagnola era potente nel 1492, e sarebbe diventata potentissima 25 anni dopo con Carlo V letteralmente ricoperto di oro americano, parliamo dell’unico vero imperatore Cristiano europeo della storia, che unì la cattolicissima Spagna con gli Asburgo cristiani ed il Sacro Romano Impero Germanico, immaginate cosa sarebbe diventata la Spagna se avesse anche saputo ben gestire le colonie americane che, proprio dal 1492, gli sarebbero arrivate come un dono del destino…
Si sa, gli ebrei sono conosciuti per essere ottimi servitori e gestori di beni, la storia ce lo rammenta costantemente. Fin dai tempi di Ciro o dei Babilonesi, passando per l’integrazione degli ebrei sefarditi in Spagna durante la prima parte della Reconquista, per giungere ai politici inglesi di origine ebraica tanto capaci nella gestione del regno degli Hannover in Windsor in Gran Bretagna.
Qui però entrano in gioco anche i khazari, gli eredi dell’antica Babilonia, che si trasferirono dall’est nel sud della Germania, nei pressi di Worms a partire dal 900 d.c., portando anche la loro lingua, lo yiddish (ebreo tedesco): anche loro erano serviti da una sapiente corte ebraica.
Fu proprio in tale zona che germinarono, a Worms e dintorni, moderne aristocrazie europee, poi ibridate fra loro al comando dei vari regni continentali.
Senza dimenticare che anche le moderne grandi ricchezze apicali mondiali, parlo dei Rothschild o dei Rockefeller, dipartono proprio dalla stessa zone, la Lotharingia, nei pressi di Worms (la cui traduzione in inglese significa parassita, curioso non è vero?).
Ora, merita una riflessione il fatto che di fatto un “converso” di nascosto, ossia tecnicamente un ebreo via avi segretamente convertiti, Torquemada, abbia provocato per il tramite di un falso storico, l’inquisizione in tutta Europa.
Inquisizione che avrebbe portato, nell’epilogo, di lì a breve, alla cacciata degli ebrei dalla Spagna; precisamente nello stesso momento in cui l’ebreo Colon stava scoprendo le ricchezze americane.
Chiedetevi dunque cosa sarebbe stata la Spagna in presenza di uno stuolo di abilissimi servitori della Corona spagnola come gli ebrei sefarditi…
Una Spagna siffatta, cattolica, ossia papalina avrebbe disintegrato l’Europa residuale? Molto probabile…
Sta di fatto che a breve giro, nella culla ashkenazita nel cuore dell’Europa, la Lotharingia oggetto di infiltrazioni khazare, antico regno dell’est, di origini mesopotamiche, poi convertitosi al giudaismo, ossia alla religione dei propri servitori (i cd. Kagan, stirpi dominanti, che erano di fatto babilonesi, ndr), si sviluppò il primo vero anticorpo anticristiano: il protestantesimo, vaticinato forse non casualmente in terre khazare europee.
Tutto questo accadde precisamente in contemporanea con l’affermarsi della Spagna come prima potenza mondiale.
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Davos
Oggi abbiamo invece la moderna Davos.
Da dove, riformulando la nozione di società, a due passi dalle terre di Lotharingia, protetta dalle Alpi, un gruppo di fanatici vorrebbe indirizzare un nuovo protestantesimo che di fatto si propone di disintegrare 2000 anni di storia e di cultura anche e soprattutto cristiana. Superando il concetto di famiglia, società, genere, convivenza civile.
E con annesso ricorso a vaccinazioni di massa che molti ormai considerano un vero rischio per la propria esistenza “in salute”.
Nella moderna Davos dobbiamo dunque cercare la continuazione del piano che negò, per il tramite di un soggetto che, estremizzando, non era tecnicamente cattolico, Tomas de Torquemada (in quanto “converso di nascosto” ovvero ebreo di origine, come famiglia), la preminenza cristiana in Europa con il Regno di Spagna reso egemone nel Vecchio Mondo.
Passando per l’ultimo nome dello stesso virus che circola da millenni, il nazismo, cd. Reich millenario, negazione assoluta dell’uomo, anzi celebrazione del Superuomo, che è sostituzione di Dio con l’uomo stesso. Ovvero satanico. E pure con l’applicazione di un metodo, Hegel, nei principi fondanti.
Ciò avvenne per il tramite di una nobiltà di stirpe europea, oggi presentissima a Davos, anzi una vera e propria bandiera, che trae linfa da una medesima origine, la Lotharingia, terra di elezione e di forgiatura a caldo (come certe spade) di eminenti famiglie aristocratiche europee; ovvero, luogo di elezione, di migrazione, di un popolo di Re, i Kagan, che falsamente o meno si convertirono all’ebraismo.
Ma senza averne il sangue. Ne – direi – la cultura.
Resta da capire quanti degli ashkenaziti europei, che studiano sul Talmud babilonese, con riti anche assai diversi dall’ ebraismo ad es. sefardita, derivino dal ceppo originario dei giudei al servizio dei Kagan babilonesi.
E quanti invece restino veri Kagan babilonesi giusto vestiti di ebraismo nel caso ashkenazita.
Nessuno si stupirebbe se un certo sionismo apicale, oggi tanto presente sui media, fosse nel caso correlato in larghissima parte a detto ceppo ashkenazita “da conversione khazara”, non di sangue semita.
MD
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Image: Tomas de Torquemada, https://it.wikipedia.org/wiki/Tomás_de_Torquemada#/media/File:Torquemada.jpg