Redazione: abbiamo ricevuto questa lettera che abbiamo ritenuto opportuno pubblicare
Buongiorno,
vi scrivo perché sono disperato. Nessuno dei miei amici vuole parlare di quello che sta succedendo ed io ho bisogno di capire.
Premetto che sono un vaccinato. Lo ammetto, due anni fa ci credevo proprio. L’ho fatto perché dicevano che era sicuro ed efficace al 100%, che chi non lo faceva sarebbe morto, che solo così avremmo salvato le persone anziane, perché avevo paura di perdere il lavoro, e poi che cavolo, volevo continuare ad avere una vita sociale e ad andare in vacanza.
Gli “esperti” in TV, i giornali, i politici, in pratica tutti, ma proprio tutti dicevano con voce suadente che “questo vaccino è sicuro ed efficace”, e che con due dosi eri protetto tutta la vita. Ricordo ancora Draghi quando disse: “non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire.”, e Mattarella quando disse: “non si invochi libertà per non vaccinarsi, a rischio la vita altrui”. Credevo anch’io come tutti che i novax ci stessero mettendo a rischio, che l’unico modo per tornare alla normalità fosse essere tutti vaccinati.
Ma poi ho cominciato a notare che i miei conoscenti vaccinati si ammalavano ripetutamente di covid. Ad un certo punto hanno cominciato a dire in TV che ci voleva la terza dose, poi dopo un po’ che ci voleva anche la quarta e chissà quante altre, in pratica un buco ogni 6 mesi per tutta la vita, ma quando mai!
Poi ho cominciato a vedere morire parenti e conoscenti che erano in salute fino a poco prima, e a leggere di morti improvvise tra atleti, adolescenti e gente sana, a vedere calciatori che si accasciavano sul campo o giornalisti che collassavano davanti alla telecamera. Ed è stato allora che ho cominciato a dubitare. E a pormi delle domande.
La prima cosa che mi sono chiesto è perché le autorità non ci dicono se le morti improvvise si verificano solo tra i vaccinati, tra i no-vax o in pari misura tra tutti? Il ministero della Salute sa perfettamente chi si è vaccinato e chi no, sa chi è morto improvvisamente, sa il numero di dosi assunte da ciascuno, conosce pure la marca del vaccino che ha fatto. A fare una statistica ci metterebbe un attimo, perché non lo fa? Un silenzio assordante che mi fa pensare male.
Già, perché sono sicuro che se a morire fossero solo i no-vax sarebbe la notizia d’apertura di tutti i TG.
Così come sono sicuro che se questo picco di morti improvvise colpisse indistintamente tutti, vaccinati e non, la ricerca della causa diventerebbe una priorità nazionale.
Invece niente, a parte qualche trafiletto che inevitabilmente esclude a priori qualsiasi correlazione col vaccino e addebita le morti a malformazioni dalla nascita oppure a cose ridicole come il clima, la pizza, il sesso o lo sport.
Rimane l’ultima agghiacciante possibilità, e purtroppo non riesco a togliermela dalla testa specialmente dopo aver visto quelli del WEF arrivare a Davos sui loro jet privati per riunirsi a discutere di come abbassare le emissioni di Co2 vietando di praticare l’agricoltura e la pesca, o mettendo al bando le mucche. E allora ho capito che magari per loro il problema siamo proprio noi, sono convinti che siamo in troppi e consumiamo troppo.
Ormai non vivo più al pensiero di essermi fatto inoculare un vaccino sviluppato in fretta e furia da gente come Bill Gates o quelli del WEF e poi di fatto imposto a tutti dal governo. Ringrazio Dio di non aver avuto alcun problema di salute, finora. Sono nervoso, perché mi chiedo se succederà qualcosa anche a me e ogni sera, prima di andare a letto, prego Dio che protegga me e chi mi è caro.
Scusate lo sfogo, per fortuna non ho un figlio vaccinato altrimenti non so proprio come reagirei…
Cordiali saluti
Matteo
Foto di Alexandra_Koch da Pixabay
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