Alcune notizie proprio sono state evitate dalla stampa in Italiano. La prima: la Germania minaccia di chiudere la sua ambasciata in Niger, una pressione indiretta verso il Niger per continuare a vendere uranio alla Francia, uranio ormai poco disponibile e carissimo causa fine dello ECOWAS africano, accaduto giusto alcuni giorni fa, in pratica crollo francese (causa fine del franco CFA, ndr)
La seconda notizia occultata è che, ottenuto da Berlino un cd. due di picche dal Niger, ossia un rotondo NO, Berlino sta pensando, per bocca del suo ministro degli Esteri e della difesa, di impegnarsi strategicamente in Africa. Con l’esercito insomma. Notizia che ha del clamoroso e che segue l’incontro Roma Africa a Roma, un piano Mattei esteso, in cui l’Italia parla anche e soprattutto per nome e per conto USA.
Chiaramente la pressione è altissima, lato Davos/EU. Per salvare la Francia, il malato d’EUropa: se cade lei – e cadrà – cade sia Davos che dunque l’EU.
In tale contesto notiamo l’attivismo italiano , chiaramente con sponsor pesante.
La verità che in molti tacciono è infatti che l’EU era l’unico soggetto interessato a fomentare l’intervento via Iran a Gaza, contro Israele.
Il motivo? La CVN Gerald Ford era in Italia per prendere la Libya, andava a giorni, tagliando fuori Francia e Russia fall’Africa.
Dunque, per evitarlo, provvidenziale è arrivato l’attacco di Hamas del 7.10.2023, con soldi del gas iraniano smerciato per conto di Tehran dal Qatar, visto che i due paesi hanno il giacimento in comune.
Ed ora, normale, anzi prevedibile, la Germania boicotta sottilmente pure gli USA nel sostegno ad Israele… (l’Italia resta preziosissima per gli USA, ndr), vedasi sopra.
D’ogni modo da lunedì prossimo, dopo la morte di decine di soldati americani in Iraq, il gigante addormentato si sveglierà, la sua portaerei più anziana, tra le operative, la CVN Ike, 46 anni di età, è pronta, in scenari di guerra pericolosissimi. Per il mondo (…).
A latere, aggiungiamo qualche immagine sulla tensione che sta montando in Francia, EDF rischia di fare un buco economico da svuotare il Mediterraneo (ecco perché i confini dell’Italia del nord-ovest oggi non sono più sicuri). E anche lato Tirolo non va meglio, come destabilizzazioni anti-italiane, nel nord-est/sud Tirolo.
L’EU mi stupirei se dovesse ancora esistere nel 2026, nella forma attuale.
Chiaramente a Davos, che è l’asse informe tra ex paesi di Vichy, Iran, Turchia (che si arrabbierà molto se non avrà la Libya, dunque si arrabbierà molto) e supporto economico cinese, quel che ne resta, non stanno a guardare.
Mosca ago della bilancia, dopo marzo prossimo si schiererà, sappiamo già con chi (e con chi al governo)
MD
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Fonte immagine: Governo Italiano , https://www.governo.it/it/media/italia-africa-un-ponte-una-crescita-comune/24854