Illuminare gli eventi.
Come abbiamo spiegato ripetute volte in passato, il mondo non ha abbastanza clienti per le merci prodotte dagli esportatori seriali, ossia in primis da Cina e Germania.
Viceversa, i debitori seriali, i consumatori seriali, in breve il mondo anglo è ormai sulla strada dell’autarchia autoindotta, strada che sarà chiarissima con Trump Presidente: dovete chiedervi dunque senza tali acquisti soprattutto americani dove andranno le “preziose” merci cinesi, necessarie per tenere “su” l’occupazione nell’ex impero celeste…
Lo stesso vale per le merci tedesche, chiaro.
Furbi però i tedeschi, pensavano di essere davvero furbi: infatti progettavano una deindustrializzazione del loro principale competitor manifatturiero continentale, l’Italia, in modo da trasformare la Penisola da esportatore netto a importatore (in fondo il PNRR è questo, fare progetti utili alla Germania, consumando prodotti tedeschi, per fini tedeschi, un paese senza energia primaria, lo ricordo, che dunque abbisogna – al contrario dell’Italia – di energia rinnovabile…). A danno delle famiglie italiche.
Questo era il piano franco-tedesco, anti-italiano, che vedeva come tassello fondamentale trasferire il costruttore Italo-americano di automobili Stellantis a Parigi con il compito successivo di chiudere le fabbriche italiche di auto, a seguire l’indotto. Ossia dinamitando la filiera auto della Penisola, quella a medio-alto valore aggiunto.
Parimenti lo stesso piano era ed è supportato dalla Cina, che avendo fatto firmare immaginiamo a suon di stecche (pagate a chi?) la Via della Seta ai politici italiani contribuiva allo stesso obiettivo, sostituire la manifattura di prodotti di medio-basso valore aggiunto italiani con quelli cinesi (anche la passata di pomodori è prodotta in Cina e venduta in Italia ormai, follia!), un piano 3D dell’alleanza Berlino-Pechino-Parigi per indebolire il principale alleato USA non anglosassone in Europa.
L’ultimo tassello di annichilimento italico, in parallelo all’invasione di migranti (e di una particolarmente accentuata moria di vaccinati post- COVID, ndr), doveva essere il MES, c’erano quasi riusciti: poi il PD fu decapitato ad arte dei boiardi ex PCI ed ex DS con radici nel 1992, facendo eleggere Elly Schlein che, al contrario dei predecessori, sembra attenta quanto basta a preservare gli interessi del Paese (Elly è americana, ndr). Dunque anche tale tragico strumento neocoloniale euroimposto, il MES, sembra essere finito nel dimenticatoio riteniamo per sempre.
Chiaramente Giuseppy Conte, un amico irrinunciabile di Trump e dunque degli USA, è anche lui pronto a supportare il piano pro-atlantico; fino a far supporre che Giorgia Meloni all’ultimo giro in EU, affondata Ursula, dopo le elezioni EU potrebbe andare al posto della sig.ra Von der Leyen, magari – direi – con lo stimato Guido Crosetto Premier. Ossia con il supporto esterno degli amici degli americani; dunque neutralizzando Salvini e la Lega rendendoli inutili, cancellando i veri traditori del sovranismo (…).
Vedremo comunque nelle prossime settimane come butterà.
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Al comando delle operazione resta invece solidamente Giorgia Meloni, che ci sta stupendo per il suo pragmatismo, brava!
E pur dopo aver barcollato per l’attacco anche a livello personale da parte del renzusconi, a letto con Davos: se quanto riportato da Dagospia è vero, ossia Renzi disperato per il prossimo arrivo di Trump alla casa Bianca cercò di farsi candidare in Francia da Macron, significa che il vero pericolo per il governo italiano che finalmente sta girando le spalle all’EU, ossia girando le spalle a Davos, è proprio il duo Renzi-Salvini, oggi in demolizione controllata.
Resta che gli interessi americani e italiani sono sempre più sovrapponibili: gli USA necessitano una sponda non solo logistica, ma anche culturale, per penetrare l’Africa, onde evitare che lo facciano i cinesi. Da ciò la genesi del Piano Mattei.
L’Italia necessita invece di condividere il proprio debito dentro una valuta in grado si sopportare tale enorme azzardo. Entrambi i paesi sono interessati a reindustrializzare l’Italia, affinchè la Cina faccia fatica a spiazzare coi suoi beni la concorrenza occidentale in Africa.
L’ostacolo, in mezzo, sta soprattutto in Italia: parlo dei traditori del sovranismo, Salvini e la Lega in primis. In tandem, via Signora Verdini e distinto suocero, in simbiosi con l’obamiano Renzi.
A pensarci bene, vista oggi, la prima presidenza nera negli States puzza sempre più di infiltrati stranieri negli USA per abbattere la potenza di Washington nel mondo, un lavoro da Abwehr tedesca, l’unico soggetto in grado di arrivare a tanto (vedasi in prodromi dello Zimmermann Telegram: anche Pancho Villa era supportato dai tedeschi contro gli americani, ai tempi…).
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Illusione cinese?
Quello che va inteso, oggi, è invece che l’America sta mettendo tutte le sue risorse a supporto di un nuovo piano decennale di reindustrializzazione americana ossia di autarchia anticinese.
E per fare questo deve preservare i suoi alleati nel mondo.
Chiaramente il primo alleato USA nel Mediterraneo si chiama Italia, paese – si noti bene – non osteggiato dal mondo arabo e che va naturalmente d’accordo con Israele.
Una nota sul Paese di Salomone, che sembra – sigh – sempre più una mina vagante in forza di una follia revanscista in chiave ashkenazita al governo a Tel Aviv (l’elite ashkenazita resta una minoranza dell’universo ebraico, con usi e costumi spesso differenti ad esempio da mizrahim [ebrei arabi] e sefarditi [ebrei mediterranei], che sono invece la maggioranza, ndr) decisa ad escludere dal controllo del Paese chirurgicamente ogni ebreo che non sia appunto di estrazione ashkenazita, una follia totale, quasi millenaristica direi (…).
In tale contesto l’Italia sembra davvero destinata a tornare grande. E per questo ad essere attaccata.
Si, l’Italia tornerà strategicamente grande e cruciale – ricapitolo il concetto – in forza del fatto che la Cina può salvarsi SOLO trovando mercati per i suoi prodotti, altrimenti la disoccupazione in crescita a casa propria farà lo stesso che fece contro Li Ka Shek, ossia portando Mao Zedong al potere: l’Africa nei prossimi anni sarà assolutamente cruciale per l’ex Impero Celeste, al fine di trovare nuovi clienti per le proprie mercanzie!
Ed Africa si legge – per il mondo occidentale – anche Italia, come accesso, soprattutto nel nord del continente nero ma non solo.
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Chiaro, i paesi ex coloniali Europei attaccheranno l’Italia per questo, per il suo successo prospettico, dato da un posizionamento unico.
La Francia soprattutto, destinata ad implodere senza l’uranio del Niger, tagliata fuori quando l’Italia riallaccerà i rapporti con la Libya, solo questione di tempo. Idem Berlino, che pur restando in piedi dovrà giocoforza legarsi all’energia russa una volta terminato l’Euro, ossia con la zavorra del marco tedesco che si rivaluta costantemente.
L’Italia, per inciso, avrà l’energia mediterranea (Libya, Cipro, Egitto, est Mediterraneo, Algeria, mar Adriatico, confini marittimi italiani ecc.), al contrario degli altri due paesi EUropei succitati, da qui le loro invidie.
Per tale motivo la Penisola sarà odiata dagli ex partners EUropei: bene han fatto gli States a dare accesso alle FFAA italiane all’immenso deposito di armi di norma utilizzato dai sottomarini che è Camp Darby, ormai collegato dallo scorso anno (notizia eclatante per le molteplici implicazioni) alle ferrovie della Penisola.
Il vero avversario, celato, mai sufficientemente pesato, al grande piano di rinascita del nesso atlantico saranno invece gli italianissimi ex fascisti di famiglia, esautorati dal potere in una notte circa 80 anni fa causa USA; tutta gente che oggi sogna di tornare ai fasti passati. E che odia gli americani per averli relegati alle appendici della storia, dove si meritano, cacicchi erano e cacicchi rimangono.
Costoro, chiaramente, non disdegnano un’alleanza ideale coi soliti tedeschi ex nazisti, scordandosi costi quel che costi il tragico passato, per illudersi un’altra volta di avere vero potere: come al solito troppi italiani brillano in ignoranza, che dite?
Certo, ci sarà uno scontro e ci sarà da menare le mani. Ma il futuro riteniamo sorriderà alla Penisola ed ai paesi euro-Med!
Che si tenga duro
MD