Il Cui Prodest è sempre il primo esercizio da fare nei casi diciamo critici. A chi conveniva ad esempio la morte del premier ceco filo russo, Robert Fico? Semplicemente, all’EU, che con lui si era portato in casa un politico di massima grandezza comunitaria CONTRARIO alle politiche anti-russe dell’EU stessa.
Oggi leggiamo che il commissario EUropeo Oliver Varhelyi avrebbe addirittura minacciato il Premier Georgiano Kobakhidze di fare la fine di Robert Fico a causa della sua proposta di legge per considerare ingerenze straniere le ONG che ottengono la maggior parte dei fondi dall’estero.
Osservare è fondamentale…
Da tempo, sempre col solito Cui Prodest, ripetiamo l’ovvio: tutto depone che sia l’EUropa a volere la guerra in Ucraina e dintorni, da spartire per tenere in piedi l’EU stessa, nel più classico Drang nach Osten di memoria nazista.
Tutto questo capita – che caso – proprio mentre combatto col solito correttore del computer, che cerca di evitare in ogni modo che si scriva la parola “nazista”, in qualsiasi forma, correggendola ex post nei termini più inusitati…
È chiaro infatti che l’EU non sta più in piedi, non è sostenibile.
Ma è parimenti palese che l’EU non può crollare, pena azzerare i privilegi della classe dirigente europea che da secoli manda regolarmente al macello le proprie genti. Sempre le stesse elites per altro: le famiglie notabili tedesche al tempo del Kaiser tedesco, circa 100 anni fa, erano più o meno le stesse di oggi. E le famiglie importanti di Firenze del 1492, idem, sono circa le stesse di oggi.
L’Europa è questa, l’Europa dei popoli non è mai esistita, esiste invece l’Europa delle elites.
Ecco perché la farsa della democrazia, alla prima vera crisi, si scioglierà come neve al sole, lo sta già facendo in realtà (le elezioni in Sardegna di febbraio scorso sembra siano ancora in corso, fino a circa un mese fa era così, scriveva la magistratura incaricata del riconteggio, oggi del caso si sono perse tracce sui media, intendo come risultato dello spoglio contestato; le ultime elezioni presidenziali francesi invece terminarono in circa due ore: in entrambi i casi, due faccende direi poco spiegabili, basterebbe usare un po’ il cervello…).
Resta la considerazione, fattuale, non negata nemmeno dall’interessato (si è solo commentato, “frase estrapolata dal contesto”) della minaccia fatta al premier georgiano addirittura da un commissario EU, succitato, fatto gravissimo.
Questo per farvi capire che è proprio la cupola EU a volere una nuova guerra per i propri popoli (la famiglia di Ursula von der Layen presenta profonde radici fu naziste, ndr).
Va capito se gli stessi popoli europei saranno d’accordo a farsi eliminare in guerra, depopolando come è successo tante e tante volte nei secoli passati, con l’unico fine di difendere – con le guerre – gli interessi delle elites al comando.
In tal contesto speriamo di non doverci attendere attentati diffusi in tutti i paesi EU contrari alla guerra alla Russia nei prossimi mesi, i metodi nazisti li conosciamo (Marinus van del Lubbe docet)(…).
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Due parole su Americani ed Inglesi: i primi NON sono EUropei e non vogliono alcun coinvolgimento diretto militare nella guerra ucraina. I secondi, europei, come entente cordiale, ossia come alleanza Franco-inglese da oltre 110 anni, sono alleati per difendere quel che resta del loro impero coloniale.
E’ ormai chiaro anche ai più fessi che Macron, elite dell’elite francese, vuole la guerra. Mentre l’elite al governo inglese, un indiano, ossia un ex colonizzato diventato ben più ricco del colonizzatore, la vuole solo “più o meno”. Nel senso che, da non inglese il premier R. Sunak lascerà presto il potere esecutivo avendo incredibilmente annunciato nuove elezioni.
Che perderà, già lo sa.
A tal punto i laburisti pro-EU, britannici DOC, senza un indiano al comando, sceglieranno di seguire i loro cugini Europei, come fu ai tempi del Kaiser, di Giorgio V e dello Zar, tra loro cugini durante la WWI: dunque guerra in Europa, in Ucraina e dintorni, per far sopravvivere i privilegi elitari europei (Hitler ed il davosiano ante litteram Chamberlain non si scontrarono, mai dimenticarlo, lasciando campo aperto ai nazisti in Europa: ci volle un hard core british come Churchill per far cambiare strada a Londra, vedasi dimissioni forzate del re filo nazista Edoardo VIII, ndr).
Che poi le elezioni britanniche (elezioni assai critiche per il futuro di Londra, ormai spogliata dell’Impero, infatti giungono alla fine del processo di decolonizzazione voluto da F. D. Roosevelt, ndr) siano state fissate per il prossimo 4 Luglio, giorno in cui – lo ricordo – in America si festeggia l’Indipendenza (prima di tutto indipendenza dagli inglesi, ma anche dai francesi, ndr) sembra un segnale addirittura inequivocabile!
Ben sapendo che Trump, secondo molti ancora oggi il vero presidente degli States se non ci fossero stati i brogli che pian piano stanno emergendo, ha già affermato urbi et orbi di NON volere alcuna guerra con Mosca, da novembre prossimo: ciò ha fatto adirare Bruxelles ed i cacicchi degli imperi centrali Europei; viceversa l’Italia si è schierata con Washington, con il ministro italiano della Difesa G. Crosetto, guarda il caso sempre più malato (sembrerebbe fattualmente e consequenzialmente emergere, base patologia ed effetti collaterali attesi, si possa trattare di effetti collaterali del preparato mRNA COVID, ndr).
In mezzo, i popoli europei, imbelli, visto che bellamente ignorano quanto stia covando sotto la cenere (gli analfabeti italiani orfani dell’immenso Pasolini manco li considero).
MD