La Francia, da buon vetero colonizzatore, può sopravvivere solo rubando risorse a paesi terzi: devastata Haiti (un tragico caso coloniale francese ancora aperto), perse le colonie africane ex CFA, resta solo la vicina Italia (del nord) da far secedere e depredare in qualche forma.
Questi quanto meno sono/erano i loro sogni bagnati.
Da ciò deriva il supporto per qualsiasi soggetto locale utile allo scopo, ad esempio pro-secessione e/o pro-autonomia, magari a libro paga di Versailles. Magari del nord Italia.
Oggi stiamo osservando l’ultimo, finale attacco al governo italiano più pro-USA dai tempi di Pratica di Mare, quando Berlusconi, solo grazie ad un grandissimo “culo” indovino’ (senza aver letto una sola pagina di geopolitica, ndr) un ruolo ipotetico di paciere tra Putin e Bush; solo per essere tradito dall’ex ufficiale della Stasi circa 10 anni dopo, col North Stream a vantaggio Franco-tedesco, si sa che non aver voluto studiare alla fine si paga…
Oggi depredare l’Italia per via EU prevede di obbligarla a firmare il trattato MES, quello che Giorgetti voleva firmare ma “non era aria” per intenderci.
Saggiamente indirizzata, anzi con deliberata protezione USA, Giorgia Meloni ha infatti detto NO al MES.
E poi ha pure cancellato la via della seta che stava deindustrializzando l’Italia, facendo quasi triplicare il trade deficit italiano con la Cina in meno di 4 anni, quasi azzerando il costante trade surplus con gli USA (Salvini fu pure fatto dimettere, nel 2019, si dice per le sue mille parole in riguardo, a fronte di zero promesse mantenute sulla “non firma” della Via della Seta, tutti sapevano che il partito di Milano la voleva, vedasi Huawei con la sede mondiale a Milano, ndr).
Oggi, con Davos in ambasce, per salvare l’euro, Giorgia Meloni deve essere assolutamente e terminantemente sostituita per volere EU con un soggetto vicino al sogno EUropeo (o truffa EUropea, fate voi).
Così pensano nelle cancellerie dei paesi EUropei sempre coloniali.
Chi, in loco, sta facendo sforzi biblici per tale fine, per deragliare il governo Meloni, di fatto sembrano essere proprio “i due Matteo”, che come sempre lavorano in coppia grazie al cosiddetto punto di contatto “Verdini” (trucco “di incontro” per non destare sospetti? Chissà…).
Dunque, in tal contesto, Salvini – mai contro l’euro – diventa la serpe in seno a Giorgia Meloni, dentro il suo governo, V. Colonna pro EU.
E Renzi, ufficialmente uno del Bilderberg (frequentazione ufficiale, in passato), a fare gli stessi e maggiori danni alla Prèmier, dall’esterno.
In breve: se Giorgia Meloni cade, oggi, sostituita da soggetti pro EU, gli USA avranno perso.
A seguire il MES per gli italiani, che significherà lacrime e sangue sempre pro EU, per salvare l’euro evitando che siano i francesi a pagare (il loro conto in profondo rosso).
Spero il messaggio sia chiaro.
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Mentre Ursula VdL diceva questo il North Stream che saltava per aria salvava l’Italia dal crack…
Tale piano emerge vieppiù evidente dagli scritti recenti della supposta stampa alternativa, in realtà perfettamente allineata all’EU: ad esempio Maurizio Blondet o chi per lui, perfettamente a suo agio a riportare Salvini come una sorta di patriota (???) come Giorgia Meloni, in realtà essendo il Salvini ovvero il renzusconi parte della coalizione che punta invece a deragliare il governo filo USA della stimata Prèmier .
Una sottile propaganda.
In quanto Salvini, Renzi, il renzusconi, la famiglia Berlusconi restano solidamente pro-EU e pro-euro, senza distinzione, il vero filo conduttore tra i tre addendi. È tutto sommato direi anche con Blondet, immagino terrorizzato da una pensione in lire…
Basti pensare, per fare solo un esempio, che Mediaset si chiama oggi Media for Europe, azienda olandese (non italiana) che ha attività in Spagna, Germania ed Italia.
Così, come pensate si possa davvero fare gli interessi degli italiani? È grande business, è tanto denaro, è potere di pochi, tutti indistintamente filo EU vs. disastro di quasi tutti gli altri italici…
L’Italia guarda caso detiene il record mondiale di grandi e grandissime aziende private e/o privatizzate originariamente italiane che si sono spostate all’estero, specialmente in Olanda, dove di norma pagano le tasse.
Tra i grandi gruppi solo le aziende a partecipazione statale continuano preminentemente a pagare le tasse in Italia.
I grandi gruppi privati, praticamente tutti, sono scappati come sede principale o sono stati venduti all’estero, pur continuando a far gran parte del business nella Penisola.
Ciò fa ben capire come non sia più possibile fare davvero gli interessi degli italiani, oggi: ormai gli interessi economici privati filo EUropei di pochi eletti sono preminenti, follow the money.
Come conseguenza, gli interessi degli italiani residenti contano zero. Italiani residenti che però continuano a pagare le tasse, sempre più alte, in forza di sempre più aziende che le pagano altrove (ad esempio Stellantis, Ferrari, Media for Europe, ecc.) pur operando in larga parte in Italia.
E dunque dovendo anche far emigrare i propri giovani più capaci e preparati, leggasi per assenza di lavoro di qualità in loco, vedasi la testa delle grandi aziende private ormai in larga parte spostata all’estero.
In tale contesto non stupisce come esistano schiere di politici locali che supportano di fatto interessi stranieri, si chiamano lobby (…).
Giorgia Meloni, per sua storia personale, nata in borgata, rimane invece senza sponsor della cosiddetta borghesia vendidora del nord Italia a due passi da Francia e Germania (vendidora agli stranieri, ben inteso).
Inoltre è cresciuta nel partito più squisitamente patriottico e nazionalista italiano.
Ben si comprende dunque la deriva italiana attuale, stretta tra necessità di sopravvivere come paese (rappresentato da Giorgia Meloni, con supporto USA) e i soliti interessi EUropei a fare a pezzi la Penisola, approfittandosene, memento il libro di storia che ha visto l’Italia sistematicamente condivisa tra i grandi potentati Europei, fino al 1860 (interessi rappresentati oggi localmente da soggetti come ad esempio il Salvini lombardo e il Renzi toscano, più chi per essi, la storia si ripete).
L’unico soggetto estero che resta strategicamente interessato a mantenere unita ed integrata l’Italia resta il paese – ricchissimo e lontano – che necessita dell’Italia come base strategica nel Mediterraneo: gli USA.
Ben sapendo che la difesa dei confini orografici fa parte del DNA americano, assolutamente, come “a nord e sud del Rio Grande”: dunque anche in Italia bisogna fare lo stesso se si vuole sperare di mantenere un grip di lungo termine!
Ecco spiegato perché gli USA restano tradizionalmente anti-secessionisti, anche riguardo all’Italia attuale.
Mentre i potentati europei il contrario, visto che sperano – come negli ultimi 1000 anni, fino al 1860 – di prendersi un pezzo della Penisola, come colonia.
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Così spiegata, penso si comprenda meglio quanto introdotto al titolo: se Giorgia Meloni-unica patriota locale rimasta (con Guido Crosetto) si unisce a Trump pro-MAGA International da fine anno per l’EU è finita, per la Francia in particolare.
Ossia l’euro terminerà.
Dunque qualsiasi bugia, qualsiasi propaganda, qualsiasi bassezza, qualunque mezzo e mezzuccio diventa lecito lato EU per eliminare Giorgia Meloni, da Premier. E forse anche come persona.
Bisogna resistere fino a fine anno. Sarà dura. Gli USA devono capire fin d’ora che un aiuto davvero straordinario sarà necessario.
MD
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Image: Governo.it, vista ufficiale, PM G. Meloni, WH, Washington D.C., 27.7.2023