Angela Merkel emigrò con il padre, un pastore luterano, protestante, ossia pan tedesco per definizione, dalla RFT alla DDR. Cresciuta oltrecortina, ottenne la laurea in chimica, si qualifico’ come dottoranda. Prestò servizio nella sezione agitazione propaganda del partito comunista locale.
Incrociò Vladimir Putin, capocentro KGB a Dresda: Putin faceva ugualmente parte anche della Stasi a cui il Partito Comunista della DDR era chiaramente contiguo. La Stasi di Milke. E di Klaus Gysi, quest’ultimo ormai oggetto di un’opera massiva di riabilitazione mediatica (nascondendo i legami con la Stasi) in forza della militanza di suo figlio Gregor nell’attuale SPD tedesco (ricordo che Gregor Gysi, da parlamentare tedesco, ha finanziato la ONG tedesca Jugend Rettet che portava i migranti africani in Italia; suoi compagni di finanziamento sono gli eredi di grandi dinastie fu naziste, su tutti Maria Furtwaengler, nipote del direttore d’orchestra di Hitler e Goebbels, legata al gruppo editoriale tedesco Burda, cfr. il decano Franz Burda, membro del “Nationalsozialistisches Kraftfahrkorps”, NSKK, organo paramiltare del partito nazista).
In effetti Klaus Gysi resta l’addendo che eleva a possibile, anzi probabile, la tesi del gen. Piero Laporta sul rapimento Moro con il coinvolgimento diciamo dei servizi dell’est di concerto con “operatori locali” [leggasi il bellissimo saggio, “Raffica di bugie in Via Fani“], visto che il Gysi padre fu ambasciatore della DDR in Vaticano per tutta la durata del rapimento Moro, giusto per dileguasi dall’Italia appena dopo il tragico epilogo (…).
Tutto ciò serva per capire come si sia sviluppata la forma mentis di Angela Merkel, con attinenze politiche verso soggetti apicali della DDR, imbibita di statalismo, anzi di collettivismo per definizione oligarchico visti gli alti ranghi di Berlino Est. Nulla da stupirsi dunque della sua radice improntata al radicalismo collettivista più spinto ed ai piani quinquennali, cancellando ogni meritocrazia come strumento di successo civile, ma solo di successo “dentro” lo Stato (Stato comunista per definizione, comunque hegeliano).
Un tal politico, indubbiamente intelligente, ha usato gli stessi metodi anche al comando della Germania riunificata. Non prima però che il suo collega di governo Wolfgang Schauble annettesse la Stasi al BND, ossia evitando incredibilmente la liquidazione di tale polizia segreta, come fu invece il caso del KGB. Chiaramente W. Schauble e A. Merkel hanno sempre lavorato in tandem, sebbene il primo fosse sulla sedia a rotelle per un attentato rimediato proprio durante il processo di normalizzazione della Stasi quando lui era ministro degli Interni della Germania riunificata (…).
E’ secondo noi palese che un siffatto politico non potesse agire in modo consono se trasferito in ambito perfettamente democratico, quanto meno come metodi. I risultati applicato al mondo capitalistico, disastrosi, a termine, sono qui a testimoniarlo. Come Germania e come EU. Sia come metodi che come metrica economica.
Conosciamo infatti l’operato del suo collega W. Schauble quando, nell’unica vera crisi del sistema EU dal 1994, la crisi della troika greca, non ebbe dubbi ad ingaggiare i servizi segreti tedeschi al fine di costruire al computer il dito medio di Varoufakis, un falso imbastito proprio – guarda caso – dagli eredi della Stasi che Schauble stesso aveva normalizzato 20 anni prima, in tal periodo storico ad uso del governo Merkel per zittire il più strenuo avversario dell’euro, ai tempi (la Grecia di Varoufakis aveva ottenuto la promessa di fondi per il referendum sull’uscita dall’euro, referendum che sarebbe passato: peccato che Putin all’ultimo momento ritirò l’offerta di denari ai cugini ortodossi, affondando Varoufakis e la Grecia intera ma ottenendo in cambio – con Obama al potere in USA, secondo alcuni una creatura dell’Abwehr tedesca – il North Stream poi saltato per aria con Liz Truss a Downing Street).
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A parte la prefazione, fin qui esposta, ossia la genesi storica e culturale della cancelliera Merkel, restano i suoi risultati postumi, come epitaffio dell’euro.
Ad esempio, se prendiamo l’ultimo trade balance aggregato dell’EU disponibile (di Agosto 2024, pubblicato ad Ottobre 2024), di cui di seguito, vediamo cose tanto incredibili da far dubitare che l’EU possa resistere oltre il 2025.
Vedremo fino a quando la magia dell’export della chimica, che assorbe il crollo delle auto EU, riuscirà ad assorbire il colpo (in effetti basta che il petrolio salga e l’EU affonda)
Il motivo è presto detto: l’EU si sta mettendo in contrapposizione esistenziale con gli USA, mentre predilige i rapporti suicidari (economicamente e letteralmente) con la Cina. Peccato che il grande trade surplus EU (surplus commerciale EU) sia generato grazie ai consumi di America e UK di prodotti EUropei, a vantaggio EU. Mentre il partner geostrategico d’elezione di Germania e Francia, in veste di avversario degli USA (che l’Europa odia dai tempi del nazismo), ossia la Cina, è il paese che sta condannando l’Unione EUropea in quanto il surplus anglo (+Svizzera) dell’EU viene più che azzerato dal deficit commerciale con Pechino!
Questa è la vera follia di Angela Merkel, in fondo!
Unitamente ad aver ucciso ogni velleità cooperativa in seno all’EU con quanto fatto alla Grecia ai tempi della sua crisi. Infatti ai tempi dell’Olimpiade Atene spese a mani larghe, anche via corruttele di aziende tedesche nei confronti di politici greci.
Solo per veder condannata la Grecia che si era fatta corrompere ma non chi l’aveva corrotta, ad esempio (vedasi i vari scandali che hanno coinvolto colossi industriali sistemici tedeschi che fornirono materiali e servizi ad Atene negli anni precedenti).
Suicidio tedesco preferire la Cina agli USA, o sbaglio? L’Italia non rinuncerà MAI all’export verso gli USA
Ovvero, per sole questioni economiche e monetarie si fece esplodere la mortalità infantile con la troika in Grecia, mettendola in ginocchio, alla faccia della cooperazione EUropea! Dunque prima affamando la Grecia e poi comprandosela per un tozzo di pane, “Prima li affami e poi li compri (per un tozzo di pane)“, appunto. Metodi che a molti ricordarono ai tempi, in Grecia, i metodi nazisti, che caso…
Notasi che molte infrastrutture nazionali greche come gli Aeroporti sono stati (s)venduti ai tempi in forza delle imposizioni della troika, guarda caso a soggetti tedeschi (vedasi ad esempio gli aeroporti greci, a Fraport, azienda di Stato tedesca che gestisce l’aeroporto di Francoforte; o l’operatore ferroviario greco ROSCO).
Nessuno dunque – sulla scorta di tali tragici esempi – si fida a che l’EU faccia l’interesse di tutti i paesi partner, soprattutto se europeriferici.
Diventa chiaro il motivo dell’adagio per cui l’EU, che si scrive sì Unione EUropea, si legge comunque colonizzazione. Dove volete che vada l’EU con una “testa” del genere, se non a schiantarsi?
Ovvero, l’EU NON poteva e NON può funzionare, in quanto strumento neocoloniale, a vantaggio asimmetrico degli imperi ex coloniali (centrali) europei.
Punto e finito (l’FMI ad esempio ammise di aver sbagliato il moltiplicatore fiscale delle misure austere applicate in Grecia dalla Troika, causando una troppo profonda recessione inclusa l’esplosione della mortalità infantile locale, blocco delle cure mediche specialistiche ecc; ma comunque non volendo pagare per i danni arrecati alla popolazione locale a causa di tale tragico e marchiano errore, ndr)
Per la prima volta dal 1998 ed oltre [fuori scala] gli investimenti diretti [FDI] cinesi vanno in negativo! Un game changer! (In pratica l’effetto è che la Cina, con forte surplus in dollari, tende a tenere i dollari all’estero senza rimpatriarli, comprando ad esempio assets in paesi terzi che le fanno competizione, per soffocarli in modo da lasciare spazio alle produzioni cinesi – ad esempio in Italia, vedasi passata di pomodoro venduta in Italia prodotta ormai in larga parte Cina e non Italia -)
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Quello che deve essere oltremodo chiaro, infatti, è che da una parte il 18.11.2024 verrà pubblicato un dato sul Trade balance EU (riferito a settembre 2024) che rischia di essere letteralmente esplosivo se, come pensiamo, andrà in deficit aggregato.
Ovvero come conseguenza, in assenza di LIBOR in dollari a creare dollari dal nulla (terminato il 30.9 scorso), l’EU o fa rientrare capitali dall’estero per bilanciare il crollo dell’export. O deve stampare euro per comprare dollari, facendo implodere la moneta unica. Innescando nel lungo termine l’inflazione satanica, come Mefistofele di Goethe, che impersonifica il diavolo che stampando moneta crea l’inflazione che distrugge il benessere delle famiglie tedesche, una pulsione ancestrale a tali latitudini.
Tradotto: visto che la Germania comunque resterà con un solido surplus commerciale, invece trasformato in deficit in aggregato in EU soprattutto a causa delle cicale parigine, a chi glielo fa fare ai tedeschi di restare nell’euro per salvare Parigi?
(L’Italia resta invece in trade surplus, può andare avanti con le sue gambe, non necessita di salvataggi).
Alla faccia del l’austerità tedesca del duo Merkel-Schauble negli ultimi 15 anni, che come unico risultato ha fatto scendere il rapporto debito/PIL tedesco sotto il 60%, mentre quello del resto d’EUropa e’ esploso….
Capite spero.
Dall’altra, memento, le prossime elezioni le vincerà certamente AfD, che si sa volere la DEXIT.
E se pure si dovessero taroccare i dati Eurostat, come sono da secoli usi a fare in caso di emergenza in Lotharingia e dintorni, beh, sappiate che le bugie hanno le gambe corte in finanza, dove i soldi o ce li hai o non paghi le bollette.
Tradotto: comunque vada, entro il 1.1.2025 ci sarà il redde rationem diciamo “statistico”. Inevitabile. Poi il resto.
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I tedeschi quando cercano di dire bugie pubblicamente, di norma fanno pessime pessime figure
In ultimo, una nota di colore: Scholz, che evidentemente si aspettava una debacle trumpiana alle elezioni scorse (si può escludere l’attesa di un omicidio presidenziale?) stava posticipando la crisi interna di governo in forza delle dimissioni del ministro FDP Lindner con un voto di fiducia incredibilmente posticipato a metà gennaio 2015, con elezioni a marzo 2025.
Il motivo di cotanto ritardo? L’assenza di carta per fare le votazioni, giuro, Scholz ha detto così.
Poi oggi una correzione, guarda caso taciuta da tutti i giornali pro Davos in italiano: fiducia a dicembre 2024 e elezioni a fine febbraio 2025.
Comunque – ci si permetta – cotanto ritardo continua a non tornare: cosa si aspettano a Berlino debba succedere in USA nei prossimi 70 giorni? Perché, con due guerre tra Europa e medio oriente, con una recessione in fieri, squilibri economici e commerciali abnormi, con addirittura il crollo industriale tedesco… E pure con Trump in arrivo, invece di fare in fretta a insediare un governo si prende tempo, a Berlino?
Tutte domande che avranno presto le dovute risposte.
MD