Riportammo nel marzo scorso un brillante intervento di Mike Schedlock, che noi giusto approfondimmo su alcuni dettagli secondo noi dirimenti. Dunque, se volete capire il perché ed il “per come” della prossima crisi dell’euro (finale) partite da lì, lo trovate in calce.
Oggi si tratta infatti solo di definire la timeline della fine della moneta unica.
Bene, si parta dal fatto che in un anno non è successo alcunché in Francia, a Parigi NON VOGLIONO AUSTERITY, tipico dei poteri veterocoloniali. Dunque si è perso l’anno di “no elezioni”, in Francia, visto che bisognava aspettare un anno per la prossima tornata elettorale.
Poi la fine del LIBOR: il rollover dei contratti, il 31.3.2025 sarà brutale, in assenza di dollari in Europa, ovvero in presenza di Trade deficit aggregato in EU.
Tradotto: la baracca dell’euro salta, inevitabile. E – notate – taroccare i dati Eurostat non serve, puoi coprire il gap per 2 o 3 mesi, poi i dollari alla fine di ogni trimestre devi tirarli fuori. O stampare euro. O fare la DEXIT.
Appunto, la Germania oggi sembra obbligata al ritorno al marco tedesco: oltre alle cicale francesi a carico dei tedeschi, in EU non esiste più alcun piano egemonico, parlo di macro-livello EUropeo. Dunque, perché restare a farsi frantumare il benessere dentro un continente a trazione greco-italiana? Ovvero di una entita’ economica che quando le economie mondiali ripartiranno avrà non due ma tre freni tirati? Meglio uscirne…
A maggior ragione se i compagni di merende – letteralmente – francesi ed inglesi hanno fatto talmente arrabbiare Trump da aver sciolto, via il sodale Powell alla FED, il LIBOR in dollari. Che da Londra ha chiuso i battenti il 30.9 scorso, sui contratti a 6 mesi.
Aggiungete 6 mesi a tale data ed avete la data del rollover, che sarà brutale. La’ i dollari per pagare le bollette qualcuno comunque li dovrà trovare….
In effetti la Germania si sta già preparando: nel silenzio dei media in italiano, Berlino ha spostato indietro la lancetta delle sue elezioni al 23.2, quando AfD vincerà. Il tempo per prepararsi al 31.3.2025 insomma. E la’ AfD vorrà uscire dalla moneta unica, tornando al marco tedesco, ossia bruciando ogni “credito” Target 2. Si può fare insomma….
Aggiungeteci l’ondata di aumenti salariali in Germania, proprio in questi giorni. Aumenti di salario, ossia di benessere e di crescita, che i paesi EU che non riavranno il Marco NON potranno permettersi.
Il sunto è che ai tedeschi serve oggi la DEXIT anche per calmierare le spinte inflattive interne, grazie ad una valuta forte. Encore, altro motivo (DIRIMENTE) per tornare al Marco, che abbasserà i costi dell’import.
Crolla l’immigrazione e dunque crolla la Germania. In fondo con le ONG i nipoti dei nazisti stavano solo istituzionalizzando Schindler’s List….
E questo, si noti, dopo aver Berlino ABUSATO delle leggi EU che limitano/dovrebbero limitare il trade surplus di ogni paese. Merkel e Schauble hanno infatti schiavizzato gli altri paesi EU fregandosene di tale vincolo, che ha causato asimmetricamente (a vantaggio tedesco) un peggioramento delle condizioni economiche dei paesi partner. Ma richiamando costantemente i paesi eurodeboli a fare austerity ed ai vincoli di bilancio. Una vigliaccata per cui dovranno pagare dazio, i tedeschi, statene certi!
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I paesi che verranno letteralmente disastrati da questa soluzione di imperio, da Berlino, saranno tre: in primis l’euro-Francia, che vedrà la catastrofe socio-economica. Una catastrofe tanto smisurata da far rischiare la ghigliottina a qualcuno, guerra civile insomma; oltre a far bruciare la torre di ferro a causa di una folle e disperata guerra alla Russia (speriamo di no), pura disperazione francese ormai.
In parallelo, secondo addendo, Londra verrà sottomessa a Washington, fine dell’Impero inglese sebbene con colpevole ritardo.
Il terzo paese a soffrire – fingete stupire – sarà purtroppo l’Italia, che nel breve ANDRÀ SELVAGGIAMENTE. Da una parte subirà infatti il tentativo di annessione (anche militare, riteniamo) del nord ovest alpino da parte della disperata Francia.
Dall’altra resta con un governo senza cervelli e senza contenuti, solo con la buona volontà di Meloni e Crosetto, assai apprezzati da noi e dagli USA (quelli davvero bravi e capaci sono in enorme minoranza purtroppo, a Roma, Milano, Firenze…).
Un’Italia senza cervello insomma, che però sarà utilissima all’America di Trump, che poi difenderà l’Italia stessa dalla Francia in armi, motivo sufficiente per giustificarne la simpatia. Un’Italia che – non avendo come partiti di governo, tutti, alcuna Vision – non saprà cosa chiedere in cambio a Washington per il proprio supporto, non sapendo costruire alcunché di strategico. Questo sono oggi i politici italiani, semplici cercatori di cadrega, inetti nella stragrande maggioranza dei casi.
Infatti – sigh – Roma, Milano e Firenze non vogliono cambiare, i politici romanizzati stanno benissimo così, pasciuti e privilegiati. Sarà un brusco risveglio, fidatevi.
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Certo, poi l’Italia rinascerà, a termine, indubbio, come ben scrive il bravo @muenzenberg, su X.com.
Si, aiutata dall’estero; ma i germi della depopolazione sono stati purtroppo gettati soprattutto nella Penisola; aspettatevi dunque che in decine di milioni spariranno…. Stretti tra stenti, assenza di sanità (dove gli infermieri verranno promossi a medici, ndr), pensioni pagate a singhiozzo e tasse folli. Oltre agli effetti a termine della “vaccinazione “ di massa di un preparato emergenziale mRNA non testato se era cancerogeno. Tragico. Anzi, criminale!
Resta che l’Italia diventerà sempre più un paese di Don Rodrigo, un paese di inetti al comando. Dunque la rinascita la rivedranno – forse – i nipoti, purtroppo.
In ogni caso essere preparati può aiutare ad affrontare meglio il transitorio. Ad esempio per difendersi da orde di immigrati residenti in loco che, all’unisono, metteranno a ferro e fuoco il paese. C’è da scommetterci quanto meno, “il piano” resta alm€no in parte applicabile (ad esempio minacciando la Penisola “dal di dentro” al fine di tenere l’Italia dentro una fantomatica e tragica unione monetaria post DEXIT con la Francia, dove gli italiani prenderebbero il posto degli africani del fu Franco CFA, “nota di redazione”).
Basta aspettare e verificare.
MD
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Mike Shedlock: “Aspettatevi una crisi finanziaria in Europa con la Francia come epicentro”