L’ESG è uno schema di investimento per cui esistono fondi che richiedono una certificazione ambientale-sociale per investire i loro soldi. In poche parole, NO ESG, NO SOLDI INVESTITI.
Come conseguenza i titoli ESG in borsa sono saliti e saliranno, man mano che tali fondi ESG diventeranno più popolari: non serve fare utili, basta essere ESG. Anche una azienda che perde potrebbe dunque vedere salire i propri titoli in borsa, solo perchè i fondi ESG, magari fondi pensione, devono investire così i loro soldi. Per legge.
Chiaro che l’ESG è politica: infatti le regole ESG sono decise dalla politica, soprattutto in EU. L’ESG resta infatti invenzione soprattutto Europea, negli USA ormai stanno sparendo. Infatti gli USA pragmatici, si sono accorti che con l’ESG non solo si finanziavano anche aziende pressoché fallimentari, grazie alla dinamica spiegata sopra nell’esempio.
Ma addirittura, visto che l’ESG si basa in larga parte sul Green in termini di investimenti (e – si noti – non investe in petrolio, risorsa primaria che l’EU [esclusa l’Italia] non ha), che poi è prodotto in larghissima parte in Cina, si finanziava e si finanzia di fatto l’avversario che apertamente ha sfidato Washington come primo attore globale.
Dunque, stante che la rivoluzione ESG in realtà è un fardello per gli utilizzatori, l’uscita degli USA da tale segmento riplasmerà il mondo della finanza, basta attendere.
E’ notizia degli scorsi giorni che, dopo JP Morgan, anche il più grande gestore di fondi mondiale, Blackrock, esce dall’ESG. Resta dunque solo l’Europa a gettare denaro nel pozzo senza fondo di tali investimenti. Che poi sono i soldi dei cittadini, i loro risparmi, le loro pensioni, senza spiegare a costoro che così facendo si stanno mettendo soldi in aziende che non devono necessariamente fare utili, infatti lo scopo è un generico e mai ben compreso “bene comune”.
E qui viene in mente Robert O. Paxton, il più grande storico del movimento politico denominato “fascismo”. Per analizzare se si trattava infatti di fascismo il suo suggerimento è semplice: detto fascismo parte come messaggio pubblico – sottolineo pubblico – sempre per nobili fini, “fare il bene comune“, la giustizia ecc. Ma questa è solo propaganda; alla fine invece i fini sono ben altri. Tale dissonanza di indirizzi tra propaganda e realtà è il primo indice di fascismo latente. Fascismo che poi significa che ci sono interessi particolari ed elitari, a spese del 99% della popolazione.
Ecco, in base a tale logica, l’ESG potrebbe a pieno titolo essere cd. fascista, nel senso che i fini del bene universale che in teoria si prefigge non sono poi quelli reali, che invece sono interessi di pochi, in pratica. Ad esempio se il riscaldamento climatico fosse voluto, apposta (…)..
Abbiamo infatti intuito tutti che, stante la poca praticità del Green (l’esempio dell’auto elettrica è perfetto), esiste anche la difficoltà nell’uso dei nuovi ritrovati Green, ad esempio la folle auto elettrica, anti-pratica per eccellenza se gestita senza cervello come sono usi a fare a Bruxelles e Strasburgo.
Dunque a cosa serve il Green se non a fare ricchi alcuni, sempre i soliti noti, le elites europee, impoverendo tutti gli altri?
Logico che gli USA, figli di Adam Smith e di Alexis de Toqueville, siano stati i primi a ribellarsi: perchè investire in tecnologie che non creano valore nè benessere? De Toqueville analizzò perfettamente la società USA , vedendola a termine vincente: una società che predilige la meritocrazia e non i privilegi delle elites di Sangue è destinata a vincere nel lungo termine, così vaticinò.
Oggi le elites europee sono le uniche che guadagnano dal Green, a spese di tutti gli altri.
Ed il conto vero, da pagare, manco è arrivato, siamo solo agli anticipi: quando si chiuderà l’automotive termica in Europa e resterà solo quella elettrica, ovvero con milioni di persone licenziare dalle fabbriche da dismettere, visto l’esiguo numero di auto vendute a termine rispetto al passato, lì inizieranno i dolori!. Ed ai costi esorbitanti previsti per comprarle, le folli auto elettriche…
In fondo il Reset europeo è questo, un cambio di paradigma socioeconomico: smettere di produrre per le masse, privilegiando la difesa dei privilegi di potere delle elites, tutta roba di sangue. Alla fine, stringi stringi, e capisci che non ci sarà lavoro per tutti ed anzi il lavoro sarà soprattutto di basso rango, schiavi moderni, da qui gli immigrati mediamente di basso QI.
Ergo, ci saranno persone anche da eliminare nel caso, siamo in troppi, in Europa con le varie INPS/Previdenza sociale/Welfare quasi al collasso; soprattutto nel sub-continente dove governano principi non capitalistici ma elitari, di fatto simili alla DDR, dove la cuspide aveva tutto e sotto si viveva di pane e propaganda, memento Breznev capo dei comunisti sovietici che girava col Rolex al polso, foto che nessuno dovrebbe mai scordare…
Oggi il metodo è solo più sottile: i risparmi delle famiglie EUropee devono essere usati per per l’ESG, ossia per il Green. Ovvero per mantenere i privilegi elle elites europee storiche che fal Green traggono vantaggi.
Per fare questo l’ESG farà in modo di prelevare i soldi dai vostri risparmi, per metterli in progetti fallimentari. Gli stessi progetti che vi faranno perdere il lavoro, non avrete nulla e sarete felici, in pochi ma felici, forse….
*****
Alla fine il cerchio si chiude davvero: il nazismo aveva l’Aktion T4, progetto per l’eutanasia dei ridotti mentali inutili per la società, eutanasia FORZATA si noti. Oggi abbiamo i preparati COVID non testati sul cancro, preparati che vedremo se accorceranno la vita o cosa, parlo di chi se li è iniettati, salvando come by-product così il sistema sociale europeo oggi troppo popolato per il lavoro che ci sarà domani, sistema corrotto alla radice che però permette alle elites di perpetrare il loro potere da secoli….
Lo scopriremo fra qualche tempo, cosa succederà!
Vi basti che è proprio Erico Letta, l’ex premier italiano trombato per aver supportato Putin alle olimpiadi di Sochi, ad aver proposto lo schema di imporre alla vendita fondi ESG europei per il risparmio diffuso che investano obbligatoriamente una parte dei soldi in progetti appunto ESG. Per legge. In fondo è il metodo alla Arsenio Lupin, porta via una parte dei soldi senza fartene accorgere. A supporto un interessante paper del think tank pro-EU Bruegel, assolutamente da leggere, sulle gesta di Letta, al collegamento di cui sotto.
Non caso Enrico Letta lavora per i francesi da anni, a Parigi, nell’università dei servizi segreti francesi, Science Po.
L’IIGCC è un gruppo di azionisti ESG, principalmente francesi, che gestiscono circa 6’600 miliardi € di risparmio (il totale del risparmio nell’EU è invece di 33’500 miliardi € , al LINK)
Cit. “… L’idea migliore di Letta, un nuovo prodotto di investimento al dettaglio che potrebbe essere venduto in tutta l’UE, potrebbe portare il mercato unico dei servizi finanziari molto più vicino alla realtà di quanto non sia attualmente. Per avere successo, un fondo d’investimento di questo tipo dovrebbe essere a basso costo, altamente diversificato e disponibile per la vendita oltre confine. I fornitori dovrebbero impegnarsi a gestire le pratiche fiscali di back-end per conto degli investitori ordinari, che a loro volta dovrebbero sentirsi sicuri del fatto che qualsiasi investimento con il timbro dell’UE sarebbe facile da acquistare e vendere, e difficilmente conterrebbe insidie nascoste. Letta non entra nel dettaglio di ciò che è necessario, ma il suo appoggio, unito al riconoscimento che gli sforzi precedenti sono stati troppo ingombranti per avere successo, potrebbe essere l’impulso necessario per far decollare un simile progetto.
Le raccomandazioni di Letta sui mercati dei capitali rafforzano le raccomandazioni di altre parti interessate, tra cui l’Eurogruppo, la Banca Centrale Europea 2 e vari gruppi di esperti di alto livello. Letta propone cambiamenti incrementali e fattibili che potrebbero essere messi in atto entro il 2026, anche se in alcuni casi si limita a chiedere “progressi” verso una supervisione comune e altri obiettivi a lungo termine. Solo una raccomandazione manca il bersaglio: l’UE non sarà legalmente in grado di consolidare tutti i suoi 1.000 miliardi di euro di prestiti istituzionali in essere sotto un unico ufficio di gestione del debito, rendendo probabilmente impossibile il consolidamento degli asset sicuri in un marchio unificato.
Letta propone di ribattezzare l’Unione dei mercati dei capitali (CMU), da tempo bloccata, come “Unione del risparmio e degli investimenti”, una scelta di alto livello che ha senso. Il progetto della CMU ha ormai 10 anni e per lo più non ha dato risultati, in parte perché è stato definito in modo così ampio da risultare impossibile. Dopo dieci anni, i politici devono mettere da parte le aspirazioni di risolvere i problemi dell’insolvenza, delle pensioni, dei mutui e delle tasse, perché queste aree toccano troppe altre politiche degli Stati membri dell’UE (Véron, 2024) …”
Vedasi il paper di Bruegel al LINK
Letta dunque fa interessi francesi, che necessitano che la gente europea finanzi i suoi folli e fallimentari progetti nucleari (francesi) nati vecchi.
Da qui il collegamento con Assicurazioni Generali, la ciliegina sulla torta, far investire i risparmi delle famiglie italiane a loro insaputa in progetti francesi che affamano l’Italia e tengono in piedi i parigini. Tutto come da copione, le elites europee al comando sono da sempre coloniali. Oggi, finite le colonie estere bisogna trovarle vicino a casa, ossia dentro l’EU. Il tentativo spasmodico di far firmare il folle Trattato MES, un vero e proprio suicidio per l’Italia, è lì a dimostrarlo.
Nel contesto infatti abbiamo ricevuto, il 4 Febbraio scorso, una nota delle associazioni pro ESG. Bene, tale nota intendeva istruire la Commissione EU dal non tornare indietro rispetto al folle ESG, anche se fallimentare, sebbene gli USA ne siano usciti.
La cosa interessante è stata notare i nomi dei gruppi interessati tra quelli che si firmava pro ESG. Due nomi spiccano: AXA, il più grande assicuratore francese ed uno dei più grandi del mondo (oltre al gestore di fondi del colosso francese Credit Mutuel [“La Francaise”], banca cooperativa – ossia non quotata in borsa – con oltre 30 milioni di clienti)). E l’Italiana Anima, milanese, legata a BPM che sarebbe dovuta essere comprata dai francesi, poi piano fallito per colpa di Unicredit, evidentemente tutto era organizzato per bene per finire in mani francesi, solo che poi qualcosa è andato storto…
Mancano le Assicurazioni Generali all’appello, naturalmente.
Al LINK
Ecco, capite, se Generali ad esempio aderisse all’ESG in toto, l’Italia userebbe i soldi dei clienti di Generali, ossia dei cittadini italiani in larga parte, per finanziare progetti che uccidono il benessere italiano, ovvero favoriscono i francesi e l’EU. Questo è il motivo per cui il take over di fatto di Assicurazioni Generali da parte di Natixis NON deve essere avallato, non deve passare!
La triste conclusione di tutto questo è che è in atto un attacco ai principi democratici in Europa, nelle more di una guerra con gli USA che l’Europa ha già perso. Dunque, per non sparire le elites storiche europee devono prendersela con i propri stessi concittadini, mors tua, vita mea: “voi morite e non resistiamo“, stabilizzando con la vostra dipartita il continente, nuova DDR 2.0 in vista. Investendo cifre folli in altrettanto folli progetti Europei, a danno del 99% degli europei aggiungiamo noi…
ESG, preparati COVID non testati sul cancro, Reset Europeo, “Non avrete niente e sarete felici” (balle!): tutte variazioni propagandistiche sul tema a vantaggio dei soliti noti.
Una rivoluzione sociale dal basso è purtroppo nelle carte in Europa, solo questione di tempo. L’America alimenterà tale rivolta dal basso, ne siamo certi. Rivolta per altro sacrosanta se si pone al centro la democrazia, quella vera (e non una rinnovata forma di feudalesimo).
MD
***
Image: thanks to unsplash.com, LINK