Gli antefatti sono importanti per capire quanto oggi sta accadendo in EU.
Parigi nel 2019 era ragionevolmente nella bambagia: aveva energia a basso costo da EDF, via uranio del Niger. Aveva le colonie africane CFA, con cui estraeva valore in una maniera simile a cui l’euro estrae valore dai paesi europeriferici per darlo ai poteri al centro dell’Impero della moneta unica. Aveva creato un a classe subalterna di V. colonne italiane, leggasi Legion d’Onore a Roma, Milano, Firenze, ossia nel paese più ricco di risparmi d’Europa, l’Italia, suo chiodo fisso da secoli annettere la Penisola.
Vista 6 anni dopo, la situazione si è capovolta: complice una vittoria di Pirro data dal deragliare le elezioni USA, avendo in cambio una presidenza americana filo Davos solo di facciata, la Francia veleggia allegramento verso al crack, post fine della moneta unica. Quello che a Parigi non hanno messo in conto è che in USA i militari giurano sulla Costituzione, non al Presidente.
Dunque la Presidenza Biden è stata una specie di segnaposto, le politiche di Trump pre-2020 sono state attuate con dovizia sotto Joe Biden, si è messo in sicurezza il Paese a stelle e strisce nonostante gli attentati, ripetuti, sul proprio suolo. La contro-risposta americana è stata, nel suo acuto, audace: attaccare direttamente i responsabili dell’attacco sul suolo americano, parlo degli interessi dell’Europa. Ecco dunque l’attacco al North Stream, i cui azionisti erano – lo ricordiamo a scanso di equivoci – oltre al clan putiniano di San Pietroburgo oggi in disarmo (dal settembre 2023), Francia e Germania.
L’obiettivo della salita dei prezzi di power e gas in Europa pre- “North Stream Bang” era – fingete stupore – sempre, l’Italia: privata del gas dalla Libya il piano era lasciarla a secco, per poi intervenire durante una crisi innescata ad hoc per comprarsela per un tozzo di pane.
Mai dimenticheremo che fummo avvertiti dall’America di cosa stava succedendo nel mare del nord PRIMA che ciò venisse pubblicato sui giornali, circa 24 ore prima. Di più, il bang avvenne precisamente il week end dell’elezione che diede di fatto il Paese a Giorgia Meloni, poi diventato alleato n. 1 degli USA in Europa, come da nostri desiderata per altro.
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Oggi, nel 2025, la Francia non ha nemmeno più accesso all’uranio del Niger, con tanto di privatizzazione di EDF in modo da non dover pubblicare conti farlocchi, per dirvi. Ed il franco CFA è finito. Resta solo un angusto passaggio in Libya per collegarsi all’Africa, ben sapendo che la ripresa della Libya da parte italiana sarà l’ultimo tassello del piano Trump, per dare indipendenza energetica a Roma a nome del Paese unito. Tale passo verrà compiuto, credeteci, a tempo debito (…).
Il trucco francese, che tutti conoscevano a Roma, era annettere parte dell’Italia.
A Milano e Firenze erano pressochè d’accordo, ricordando all’uopo la cd. “zona rossa economica” leghista all’inizio del COVID, partita da Lodi, in cui si sarebbe dovuta innescare una secessione di fatto del nord Italia. Da ciò il legame Le Pen-Salvini, per farvi capire dove sta l’inghippo. E con i satelliti sempre a supporto, come fu il Granducato di Toscana, sempre appannaggio estero per secoli.
Conte, Giuseppy, l’uomo di Trump in Italia durante il suo primo mandato, intervenne per evitare la debacle del Paese Unito mandando i blindati dei Carabinieri nei capoluoghi del nord Italia come reazione a detta “zona rossa economica” (si sarebbe voluto, con tale provvedimento, trattenere il residuo fiscale lombardo, facendo come conseguenza far fare crack ai conti dello Stato: ecco perchè Conte è stato vero patriota ed infatti non è stato mollato da Trump, tutt’altro, ndr).
Ed ecco perchè ancora oggi Giuseppy Conte è così odiato dal renzusconi. L’ex Premier concordò pure con i militari USA la calata dei russi in Italia come mai nella storia da Mosca seppero fare nemmeno con le armi in pugno, nemmeno il grande Alexander Suworow arrivò giù fino a Ciampino.
Il motivo ai tempi era che l’attacco a Trump stava al climax, dunque anche Washington aveva bisogno di aiuto, gli apparati USA tranne quelli militari semplicemente non rispondevano a Trump; dunque l’aiuto militare-sanitario russo – autorizzato dagli USA – è stato fondamentale per capire cosa stava accadendo col virus nella Penisola, Italia primo paese occidentale ad sperimentare il COVID (…), anzi COVID presente di fatto solo in Lombardia e dintorni, non a caso.
Questi gli antefatti, per inquadrare il problema Parigi ai nostri giorni, problema che è davvero immane. Infatti Parigi, ossia Macron, avendo fatto così tanti errori, avendo accumulato così tanti fallimenti, non può che pagare dazio.
L’epilogo, da cui nasce la nostra analisi di oggi: l’ultima speranza di Parigi era far firmare il Trattato ESM/MES all’Italia per fare il takeover sulla Penisola. Anche lì è stato un fallimento. Il motivo è semplice e lo vedrete di seguito.
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Ecco perchè le elites di Parigi necessitano che l’Italia firmi il Trattato ESM (MES)
Dunque, analizzando il documento ufficiale dell’EU “Households- statistics on financial assets and liabilities“, al LINK, dell’Ottobre 2024, documento passato in sordina, si evincono cose folli che riguardano la Francia, che pochi di voi conoscono.
Tale documento spiega infatti molte cose, tutti drivers da noi per altro evidenziati regolarmente negli anni.
Se vogliamo riassumere con un sunto iniziale, abbiamo che l’Italia è ricca, ovvero i privati italiani sono molto ricchi. Mentre, reciprocamente, l’inverso vale per la Francia, i privati francesi se la passano decisamente maluccio, dentro l’EU.
In sintesi tale grafico ci dice che gli italiani hanno patrimoni FINANZIARI NETTI POSITIVI rispetto al totale di assets e liabilities totali dell’EU, (Asset-Liabilities = Attività-Debiti) pari a circa il 6% del PIL, vuoto per pieno.
Viceversa i Francesi come famiglie, nella stesa metrica, hanno, circa il 4% di PATRIMONI FINANZIARI NETTI NEGATIVI, ossia hanno più debiti che patrimonio secondo talle metrica, che è il rapporto di assets e debiti finanziari rispetto al totale dell’EU.
DI più: nel solo 2023 rileviamo addirittura che i francesi hanno visto un incremento netto del patrimonio lordo molto inferiore a quello italiano.
MA la notizia che sconquassa è che Italia, Spagna, Austria hanno visto una riduzione dei debiti delle loro famiglie, ovvero hanno stretto la cinghia. Mentre la Francia ha visto un INCREMENTO dei debiti famigliari.
Tutto ciò senza considerare i valore degli immobili come patrimonio delle famiglie, dove l’Italia primeggia avendo storicamente un’enorme proprietà privata diffusa degli immobili che la Francia si sogna. Ossia senza considerare – fatto ad enorme vantaggio italico – che gli immobili in Italia, al contrario della Francia, sono in discesa come prezzi reali da anni (2011-2023, vedasi grafico che segue): chiaramente ciò significa che una eventuale uscita dall’euro farebbe esplodere i valori di detti asset reali immobiliari quanto meno a livello nominale; ovvero metterebbe ulteriormente al sicuro il benessere delle famiglie italiane, vedasi oltre per gli approfondimenti (…).
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Cosa significa tutto questo?
Che la Francia non è nè sarà in grado nè di reagire al tracollo socio-economico in corso nè di fare sacrifici; ovvero un Monti in Francia ve lo scordate! Parimenti, là tutti vogliono continuare a fare bella vita; ovvero, per continuare a fare ciò succhiano prestiti dal sistema finanziario, indebitandosi.
La Francia come sistema può resistere fino ad un certo punto, ma non all’infinito. Dunque, per sopperire a questa domanda di prestiti dalle famiglie , distrutti dalle politiche di Macron, che dovono fare? Succhiare assets finanziari ad altri paesi.
Ed ecco che entra in scena il Trattato ESM/MES, che appare nella sua interezza. Infatti il MES avrebbe permesso di utilizzare le garanzie finanziarie delle famiglie italiane per finanziare il debito dello Stato, debito statale italiano intendo: si sarebbe voluto, lato EU, dunque far indebitare le famiglie, preservando il debito statale per quanto possibile. Di fatto mettendo le mani nelle tasche delle famiglie della Penisola: vedasi ad esempio la proposta dello Stato francese su come tassare gli italiani, giuro così. Proposta di alcuni anni fa: mettere ipoteche legali sulle case degli italiani a garanzia del debito di Roma, tutto vero (presentata di seguito).
Il motivo è semplice: la Francia punta a forzare, per via politica, ossia con il MES, il takeover italiano. A quel punto i francesi tutti potrebbero continuare a spendere, tanto paga l’Italia, anzi gli italiani.
In fondo lo stesso fu fatto nel 2011, con Monti imposto dall’EU per “tagliare i consumi degli italiani”, circa, disse con giubilo alla CNN l’ex rettore dell’Università Bocconi. Il risultato lo abbiamo visto chiaramente nel crollo della spesa pubblica per sanità, conducendo ai disastri che ben si sono potuti sperimentare nel 2020-22.
L’implosione – letteralmente – della spesa sanitaria nazionale italiana coincide perfettamente con l’intervento “risolutivo” (per il benessere italiano) del pro-EU Mario Monti Premier; fonte: al LINK
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Che il sistema socio-economico sia una bomba ad orologeria lo capiamo bene da un altro grafico estratto dal rapporto EU citato all’inizio. Dal grafico sopra infatti emerge chiaro come una grande percentuale delle pensioni dei francesi siano pagate dalla finanza, ossia da aziende finanziarie. Un tracollo finanziario metterebbe dunque a soqquadro la pace sociale in Francia.
In ciò si innesta il tentativo francese di acquisire sia BPM – Banca Popolare di Milano che Generali. Il motivo è semplice: stante il Trattato ESM/MES che grazie al supporto USA NON E’ STATO FIRMATO DALL’ITALIA, l’unica carta da giocare lato Macron è portare asset finanziari in Francia via cd. mercato EU (lo stesso mercato EU che osteggia le partecipazioni statali all’Italia ma che permette la statalizzazione di EDF, senza che nessuno battesse ciglio).
In effetti con BPM i francesi si sarebbero portati a casa ANIMA, un discreto gestore di patrimoni degli italiani. Mentre con Generali si porterebbero a casa il più grande gestore di patrimoni famigliari italiani, da trasferire in Francia (ne parlammo QUI): in effetti il piano di Natixis (ossia l’unione delle Casse di risparmio e delle banche popolari francesi, dunque tutta roba pareastatale; mentre Generali è da sempre privata) è proprio quello, mandare in minoranza Generali e spostare il controllo di tali assets privati in Francia, con controllo di fatto statale.
Il gioco da lì in avanti diventa facile: complice l’ESG, che sta diventando per Parigi l’unica alternativa diciamo normativa al fallito Trattato ESM/MES per indirizzare i fondi dove interessa a Parigi, si impone per legge in EU di impiegare risparmi europei, ovvero soprattutto italiani (anche perchè i tedeschi mica si faranno fregare dai parigini eh…) in progetti a dichiarato vantaggio francese.
Dunque, nelle more di tale diabolico schema si porta lavoro e valore in Francia, sottraendo il volano di risparmio che ad esempio permetterebbe all’Italia di ripartire una volta terminato l’euro, andiamo a poco, dopo le elezioni tedesche di questo mese si innescherà il meccanismo (…). Chiaro, spero…
Come ben capite, sia il tentativo di takeover francese sia di Generali che quello su BPM stanno fallendo. Ergo, a breve la Francia è in ginocchio, memento dal Vice Presidente USA, Vance, che ha letteralmente evitato di ascoltare le follie di Macron sull’intelligenza artificiale (AI) a Parigi negli scorsi giorni, AI pagata secondo i piani di Macron dai risparmi europei; ovvero, encore soprattutto da quelli Italiani, indirizzati in Francia via folli leggi ESG, lo abbiamo spiegato nei dettagli negli scorsi giorni.
Un piano tanto folle quanto fallimentare, come solo i nazisti seppero fare (…).
Il gioco di Giorgia Meloni, gioco che conosciamo bene, è chiaro: al di fuori dei problemi creati dalle V. Colonne francesi in Italia, anche al Governo, Giorgia Meloni ed il fedele e capace Ministro della Difesa tirano dritto. Il piano è fare deficit, coperti dal sistema USA, fino alla fine dell’Euro.
Poi l’Italia verrà assorbita nell’area del dollaro, coperta dalla FED e dalle istituzioni USA. La crisi sistemica finanziaria là da venire francese è stata per altro prevista da questo sito, vedasi articolo di Mishtalk di alcuni mesi fa, molto preciso nel spiegare l’ “epilogo” di Parigi sotto Macron.
Mike Shedlock: “Aspettatevi una crisi finanziaria in Europa con la Francia come epicentro”
Il rischio è che Davos, disperata, parlo soprattutto – oggi – di Parigi e Londra (visto che Berlino ha già avuto garanzie di gas russo là da venire, 24 bcm/yr si dice, d’accordo con Mosca e Washington) facciano qualche follia: i false flags sono sempre possibili, ma – sigh – è anche possibile di peggio.
Intendo che qualche altissimo potentato italiano a letto coi francesi attivi il Trattato del Quirinale con l’inganno, per qualche specialissima ragione/per una crisi là da venire (cfr. “menti raffinatissime“), al fine di far calare i francesi in Italia come fecero con la Spagna in forza del Trattato di Fontainebleau del 1807 (Spagna – ed Italia? – invasa con l’inganno).
Lì sarebbe guerra calda europea. In Italia.
Attenti dunque per chi “tifare”.
MD