In Europa i paesi che sfruttarono le colonie sono praticamente quasi tutti gli Stati europei attuali, Gran Bretagna, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Portogallo, la stessa Spagna. Il minimo comune denominatore in tale approccio fu sempre almeno uno: la violenza come metodo, sulle colonie e sulle sue loro popolazioni.
Il motivo, idem, sempre il solito: la fame di risorse primarie, risorse quasi inesistenti nel vecchio continente (tranne per l’Italia affacciata all’Africa). Anche la Svezia, odiatissima tra i paesi del nord, era usa invadere i paesi nordici come fossero colonie. La Danimarca invece aveva i vichinghi, i moderni conquistatori della Groenlandia…
La contro censura dei paesi che sostengono l’ICC contro la svolta americana che l’ha messa sotto accusa per ingerenze di detta Corte nei confronti di paesi suoi alleati, Israele ed Italia: osservate chi NON firma contro gli USA…
Come avete notato nella lista di chi si oppone alla censura USA contro l’ICC – Corte di Giustizia Internazionale – manca l’Italia: il motivo esiste, infatti la Penisola non è capace di fare la colonizzatrice, come ripete spesso la mia consorte (straniera), di un paese che invece…
Oltre infatti ad essere regolarmente invasa dai poteri coloniali continentali come fosse una colonia qualsiasi, quando l’Italia andò in Libya ad esempio costruì ottime infrastrutture, tanto da far diventare la terra di Gheddafi il paese più avanzato di tutta l’Africa prima di essere di essere invaso e distrutto dai franco-inglesi sotto l’ombrello dei sorrisini EU-Merkel-Sarkozy (Operazione Odissey Down, coordinata dall’ambasciatore inglese di stanza a Roma, fatto tornare dall’Iraq pochi mesi prima) con annesso golpe contro Berlusconi. E che dire delle gesta italiche in Etiopia e Somalia, paesi invasi dall’Italia per modo di dire, visto che erano e sono tra i paesi più poveri del mondo, la risorsa più preziosa – come ci mostrò indirettamente Indro Montanelli – erano e sono le più belle donne d’Africa…
Chi invece oggi è contro il colonialismo sono soprattutto i paesi che hanno rischiato di diventare colonie: gli USA in primis, che sfuggirono alla colonizzazione DI TUTTI E TRE i poteri coloniali maggiori, Gran Bretagna, Francia e Spagna solo per finalmente vincerli e gettarli a mare a partire dalla rivolta del the dalle banchine di Boston.
Oggi tra i paesi che han subito la colonizzazione e/o l’invasione per colonizzarla, ci sono dunque la gran parte dei grandi principali paesi destinati a comandare il mondo, assieme agli USA: parlo di Russia, Cina, India, tutti regolarmente e ripetutamente insidiati dai paesi colonizzatori europei.
Questo per farvi capire il quadro generale che stiamo vivendo.
Chiaramente i paesi vetero-coloniali, soprattutto Francia e Gran Bretagna, senza risorse da depredare rispetto alle loro immorali ed anacronistiche ambizioni, devono oggi negare i privilegi alle loro elites di sangue, vediamo infatti nascere in detti paesi uno spasmodico controllo sociale di tipo orwelliano, non a caso (…). Peccato che oggi siamo ai titoli di corda con la colonizzazione sistemica attuata dalle elites apicali spesso di sangue….
Dunque per evitare questo, detti violenti poteri veterocoloniali devono fare l’unica operazione logica possibile: sostituire le risorse prima provenienti dalle colonie con valore prelevato da gente vicina a loro, anche la loro stessa popolazione intendo. Tale processo sappiate che è in corso.
La Gran Bretagna deve dunque schiavizzare il proprio popolo, prima di tutto, visto che è in un piccolo Regno addirittura in un’isola e le possibilità di scansare la gogna ai propri concittadini causa assenza di bottini dalle colonie esterne è di fatto impossibile, ormai lo “splendido isolamento” britannico che lo difendeva dalle invasioni non funziona più (anzi sta funzionando come un boomerang).
I paesi ex coloniali EUropei devono invece sottrarre valore prima ai paesi dentro l’EU più deboli ma ricchi, vedasi attacchi ripetuti ai PIIGS, Italia e Grecia su tutti.
Con ciò abbiamo dovutamente inquadrato sia l’austerity franco-tedesca di matrice EU che la necessità di acquisire quanti più paesi possibili dentro l’EU stessa, a termine andranno infatti depredati per via amministrativa, allargando il perimetro si crea dunque una sorta di “riserve di caccia” per implementazione futura.
In relazione alla Gran Bretagna abbiamo invece inquadrato la deriva orwelliana che sta svolgendosi negli ultimi due anni per il controllo della popolazione in loco, tutto finalizzato a depredare la classe media e medio bassa locale per mantenere i privilegi di quelli che stanno in alto.
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Il caso della contro-censura anti USA della ICC
Ora arriviamo al caso della Corte di Giustizia Internazionale, ICC, censurata dagli USA per aver attaccato due paesi suoi “alleati chiave”: Israele, difendendo il Premier B. Netaniahu; e Italia, difendendo la Premier G. Meloni nel caso Al Masri. Censura USA in teoria rispedita al mittente dalla firma di decine di paesi contrari alla svolta USA, vedremo di seguito chi ha firmato la petizione a favore della ICC e chi no.
Spieghiamo per intanto cosa è successo per causare cotanta levata di scudi USA contro l’ICC e successiva contro-censura di svariati paesi mondiali, vedremo quali e di quale estrazione.
Il caso relativo all’Italia è immediato: Al Masri, un plenipotenziario libico con cui l’Italia necessariamente collabora in quanto la sicurezza energetica italiana dipende dalla Libya da almeno 60 anni (Gheddafi era di madre italiana), venne qualche settimana in Europa per turismo, diciamo, si fermò svariati giorni in tour visitando diversi paesi; nel viaggio ha visitato città, viaggiando per tutto il vecchio continente. Poi, appena entrato in Italia, previa un controllo al confine tedesco della polizia germanica, la ICC si è accorta che doveva essere arrestato.
Dunque fu immediatamente spiccato un ordine di cattura, appena Al-Masri entrò in Italia, sembrerebbe fornendo alla polizia italiana tutti i dettagli su dove scovarlo (l’arresto è avvenuto ad opera della Digos ossia della Polizia di Stato, NON dei Carabinieri, nota di redazione). Fu immediatamente preso in custodia, in Italia; coi media europei vicini a Davos a quasi anticipare la sua cattura ed a seguire l’arresto da vicino (…). Da Roma, a difesa di interessi di Stato nazionali, arrivò finalmente l’ordine che lo ha riportato nottetempo in Libya.
Il risultato è stato che i paesi ex coloniali europei, ossia Davos stessa, stanno da settimane attaccando ripetutamente l’Italia senza che nessuno, su detti grandi media (di fatto tutti di proprietà delle elites locali pro-Davos), si chieda il motivo di tale puntualissimo mandato di arresto spiccato solo quando il “criminale” Al Masri era entrato in Italia, non prima, anzi precisamente all’atto di entrare in Italia.
SI fa presente che nel presente caso si sta ripercorrendo quasi specularmente gli intenti della tragedia Regeni, in cui gli stessi poteri che stanno oggi “pompando” il caso Al Masri continuano da anni a tenere in caldo il caso Regeni, inviato in Egitto da una università britannica rinomata per aver dato i natali a moltissimi agenti (doppi o meno) dei servizi segreti di sua Maestà. E poi puntualmente ucciso in loco, con il fine nemmeno troppo celato di mettere a repentaglio gli ottimi rapporti esistenti da sempre tra l’Italia e lo Stato (Egitto) che ospita il giacimento di gas più grande del mondo, Zhor, tra quelli scoperti negli ultimi anni.
Sul caso Netaniahu la storia è più lunga: va prima di tutto ricordato che i poteri vetero coloniali europei sono gli stessi che hanno causato il disastro tra israeliani e palestinesi, da un secolo circa, con una scellerata gestione della dissoluzione dell’Impero ottomano, parlo della gestione di Palestina e Syria/Libano da parte di rispettivamente Gran Bretagna e Francia.
Oggi si è arrivati addirittura a voler processare Netaniahu per aver reagito eccessivamente ai fatti tragici dell’ottobre 2023 (…). Chiaramente Israele oggi è alleato di quegli USA che vorrebbero far finire sia la guerra in medio Oriente che in Ucraina: se ad esempio la tensione in Terra Santa dovesse per qualsiasi ragione terminare, i poteri vetero coloniali europei perderebbero la possibilità di destabilizzare l’area più ricca di petrolio del pianeta, il Medio Oriente, ben ricordando che lo scopo di tale destabilizzazione è sempre quello di sperare di metter le mani sul petrolio…
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Fatte queste dovute premesse analizziamo il caso ICC, chi ha firmato e chi no la contro-censura all’atto statunitense anti-ICC.
Semplicemente, chi ha firmato contro la censura USA sono i paesi ex coloniali Europei, tutti. Ed i loro paesi satelliti e/o paesi ex colonizzati che ancora hanno cacicchi coloniali nelle loro istituzioni oggi/elites locali.
Chi non ha firmato la censura anti-USA infatti dice molto di più: oltre agli USA, Argentina, Cina, Russia, Italia, Iran, Turchia, Giappone, Egitto, Marocco, Algeria, Libya, Arabia Saudita/Paesi del Golfo, Israele, Giappone, Corea, Australia, Nuova Zelanda.
Interessante, vero?
La prima considerazione da fare, fattuale, è che i grandissimi paesi mondiali ricchi di risorse si sono tutti tirati fuori dalla contro censura anti USA, evidentemente non condividono tale documento.
Mi chiedo però come sia possibile che un paese come la Cina non firmi…. E l’Iran? E il Giappone? Stanno con gli USA?
Esiste solo il caso del Brasile da analizzare e spiegare, in quanto ha invece firmato tale documento; sappiamo per altro che nel paese del cono Sud, Davos ha infiltrato la cuspide del potere locale, vedasi l’apparentemente davosiano giudice de Moraes e lo stesso Ignacio Lula da Silva, condannato per un enorme crimine fatto di tangenti sistemiche ma conservato al potere non sappiamo dirvi sulla base di che principi di giustizia (il Portogallo è di fatto uscito dai PIIGS proprio per il vitale supporto prestato in tale infiltrazione brasiliana).
Come riassunto possiamo affermare che, chi non ha firmato tale documento anti-USA relativo al caso ICC sono proprio i nemici storici dei poteri coloniali europei più le loro ex colonie, ricaviamo questo dai fatti.
Dice qualcosa, ripeto? Sappiate che anche il caso Ucraina per le risorse da depredare è una forma di guerra per interposta persona, penso ormai lo abbiamo capito tutti ormai…
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I Poteri coloniali – disperati – tentano in ogni modo di difendere i propri anacronistici privilegi
E’ chiaro che il tentativo di sopravvivere da parte di sistemi paesi disperati portino ulteriori e grandi disastri a termine, inevitabile. Quello su cui vorremmo farvi meditare è però quale sarà il vero fulcro del problema, che può diventare soluzione (…) negli anni a venire.
Stante ricordare che l’Italia è l’unico grande paese europeo del G8 che non ha firmato tale petizione anti-USA; confermando altresì che l’Italia fa davvero parte dei grandi Imperi, un impero culturale in realtà. Resta che i due paesi che bisognerà osservare con più attenzione da qui in avanti saranno Cina e Spagna.
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La Cina deve scegliere se ripercorrere lo stesso solco colonialista di chi l’ha colonizzata, di cui oggi è alleata
Va ricordato che Pechino non ha risorse proprio come gli imperi coloniali europei storici, dunque sembra destinata a fare gli stessi loro errori: ecco perchè Davos l’ha cooptata, si noti bene.
Infatti senza risorse è inevitabile cadere in tentazione di usare lo stesso modello britannico e francese, ossia acquisire materie prime a prezzo basso dalle colonie per poi vendere alle stesse prodotti finiti a maggior valore aggiunto, determinando a termine un deficit di bilancia commerciale, da saldare con un debito contratto nella valuta del colonizzatore, ossia in yuan. Poi lo yuan ad un certo punto sale e le colonie falliscono, a tal punto le si acquisisce per un tozzo di pane.
Con la Sterlina funzionò benissimo, tanto che anche la Cina cadde nel tranello, oltre all’India. Ora Pechino deve capire se vuole comportarsi nello stesso modo dei suoi aguzzini, 500 anni dopo, diventando essa stessa colonizzatrice (e comunista, una primizia), o scegliere una via diversa.
In tale contesto resta imperdonabile che Xi autorizzi ed anzi sostenga il contrabbando di fentanyl in USA, via Messico, che uccide almeno centomila persone all’anno, un’arma di distruzione di massa peggio del plutonio, vedasi oltre. Anche qui usando gli stessi, identici, precisi metodi dei suo aguzzini coloniali, gli inglesi (non gli americani) quando scatenarono la guerra dell’oppio in Cina.
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La Spagna deve capire se vuole diventare il riferimento cristiano del mondo moderno
Nessuno ne parla ma Madrid è molto importante per il sud America, dove conserva radici fortissime fatte di lingua, religione e cultura: la sua lunga manus potrebbe aiutare a forgiare un nuovo mondo, per questo sarebbe benvenuta nella coalizione che si sta scontrando coi poteri coloniali storici, la società spagnola è ben oltre nel processo prima di tutto etico di decolonizzazione (…).
DI più, la Spagna è l’erede ultima dei poteri imperiali romani, avendo dato tre tra i principali e più lungimiranti imperatori dell’Impero romano, Traiano, Adriano e Teodosio il Grande, di cui due addirittura adottivi.
Dunque, unendo i due fattori di cui sopra, oltre a ricordare la profonda cultura cattolica che la Spagna da un migliaio di anni più di tutti ha gelosamente conservato tra i paesi Occidentali, Madrid resta la principale candidata ad una alleanza di intenti con l’Italia filo-USA, alleanza utilissima a dare la base culturale mediterranea necessaria per un pieno successo a favore della nuova coalizione anti-coloniale globale in via di formazione.
Infatti, quello che non va dimenticato è che la coalizione dei poteri vetero-coloniali che hanno firmato contro la censura USA è composta in stragrande maggioranza da paesi NON cristiani, anzi di paesi che si sono ribellati al cristianesimo, anche con la violenza, Francia, Germania ed Inghilterra su tutti. Includo nel novero dei paesi anti-cristiani anche i paesi nordici, ad eccezione della Polonia.
Tale triplice aspetto ha un grande significato.
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Questa volta non ci saranno soccorritori, a meno che tutti noi non resistiamo. Mai più è adesso.
Resta che oggi il mondo sta combattendo contro i propri demoni, letteralmente, che sono gli eredi del colonialismo storico che non se ne vuole andare.
Ricordo che il caso Steele, contro Trump; il Russiagate, contro Trump; Zelensky che si oppose ai volere degli USA di Trump durante il suo primo mandato (Zelensky è uomo di Davos, funzionale al fatto di devastare l’Ucraina per mettere le mani sulle sue risorse primarie, un passaggio necessario per l’EU per non implodere, vedasi al LINK): sono tutte manifestazioni europee anti-Trumpiane organizzate dai vari servizi segreti basati in Europa, su tutti quelli inglesi, tedeschi, francesi (i primi due sono da annoverare tra i più formidabili del mondo).
Anche il Messico, storicamente intento a creare caos anti-USA, anche durante la WWI con il caso dello Zimmermann Telegram distraendo il gigante americano per evitare che gli USA entrassero in guerra in Europa contro i poteri centrali europei, fa parte dello stesso solco. Solco Messicano che oggi vede la presidente Shinbaum, di origine baltico-tedesche (osservatela bene, di messicano sembra avere pochissimo, ha invece molto delle elites europee a cui ancestralmente appartiene), mettersi contro Trump preferendo difendere i cartelli della droga del suo paese che fanno soldi contrabbandando fentanyl piuttosto che combattere il traffico della sostanza stupefacente che uccide almeno 100’000 persone all’anno negli States, un’arma di distruzione di massa più del plutonio (avete capito bene: oggi la presidente Shinbaum non ferma il flusso di fentanyl verso gli USA, che devasta la società americana con tale droga di provenienza cinese, ma anzi difende i cartelli della droga messicani [la letalità del fentanyl, come LD50, è superiore al veleno del mamba, uno dei serpenti più velenosi al mondo]).
Chiaramente tutto era stato preparato affinchè una persona come Trump MAI raggiungesse il potere negli USA; in quanto Trump in rappresentanza del potere americano di ultima istanza – le sue forze armate, di norma sane – olre che gli interessi del 99% della popolazione locale contrapposta ai privilegi della cuspide transnazionale (spesso di origine europea), vuole il grande cambiamento anti-coloniale.
Oggi che Trump è lì, con pieni poteri, e soprattutto persone stimate come il Lt. Gen. Michal Flynn sono a d indirizzarne gli sforzi, la sfida è aperta, mainstream, non più sotto traccia.
E’ la fine della storia, durata 2000 anni.
Non a caso Vera Sharav e Claudio Ronco ci avvertirono, spiegandoci a dovere – anche personalmente – che la radici dell’antisemitismo vanno ricercate in un virus millenario, non secolare. Parimenti veniva candidamente riconosciuto che i problemi “veri” sono nati quando il nazismo, invece di essere epurato post WWII, venne risparmiato ed anzi venne trasferito a conforto anti-comunista negli USA con l’Operazione Paperclip: quello fu il seme dell’attacco a Trump 80 anni dopo, andate a vedere la faccia del capo della Gestapo sparito dalla Germania alla caduta di Hitler e confrontatelo con eminenti esponenti dell’FBI degli ultimi 15 anni, parlo dell’ente di controspionaggio interno che Kash Patel deve oggi risanare o chiudere, salterete dalla sedia…
A conferma di quanto sopra, non sottovalutate che gli astronomi confermano, ormai da qualche anno, che davvero siamo dentro ad un periodo astrale completamente nuovo, dopo 2000 anni di storia si cambia registro. E i grandi attori globali, che dalla notte dei tempi guardano al cielo per propiziare le proprie gesta, lo sanno benissimo anche questa volta
MD
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