“Trump, o chi per lui, un vero genio. Essere accusati di unilateralità e prepotenza economica da parte della Cina non ha prezzo. Il nemico resta solo uno: la Cina-Davos. NON la gente Europea!“, così scrivemmo ieri prima della svolta trumpiana sui dazi cancellati per ora all’Europa ma incrementati alla Cina!
La variazione sul tema, da considerare, ovvero partendo dalle conclusioni per una volta, è che le elites di Davos sono a letto con la Pechino di Xi, che finanzia di fatto globalmente la svolta anti-Trump. Ovvero da qui in avanti l’America dovrà finanziare la protesta contro Davos, in Europa in particolare.
Abbiamo giù scritto nell’ultima settimana che la Cina è colei che ha finanziato il crollo di borsa di oggi e del 2020, lo stesso soggetto che finanziava fino a ieri la discesa del petrolio e del dollaro. Aggiungemmo che – in risposta – questa settimana sarebbe stato attivato lo short squeeze, quello che è successo ieri, che avrebbe frantumato i conti delle banche cinesi finanziatrici del raid di borsa al ribasso. Questo perchè la Cina fa sempre così: lavora a leva, con il collaterale dato dai suoi dollari incassati con l’export in USA negli anni…
La Cina di Xi scambia la miseria della masse ed i privilegi delle elites con la produzione cinese di beni a basso costo, con la sua manodopera fatta di poveracci senza futuro: comunismo 2.0 insomma, con le elites comuniste a festeggiare assieme a quelle di Davos grazie alla mera presenza di masse subproletarie cinesi – e in futuro anche occidentali e dunque europee – da fare lavorare come schiavi: è questo che volete?
Dunque, primo obiettivo: cancellare detto collaterale. Da ieri è disintegrato. Oggi infatti la Cina dovrà andare a ricomprare – anche in Europa – quello che ha venduto negli scorsi giorni, perdendo la camicia.
Ma è il grande messaggio il più importante: ieri pomeriggio il gen. M. Flynn, un amico del nostro sito, era partito col fuoco di fila, specificando bene PRIMA DELLO SHORT SQUEEZE quali erano i termini della situazione, che valgono anche per l’Europa (tutto rilanciato da noi su X.com):
“Basta con le vostre minacce, o con il vostro indebolimento del nostro Paese attraverso organizzazioni terroristiche straniere messicane, con il vostro diluvio di fentanyl nelle nostre strade, con il vostro attacco Covid con armi biologiche, con lo spionaggio, i furti, il comunismo, ecc. Ecco la mia risposta personale (trasponendo le vostre parole): l’America non è in cerca di guai, ma non fatevi illusioni, quando veniamo sfidati, NON ci tireremo MAI indietro down. Intimidazioni e minacce NON funzioneranno MAI con l’America.
Tenente Generale degli Stati Uniti (in pensione), ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale del 45° Presidente. 9 aprile 2025″
E ancora rincarando la dose:
“In guerra, per ogni azione c’è una reazione seguita da una contro-azione. I cinesi credono di essere maestri in questo, ma in realtà il loro sistema politico è costruito su una base di sabbie mobili. Il PCC sotto Xi è sottoposto a pressioni straordinarie e non perderà la “faccia”, ma potrebbe perdere molto di più. Come quelli di sinistra in America, la loro arroganza sarà la loro rovina.”
Chiaro, come abbiamo scritto ieri il nemico dell’America e della gente Occidentale NON E’ LA GENTE EUROPEA, ma l’elites di Davos a letto con la Cina. Che poi sono, nell’insieme, il nemico dell’America di oggi
Quello che è successo ieri, in fondo, è tanto semplice da capire che i giornali di Davos, anche e soprattutto in Italiano, infarciti di incompetenti raccomandati, non lo hanno capito nemmeno quando è successo:
->LA CINA DA OGGI E’ FUORI DAI COMMERCI MONDIALI!<-
Infatti con un dazio al 125%, Pechino smetterà di vendere in USA praticamente in toto, permettendo agli USA di recuperare circa 300 mld USD annui di trade balance cinese; ossia reindustrializzando gli USA per un pari ammontare di fatturato. Chiaro, tali dazi USA cancelleranno il commercio di beni inutili tra le due sponde Pacifiche, ma non di tutti i beni: per quelli essenziali, verranno triangolati con avallo USA. MA non sognatevi di farlo senza accordo, verrete bloccati selettivamente (memento invece ZERO dazi per la Russia, ndr).
E’ guerra anche questa, il gen. Flynn ce lo ha spiegato molto bene, gli USA sono pronti, nel caso.
Nessuno dimentichi per altro che, nel mondo attuale, quello che manca non sono le produzioni, ma i clienti, non ce ne sono abbastanza con gli USA che smettono di consumare!
Le tragiche conseguenze (per l’EU) di un’America che smette di importare
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Parallelamente l’Europa a breve sarà costretta a mettere dazi sui prodotti cinesi perchè i beni che non andranno più in USA dovranno essere venduti da qualche parte e l’Europa è il primo target. Ciò causerà un effetto accuratamente pianificato: la Cina vendendo le sue mercanzie in Europa dovrà spiazzare le aziende locali.
Dunque l’EU è obbligata a mettere dazi, le elites europee devono farlo. Così facendo si metteranno contro la Cina, sebbene le aziende occidentali con stabilimenti in Cina, là rischieranno a breve la nazionalizzazione degli assets.
L’alternativa – che per altro siamo certi vorrà l’hard core Davos – è schiavizzare il popolo europeo, seguendo il piano di Xi. Memento la Cattedra Agnelli a Pechino sponsorizzata dagli Elkann avente come mentore Romano Prodi (…).
Si perchè non mettere dazi alla Cina, oggi, come Europa, significa precisamente quello: schiavizzare gli europei ovvero annichilendo la propria industria, nazismo di ritorno europeo 2.1. E qui torniamo al titolo di questo nostro breve intervento: gli USA da qui in avanti dovranno necessariamente finanziare la lotta contro Davos, contro le elites di Davos, soprattutto in Europa, solo questione di tempo.
Facile derivare che, come reazione, la Cina sarà costretta a dichiarare guerra a Taiwan relativamente a breve, per ribaltare il tavolo. Ossia per salvare Xi, l’uomo dei militari cinesi che mai hanno combattuto una guerra all’estero in oltre un secolo. Abbiamo dato dettagli sull’epilogo anche di tale tragico evento ormai probabile, sigh, negli articoli degli ultimi sette giorni, andate pure a verificare in autonomia.
La conclusione d’ogni modo è semplice: da ieri è palese che il piano del militarista cinese Xi è incompatibile con la pace globale.
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Cina: le contraddizioni di un sistema paese con cui è impossibile competere
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Due righe sul posizionamento italiano, finalmente degno di un Paese con una grande storia: per una volta ha un governo che ha colto nel segno!
Tanti erano i dubbi che una Premier, sebbene certa patriota, non fosse sufficientemente preparata e dunque potesse fare danni irreparabili! Il contrario: Giorgia Meloni e Guido Crosetto, uomo di fiducia dei militari USA, stanno tenendo benissimo la linea.
Va però capito quale è stato l’asset italiano che ha salvato il Paese, oggi: l’umiltà.
Giorgia Meloni ha infatti riconosciuto la sua funzione, limitata ma importantissima. E senza parlare troppo si è messa a disposizione dell’Occidente, finalmente capeggiato dagli USA e non da Londra. Molto bene.
Va però aggiunto che tale umiltà da qui in avanti sarà molto meno utile: ci vuole infatti vision. Che purtroppo un governo esecutivo e non strategico non può avere. Dunque le elites politiche di Roma, Firenze, Milano restano da considerare per quelle che sono, le stesse hanno allevato un humus di loro adepti incapaci ma raccomandatissimi, ossia senza capacità di avere – appunto – vision. Ma solo di cd. arraffare, corto-termisti, sbarcatori di lunario insomma. Ovvero, il rischio è che il Paese si salvi, sì, con scioltezza, oggi; ma poi non sappia cosa fare strategicamente nel lungo termine, messaggio ripetuto da tempo.
Come sapete noi, soggetti direi anche altamente scolarizzati, abbiamo deciso di dare una mano da emigrati italiani all’estero, bruciati troppe volte dall’antimeritocrazia italica. Non è detto dunque che l’Italia potrà davvero salvarsi, ma certo supererà questa buriana. All’uopo, soggetti come Salvini, Renzi, Di Maio – il supposto nuovo – non possono che essere considerati meri avversari, direi addirittura nemici; dunque andrebbero trattati come tali, un traditore tale resta! Questo il governo attuale dovrebbe capirlo (…).
Non vedere però cosa è diventata oggi l’Italia, rispetto al 1992, sarà a termine bruciante per il Paese, bruciante, ripeto, va detto anche questo.
Ma purtroppo qui ci fermiamo, le persone leali seguono la loro strada.
Auguri Italia, dunque.
MD