Redazione: Un nostro lettore ci ha proposto la traduzione di questi due brevi articoli — che pubblichiamo volentieri — sui cambiamenti climatici e su alcune questioni ad essi collegate.
Il Segretario del WMO invita tutti ad evitare allarmismi. Non ci sono catastrofi in arrivo — e avverte al contempo che i dati scientifici vengono spesso usati a sproposito per dimostrare tesi inesistenti.
Più complesso il tema proposto dal Washington Examiner, contrario al controllo delle nascite, ritenendo il problema demografico in via di auto-soluzione.
Non siamo del tutto convinti. L’aumento della popolazione africana sembra inarrestabile. Fra qualche decennio nella sola Nigeria ci saranno più persone che in tutta l’Europa.
Senza eccessi malthusiani, crediamo che qualcosa debba essere fatto per controllare le nascite anche se, nello specifico, finiamo con il trovarci affiancati a Sanders e opposti al “conservatore” Washington Examiner (che speriamo voglia solo riferirsi alla denatalità occidentale, di cui ben conosciamo le ragioni).
Dissentiamo, in ogni caso, dai “Verdi” e dagli ambientalisti pop che pur tanto vanno di moda.
Per perseguire il loro ecologismo d’accatto arrivano a sostenere che sarebbe meglio se le popolazioni del terzo mondo non mangiassero carne, perché in questo modo minacciano l’ambiente.
Arrivano a proporre finanche il consumo di carne umana “per salvare il pianeta”[https://www.scienzenotizie.it/2019/09/10/mangiare-carne-umana-per-salvare-il-pianeta-la-proposta-in-svezia-4632274]: “Il professor Magnus Soderlund della Scuola di Economia di Stoccolma, ha avanzato la proposta di consumare carne umana per limitare gli effetti del riscaldamento globale”.
Non riusciamo nemmeno a commentare.
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“Non è la fine del mondo”. Il monito del Segretario della “World Meteorological Organization” sull’allarmismo climatico.
Ivan Pentchoukov per The Epoch Times
Il Segretario del WMO, “World Meteorological Organization”, in occasione di un’intervista rilasciata ad una rivista finlandese, ha lanciato un durissimo monito agli allarmisti climatici.
Petteri Taalas ha dichiarato alla rivista Talouselämä che è necessario un approccio calmo e razionale al dibattito sul clima, esprimendo il suo disaccordo verso coloro che promuovono scenari apocalittici.
“Dovremmo restare calmi e riflettere su quale sia davvero la soluzione al problema“, ha dichiarato Taalas alla rivista Talouselämä.
Aggiungendo che: “Non è la fine del mondo. Dobbiamo solo affrontare delle sfide più impegnative. In alcune parti del pianeta le condizioni di vita stanno peggiorando, ma l’umanità è sopravvissuta in situazioni anche molto più dure“.
Lo IPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change — fu creato nel 1988 dal WMO e dallo “United Nations Environment Programme”.
Da quel momento diventò l’organizzazione più importante a livello mondiale nello studio dell’influenza antropica sul “global warming”.
Taalas ha affermato che negli ultimi anni si sono registrate sempre più aggressioni, da parte degli estremisti climatici, verso gli scienziati del settore:
“Lo scetticismo sui cambiamenti climatici è diminuito, ma ora veniamo sfidati dal fronte opposto. Gli esperti del clima vengono costantemente attaccati da queste persone, per le quali dovremmo essere molto più radicali. Sono degli estremisti, ci condannano e arrivano finanche a minacciarci“.
Il capo del WMO ha così continuato: “Si sta sempre più diffondendo, fra gli estremisti climatici, l’idea che la crescita demografica abbia un impatto negativo sul global warming. Sono preoccupato per le giovani madri, che vengono messe sotto pressione. Tutto questo non farà che aumentare la loro ansia“.
Parte dell’estremismo cui Taalas fa riferimento è simile alla retorica usata dagli allarmisti climatici degli Stati Uniti.
La Dem. Alexandria Ocasio-Cortez ha assunto la leadership statunitense di questo movimento.
Secondo la Deputata di New York abbiamo a disposizione solo 12 anni per salvare il mondo, termine entro il quale sarà necessario adottare negli Stati Uniti dei provvedimenti radicali per eliminare le emissioni di anidride carbonica.
Il co-fondatore di Greenpeace, Patrick Moore, ha definito le osservazioni di Talaas “la crepa più importante nella narrativa allarmista“.
“I meteorologi sono dei veri scienziati e probabilmente sono stanchi della narrativa catastrofista di Greta, Mann, Gore e Ocasio-Cortez. Quello di Taalas è stato un ottimo intervento“, ha scritto Moore.
Le altre tre persone nominate sono Michael Mann, un climatologo, Greta Thunberg, la studentessa svedese di 16 anni promotrice dei ‘Friday for Future’, ed infine Al Gore, ex Vicepresidente degli Stati Uniti sotto l’Amministrazione Clinton, autore del documentario ambientalista “An Inconvenient Truth”.
Taalas ha infine sottolineato come i fatti vengano maliziosamente selezionati dai rapporti dell’IPCC ad opera degli estremisti climatici, per adattarli alla loro narrativa.
Ad esempio, la Ocasio-Cortez e il movimento che rappresenta si riferiscono spesso alla scadenza di 12 anni per porre fine all’uso di combustibili fossili.
Questa linea temporale di 12 anni è stata scelta selettivamente nel periodo compreso fra i 12 e i 44 anni di cui parla il rapporto speciale dell’IPCC, in cui si afferma che “il riscaldamento globale aumenterà probabilmente di 1,5 °C tra il 2030 e il 2072, dovesse continuare al ritmo attuale”.
“I rapporti dell’IPCC sono letti in modo fideistico, come fossero la Bibbia. Si cerca d’individuare dei brani che possano giustificare la propria visione catastrofica. Siamo ai livello dell’estremismo religioso“, ha detto Taalas.
E’ utile ricordare, infine, che la stragrande maggioranza dei modelli climatici utilizzati dall’IPCC abbia erroneamente previsto temperature più elevate di quelle reali.
Il Cato Institute, ad esempio, ha provato che 105 dei 108 modelli elaborati dall’IPCC avevano previsto, nel periodo compreso fra il 1998 e il 2014, temperature superficiali più elevate rispetto a quelle effettivamente registrate.
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Il movimento dei “Verdi”: salvare il pianeta, fregare l’umanità
Redazione del Washington Examiner (estratto)
Credo che quando si sente un ambientalista affermare di voler “salvare il pianeta” bisognerebbe innanzitutto chiedersi: “A favore di chi?” — perché molto spesso lo scopo finale sembra che non sia il bene delle persone.
A prima vista le politiche ambientalistiche c’impongono solo dei piccoli disagi che tutto sommato sono accettabili — usare lampade a basso consumo, o deboli getti d’acqua per fare la doccia, o lavatrici a carico frontale.
Altre volte, invece, sono molto più invasive perché comportano un notevole aumento dei costi energetici, la distruzione di alcuni tipi di industrie ed un peggioramento della qualità della vita.
L’Economist, ad esempio, ha recentemente scritto che: “Il consumo della carne fra le popolazioni povere del mondo sta aumentando. Se da un lato questo comporta una vita più lunga e sana, dall’altro è una pessima notizia per l’ambiente”.
Un maggior consumo di carne nei paesi in via di sviluppo è conseguenza di un aumento della loro ricchezza e, come scrive l’Economist, comporta per loro una vita più salutare.
Tuttavia, il fatto che un sempre maggior numero di africani consumi regolarmente della carne “aumenterà il contributo collettivo delle popolazioni africane ai cambiamenti climatici globali“.
Possiamo quini dedurre che la salute umana comincia ad essere posta in secondo piano rispetto alla causa ambientalista.
Bernie Sanders, il senatore socialista in corsa per la “nomination” presidenziale del Partito Democratico, mercoledì notte ha fatto un ulteriore passo avanti verso l’ambientalismo anti-umano.
Durante una trasmissione della CNN sui cambiamenti climatici, un’insegnante di nome Martha ha chiesto a Sanders se “egli avrebbe avuto il coraggio d’includere il controllo delle nascite in un eventuale piano per affrontare la catastrofe climatica“.
Sanders ha risposto affermativamente, avvicinandosi pericolosamente all’eugenetica finanziata dal Governo Federale. Il tutto, ovviamente, in nome del salvataggio del pianeta.
L’insegnante di nome Martha, i cui punti di vista coincidevano con quelli di Sanders, ha proseguito affermando in modo impreciso e fuorviante che: “La crescita della popolazione terrestre è più che raddoppiata negli ultimi 50 anni”.
In realtà il tasso di crescita è in calo e la popolazione, pur continuando ad aumentare, lo fa più lentamente.
“Il pianeta non può sostenere questa crescita“, ha concluso l’insegnante — e questo è l’ormai classico lavaggio del cervello che continuano a propinarci da oltre un secolo.
“La battaglia per nutrire tutta l’umanità è persa“ — scrisse Paul Ehrlich solo una generazione fa — “Negli anni ’70 e ’80 centinaia di milioni di persone moriranno di fame, nonostante i programmi che stiamo ora avviando”.
Ehrlich aveva torto. Proprio come Martha e Bernie, egli vide gli esseri umani come se fossero solo bocche da sfamare, non come delle mani utili e dei cervelli innovativi.
La vita umana oggi è migliore di quanto non lo fosse 100 anni fa, che a sua volta era migliore rispetto a 1.000 anni prima e così via.
Che cosa ha migliorato lo stato dell’umanità? Non sono stati i cambiamenti climatici e nemmeno gli alieni. E’ stata l’ingegnosità umana.
In altre parole, gli esseri umani sono un fattore netto positivo. Almeno se quello che v’interessa è la salute umana e la felicità.
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Link Originale 1° articolo: https://www.theepochtimes.com/chief-of-world-meteorological-organization-castigates-climate-alarmists_3073666.html
Link Originale 2° articolo: https://www.washingtonexaminer.com/opinion/editorials/greens-save-the-planet-screw-the-people
Scelti e tradotti da Grunt von Grunf
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