Ryan Jones per Israel Today
Come se la seconda Elezione Nazionale in meno di sei mesi non fosse già di per sé sufficiente, le conseguenze del voto (17 settembre) stanno trasformando Israele in una babilonia politica.
Vai tu per primo. No, vacci tu!
Ora sappiamo che il Partito “Blue and White” ha conseguito il maggior numero di seggi nella Knesset, davanti al Likud (33 a 31) del Primo Ministro Benjamin Netanyahu.
Anche così, sembra che sarà Netanyahu ad ottenere per primo l’incarico di formare il prossimo Governo.
In una scommessa assai rischiosa, il leader dei “Blue and White”, Benny Gantz, spera che, andando per primo e fallendo, Netanyahu potrebbe essere costretto ad entrare in un Governo di Unità Nazionale alle sue condizioni.
Perché Netanyahu fallirà, secondo Gantz?
Perché il Likud ha già accettato d’includere nella sua coalizione i Partiti ebrei ultraortodossi.
Il blocco di destra è ben al di sotto della maggioranza di 61 seggi e quindi ha bisogno dello “Yisrael Beiteinu” di Avigdor Liberman — e dei suoi 8 seggi — per formare un Governo stabile.
Tuttavia, Liberman ha rifiutato di sedere assieme agli ultraortodossi. Aveva puntato tutta la sua campagna elettorale sulla promessa di combattere la coercizione religiosa nella politica israeliana!
Netanyahu, quindi, è bloccato e Gantz lo sa. Quest’ultimo, tuttavia, sta correndo un rischio perché Bibi, in passato, è sempre stato in grado di tirar fuori conigli dal cappello.
Nel frattempo, Netanyahu vuole a sua volta che sia Gantz ad ottenere l’incarico per primo, praticamente per lo stesso motivo — giravano anche delle voci secondo cui il Likud avrebbe raccomandato il leader di “Blue and White” come Primo Ministro.
Alla fine, tuttavia, il Likud ha proposto Netanyahu quando i suoi rappresentanti si sono incontrati domenica scorsa con il Presidente Reuven Rivlin, che ha il non invidiabile compito di risolvere questo pasticcio.
Quanti Primi Ministri?!
Liberman, che si trova nella posizione del “kingmaker”, ha rifiutato di raccomandare Netanyahu o Gantz come Primo Ministro, quando ha incontrato il Presidente.
Vuol vedere i due riuniti in un secolare [e quindi laico] Governo di Unità Nazionale, che è più in linea con la sua visione politica, fintanto che riuscirà a guidare il suo Partito.
Ma — e questo è un grande “ma” — quello che Liberman e tutti coloro che chiedono un Governo di Unità stanno ignorando è il preesistente accordo fra Gantz e il numero 2 del suo Partito, Yair Lapid.
Se Likud e “Blue and White” formassero un Governo di Unità, sarebbe senza dubbio a condizione che Netanyahu e Gantz si alternino nel ruolo di Primo Ministro.
Quello che attualmente viene accuratamente evitato di dire è che Gantz e Lapid avevano raggiunto lo stesso accordo, se “Blue e White” avesse mai guidato il Governo.
Israele, quindi, deve ora avere tre Primi Ministri?
Infrangere tutte le Leggi!
Il motivo per cui questo “bastone fra le ruote” sta ricevendo così poca attenzione è dovuto, forse, al fatto che “Blue and White” ha tacitamente accettato le richieste della coalizione “Joint Arab List”.
La maggior parte delle cronache si concentra sul fatto che le “fazioni arabe” potrebbero far parte del Governo israeliano per la prima volta dopo decenni — ma la storia vera è che le richieste poste a “Blue e White” includono presumibilmente l’abrogazione della Legge Kaminitz.
La Legge Kaminitiz, entrata in vigore solo due anni fa, è una serie di modifiche alla Legge Israeliana sulla Pianificazione e l’Edilizia.
Si rese necessaria a causa delle dilaganti costruzioni illegali in Israele, sia su terreno pubblico che privato.
Un fenomeno che comprometteva gravemente qualsiasi tentativo di pianificazione delle città. Per inciso, la stragrande maggioranza di questi edifici illegali era costruita dalle comunità arabe.
Se Gantz abrogasse questa Legge, segnalerebbe effettivamente il “tana libera tutti” nelle costruzione illegali arabe.
Sul serio altre elezioni?!
Vista la situazione attuale, si parla seriamente di una terza Elezione Nazionale.
Ma, come osservano i nostri commentatori su Israel Today, è probabile che il risultato elettorale sarà esattamente lo stesso, se non vengono apportate modifiche [alla Legge Elettorale].
Uno dei cambiamenti potrebbe essere quello d’innalzare la soglia elettorale al 5%, che negli ultimi anni Netanyahu aveva abbassata nel tentativo di soffocare i partiti di destra più piccoli [sic].
Il risultato non è stato quello che Bibi sperava, visto l’attuale stallo politico, per il quale non sembrano esserci soluzioni in vista.
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Link Originale: https://www.israeltoday.co.il/read/israels-election-scene-descends-into-chaos/
Scelto e tradotto da Franco
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