Riteniamo che sia necessario chiarire i contorni della manovra finanziaria. Notiamo infatti che i media fanno di tutto PER NON FARE CAPIRE la vera entità del provvedimento rispetto ai risultati ottenuti. Dunque, vorremmo provare a comparare le due manovre, quella gialloverde e quella giallorossa, per evidenziare le differenze. Fattualmente. Tenendo presente che quest’anno ci sarà la necessità di copertura IN TOTO, ossia non per solo per una parte dell’anno, delle riforme sul reddito di cittadinanza e su quota 100 introdotte dallo scorso governo. Alla fine trarremo le conclusioni, che possiamo anticiparvi: è impossibile abbassare le tasse restando nell’euro. Ovvero, impossibile fare crescita senza abbassare le tasse. O anche, la gente così tassata e con stipendi sempre minori non fa figli!
Risultato: depopolazione dell’Italia là da venire, con tasse sempre più alte per i sempre meno che lavoreranno per mantenere una schiera di anziani sempre più nutrita. A fare nulla di radicale si terminerà strangolati! Capito il messaggio? Speriamo….
Or dunque, ecco le due manovre, in sintesi. I dati di PIL e Debito Pubblico sono stati ricavati da Eurostat e Banca d’Italia. Chiaramente in giallo i dati saranno da completare con i dati futuri della manovra, notando che gli effetti di una manovra fatta all’anno 0 vanno verificati negli effetti sortiti alla fine dell’anno 1. Ossia per verificare i dati della presente manovra finanziaria giallorossa (M5S+PD) bisognerà attendere a fine anno 2020; mentre per quella gialloverde (M5S+Lega), avendo per altro un’idea abbastanza precisa già oggi degli effetti a fine anno 2019, mancando pochi mesi, per i risultati definitivi bisognerà comunque usare i dati di fine anno (consiglio: le previsioni di crescita dei vari governi – senza distinzione di colore – non leggetele, non servono se non a fare tornare i conti ed a tenervi tranquilli, infatti sono quasi costantemente errate, ndr).
Facciamo presente che ad oggi non abbiamo ancora tutti i dati definitivi sulle misure applicabili per la manovra 2020, quindi ci riserviamo di modificare la tabella a destra e qui sopra.
La cosa interessante è che, stante la costante del M5S, la manovra in cui al posto del PD c’era la Lega sembra più pesante di quella attuale, 36 mld di euro contro 32 mld attuali dei giallorossi. Dunque, come da attese (Savona lo aveva previsto molto bene,peccato sia stato mandato via dai “Siriani”, ossia la frangia vicina ad Armando Siri) gli effetti sortiti dalla manovra gialloverde sono stati certamente depressivi: inevitabile, visto che le tasse invece di scendere come promesso in campagna elettorale sono aumentate.
PIL: stagnazione se non recessione vera e propria, mancano alcuni trimestri per la conferma tecnica
Parimenti il deficit su PIL del 2019 della manovra gialloverde è inferiore a quello giallorosso, ossia la manovra attuale sarà leggermente più espansiva di quella con componente leghista (non immediato capirlo dai giornali, o sbaglio?). Va per altro notato come gli effetti strutturali sull’economia e sui conti sia di quota 100 che del reddito di cittadinanza siano ricaduti solo parzialmente solo sul 2019 mentre avranno un impatto al 100% nel 2020.
Debito pubblico esploso: effetti di una manovra senza investimenti strutturali (sarà lo stesso il prossimo anno, segnatevelo)
La cosa su cui dovete puntare l’attenzione è l’effetto della manovra: ossia che effetto ha sul PIL e sul debito. Tradotto: la manovra gialloverde è stata recessiva, nei fatti. Parimenti l’inflazione è scesa, sintomo che di consumi non ce ne sono, anche a fronte della salita del petrolio che avrebbe dovuto far aumentare l’inflazione stessa (mentre invece è scesa).
Rapporto debito/PIL: il grafico non tiene conto della salita del debito a 2407 mld di euro durante il 2019 (ultimo dato disponibile), a circa parità di PIL vs fine 2018
IL MESSAGGIO DA RICAVARE…
Il messaggio che dovete ricavare da quanto sopra è che da una parte le due manovre sono molto simili, gialloverde e giallorossa. E sono/saranno entrambe recessive, ossia – vista l’assenza di investimenti strutturali e le tasse in salita – di crescita del PIL NON ce ne sarà nemmeno il prossimo anno. Ossia anno dopo anno aspettatevi un aumento delle tasse ulteriore a compensazione del buco che inevitabilmente si genererà (vedasi il rapporto debito/PIL in perenne salita) ecc. Fino a che schiatterete. Questo nell’ipotesi di non fare nulla, ossia di continuare a stare nell’euro ovvero di accettare l’austerità euroimposta. I numeri sono numeri, non si scappa.
Inflazione al ribasso, nonostante il petrolio sia salito (ossia consumi bassissimi)
E qui non posso fare a meno di ricordare – purtroppo – il tradimento leghista di aver promesso l’ITALEXIT e poi di esserselo rimangiato: i numeri di cui sopra dimostrano che senza ITALEXIT l’Italia è morta, destinata ad una fine lenta ma inesorabile. Aggiungete i migranti, un addendo alla ricetta, che con Salvini non arrivavano ed ora invece arriveranno in misura maggiore, restando però tali migranti un problema assolutamente secondario rispetto a quello economico (i migranti serviranno solo, in futuro, per creare il caos sociale nella Penisola quando sarà chiaro a tutti che non è possibile risolvere la situazione economica italiana causa inedia e corruzione mentale e possibilmente anche materiale – carriere, cadreghe ecc. – dei governanti che si sono succeduti dal 2011 ad oggi; dunque la si butterà in caciara, “per colpa dei migranti”).
A quelli che mi dicono, “si però, la colpa è dei 5S e non della Lega che aveva la minoranza” faccio notare che la Lega coi 5S ha potuto fare Flat Tax e Quota 100, oltre alla TAV (che è costata una barca miliardi di tasse, opera voluta per altro solo da Lega e PD e non dai M5S, qualcosa non torna, vero?). Ora che è all’opposizione che farà, la Lega? Eppoi la manovra con la Lega al governo è stata fattualmente più pesante di quella attuale, come si spiega?
La dittatura fiscale italiana in arrivo dal 1.1.2019: intercettazioni domestiche per mero sospetto di evasione fiscale! E’ il Governo del Cambiamento
Un ultimo appunto, sull’evasione fiscale. Come spiegato in precedenza anche diventando più virtuosi della Germania nel combattere l’economia sommersa, non si risolverebbe un fico secco. Infatti i 110 miliardi sbandierati di mancate tasse per evasione corrispondono ad uno stato SENZA ECONOMIA SOMMERSA; ossia di uno stato INESISTENTE nel mondo. Lo Stato che ha l’evasione più bassa in EU è l’Austria, appena sopra all’8% (ma è uno stato piccolo e poco complesso). Appunto, se l’Italia diventasse magicamente un’economia con meno sommerso della media EU, meglio addirittura di Germania, Francia, Spagna ecc., ossia portandosi al 10% di sommerso su PIL, potrebbe ricavare al massimo ca. 20-25 mld di euro all’anno di evasione, circa.
https://scenarieconomici.it/germania-evade-piu-che-litalia/
Sapete quale è il problema? Nel 2018 la morsa Guardia di Finanza+Agenzia delle Entrate recuperava già 16 mld di euro, più o meno lo stesso nel 2017. Ossia, l’evasione recuperabile al massimo – ripeto – diventando nottetempo un paese più virtuoso di Francia, Germania e Spagna e della media EU nel combattere il sommerso, sarebbe di ca. 6-9 mld di euro. Niente (dunque non fatevi prendere in giro), a meno di instaurare una caccia alle streghe fiscali, ossia una confisca generalizzata per via giudiziaria, magari si vuole arrivare lì per pagare i conti dell’austerità (…)
CONCLUSIONE: nei fatti entrambe manovre gialloverde e giallorossa sono pro-EU e non contro la EU (alla faccia di chi diceva che non si sarebbe calato le brache con l’EU). Ossia è tutto un teatrino, nessuno vuole cambiare alcunchè (a parole invece….). O sbaglio?
Tengo famiglia!! La cadrega!
Saluti
MD
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