Ammetto che mai avrei pensato che la Camera dei Comuni, della gente comune, avrebbe osato sfidare la Regina Elisabetta II sulla Brexit. Certo, è ormai evidente che qualcuno dall’interno della famiglia reale sta dalla parte dei Remainers, ossia dei tedeschi, indubbio. In molti puntano l’attenzione sul principe Harry, ossia quello che ebbe grandi e pubbliche simpatie per i nazisti in un recente passato. Un vizietto di famiglia quello della vicinanza a Berlino, anche in guerra: l’esempio di Lord Battemberg, poi Mountbatten, rappresentante dell’ala più filo-tedesca della famiglia Windsor, è lì a testimoniarlo, passando per Edoardo VIII. Anche il principe Filippo e di riflesso il principe di Galles, Carlo (che però resta figlio di Elisabetta II e nipote della Regina Madre, …) ebbero simpatie tedesche, mai sopite quanto meno da parte del consorte della Sovrana. Oggi tali simpatie neo-tedesche sembrano essere state cementate nel principe Harry, un reale che ha addirittura osato sposare una donna di colore.
Grande vicinanza, non sol opolitica, tra Bercow e il capo italiano del Parlamento EU (Sassoli è stato eletto per tale motivo?)
Perchè parlo di questo? Semplicemente perchè i messaggi deboli vanno decodificati. E ieri un ‘improvvisata dell’erede al trono, il principe William, primogenito di Carlo e Diana Spencer, ha chiarito ufficialmente la distanza incolmabile tra lo spirito reale di Elisabetta II e della sua discendenza rispetto a quello della progenie che non diventerà re, a meno di morte di mezza famiglia reale (io fossi al posto della famiglia di William non dormirei sonni tranquilli).
In tale contesto si innesca la Brexit, dove i mezzucci per mettere nell’angolo le forze più squisitamente britanniche si stanno sprecando. L’ultima è la mossa di John Bercow che, dopo aver fatto accettare il Benn Act che imponeva un prolungamento automatico e forzoso in caso di mancato accordo sull’uscita di Londra dall’EU, ieri ha negato il voto per la Brexit con il deal proposto da Boris Johnson. Una cosa incredibile. Puntualmente ieri sera il principe William ha di fatto ufficialmente scomunicato Harry, il filo tedesco. La logica direbbe che la Regina interverrà il 1.11.2020 in mancanza di accordo o di posticipazione, sempre che la sua salute tenga.
Oggi si stanno creando gli schieramenti globali: la Cina si sa dove sta, con i suoi pochi alleati nell’area pacifica, va da sola. Gli USA idem, ora con gli UK di Boris Johnson, sempre che vinca la battaglia della Brexit. Dall’altra la potenza EU, che sembra sempre più un clone di quello che sarebbe dovuto essere l’impero euro-nazista post vittoria tedesca nella seconda guerra mondiale, in asse con Parigi come nella Repubblica di Vichy [creatasi successivamente all’abdicazione del filo-nazista Edoardo VIII, ndr]. Ossia con la nuova Vichy, oggi al comando dell’EU.
L’Italia è come nel 1937, infatuata dai tedeschi, che oggi sono affiancati dai francesi a pagare i politici italiani direttamente o indirettamente – con le loro aziende sistemiche – al fine di comprali alla causa EU. Si, infatti Roma usando logica e per suo interesse dovrebbe andare, sia per forza di trattati validi (Cassibile et al.) sia di posizioni preponderanti nello Stivale (le basi militari), verso gli USA. Vedremo.
Quello che a Washington purtroppo non hanno ancora capito appieno è che fu un errore avallare il piano EUropeo di destabilizzazione dell’Italia dopo la caduta del muro di Berlino. Semplicemente – ora è chiaro – all’Italia starebbe meglio una gestione diretta americana via nostri oriundi, non mediata, a maggior ragione in assenza di Brexit (…). Se poi questo dovesse significare un nuovo piano Condor per il Mediterraneo Europeo, beh, a mali estremi, estremi rimedi…. Anche perchè se gli USA perdono l’Italia, hanno quasi perso la battaglia per l’Europa, ossia dovranno prima o poi accordarsi nella veste non di vincitori nella spartizione delle sfere di influenza continentali, a meno di una nuova guerra militare in Europa (…).
Il messaggio debole che non deve essere perso è che quello che sta succedendo in Europa, in UK e in USA ha necessariamente il supporto della più formidabile, feroce e pericolosa polizia segreta degli ultimi 100 anni. La Gestapo, ossia la Stasi, ossia il BND, che alla fine – dopo la fusione della polizia politica della DDR post caduta del muro da parte del ministro degli Interni dei tempi, di W. Schauble – sono la stessa cosa. Solo così si capiscono i legami tra Bercow e l’EU, tra Sir. Leitwin e John Bercow, tra Soros e la Germania (Soros, sebbene lui stesso ebreo, era di fatto un collaborazionista dei nazisti durante la seconda guerra mondiale, nella spoliazione degli ebrei, in una sua intervista lo stesso Soros esprime chiaramente questi concetti). E si interpretano molti personaggi tecnicamente inglesi ma con legami indicibili con i potentati tedeschi che si sono succeduti a Downing St. negli iultimi 15 anni. Ed anche le dinamiche dentro la famiglia reale; lasciando perdere le mille interconnessioni con l’Italia che passano per frange ex fasciste del nord Italia. E le influenze, questa volta più di stampo francese, sul clan Clinton negli USA.
Come capite è un bel caos, in cui non è ancora emerso nessun vincitore. Anzi, nessuno ha ancora sfidato nessuno, siamo alle scaramucce. Vedremo che succederà, anche perchè il globalismo imperante con asimmetria di potere e di ricchezza come elementi necessari per gestire cotanto progetto va di pari passo sia a livello sociale che a livello di paese, con intere enormi masse di popolazione che si stanno impoverendo. Ossia la classe media sparisce, e a nessuno guarda caso sembra importare. Sparizione della classe media significa fine del benessere diffuso. E questo comporta reazioni e scontri di piazza tra persone che si impoveriscono, fatti che oggi avvengono in tutto il mondo occidentale e paesi affini e vicinali, ossia in quel mondo dove la ricchezza una volta era veramente ben distribuita. Da qui le rivolte di piazza in Spagna, in Francia, anche negli stessi USA con sommovimenti economico sociali mai visti riflessi nelle elezioni di Trump, il vero sovranista. E negli scontri a cotè. Ed anche negli UK con la Brexit. E poi in Cile, Messico ecc.
Gli unici grandi paesi, agli antipodi per successo reciproco attuale, in cui non ci sono pubbliche manifestazioni di protesta sono due: Germania ed Italia. Se per l’esempio tedesco è chiaro il trend, un paese che cresce molto più degli altri di norma non si lamenta, il caso incredibile resta quello dell’Italia dove le masse si stanno sempre più impoverendo, dove le tasse si alzano a dismisura, dove i licenziamenti abbondano ed anzi esplodono, dove si sta iniziando a parlare di dittatura fiscale là da venire, dove le ingerenze estere si sprecano con impoverimento locale. E i cooptati dall’estero si moltiplicano, ora senza nemmeno preoccuparsi di difendere la forma…. Ed in tutto questo – incredibilmente– la popolazione non protesta con manifestazioni di piazza, come fanno gli altri.
E proprio vero, per fare le rivoluzioni ci vuole qualcuno dall’esterno che ti finanzia. Semplicemente oggi l’Italia non ha nessuna protesta finanziata dall’esterno, ed in questo c’entra molto la Brexit. Da soli infatti gli italiani sono imbelli. Dunque si va avanti verso il declino, senza fiatare, orecchie basse.Ricchezza delle classi agiate: il vero motivo della Brexit sta nella tabella qui sopra. Guardate gli UK….
Il motivo? Forse è già stato deciso che l’Italia sarà preda di tutti, primo scalpo della vera fine dell’Impero britannico, o delle sue vestigia.
Per tali ragioni soni convinto che la Regina dovrà intervenire lei stessa a favore della Gran Bretagna – e dunque contro la Germania – appena dopo il 31.10, per evitare l’implosione del Regno, unico paese dove la ricchezza delle classi extra ricche è scesa negli utimi 10 anni. Ma potrei sbagliarmi, infatti le faccende reali restano sempre insonorizzate. Ben sapendo che una reazione Reale sarebbe anche nel bene dell’Italia.
MD
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