Basta che i giornali ripetano “Mafia” e gli sprovveduti italiani si convincono. Peccato che la Cassazione abbia concluso che NON era mafia… (per fortuna che c’è ancora un Giudice a Roma)
Non ritengo che l’Italia possa essere considerato uno stato di diritto a tutto tondo ormai. Questo perchè ci sono troppi esempi che vanno in senso contrario: dall’abuso della custodia cautelare in carcere, stigmatizzata dal giudice oriundo della Corte Suprema USA, Justice A. Scalia come contrario ai principi democratici. Passando per l’assenza di una seria legge sulla tortura, quella attuale infatti è quasi inapplicabile, legge che fino a 2 anni fa comunque non esisteva nemmeno in Italia (unico tra i paesi occidentali). Fino ad arrivare alla sentenza di Mafia Capitale in cui, oltre ad aver applicato per anni – ora possiamo dirlo – IMPROPRIAMENTE il carcere duro ai sospettati in attesa di condanna definitiva, abbiamo finalmente visto contraddetta la versione ormai imperante dai giudici della Cassazione, in via definitiva.
Ma è l’aspetto delle pene accessorie all’essere considerato mafia, ossia le confische “stile mafia”, su cui bisogna fare attenzione. Infatti tale prescrizione sulle confische verrà applicata anche ai semplici evasori fiscali dal prossimo anno. Mi risulta impossibile accettare il sillogismo evasori fiscali = mafiosi, davvero….
Premettendo che non conosco nessun implicato in Mafia Capitale nè ho simpatie per nessuno dei personaggi coinvolti, va detto chiaro e tondo che quanto accaduto nel caso della mancata mafia romana è uno scandalo assoluto, uno sfregio allo Stato di diritto. Infatti applicando alla supposta mafia capitale il regime per i mafiosi, che ricordo comprendere il carcere duro, sono state applicate anche misure accessorie come la confisca allargata. Sapete come funziona tale confisca? In generale la confisca vuole attaccare i beni e le ricchezze che si sono accumulati grazie alla perpetrazione di un determinato reato, ossia ad esempio i reati di stampo mafioso (il prossimo anno anche l’evasione fiscale verrà applicata la confisca per sproporzione o allargata, che è la stessa cosa). Chiedendo scusa per l’eccessiva semplificazione, in pillole posso però darvi alcuni ragguagli più operativi, con le modifiche di legge intervenute nel 2017: prima di tutto la confisca allargata (o per sproporzione, che ripeto è la stessa cosa) è obbligatoria; si applica in presenza di reati come quello per mafia (mentre il prossimo anno varrà anche l’evasione fiscale); può essere applicata anche in assenza di una sentenza definitiva (!); ed anche in assenza della sentenza sul reato presupposto, ma giusto in presenza di una supporto fattuale in base alla valutazione del giudice tra esistenza del reato ed accrescimento patrimoniale indebito; tale confisca resta valida anche in caso di prescrizione, in presenza di almeno una sentenza di condanna in almeno un grado (commento personale: pazzesco). Aggiungete a quanto sopra che il bene che è stato confiscato anche senza sentenza definitiva può essere venduto all’asta, poi lo stato rifonderà nel caso i danni a colui che eventualmente dovesse essere stato danneggiato dall’alienazione del bene in forza di una successiva sentenza definitiva assolutoria. Una vera follia, o sbaglio?
Certi giudici italiani sono andati contro i principi di democrazia?
Ossia, il Carminati di turno che si fa 3 anni di carcere duro in forza del riconoscimento delle finalità mafiose, alla fine tali anni in galera se li è fatti e non glieli toglie nessuno, a Tolmezzo, carcere durissimo. Ed in più i suoi beni magari sono stati prima confiscati in forza della presunzione mafiosa e poi anche venduti. Sostituite Carminati con qualsiasi evasore italiano – vedremo la legge come sarà scritta dai giallorossi – e capite che dal prossimo anno, in caso di sproporzione tra ricchezza detenuta da ciascuno di voi (sulla base di una valutazione di un giudice che potrà ipotizzare la presenza di un reato anche se non perseguito in precedenza), molti italiani potrebbero dover dare una parte dei propri risparmi allo stato, senza ricorrere tecnicamente ad una imposta patrimoniale (in teoria basta non riuscire a spiegare la provenienza dei propri risparmi, senza – sembra – per altro un chiaro limite temporale, …).
Fate attenzione che il combinato dei metodi di confisca applicati all’evasione uniti all’autoriciclaggio entrato in vigore dal 1.1.2015 potranno comportare, in caso di sproporzione tra patrimonio e reddito, anche l’applicazione del regime sanzionatorio includente la confisca allargata (…).
NESSUNO OSA DIRLO DI QUESTI TEMPI, MA L’EVASIONE FISCALE ITALIANA E’ MOLTO SIMILE A QUELLA DEI PRINCIPALI PAESI EU
Come capite il rischio di stato di polizia fiscale sembra davvero essere alle porte, o anche nazismo fiscale visto che tali misure estreme ed eccessive secondo lo scrivente sembrano mutuate dal peggior regime di polizia europeo che il mondo ricordi (la Gestapo; si sappia che non pare lecito allo scrivente usare gli stessi strumenti usati contro i mafiosi anche in casi di mera evasione fiscale, mafia ed evasione per fortuna NON sono la stessa cosa!). Quello che andrebbe fatto è capire perchè lo Stato italiano decida di percorrere tale folle strada, che potenzialmente potrebbe dare via libera ad una novella forma di totalitarismo, si sa da dove si porte ma non si sa dove si arriverà, occhio…
Evasione fiscale italiana pari al 12.1% nel 2017 (dato ufficiale)
Ossia, va assolutamente evidenziato che lo strozzino dietro la decisione di applicare misure così estreme sta a Bruxelles, in nome e per conto di Parigi e Berlino; sebbene a fronte di una evasione fiscale italiana molto simile a quella della Germania, sella Svezia o della Francia. Avete capito bene, L’EVASIONE FISCALE ITALIANA STIMATA SECONDO I CANONI INTERNAZIONALI (ossia dall’ISTAT) E’ MOLTO SIMILE A QUELLA DEI PRINCIPALI PAESI EU! Dove però – chiaramente – nessuno si sogna di applicare misure degne di uno stato dittatoriale per confiscare i beni ai supposti evasori anche senza una sentenza definitiva passata in giudicato, usando strumenti usati in precedenza per i mafiosi!!! Guardate questi dati:
Evasione fiscale della Francia e della Svezia nel 2015 pari rispettivamente all’ 11.65% ed al 11.74% del PIL
Evasione fiscale della Germania nel 2015 pari al 12.1% del PIL
Insomma, mettendo a paragone i dati di evasione fiscale italiana, non esiste molta differenza con l’evasione di altri paesi EU! Dunque, perchè applicare solo in Italia misure da stato dittatoriale?
PERCHE’ L’ITALIA – UNICO TRA I PAESI EU- APPLICA MISURE PRIMA USATE SOLO PER I MAFIOSI ANCHE PER L’EVASIONE FISCALE? RISCHIANDO DI DIVENTARE PROSSIMO AD UNO STATO DI POLIZIA FISCALE?
Questa è la grande domanda, a cui rispondere è però abbastanza facile: ogni colonizzatore fa fare il lavoro sporco ai propri cooptati che stanno dentro la colonia. Così l’EU, che impone austerità, impone ai governanti italiani di alzare le tasse, a dismisura, con la spada di Damocle dello spread (e magari con qualche prebenda pagata a ex ministri, vedasi il caso di E. Letta che è a libro paga dello Stato francese, un caso da manuale) rendendo evidente NEI FATTI che lo scopo di cotanta austerità NON è aiutare il paese che la applica a risollevarsi, ma il perfetto contrario: lo si vuole affossare! Si è visto perfettamente in Grecia la quale, dopo aver svenduto tutto quello che aveva di valore, con gli aeroporti ellenici comprati addirittura dallo stato tedesco, sta peggio di prima, anzi è diventata in eterno un paese in mano ai suoi debitori. In breve: la Grecia è una COLONIA dei paesi che comandano l’EU,ossia in primis di Germania e Francia.
Applicare la ricetta dei gialloverdi e dei giallorossi porterà questo risultatoin dote… (checcè ne dicano i leghisti, resta il fatto he o si esce dall’euro o si muore)
Nel caso specifico, la confisca allargata usata per punire l’evasione, uno strumento ideato per i mafiosi, ne è la prova, lampante, solo a volerlo vedere.
Quello che fa pena è notare che oggi non esiste nessun partito nei fatti che vuole sfidare l’EU, ossia i colonizzatori europei del III millennio. Nemmeno la Lega, che infatti ha aumentato le tasse l’hanno scorso, elaborando un DEF addirittura con più tasse a 5 anni di quello dei giallorossi quest’anno. Dunque spero capiate che l’EU è veramente un progetto coloniale, nei fatti, senza avversari nella Penisola.
Tradotto, l’Italia finirà giocoforza in una dittatura fiscale se non si ribella. E ribellarsi vuol dire solo una cosa: cancellare la pietra angolare dell’austerità, ossia l’euro, una moneta straniera ed anzi il vero strumento di colonializzazione, in cui l’Italia forzosamente si sta indebitando. E questo sebbene ancora circa la metà del debito nazionale italiano presente ad oggi sia stato contratto in vecchie lire (noi siamo pro-ITALEXIT, forse tra gli ultimi rimasti).
Volete stare nell’euro? Allora beccatevi la dittatura fiscale. E non fiatate! Siete voi – anzi i vostri rappresentanti di partito di zona, che doveste andare a trovare a casa loro per spiegare di persona cosa voi volete veramente – ad averlo deciso, dato che non volete uscire dall’euro!
Mitt Dolcino
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