Philip Giraldi per Strategic Culture
La saga del pedofilo Jeffrey Epstein — che ad agosto potrebbe essersi suicidato nella sua cella (forse) — continua all’infinito.
Continuano ad emergere bugie e brutte storie di “copertura”, rivelate principalmente dai media alternativi che, chiaramente, non condividono le reticenze della stampa mainstream.
Il fatto più recente riguarda le notizie che la ABC aveva acquisito tre anni fa sui beni di Epstein e sulle sue attività.
L’emittente si rifiutò di trasmettere questa storia, apparentemente come conseguenza della pressione proveniente dalle importanti persone implicate nelle storie di sesso minorile organizzate da Epstein.
Questa vile storia di “copertura” andò in questo modo: nel 2015, l’anchor della ABC, Amy Robach, intervistò Virginia Roberts Giuffre, una delle vittime di Epstein.
La donna rivelò di essere stata costretta da Epstein e dalla sua maitresse, Ghislaine Maxwell, a fare sesso con numerosi uomini, fra i quali il Principe britannico Andrew, Duca di York.
Affermò di aver fatto sesso con il Principe per tre volte quando era ancora minorenne. Sembrerebbe che abbia fornito anche foto e prove documentali a sostegno della sua storia.
Il pezzo doveva essere trasmesso dalla “ABC News”, ma i redattori del network e il senior management intervennero all’ultimo momento per fermarlo.
Ciò avrebbe posto fine alla storia, ma è successo che la Robach si sia lamentata con un collega per l’eliminazione della sua intervista — poco dopo che, all’inizio di quest’anno, la storia di Epstein fosse diffusa — davanti ad un microfono e ad una videocamera che, ovviamente, hanno registrato tutto.
Una Robach chiaramente frustrata ha dichiarato che:
“”Ho avuto questa storia fra le mani per tre anni. Avevo quest’intervista con Virginia [Giuffre], ma non la mettemmo in onda. Mi fu detto, ‘chi è Jeffrey Epstein? Nessuno sa chi sia. Questa è una storia stupida’. Poi il ‘Palazzo’ scoprì che eravamo in possesso di tutte le sue accuse al Principe Andrew e ci minacciò in mille modi diversi””.
Quella registrazione è emersa recentemente sul sito alternativo Project Veritas, apparentemente fornita da un ex impiegato della ABC.
L’affermazione della Robach, secondo cui la sua storia fu soppressa per le pressioni della Famiglia Reale Britannica, è stata enfatizzata nella successiva diffusione mediatica della registrazione.
Per quello che vale, il Principe Andrew ha sempre negato di aver avuto “qualsiasi forma di contatto o relazione sessuale” con la Giuffre e “ABC News” ha affermato che c’è “zero verità” in quest’affermazione.
Buckingham Palace non ha risposto, limitandosi ad affermare che “questo è un problema della ABC”.
Ora, è vero che le accuse al Principe Andrew sarebbero state di grande imbarazzo per Buckingham Palace, ma il Principe non per niente è sempre stato chiamato dai media britannici “randy Andy” [il lussurioso Andy]. Il danno, quindi, era certamente contenibile.
Ed è anche vero che il Presidente della “ABC News”, James Goldston, aveva una stretta relazione con la Famiglia Reale Britannica. Ma, in qualche modo, la storia non è completamente credibile.
La Robach ha affermato che, nell’intervista fatta alla Giuffre, la donna aveva rivolto pesanti accuse anche all’ex Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton e al litigioso Professore di Legge ad Harvard, Alan Dershowitz.
Nella registrazione la Robach ha detto che:
“”Ho provato per tre anni a tirar fuori questa storia, ma senza risultati ….. ed ora queste nuove rivelazioni ….. ho avuto un po’ di panico. Sono così arrabbiata in questo momento ….. ed ogni giorno mi arrabbio sempre di più dicendo a me stessa, ‘Oh, mio Dio! Era proprio quello che avevamo in mano ….. non era affatto una stupidaggine’””.
Ma ora seguiamo questo ragionamento: la Robach potrebbe anche credere che la sua storia sia stata oscurata su pressione della Famiglia Reale Britannica — che, probabilmente, è quello che le è stato detto dai suoi capi — ma, a meno che non fosse stata al telefono con un loquace maggiordomo di Buckingham Palace, come avrebbe potuto sapere se quello che le era stato detto era vero?
I Reali Inglesi non sono a tal punto temuti negli Stati Uniti da indurre un editore ad oscurare una storia sensazionale solo perché potrebbe essere considerata offensiva per un Principe!
Se ci si pensa, è molto più probabile che la storia sia stata messa a tacere per il coinvolgimento di una persona cara al cuore di ogni editore che appoggia il Partito Democratico.
E questa persona è sicuramente Bill Clinton, che volò sul “Lolita Express” di Epstein per ben 26 volte.
Ora, se la Casa di Windsor è in grado di reagire in mille modi diversi, si dovrebbe moltiplicare questo numero per dieci per calcolare quanto possa essere letale attraversare la strada dei Clinton.
Inoltre, ci furono pressioni anche da parte di Dershowitz, uno dei consulenti legali di Epstein, che contattò la “ABC News” nel 2015, poco prima che l’intervista fosse trasmessa.
Fece pressioni sul network per far annullare il servizio e parlò con diversi produttori ed un avvocato in una serie di telefonate.
E, in modo sufficientemente sicuro, la “copertura” della “copertura” è cominciata subito dopo la comparsa del video della Robach.
Questa ha spiegato di essere stata “”….. colta da un momento di frustrazione””, quando la storia di Epstein fu diffusa dai media mainstream durante l’estate.
E’ arrivata persino a rimproverare sé stessa per assecondare la linea difensiva perseguita dagli avvocati della “ABC Corporate”.
Ha dichiarato che:
““….. ero sconvolta dal fatto che l’importante intervista che avevo fatto a Virginia non fosse andata in onda, perché non eravamo riusciti ad ottenere prove sufficienti a conferma.
I miei commenti sul Principe Andrea e su Bill Clinton, relativi alla loro presenza sull’isola privata di Epstein, erano conseguenza di ciò che Virginia Roberts aveva detto in quell’intervista del 2015.
Stavo facendo riferimento alle sue accuse, non a ciò che la ‘ABC News’ aveva verificato attraverso i nostri reportage. L’intervista stessa non era andata in onda perché non soddisfaceva i nostri standard.
Da allora, nessuno ha mai detto a me o al mio team di smettere di riferire su Jeffrey Epstein, tant’è vero che abbiamo continuato a seguire in modo aggressivo questa storia””.
Potrebbe sembrare che lo sfogo della Robach e le sue successive scuse siano state fatte da due persone diverse — e che solo una di queste stia dicendo la verità.
La realtà dei media nazionali è che, per motivi politici, alcune storie sono troppo calde per poter essere toccate.
La qual cosa spiega perché i tre Clinton continuino con i loro comportamenti e che venga loro concesso molto spazio sulla stampa perché possano spargere sciocchezze, come ad esempio il recente pazzo attacco di Hillary a Tulsi Gabbard.
E poi c’è la storia di Epstein, che praticamente è stata fatta sparire.
Ci si potrebbe anche chiedere perché nessuno dell’FBI abbia mai interrogato Ghislaine Maxwell, maitresse di Epstein e sua partner nei disgustosi crimini sessuali — probabilmente era anche un agente israeliano.
E cerchereste invano sui media mainstream un’eventuale indagine del “Quarto Potere” sui rapporti di Epstein con i Servizi Segreti.
Il Procuratore Federale di Miami, Alexander Acosta, fu accusato di essersi tirato indietro la prima volta che Epstein fu arrestato in Florida, conseguenza delle sue connessioni con i Servizi Segreti — ed ora è stato confermato che Epstein lavorava per i Servizi Militari dello Stato Ebraico fin dagli anni ’80.
Il suo compito principale era quello di ricattare Americani di spicco per conto di Israele.
Quante cellule cerebrali ci vogliono per seguire questi indizi?
Chiedete ad Acosta chi gli ha detto di tirarsi indietro e perché, poi chiedete la stessa cosa alla persona che egli vi avrà rivelato, chiunque essa sia.
Continuate ad avanzare nella “catena alimentare” e alla fine, forse, scoprirete la verità ….. o almeno una sua versione.
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Link Originale: https://www.strategic-culture.org/news/2019/11/14/epstein-story-killed-by-abc-in-2015-was-it-done-to-protect-the-clintons/
Scelto e tradotto da Franco
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