Mike Adams per Natural News
La bufala del cambiamento climatico di origine antropogenica è ormai evidente. È stata appena pubblicata una devastante serie di ricerche che rivela di come l’attività umana non rappresenti niente più che un aumento di 0,01 °C delle temperature globali.
Questo significa che tutte le attività umane prese di mira dagli allarmisti — motori a combustione, voli aerei, trattori diesel — non hanno praticamente alcun impatto misurabile sulla temperatura del pianeta.
Gli scienziati finlandesi che hanno guidato la ricerca hanno pubblicato un documento intitolato “No Experimental Evidence for the Significant Anthropogenic Climate Change”.
Il documento spiega che l’analisi dell’IPCC [Intergovernmental Panel on Climate Change] sulle temperature globali soffre di un errore grossolano: la mancata spiegazione dell’”influenza della copertura nuvolosa” sulle temperature globali.
I ricercatori hanno spiegato che le variazioni naturali della “copertura nuvolosa bassa” — fortemente influenzata dalla capacità della radiazione cosmica di penetrare nell’atmosfera terrestre, conseguenza delle variazioni nella forza della magnetosfera del nostro pianeta — spiegano quasi tutti i cambiamenti della temperatura globale.
Come rivelato dal grafico sottostante, una maggiore copertura nuvolosa è inversamente proporzionale alla temperatura.
In altre parole, le nuvole proteggono la superficie della Terra dal sole, raffreddandola grazie alla loro ombra. Viceversa, la mancanza di nuvole provoca un maggiore riscaldamento:
LA COPERTURA NUVOLOSA GENERA I CAMBIAMENTI DELLE TEMPERATURE GLOBALI
Ciò è ulteriormente supportato dai ricercatori dell’Università di Kobe [Giappone] che, quasi simultaneamente, hanno pubblicato un documento che rivela di come i cambiamenti nel campo magnetico del nostro pianeta regolino l’intensità della radiazione solare che raggiunge l’atmosfera inferiore, causando la formazione di nuvole che poi alterano le temperature globali.
Quello studio, pubblicato su Nature e intitolato “Intensified East Asian winter monsoon during the last geomagnetic reversal transition” stabilisce che:
“”Le registrazioni delle variazioni climatiche su scala suborbitale, durante gli ultimi periodi glaciali e olocenici, possono essere utilizzate per chiarire i meccanismi dei rapidi cambiamenti climatici ….. Almeno un evento è stato associato a una diminuzione dell’intensità del campo magnetico terrestre.
Pertanto, i registri climatici del “MIS 19 interglaciale” possono essere utilizzati per chiarire i meccanismi di una grande varietà di cambiamenti climatici, compreso l’effetto della variazione della forza del ‘campo di dipolo geomagnetico’ sul clima, attraverso la formazione di nubi indotta dai raggi cosmici galattici (GCR) …..”” .
In effetti, in periodi di campi magnetici deboli o mutevoli che emanano dalla stessa Terra, i raggi cosmici che sono normalmente deviati dalla magnetosfera penetrano ulteriormente nell’atmosfera terrestre, causando la formazione di nuvole basse che a loro volta generano una specie di “effetto ombrello” che protegge la terra dal sole e ne causa il raffreddamento.
Viceversa, la mancanza di nuvole rende la superficie più calda, come è naturale aspettarsi.
Questo fenomeno naturale è ora documentato e riconosciuto come il motore principale delle temperature globali e del clima — l’attività umana, quindi, non c’entra niente.
In altre parole, bruciate tutto il petrolio che volete e questo fatto sarà ancora niente più che una goccia nel mare rispetto al potere del sole ed alle altre influenze cosmiche.
I ricercatori hanno confermato che tutti i consumi mondiali di combustibili fossili contribuiscono solo a malapena alle effettive temperature globali.
Come hanno ben spiegato, i modelli climatici dell’IPCC stanno selvaggiamente sopravvalutando l’influenza dell’anidride carbonica sulle temperature globali:
“”….. I modelli [IPCC] non rilevano le influenze della bassa frazione di copertura nuvolosa sulla temperatura globale.
Il contributo di un componente naturale come la CO2 è troppo piccolo rispetto al complesso dei gas serra. J. Kauppinen e P. Malmi dello IPCC indicano il totale del loro contributo in 0,24 °C e quindi, considerando che la parte antropogenica nell’aumento della CO2 è inferiore al 10%, non abbiamo praticamente alcun cambiamento climatico legato all’attività umana.
Sono le nuvole basse che controllano principalmente la temperatura globale””.
L’INTERA STORIA DEL “CAMBIAMENTO CLIMATICO E’ UNA BUFALA
In altre parole, non è l’anidride carbonica il fattore “inquinante” — come da tempo vanno affermando gli allarmisti dei cambiamenti climatici.
La CO2 non distruggerà il pianeta e non ha quasi alcun effetto sulle temperature globali (la stima dell’IPCC sul suo effetto è, secondo i ricercatori finlandesi, di un ordine di grandezza troppo grande, ovvero dieci volte il contributo effettivo).
La NASA, in effetti, è stata costretta ad ammettere che l’anidride carbonica sta notevolmente rinverdendo la Terra, favorendo la crescita di foreste pluviali, alberi e praterie [carbon dioxide is re-greening the Earth].
La mappa che segue mostra l’aumento del “verde”, legato all’aumento di CO2:
È importante sottolineare che la riduzione del consumo globale di combustibili fossili non avrà praticamente alcun impatto sulle temperature globali.
Il regolatore di gran lunga più grande del clima e delle temperature è la forza e la configurazione della magnetosfera terrestre, che è sempre stata in evoluzione sin dalla formazione del pianeta miliardi di anni fa.
Più debole è la magnetosfera più i raggi cosmici penetrano nell’atmosfera, provocando la formazione di nuvole che proteggono dal sole la superficie del pianeta.
Secondo questa ricerca, pertanto, una magnetosfera più debole provoca il raffreddamento globale, mentre una magnetosfera più forte provoca il riscaldamento globale. Questo fenomeno è chiamato “Effetto Svensmark”.
Come riportato da ‘Science Daily’ [https://www.sciencedaily.com/releases/2019/07/190703121407.htm]:
“”Ciò suggerisce che l’aumento dei raggi cosmici è accompagnato da un aumento della copertura delle nuvole basse. L”effetto ombrello’ che ne deriva raffredda il continente e di conseguenza l’alta pressione atmosferica siberiana è diventata più forte.
Aggiunto ad altri fenomeni che hanno luogo nel corso di un’inversione geomagnetica — i sedimenti della baia di Osaka evidenziano un calo della temperatura media di 2-3 gradi Celsius e un aumento della gamma di temperature annuali — questa nuova scoperta sui monsoni invernali fornisce ulteriori prove che i cambiamenti climatici sono causati dall”effetto ombrello’ delle nuvole basse””.
La “guerra al carbonio” è un derivato della pura stupidità, dell’arroganza e dell’analfabetismo scientifico
L’estremo allarmismo dei pazzi del cambiamento climatico — meglio personificato dall’insistenza di Alexandria Ocasio-Cortez sul fatto che l’umanità sarà distrutta fra 12 anni se non smettiamo di bruciare combustibili fossili — si basa solo sulla temibile propaganda dei media ed è comunque una falsa scienza.
l’IPCC e il NOAA [National Oceanic and Atmospheric Administartion] hanno entrambi i dati sulle temperature di routine e le usano per creare una “tendenza” al riscaldamento anche se questa non esiste.
Siamo davanti ad una frode massiccia e coordinata, con i media mainstream che mentono deliberatamente sui cambiamenti climatici per imporre schemi di mercato che da un lato distruggerebbero l’economia americana e dall’altro trasferirebbero trilioni di dollari nelle tasche dei ricchi globalisti, sotto forma di un’”imposta sul carbonio”.
Eppure il carbonio non è affatto un problema. La “guerra al carbonio” è una politica stupida e insensata creata da idioti: basti pensare che gli umani sono forme di vita basate sul carbonio, il che significa che una “guerra al carbonio” è una guerra contro l’umanità.
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Link Originale: https://www.naturalnews.com/2019-07-12-climate-change-hoax-collapses-new-science-cloud-cover.html
Scelto e tradotto da Franco