Lo dico da tempo: dare per morti gli USA è un grave errore. Anzi, oggi combattersi tra occidentali è un errore mortale. L’EUropa è già marginale, inutile negarlo. La competizione attuale e dunque futura si combatterà non tanto tra cristiani e musulmani, che comunque hanno sete di vendetta contro l’Occidente; ma tra Cina, Russia, India e Occidente (leggetevi un libro di storia e forse capirete il perché; sebbene vada specificato che Mosca tecnicamente sia occidentale ma ambisca pavlovianamente non tanto ad insidiare gli USA quanto a compartire l’Europa, ndr).
La Germania e la Francia che perseverano a creare un loro miniasse alternativo con l’EU erede di Vichy stanno facendo male non solo agli USA ma anche e soprattutto a loro stessi ed all’Occidente, portandosi dietro il sangue ed il benessere del resto del Vecchio Continente. Purtroppo Parigi e Berlino per tale intento non esitano ad allearsi con iraniani, turchi e cinesi (…).
Grave errore.
Chiaramente l’obiettivo franco-tedesco è abbattere l’impero USA e per far questo bisogna spodestare gli States dal trono eliminando la valuta di scambio globale, appunto il dollaro. Il quale si sorregge sul petrodollaro e sull’uso del petrolio come primaria fonte energetica. Da qui comprendete i disperati tentativi franco-tedeschi e quindi cinesi di sostituire le auto a ciclo termico con quelle elettriche, sebbene queste inquinino molto di più di quelle tradizionali (la propaganda sul riscaldamento climatico, nel caso anche fomentato con interventi umani in zone densamente popolate per farlo percepire maggiormente, vuole indurre accettazione del “necessario cambiamento” tra la popolazione ossia convincervi ad abbandonare il petrolio e sostituire le vostre auto anche se tutto il costrutto ideologico sottostante è platealmente basato su bugie crasse nel rapporto causa-effetto –> CO2-riscaldamento climatico , …).
In tale contesto va interpretata la genesi della morte, anche assassinio mirato se volete espressamente ordinato da Trump, del fu Machiavelli del Medio Oriente, come era soprannominato il gen. Suleimani perito ieri sera in un ostentato atto di guerra degli USA contro l’Iran (a seguito dell’attacco iraniano all’ambasciata USA di Baghdad). Si, perché Teheran, come Ankara, è alleata di Berlino da 100 anni: popolo considerato ariano da Hitler e che, in cambio, unico tra tutti, mai condannò gli eccidi nazisti addirittura accogliendo e proteggendo gerarchi hitleriani sul suo territorio dopo la WWII.
Infatti la strategia tedesca nel medio oriente è proprio quella di boicottare il controllo del petrolio USA che viene estrinsecato tramite l’alleato Israele. Dunque, Berlino supporta Tehran contro Israele nel Golfo e dintorni, ossia contro gli USA in medio Oriente. Dunque Berlino resta “contro” Israele, nel solco del suo tragico passato.
Berlino che – notasi – è anche a letto coi cinesi per lo stesso scopo (in unità di intenti), abbattere gli USA; senza MAI dimenticare che i cinesi tramano vendetta contro i popoli anglo da decenni, non avendo dimenticato la guerra dell’Oppio persa contro gli inglesi (infatti oggi, guarda caso, l’epidemia dell’eroina sintetica o Fentanyl in USA avviene con un principio attivo prodotto in Cina con l’appoggio del governo di Pechino e poi contrabbandato in USA grazie all’appoggio delle mafie messicane, le nipoti non a caso dello Zimmermann Telegram).
In tale contesto l’attentato ieri a Suleimani dovrebbe essere forse letto assieme al contemporaneo e molto sospetto intervento – oltre che casualmente tempificato in sovrapposizione, … – al confine messicano con il Texas si sospetta ad opera di black ops dei Navy Seals, per bonificare l’area al confine con gli USA (…).
Calibro 50? Navy Seals?
Forse la dovuta reazione USA è iniziata, ben ricordando che questo sito ritiene che NON si possa prescindere dal vincolo Atlantico ad esempio per risolvere i problemi dell’Europa (non ho detto EUropa). Ossia, restiamo come sempre filo-atlantici, senza se e senza ma.
Vedasi anche LINK
Ci limitiamo dunque a salutare rispettosamente il presidente Mattarella, che con il suo prezioso messaggio di fine anno ci ha fatto capire da che parte stia non tanto il Paese quanto il Presidente.
Parimenti salutiamo Salvini ed i suoi sodali (che non potranno, e sottolineo non, essere riassorbiti in altre fazioni del centro destra, per manifesto tradimento degli ideali atlantici, nel caso), pregandolo forse per l’ultima volta a farsi di lato. Parimenti pensiamo intensamente a Mattei Renzi, il disturbatore della politica italiana, attendendo di capire cosa gli riserverà il futuro.
In ultimo, beati gli ultimi, applaudiamo Giorgia Meloni, l’astro nascente della politica italiana.
Mitt Dolcino